La vittoria di ieri sera dell‘Olimpia Milano, contro un’indomabile Reggio Emilia, ha portato a Milano il 27 scudetto della sua storia, che con la vittoria della Coppa Italia, è una combo che si è realizzata soltanto 3 volte negli ultimi 30 anni. A 11 anni dal successo con la Fortitudo Jasmin Repesa vince un altro scudetto, questa volta con l’Olimpia Milano. Ma l’impresa è definita epica anche dal valore degli avversari affrontati, cioè Reggio Emilia, che il tecnico croato vuole ricordare: “Complimenti a loro. Sono stati degli avversari implacabili per tutta la stagione. In finale ci hanno fatto penare ma forse questo equilibrio ha fatto pure divertire la gente. Alla fine però penso che lo scudetto di Milano sia strameritato e io non so come ringraziare i miei ragazzi. Sono stati fantastici, hanno fatto il loro dovere”. Per Repesa questo è l’ennesimo trofeo di una lunghissima carriera costellata di successi, ma forse quella di ieri sera contro Reggio Emilia è stata uno dei più sofferti: “Sì, probabilmente è così. Sapevamo che sarebbe stata un’annata durissima perché abbiamo trasformato la squadra dalle fondamenta e in pochi erano disposti ad accordarci un po’ di clemenza”.
Un risultato straordinario quello di ieri sera: l’Olimpia Milano alza la coppa del suo 27° scudetto. Un traguardo importante raggiunto con fatica al termine di sei partite contro Reggio Emilia, in lacrime al fischio finale di gara 6, dopo che per 5 minuti avevano sfiorato il sogno di potersi giocare anche gara 7 e provare a ribaltare il risultato. Le parole del capitano di Milano Alessandro Gentile sono piene di commozione e forse rivelano qualcosa sul suo prossimo futuro. Il commento a caldo di Gentile ai microfoni di Raisport è una commossa revisione di questa stagione appena terminata: “E‘ stata durissima, questo scudetto è per la mia famiglia. Sono sempre accanto a me, soprattutto nei momenti bui. Questo scudetto è per loro. E’ stata una stagione incredibile, ho cercato di dare tutto. Quando ho deciso di rimanere a Milano volevo questo, sono contento. E’ uno scudetto che vale tantissimo”. Gentile ha vestito la maglia di Milano per 5 anni, ottenendo due scudetti e una Coppa Italia: un bottino davvero onorevole per il cestista, il quale però potrebbe presto andare in cerca di nuove emozioni: “Potrebbe essere la mia ultima partita con Milano, sono stati 5 anni intensi. Sono soddisfatto”.
Una gara emozionante quella di ieri sera tra Olimpia Milano- Reggio Emilia, terminata con la vittoria del 27′ scudetto per Milano, di fronte a un PalaBigi stracolmo. Le speranze dei tifosi di Reggio Emilia rimangono vive fino a 5 minuti dal fischio finale, ma Milano, ha saputo mostrare negli ultimi minuti una classe invidiabile, chiudendo con gara 6 la finali di scudetto di Serie A 2015-2016. Il duo Simon-Sanders, quest’ultimo proclamato MVP del match, è incontrollabile, specialmente nel finale, dove regalano emozioni a non finire ai propri tifosi. Della Valle e Aradori provano più volte a recuperare il gap, riuscendoci a pochi minuti prima della fine: Reggio Emilia sembra aver raggiunto l’obbiettivo Gara 7, guadagnandosi così la possibilità di giocarsi ancora una volta il tutto per tutto. Il rimbalzo di Sanders chiude però la questione regalando all’Olimpia la combo Coppa Italia-Scudetto. Onore però agli sconfitti, in lacrime dopo il fischio finale per lo scudetto perso: lode a Kaukenas, migliore tra i suoi, sia nel match di ieri che nell’intera serie con 13.7 punti di media.
