Primo colpo di mercato per la Enel Brindisi 2015-2016. La società pugliese ha acquistato ufficialmente, come comunicato sul proprio sito, Nemanja Milosevic. Ventisettenne montenegrino, gioca da ala forte (204 cm) e nell’ultima stagione ha militato in Romania con l’Energia Rovinari Targu Jiu, vincendo la Coppa nazionale e mettendo a segno una media di 14,8 punti e 9,9 rimbalzi, raggiungendo anche le Final Four di EuroChallenge venendo nominato nel miglior quintetto del torneo. Ha giocato anche nella con i New Jersey Tech Highlanders e i Kentucky Hilltoppers; ha esperienze anche in Bulgaria (16,7 punti e 9,7 rimbalzi) e nella seconda serie del campionato spagnolo. E’ un lungo “moderno”, nel senso che sa anche sfruttare il suo gioco fronte a canestro fatto prevalentemente di tiro da oltre l’arco da 3 punti.



Ha ufficialmente presentato il suo nuovo allenatore: è Vincenzo Esposito, che lo scorso anno ha sfiorato una clamorosa salvezza con Caserta dopo che la Juve (che ha preso in mano a fine dicembre) aveva perso le prime 14 partite della stagione trovando la vittoria solo all’ultima giornata di andata. Strepitoso attaccante che ha giocato soprattutto con la stessa Caserta (nove stagioni, vincendo lo scudetto) e la Fortitudo Bologna (due anni di grande intensità e qualità), in carriera ha allenato anche Trento, Agrigento e Imola (dove addirittura aveva provato a tornare in campo). A Pistoia arriva in sostituzione di Paolo Moretti, che dopo cinque stagioni ha lasciato per accasarsi a Varese; “il gruppo dovrà essere a immagine e somiglianza di questa società e dei tifosi: una squadra che in campo darà tutta se stessa senza mollare fino all’ultimo secondo”. Queste le prime parole, riportate da Sportando.net. Esposito ha anche parlato della sua idea di basket, riferendo semplicemente che “l’unica cosa che conta davvero è vincere. Ho le mie idee come allenatore, ma il bravo tecnico deve far rendere al massimo il gruppo che la società gli mette a disposizione”. A proposito di questo, inevitabile la domanda sul mercato: “Non voglio sentire parlare di budget ridotto” ha risposto Esposito. “Dovremo essere bravi a fare il massimo con quello che abbiamo a disposizione, senza pensare che alcune squadre hanno più soldi di noi. Se parliamo di disponibilità di risorse è dura per tutti; non voglio piangermi addosso” ha concluso il nuovo allenatore di Pistoia “la società mi ha chiesto la salvezza come obiettivo, ma io non ho risposto niente perchè le risposte voglio darle sul campo”.



Il ritorno dell’Auxilium Torino in Serie A è graditissimo, arrivato al termine di un’appassionante finale playoff contro la Fortitudo Agrigento che era avanti 2-1 e ha avuto a disposizione il match point in casa. Adesso per i gialloblu si apre il periodo del mercato, perchè bisogna costruire una squadra in grado di rimanere nel massimo campionato come si conviene a una prezza storica. Il primo passo è quello del general manager: come riporta Tuttosport, e confermato a Sportando.net, in serata potrebbe arrivare l’ufficialità o comunque l’accordo con Nicola Alberani. Sembrava essere un nome forte per Varese, che ha poi virato su Bruno Arrigoni; Alberani ha lavorato con la Virtus Roma nell’ultimo anno ma i quadri dirigenziali nella capitale potrebbero essere modificati in toto vista l’idea del consorzio di cui abbiamo già parlato. Il presidente di Torino Antonio Forni si incontrerà con il GM e già entro la serata potrebbe arrivare la fumata bianca.



Detto dell’arrivo di Bruno Arrigoni e Paolo Moretti per la prossima stagione, la Pallacanestro Varese inizia ora a guardare al mercato dei giocatori. La formula sarà quella del : dunque, un minimo di 5 contratti di atleti di formazione italiana per una squadra dalla forte identità nazionale. Non è un caso che, stando a quanto riporta Sportando.net, i primi tre nomi che sembrano interessare la società lombarda sono italiani; soprattutto si tratta di tre playmaker, ed è quindi chiaro l’intento di partire dalla regia per costruire la squadra che verrà (Eric Maynor infatti non rimarrà volendo giocarsi nuovamente le chance NBA). Stefano Gentile ha giocato le ultime due stagioni a Cantù, Luca Vitali era a Cremona dove ha avuto 12,5 punti, 5,7 rimbalzi e 5,7 assist di media nell’ultima stagione mentre Ariel Filloy, argentino ma in possesso di passaporto italiano, ha giocato a Pistoia. Tre giocatori esperti e ben abituati al campionato italiano; vedremo se da questi nomi uscirà il prossimo playmaker della Pallacanestro Varese.

