Cremona-Avellino, che sta per avere inizio, segna l’arrivo del nuovo allenatore in casa Vanoli: si tratta di Paolo Lepore (39 anni), assistente a Cremona dal 2008 e per due stagioni assistente della Nazionale Sperimentale. Con Cesare Pancotto Lepore ha vissuto un triennio pieno di soddisfazioni: la Vanoli infatti ha raggiunto il piazzamento migliore di sempre in regular season (quarta), ha partecipato per la prima volta ai playoff e ha raggiunto la semifinale di Coppa Italia, prendendosi anche il lusso di qualificarsi per la Supercoppa giocata all’inizio della stagione corrente. Pancotto ha raggiunto le 1000 panchine in carriera ma l’avvio disastroso di questo campionato (2-9) ha imposto alla società un cambiamento. “Siamo dispiaciuti per come sono andate le cose” ha detto il presidente Aldo Vanoli. “Era necessario cambiare pur con la massima stima che abbiamo nei confronti di Cesare. Paolo” ha poi affermato, riferendosi a Lepore “è cresciuto molto in questi anni e confidiamo nelle sue capacità per risollevare le sorti della squadra”. Da ricordare che lo scorso anno Pancotto era stato premiato come miglior allenatore del campionato, succedendo a Maurizio Buscaglia (Trento). 



Totale parità nei precedenti tra Cremona e Avellino: siamo 7-7 nelle 14 gare giocate. Il dato si fa interessante se andiamo a considerare le sfide in casa Vanoli: è 7-0 e questo significa non solo che la Scandone non ha mai vinto al PalaRadi, ma anche che la Vanoli non è mai riuscita a farlo al PalaDelMauro. Insomma: tra Cremona e Avellino non c’è mai stata una vittoria esterna ma oggi, con Cremona ultima in classifica e due vittorie in undici partite, potrebbe arrivare la prima. Intanto possiamo dire che a livello di punti segnati Cremona ha fatto leggermente meglio (1078 contro 1062) e che ha come massimo scarto un +28 dato da un 83-55 ottenuto nella stagione 2011-2012. La Scandone ha avuto la vittoria più larga nella stagione precedente: parliamo però di un +14 (83-69) e dunque le sette affermazioni degli irpini non sono mai state nettissime, almeno non a livello di punteggio. Quasi a simboleggiare la totale parità che intercorre tra le due società, le due partite con il punteggio totale più alto sono arrivate entrambe nella stagione 2012-2013: a Cremona la Vanoli si impose per 94-83 (177 punti totali), al PalaDelMauro invece la Sidigas si prese i due punti grazie ad un 93-81 (174 punti segnati complessivamente). 



Sarà diretta dalla terna arbitrale Lo Guzzo-Weidmann-Paglialunga; in programma alle ore 18:15 di domenica 18 dicembre è valida per la dodicesima giornata del campionato di basket Lega A 2016-2017. Dopo il cambio di guida tecnica, seguito alla sconfitta con la Germani Brescia, con Cesare Pancotto che è stato sostituito dal suo vice Paolo Lepore, la Vanoli Cremona affronta in casa un avversario difficile come la Sidigas Avellino, che viene anche da una doppia sconfitta, sia in campionato a Cantù, che in Champions League a Strasburgo.

La società ed il pubblico cremonese si augurano che il cambio di allenatore sia la mossa giusta per dare la scossa alla squadra, che si trova attualmente all’ultimo posto della classifica con soli 4 punti all’attivo. La formazione irpina, nonostante la sconfitta dell’ultimo turno, si trova in una buona posizione di classifica, al quarto posto con 14 punti come i corregionali della Pasta Reggia Caserta, ma in queste ultime gare sembra risentire della fatica del doppio appuntamento settimanale campionato – coppa.



La Vanoli Cremona sinora in casa ha disputato cinque gare, ed aveva iniziato molto bene la stagione con la vittoria contro Pistoia, alla quale sono seguite però quattro sconfitte, la più grave nell’ultima disputata, contro la diretta avversaria Consultinvest Pesaro. Per quanto riguarda il punteggio casalingo, la Vanoli segna di media 76,2 punti con l’high di 87 proprio in occasione della vittoria contro Pistoia.

Per quanto riguarda Avellino, gli irpini hanno giocato sinora fuori casa cinque partite con tre successi e due sconfitte, entrambe in Lombardia, sia al Forum contro l’Olimpia Milano, che contro Cantù. 73,8 i punti segnati di media in trasferta per la formazione di coach Sacripanti con un high di 81 nella sconfitta di Milano. 

A Brescia la Vanoli Cremona si è dovuta arrendere di fronte ad una formazione di casa che ha messo insieme una delle migliori prestazioni dell’anno, cavalcando anche il momento di euforia. Il risultato finale è pesante nei numeri ma lo svantaggio è stato dilatato in maniera importante solo nell’ultima frazione, quando Cremona ha dimostrato di non crederci più, dopo aver chiuso il terzo quarto a – 7, una distanza sicuramente colmabile.