L’Olimpia Milano ha vinto lo scudetto di basket 2015-2016. Per la società lombarda si tratta del tricolore numero 27: Olimpia campione d’Italia per la seconda volta nelle ultime tre stagioni. MVP della serie è Rakim Sanders, che era già stato il miglior giocatore della Coppa Italia: l’americano chiude gara-6 con 13 punti, 4/6 dal campo, 2 rimbalzi, 5 assist e 3 falli subiti, cambiando totalmente passo nel quarto periodo. E’ anche il secondo scudetto italiano per Jasmin Repesa: il tecnico croato, che supera Dan Peterson nelle vittorie playoff, aveva trionfato nel 2005 battendo proprio Milano, ora porta l’Olimpia sul tetto d’Italia con una gara-6 spettacolare, girata in un secondo tempo da 31-24 nel quale è arrivata la rimonta sulla Grissin Bon. Encomiabile Reggio Emilia, che per la seconda volta consecutiva ha raggiunto la finale e ne è uscita sconfitta; la Grissin Bon ha pagato rotazioni più corte e il 6/32 da oltre l’arco (0/5 per Amedeo Della Valle). In casa Milano festeggiano tutti: Mantas Kalnietis ed Esteban Batista, arrivati in ritardo e inseritisi al momento giusto; Andrea Cinciarini, che a fine partita si è quasi scusato con il suo vecchio pubblico ma ha difeso la sua scelta (“sono venuto a Milano per vincere e ho vinto”). Festeggia Alessandro Gentile, che ha scelto di rimanere in Italia nonostante la chiamata NBA e si è preso, da capitano e protagonista, un altro scudetto.
Il verdetto di gara-6 al PalaBigi è che l’EA7 Emporio Armani Milano ha vinto il ventisettesimo scudetto della sua storia, il secondo negli ultimi tre anni. Nell’ultimo periodo l’Olimpia deve lottare contro la voglia e il talento di Rimas Kaukenas: due canestri da campione del lituano tengono in vantaggio una Grissin Bon in debito di ossigeno, che subisce le folate di Milano con Gentile in gran palla. Il nuovo sorpasso Olimpia arriva con Esteban Batista, dopo che la tripla di Kruno Simon aveva impattato: 56-58 con 5 minuti da giocare e per la prima volta l’EA7 vede lo scudetto. Ricacciata indietro dal solito Kaukenas, stavolta con la tripla; la difesa della Reggiana però non tiene il livello e Macvan torna a produrre. Max Menetti allora rimette in campo Darjus Lavrinovic, seduto a lungo con problemi di falli; la sua presenza consente a Polonara di volare su un rimbalzo e segnare il 61-60. Milano ne ha di più in termini di energia, Kalnietis ha l’esperienza giusta per andare a puntare Lavrinovic e forzarne il quarto fallo (2 punti con 1/3, 3 rimbalzi e un assist per il lungo lituano). Kalnietis con il 2/2 riporta avanti l’Olimpia con 3’37’’ da giocare. Reggio si affida a Della Valle che però non è caldo come in altre occasioni, sbaglia la quarta tripla su altrettanti tentativi e Milan Macvan si prende un fallo, consegnando il pallone alla sua Milano; Cinciarini però continua a litigare con i liberi e fa 1/2, dall’altra parte però la difesa costringe sempre a prendere tiri difficilissimi e quando Rakim Sanders segna la tripla del +5 con 2’13’’ da giocare lo scudetto per l’Olimpia sembra cosa fatta. Rientra Kaukenas che subisce immediatamente fallo da Macvan rischiando la palla persa, che si concretizza subito dopo con Lafayette. L’Olimpia gioca con il cronometro e pesca una palla strepitosa di Sanders per Macvan, la stoppata di Polonara arriva in ritardo e siamo +7 con 1’31’’ da giocare (61-68). Sanders spende un fallo su Polonara – ingenuo – e lo manda in lunetta, 2/2 per l’abruzzese che restituisce una timida speranza alla Grissin Bon. Della Valle intercetta un pallone e vola in contropiede, Kalnietis lo stoppa ma con canestro valido (interferenza) e c’è anche il fallo. Quarto fallo per il play