Il presidente di Lega Basket, Ferdinando Marino, è stato squalificato fino a febbraio. Lo riporta anche la Gazzetta dello Sport: la notizia è già di suo “pesante”, trattandosi della più alta istituzione del campionato italiano di pallacanestro. Il motivo, gli insulti rivolti a oltranza, in maniera plateale e anche durante l’intervallo lungo (“nei corridoi e locali antistanti gli spogliatoi”) a indirizzo degli arbitri di Enel Brindisi-Giorgio Tesi Group Pistoia, partita valida per la sedicesima giornata di campionato. Brindisi ha perso 67-71, e la rabbia del presidente Marino – che, va ricordato, è anche presidente della società pugliese – è esplosa ad indirizzo degli arbitri. Ma a quanto pare non solo: come riporta senzacolonnenews.it, pare che Marino a fine partita abbia anche cercato di aggredire un giornalista, Gianmarco Di Napoli che conduce due trasmissioni sul canale Studio 100 Tv, provando a colpirlo da dietro. Fermato da alcuni presenti, Marino si è infine placato ma il fatto di essere il numero 1 della Enel Brindisi ha portato all’aggravante e dunque ad una pena più aspra. Da capire se questa ultima notizia trovi conferme, di certo c’è che l’episodio non fa bene all’ambiente della pallacanestro italiana, nè l’immagine delle proteste plateali di Marino sono un bello spot per un movimento che sta tentando di tornare ai fasti del passato.



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