Elisabetta Canalis, sul suo profilo ufficiale Instagram, ha esultato per la storica vittoria della Dinamo Sassari, che per la prima volta si è laureata campione d’Italia di basket. La madrina della squadra sarda ha commentato una foto postata su Instagram, in cui indossa la casacca ufficiale della Dinamo Sassari, ribadendo la sua gioia per la vittoria e sottolineando, al tempo stesso, come non abbia mai smesso di tifare per la Banco di Sardegna Sassari, sin dai tempi in cui viveva in Sardegna. “Grazie ragazzi per le emozioni che date a questa nostra isola che vi ama tantissimo e che non ha smesso per un minuto di supportarvi e di tifare per voi. Siete l’orgoglio di tutti noi ed io sono felicissima di potervi rappresentare”, ha concluso la Canalis. (clicca qui per vedere la foto)
La storica vittoria della Dinamo Sassari. per la prima volta campione d’Italia di basket, va al di la dell’evento sportivo, come ribadito da Antonio Brundu, sindaco di Usini, comune di circa 4.000 abitanti confinante con il capoluogo Sassari. “La vittoria della Dinamo Sassari nel basket rappresenta un’occasione di riscatto per il capoluogo e per l’intero hinterland”, ha commentato Brundu, che ha messo in evidenza le difficoltà economiche che sta vivendo la zona e le possibili ricadute positive in termini di crescita della fiducia nel tessuto sociale locale, sottolineando come in quelle piazze, negli ultimi mesi, siano state popolate solo da manifestanti, precari e disoccupati.
Non poteva mancare il riconoscimento del sindaco Nicola Sanna alla Dinamo Sassari, laureatosi campione d’Italia di basket per la prima volta. Il sindaco ha rinunciato ad importanti impegni istituzionali pur di presenziare, in piazza d’Italia e accogliere i campioni d’Italia al gran completo. “Al primo rientro dai festeggiamenti con le loro famiglie riceveremo giocatori, allenatori e presidente con tutti gli onori. E poi ci prepariamo per essere assieme a Palazzo Chigi”, ha commentato il sindaco, rispondendo all’invito giunto dal premier Matteo Renzi, che ha fatto i complimenti alla Dinamo Sassari sul suo profilo ufficiale Twitter.
Manca poco all’inizio della festa al PalaSerradimigni di Sassari, in cui i giganti della Dinamo, vincitori del primo storico scudetto, saluteranno il caloroso pubblico, entusiasta per lo storico evento. Su Twitter, intanto, il premier Matteo Renzi, fa i complimenti alla Dinamo Sassari, campione d’Italia di basket, cogliendo l’occasione per invitare la squadra a Palazzo Chigi. Il premier, è stato ringraziato dal profilo ufficiale della società, PlayoffGiganti, ma al tempo stesso attaccato da alcuni utenti che non hanno gradito, in particolare, il maxiemendamento alla riforma della scuola.
E’ qui la festa. L’entusiasmo in Sardegna non accenna ancora a placarsi e questa sera, alle ore al PalaSerradimigni, i giganti della Dinamo – che nella giornata di ieri hanno vinto gara 7 della finale contro Reggio Emilia, conquistando il primo scudetto della storia del basket – abbracceranno i propri tifosi. Gli uomini di Sacchetti sono partiti poco fa da Milano in direzione Olbia. Ad attenderli un pullman che li trasferirà direttamente al palazzetto per la festa. Sassari dunque si prepara ad accogliere i propri eroi per festeggiare una “triplete” del tutto impronosticabile a inizio campionato. Un successo che negli ultimi tempi era riuscito soltanto al Siena.
Festeggiamenti fino alle prime luci dell’alba a Sassari per la vittoria della Dinamo a Reggio Emilia contro la Pallacanestro Reggiana. La Dinamo Sassari ha conquistato il titolo al termine di una gara spettacolare e ricca di emozioni. E’ stato un trionfo sportivo per tutta la Sardegna che per l’occasione ha riposto nel cassetto la rivalità tra Sassari e Cagliari, scendendo in piazza per festeggiare uno scudetto storico, dal sapore unico; proprio come quello conquistato dal Cagliari Calcio con Gigi Riva nel 1969-1970. Piazze piene, colorate di sciarpe e vessilli biancoblu. Un popolo al settimo cielo che ha voluto ringraziare Meo Sacchetti e i suoi ragazzi che hanno portato in Sardegna la Supercoppa e la Coppa Italia.
Storico primo scudetto nella storia della Dinamo Sassari, che ha vinto il titolo al termine di gara-7 di una spettacolare ed emozionante finale playoff contro Reggio Emilia. Tutta la serie è stata difficile per il Banco di Sardegna, che dopo le prime due brutte partite era sotto 0-2 nel confronto con una ottima Grissin Bon e poi ha iniziato la rimonta, passata per i tre tempi supplementari di gara-6 e un inizio molto difficile anche nella partita di ieri sera, con Reggio Emilia che era davanti 21-4 al termine del primo quarto (clicca qui per il video della partita). Ecco come ha commentato Meo Sacchetti, l’allenatore dei nuovi campioni d’Italia: “E’ stato difficile, soprattutto dopo il primo quarto, ma avevamo già dimostrato in passato di poter recuperare. Alla fine loro erano più preoccupati e titubanti ed è stato più facile. Abbiamo vinto perché questa squadra ha dimostrato per tutto l’anno di avere gli attributi”. Un anno memorabile per Sassari, nuovo orgoglio di tutto lo sport sardo: Sacchetti ha ripercorso la trionfale stagione della Dinamo, chiusa con il Triplete dei trofei nazionali (Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Scudetto). “E’ stata una stagione lunga, difficile e importante – le sue parole –. Con molti problemi e infortuni, ma abbiamo vinto tre trofei e questo è importante. Non ci avrebbe creduto nessuno, ma questo è uno sport bello e beffardo e quando capitano le occasioni vanno colte”. Sacchetti elegge anche il giocatore e il momento chiave della stagione: “Sono stati diversi i giocatori importanti, ma Lawal ci ha dato qualcosa in più. Il momento chiave è stata la seconda partita a Trento nei playoff, non la serie con Milano”. Erano i quarti al meglio delle cinque partite, Sassari aveva perso la prima e andare sotto 0-2 avrebbe messo il Banco in una situazione difficilissima, invece eccolo qui a festeggiare lo scudetto, che Sacchetti dedica “a mia moglie, alla Sardegna, a Osvaldo Gagliardini (morto nello scorso ottobre, ndR) e anche a Varese visto che da giocatore l’unica finale che mi è capitata non l’ho potuta giocare perché ero rotto”.