lituano, -2 per Reggio Emilia con 75 secondi da giocare; ci pensa Simon che con una magia restituisce il +5 a Milano, la palla persa in attacco con 39’’26 – e fallo di Kaukenas – riavvicina lo striscione del traguardo ma una rimessa contestata viene girata alla Reggiana, corre Della Valle che guadagna due liberi, convertiti per il -3. Milano pasticcia clamorosamente: Lafayette e Simon combinano una palla persa con 26’’48. Della Valle forza e sbaglia la tripla, ma mancano 19 secondi e Reggio Emilia ne ha 14 per provare a pareggiare. Rimessa per Aradori che, marcato benissimo, sbaglia; arriva il rimbalzo di Gentile che si prende il fallo e realizza due liberi. Sbaglia Kaukenas, Veeremenko infila il tap-in, Kalnietis subisce fallo da Della Valle non servendo Gentile che era già solo dall’altra parte del campo; a 3’’74 arriva il fallo di Veremeenko che deve uscire per cinque falli (6 punti e 7 rimbalzi). A Rakim Sanders basta un libero per mettere due possessi di distanza tra una squadra e l’altra, sbaglia apposta, Milano festeggia un altro scudetto. Chiude con 16 punti Alessandro Gentile, 7/17 ma le giocate decisive nel finale; 15 per Kruno Simon che ha cambiato l’inerzia della partita nel quarto periodo, 13 per Rakim Sanders. Per Reggio Emilia ci sono i 18 punti di un encomiabile Rimas Kaukenas e i 13 di Amedeo Della Valle, che però chiude con 0/5 da 3 punti.
10 minuti al termine di gara-6, e tutto ancora in equilibrio. L’Olimpia parte alla grande nel terzo periodo, con un parziale di 7-0 anche grazie a due clamorosi errori di Vladimir Veremeenko, che manca una schiacciata e un appoggio a tu per tu con il canestro. La Grissin Bon perde fiducia e Milano sale di colpi: Esteban Batista furoreggia sotto canestro e Andrea Cinciarini diventa un fattore, tanto che Jasmin Repesa lo lascia in campo nonostante il terzo fallo con 7 minuti sul cronometro del quarto. E’ Rimas Kaukenas a trovare, dopo 3’30’’, il primo canestro reggiano riportando la sua squadra a +4, ma Alessandro Gentile ritrova la via del canestro e riporta la sua Olimpia a un possesso di distanza. La difesa di Milano è devastante: Achille Polonara deve pescare nella spazzatura, dopo due stoppate subite, per appoggiare al tabellone il nuovo +4 (42-38) dopo una brutta palla persa Kalnietis-Sanders. I due però si rifanno con un recuper importante e Cinciarini va in lunetta (terzo di Darjus Lavrinovic a 4’51’’) ma fa 0/2 e, irretito, commette il quarto fallo della sua serata. Subito dopo arriva il quarto di Lavrinovic e i due allenatori iniziano a giocare con le panchine; Polonara pesca una tabellata allo scadere dei 24, ma l’Olimpia ha trovato il Rakim Sanders dei giorni migliori e lo sfrutta per attaccare la difesa. Canestro e rimessa procurata per il pareggio di Kruno Simon a quota 44; Della Valle per Aradori, taglio sotto canestro e nuovo vantaggio reggiano. Silins stoppa Kalnietis, Derek Needham non legge il miss match e sbaglia la tripla; lo grazia McLean con i passi. I liberi però rischiano di fare la differenza: fa 0/2 anche McLean e si entra negli ultimi 70 secondi con una tripla sbagliata da Pietro Aradori che non gioca con il cronometro. Ragiona invece Simon, Veremeenko commette fallo sullo show difensivo e il croato fa 1/2 (siamo a 3/8 nel quarto per l’Olimpia); Aradori penetra e trova l’infrazione di Kalnietis, primi liberi Grissin Bon nel quarto a 45’’22 e 1/2 anche per il bresciano, ci “pensa” Macvan che commette infrazione di passi. Se la gioca Kalnietis contro Macvan, apertura per Derek Needham e tripla del +5. Milano ha l’ultimo possesso: Sion per Lafayette, palla persa e Reggio Emilia prova l’allungo decisivo.