A Roma non sono tempi facili per la pallacanestro. Dopo la finale scudetto del 2013 la Virtus era stata costretta a rinunciare alla licenza per l’Eurolega; ancora oggi il futuro della società è in bilico. Ma, come scrive La Prealpina, oggi Francesco Vescovi (ex presidente e general manager della Pallacanestro Varese) si incontrerà nella capitale con Claudio Toti, proprietario di Roma. L’idea alla base è quella di creare un consorzio di imprese sulla scia di quanto fatto a Varese dal 2010; nei primi anni lo stesso Toti, si legge, potrebbe garantire un contributo economico adeguato per poi progressivamente uscire di scena. Vescovi, dimessosi nel corso di questa stagione da Varese, avrebbe anche i candidati per il progetto tecnico: Simone Giofrè, ancora sotto contratto con la società lombarda, e Frank Vitucci che era l’allenatore in quel 2013 che vide l’allora Cimberio vincere la regular season e arrivare a gara-7 della semifinale scudetto. Il consorzio si chiamerebbe Roma nel Cuore; oggi cominceremo a capire se la cosa si potrà fare.

La Reyer Venezia sembra ad un passo dal mettere a segno un importante colpo di mercato per la prossima stagione: dopo essersi assicurata la conferma di Hrvoje Peric e del coach Carlo Recalcati, la società lagunare – lo riporta il Gazzettino – sta per firmare il playmaker Mike Green. La differenza tra richiesta e offerta, dice l’agente dell’americano, è ormai minima e c’è grande ottimismo per la chiusura dell’operazione. Nell’ultima stagione Green ha giocato con il Paris-Levallois, con medie da 11 punti e 7 assist a partita; ma è in Italia che si è fatto particolarmente conoscere, quando con la Bennet Cantù ha raggiunto la finale scudetto (persa contro Siena) e, dopo una stagione in Lega2 con Barcellona, ha guidato la Pallacanestro Varese alla vittoria della regular season e alla semifinale scudetto persa in gara-7 ancora contro la Montepaschi. In quella stagione, l’ultima finora nel nostro campionato, il playmaker classe ’85 ha avuto 13,1 punti, 4,8 rimbalzi e 5,9 assist tenendo conto anche dei playoff.

Alle ore 18:30 di oggi, in un evento pubblico che si terrà al PalaWhirlpool, la Pallacanestro Varese aprirà ufficiosamente la stagione 2015-2016 con l’annuncio di allenatore e direttore sportivo. Il coach, che prenderà il posto di Attilio Caja – non confermato nonostante una buona seconda parte di stagione – è Paolo Moretti: nelle ultime sei stagioni ha svolto un ottimo lavoro a Pistoia, portando la squadra in Serie A e qualificandola da neopromossa ai playoff dove ha sfiorato la clamorosa impresa contro l’Olimpia Milano che avrebbe poi vinto lo scudetto. Il direttore sportivo invece è un nome storico: si tratta di Bruno Arrigoni, che a Varese era già stato come vice allenatore di Sandro Gamba e Dodo Rusconi, e che poi è diventato general manager di grande successo con Cantù (nei suoi anni i brianzoli sono arrivati ai vertici del campionato italiano, giocato una finale scudetto e partecipato all’Eurolega) e Virtus Bologna.  

Dopo una stagione in cui ha perso tutti i trofei per i quali era in corsa, l’Olimpia Milano cerca un nuovo allenatore. L’addio a Luca Banchi non è ancora ufficiale nè ci sono state voci da diretti interessati circa la separazione, ma è chiaro che dopo due stagioni in cui l’EA7 ha vinto uno scudetto, peggiorando il rendimento in Eurolega nel secondo anno e venendo eliminata nella semifinale scudetto (dopo aver perso Coppa Italia e Supercoppa) il tecnico toscano se ne andrà. Tra i possibili sostituti si fanno i nomi di Sasha Djordjevic, ex giocatore e anche allenatore di Milano (lo cercava anche Varese, che però ha scelto altro) e Andrea Trinchieri che ha portato Cantù alla finale scudetto e a giocare l’Eurolega, ha condotto Veroli ad un passo dalla Serie A in passato e quest’anno ha vinto il campionato tedesco con il Bamberg. Ma c’è un altro nome che stuzzica l’Olimpia: quello di Joan Plaza. Allenatore spagnolo di 51 anni, dal 2013 allena l’Unicaja Malaga; è uno dei nomi più interessanti del panorama internazionale, dopo quasi 15 anni da assistente (iniziando a Badalona) ha vinto la Liga ACB con il Real Madrid prendendosi lo stesso anno anche la ULEB Cup (era il 2007), poi è andato tre anni a Siviglia e in Lituania, con lo Zalgiris Kaunas, ha vinto il campionato. Stando a quanto scrive La Opinion de Malaga Milano avrebbe offerto 140000 euro per il pagamento della clausola rescissoria di Plaza, ma sarebbe stato lo stesso allenatore a rispondere picche: la società gli ha garantito grossi investimenti per costruire una squadra competitiva anche in Europa e la sua prima volontà sarebbe quella di rimanere all’Unicaja. Vedremo ora se l’Olimpia deciderà di alzare la posta o se riuscirà a trovare gli argomenti per convincere Plaza.