Nella terza frazione la Vanoli era stata anche artefice di una leggera fuga, che gli uomini di coach Diana hanno subito recuperato. Nella quarta frazione poi, Burns e Michele Vitali mettono a segno un parziale di 13 – 2 che di fatto mette la parola fine alla partita. Nelle file di Cremona solo Harris e Holloway sono riusciti ad andare in doppia cifra, pur con tutti gli uomini che sono scesi sul parquet che sono andati a segno.

Al PalaDesio l’atmosfera era da “bolgia dantesca” dopo il successo esterno di Cantù a Varese, ed Avellino ne ha fatto le spese, soprattutto grazie ad un Johnson che ha segnato quasi ogni tiro preso, chiudendo con 45 punti all’attivo e con una valutazione di 45. La formazione di Sacripanti ha combattuto al meglio delle sue potenzialità, arrivando anche a condurre di 10 punti al trentesimo dopo una partenza a razzo della Red October nel primo quarto.

Nelle file degli irpini grande prova da ex per Ragland che ai 22 punti segnati ha aggiunto anche gli 8 falli subiti, ma proprio la difesa canturina su di lui nel quarto periodo è stata una delle chiavi della sconfitta di Avellino, che alla fine si è dovuta arrendere per un solo punto di differenza, con Randolph e Fesenko oltre a Ragland, in doppia cifra. 

“Nella gara del PalaRadi, il primo quintetto base di coach Lepore non dovrebbe discostarsi da quello abituale con Holloway e Turner esterni, Harris come ala piccola e la coppia sottocanestro formata da Thomas e Biligha. Per Pino Sacripanti scenderanno sul parquet alla prima palla a due Ragland, Obasohan, Thomas, Leunen e Fesenko”

Coach Paolo Lepore, nella sua prima intervista dopo la promozione a “capo allenatore” della Vanoli ha ringraziato la società per la fiducia che gli è stata accordate ed ha dichiarato di sentirsi pronto per questa “avventura”. Lepore, che è stato per tre anni vice di Pancotto, e da nove anni fa parte dello staff tecnico della Vanoli, ha voluto citare proprio il suo ex capo, dichiarando di avere appreso molto lavorando insieme a lui e che per lui il primo lavoro sarà quello di sollecitare i giocatori dal punto di vista delle emozioni, mentre dal punto di vista tecnico il lavoro continuerà in gran parte nel solco di quanto fatto sinora. 

Dopo la sconfitta di Avellino al PalaBancoDesio, coach Sacripanti individua nei primi due quarti le cause della mancata vittoria. Il tecnico irpino parla di difesa eseguita male, tanto da subire ben 28 punti nella prima frazione. Nello stesso tempo, pur ammettendo la grande serata di Johnson, Sacripanti rimarca come i suoi ragazzi non siano riusciti a mantenere il + 10 che Avellino aveva conquistato perché c’è stato un calo al momento delle rotazioni, sia per quanto l’intensità messa in campo che per la precisione al tiro.

Il tecnico della Scandone elogia anche Cantù, che è stata brava a credere fino in fondo nella vittoria e ci è riuscita, seppure all’ultimo secondo di gioco. Una sconfitta, conclude Pino Sacripanti, che per come è arrivata, fa sicuramente male, e ci fa capire che dobbiamo essere concentrati per tutti i 40 minuti della gara.

Dopo il cambio di guida tecnica, seguito alla sconfitta con la Germani Brescia, con Cesare Pancotto che è stato sostituito dal suo vice, Lepore, con Zanchi che è stato fatto arrivare al posto di quest’ultimo, la Vanoli Cremona affronta in casa un avversario difficile come la Sidigas Avellino, che viene anche da una doppia sconfitta, sia in campionato a Cantù, che in Champions League a Strasburgo.

La partita si giocherà al PalaRadi dalle 18.15 di domenica 18 dicembre, e la società ed il pubblico cremonese si augurano che il cambio di allenatore sia la mossa giusta per dare la scossa alla squadra, che si trova attualmente all’ultimo posto della classifica con soli 4 punti all’attivo. La formazione irpina, nonostante la sconfitta dell’ultimo turno, si trova in una buona posizione di classifica, al quarto posto con 14 punti come i corregionali della Pasta Reggia Caserta, ma in queste ultime gare sembra risentire della fatica del doppio appuntamento settimanale campionato – coppa. 