Intervallo lungo al PalaBigi. Il secondo quarto inizia all’insegna della paura e del braccino corto, come si suol dire: non segna nessuno per i primi 2’36’’, il canestro che finalmente torna a far muovere il tabellone è una tripla di Ojars Silins che riporta anche la Reggiana in vantaggio. Una conclusione talmente di impatto che dall’altra parte Milan Macvan commette fallo in attacco, andando a sedersi in panchina; Darjus Lavrinovic si iscrive finalmente alla partita con un post basso e il +3 per la Grissin Bon che diventa subito -1 grazie a due canestri in serie di Alessandro Gentile, in una versione molto più “Forum” (nelle due al PalaBigi aveva 4 punti di media). Reggio Emilia però risponde con un parziale di 8-0: si sveglia Rimas Kaukenas, contribuisce Amedeo Della Valle, la Grissin Bon spinge sull’acceleratore sapendo che l’Olimpia soffre le sue transizioni e il pubblico entra in ritmo sul primo tentativo di strappo interno (34-27). Andrea De Nicolao fornisce il sou quarto assist a Della Valle per il +9; Reggio controlla i tabelloni e vola, Milano si innervosisce ed esegue un paio di attacchi a palla ferma. Bene per Repesa che ci sia Esteban Batista: rimbalzo offensivo sul tiro senza senso di Sanders e fallo preso da Veremeenko (il secondo per il bielorusso). Lafayette però sbaglia l’appoggio al tabellone e il caldissimo Della Valle capisce che bisogna correre. Si entra nell’ultimo minuto con la Grissin Bon sul +11; il solo Batista prova a fare qualcosa forzando il secondo fallo di Lavrinovic. Milano torna a segnare con una grande schiacciata di Rakim Sanders (-9). Ultimo possesso Reggiana, ma Della Valle sbaglia da metacampo. Parziale nel quarto 19-8 per Reggio Emilia.
, gara-6: finalmente ci siamo. Il primo match point nelle mani dell’Olimpia arriva al PalaBigi, la EA7 sogna di mettere le mani sul secondo scudetto in tre anni già questa sera; per farlo dovrà espugnare un campo che nei playoff non è mai caduto, e sul quale la Grissin Bon ha perso soltanto una volta in tutta la stagione. Gara-4 ci aveva detto di come Milano potesse fare l’impresa; la stessa partita però ci ha anche raccontato di una Reggiana che anche nel momento più difficile sa trovare nel suo palazzetto le risorse extra che non è mai riuscita ad avere nelle partite esterne dei playoff (il record lontano dal PalaBigi è 1-6). Dunque sarà scudetto per l’Olimpia Milano, o una gara-7 da giocare al Forum: si arriverebbe alla settima e decisiva partita per il terzo anno consecutivo, e questo è quello che Jasmin Repesa vuole evitare, perchè il tecnico croato sa molto bene che in una gara secca può succedere di tutto. Lo sa molto bene anche la Reggiana, che vuole riscrivere al contrario la storia dello scorso anno; ancora pochi attimi e sapremo tutto, ora parola al campo perchè la palla a due di Reggio Emilia-Olimpia Milano, gara-6 della finale scudetto, si sta per alzare. : termina un bel primo quarto in gara-6. Mani calde da entrambe le parti, anche se il punteggio non rende giustizia a causa di un periodo di magra (sul 9-9); ottimo inizio per Achille Polonara che vuole definitivamente entrare nella serie, dall’altra parte però anche Alessandro Gentile inizia a produrre dopo aver sbagliato 4 dei primi 5 tiri e le due squadre procedono praticamente in sincrono. Reggio Emilia sceglie la soluzione da oltre l’arco per aprire la difesa di Milano (la prima tripla è di Kaukenas) e trova con costanza la via dei punti, con il primo canestro di Pietro Aradori arriva il +2 per Reggio dopo che anche l’Olimpia era stata avanti di un possesso (9-11). L’EA7 sbaglia due facili conclusioni (Cerella e McLean), la seconda volta lo stesso Cerella rimedia con il rimbalzo generando il fallo di Aradori, con il quale la Grissin Bon va in bonus e manda in lunetta Krunoslav Simon (entrato dalla panchina) che continua a tirare benissimo i liberi (8/8 al PalaBigi in questa serie). In bonus ci entra subito dopo l’Olimpia con il fallo di Cerella su Aradori; torna avanti la Reggiana, nell’ultimo minuto si entra con Reggio Emilia a +2 e ancora campo per Salvatore Parrillo, molto cavalcato in questa serie. Reggio non allunga e lo stesso Parrillo ferma Simon con il fallo; è 1/2 ma Cerella vola a rimbalzo e Oliver Lafayette si sblocca con una tripla pazzesca, ultimo possesso Reggiana con Aradori che viene stoppato da McLean.