La Vanoli Cremona sinora in casa ha disputato cinque gare, ed aveva iniziato molto bene la stagione con la vittoria contro Pistoia, alla quale sono seguite però quattro sconfitte, la più grave nell’ultima disputata, contro la diretta avversaria Consultinvest Pesaro. Per quanto riguarda il punteggio casalingo, la Vanoli segna di media 76,2 punti con l’high di 87 proprio in occasione della vittoria contro Pistoia. Per quanto riguarda Avellino, gli irpini hanno giocato sinora fuori casa cinque partite con tre successi e due sconfitte, entrambe in Lombardia, sia al Forum contro l’Olimpia Milano, che contro Cantù. 73,8 i punti segnati di media in trasferta per la formazione di coach Sacripanti con un high di 81 nella sconfitta di Milano. 

A Brescia la Vanoli Cremona si è dovuta arrendere di fronte ad una formazione di casa che ha messo insieme una delle migliori prestazioni dell’anno, cavalcando anche il momento di euforia. Il risultato finale è pesante nei numeri ma lo svantaggio è stato dilatato in maniera importante solo nell’ultima frazione, quando Cremona ha dimostrato di non crederci più, dopo aver chiuso il terzo quarto a – 7, una distanza sicuramente colmabile. Nella terza frazione la Vanoli era stata anche artefice di una leggera fuga, che gli uomini di coach Diana hanno subito recuperato. Nella quarta frazione poi, Burns e Michele Vitali mettono a segno un parziale di 13 – 2 che di fatto mette la parola fine alla partita. Nelle file di Cremona solo Harris e Holloway sono riusciti ad andare in doppia cifra, pur con tutti gli uomini che sono scesi sul parquet che sono andati a segno.

Al PalaDesio l’atmosfera era da “bolgia dantesca” dopo il successo esterno di Cantù a Varese, ed Avellino ne ha fatto le spese, soprattutto grazie ad un Johnson che ha segnato quasi ogni tiro preso, chiudendo con 45 punti all’attivo e con una valutazione di 45. La formazione di Sacripanti ha combattuto al meglio delle sue potenzialità, arrivando anche a condurre di 10 punti al trentesimo dopo una partenza a razzo della Red October nel primo quarto. Nelle file degli irpini grande prova da ex per Ragland che ai 22 punti segnati ha aggiunto anche gli 8 falli subiti, ma proprio la difesa canturina su di lui nel quarto periodo è stata una delle chiavi della sconfitta di Avellino, che alla fine si è dovuta arrendere per un solo punto di differenza, con Randolph e Fesenko oltre a Ragland, in doppia cifra. 

Nella gara del PalaRadi, il primo quintetto base di coach Lepore non dovrebbe discostarsi da quello abituale con Holloway e Turner esterni, Harris come ala piccola e la coppia sottocanestro formata da Thomas e Biligha. Per Pino Sacripanti scenderanno sul parquet alla prima palla a due Ragland, Obasohan, Thomas, Leunen e Fesenko.

Coach Paolo Lepore, nella sua prima intervista dopo la promozione a “capo allenatore” della Vanoli ha ringraziato la società per la fiducia che gli è stata accordate ed ha dichiarato di sentirsi pronto per questa “avventura”. Lepore, che è stato per tre anni vice di Pancotto, e da nove anni fa parte dello staff tecnico della Vanoli, ha voluto citare proprio il suo ex capo, dichiarando di avere appreso molto lavorando insieme a lui e che per lui il primo lavoro sarà quello di sollecitare i giocatori dal punto di vista delle emozioni, mentre dal punto di vista tecnico il lavoro continuerà in gran parte nel solco di quanto fatto sinora. 

Dopo la sconfitta di Avellino al PalaBancoDesio, coach Sacripanti individua nei primi due quarti le cause della mancata vittoria. Il tecnico irpino parla di difesa eseguita male, tanto da subire ben 28 punti nella prima frazione. Nello stesso tempo, pur ammettendo la grande serata di Johnson, Sacripanti rimarca come i suoi ragazzi non siano riusciti a mantenere il + 10 che Avellino aveva conquistato perché c’è stato un calo al momento delle rotazioni, sia per quanto l’intensità messa in campo che per la precisione al tiro.

Il tecnico avellinese elogia anche Cantù, che è stata brava a credere fino in fondo nella vittoria e ci è riuscita, seppure all’ultimo secondo di gioco. Una sconfitta, conclude Pino Sacripanti, che per come è arrivata, fa sicuramente male, e ci fa capire che dobbiamo essere concentrati per tutti i 40 minuti della gara.

La diretta tv di Cremona-Avellino sarà trasmessa da Ottochannel: per tutta la stagione, escludendo dirette affidate a Rai o Sky, sarà la televisione ufficiale per le partite esterne della Sidigas. La diretta streaming videosarà disponibile salvo variazioni di palinsesto sul sito www.ottochannel.tv, mentre sul sito ufficiale di Lega Basket troverete le informazioni utili sulla partita, come il tabellino play-by-play e le statistiche di squadre e giocatori.