Potrebbe rappresentare, oltre alla vittoria dello scudetto per l’Olimpia – il secondo in tre anni – anche la vittoria numero 56 per Jasmin Repesa ai playoff. L’allenatore croato, grazie al 97-73 di gara-5, ha vinto infatti la cinquantacinquesima gara nella post season italiana su 91 allenate: la percentuale è del 60,4% e, come numero totale di vittorie, Repesa ha raggiunto un altro ex Olimpia come Dan Peterson al quinto posto della speciale classifica. Il croato, arrivato quest’anno a Milano dopo due stagioni al Cedevita Zagabria, ha accumulato i suoi numeri soprattutto negli anni della Fortitudo Bologna, dove è sempre arrivato in finale (vincendo soltanto uno scudetto, nel 2005 e proprio contro l’Olimpia). Nel biennio a Roma ha centrato una semifinale e una finale (perdendo entrambe le serie contro Siena), a Treviso è arrivato al primo turno e poi in semifinale. Anche in questi due casi a eliminarlo è stata Siena: contando che anche nel 2004 era stata la Mens Sana a batterlo in finale, contro la Montepaschi Repesa ha subito cinque eliminazioni dai playoff, vincendo solo due partite (entrambe con Roma).
Si avvicina; per l’Olimpia la chiave sta nella produzione offensiva, che ovviamente non può essere slegata dalla solidità della difesa. In questo senso sono indicativi i 19 falli commessi in gara-5, dato più basso nei playoff; palloni recuperati e transizione, tiri maggiormente in ritmo e in questo senso si spiega l’high stagionale nei tiri realizzati dal campo (40) e in quelli da 2 (30) con tanto di miglior percentuale (68,2%). L’attacco ha prodotto 97 punti: mai quest’anno l’Olimpia aveva segnato così tanto in casa. Da notare che la percentuale da 2 è solo di poco inferiore al 68,4% con cui l’Olimpia aveva tirato al Forum contro la stessa Grissin Bon, ma in regular season; quando Milano segna più di 85 punti non perde mai, ed è dunque chiaro che se Reggio Emilia vorrà mandare la serie finale a gara-7 dovrà limitare l’attacco dell’Olimpia, come è riuscita a fare in gara-3 (72) e gara-4 (76).
, gara-6: alle 20:45 di questa sera si gioca il sesto episodio della finale scudetto del campionato di basket Lega A 2015-2016. Episodio che potrebbe essere anche l’ultimo: abbiamo infatti il primo match point in questa serie. Ce l’ha l’Olimpia, che con la vittoria di sabato sera (97-73) si è portata sul 3-2 e ora ha la possibilità di chiudere laureandosi campione d’Italia per la seconda volta nelle ultime tre stagioni. Dovrà farlo però al PalaBigi, dove la Grissin Bon in questa stagione ha perso soltanto una volta; un campo che nei playoff non è mai stato espugnato.
Reggio Emilia arriva a questa gara-6 con un record di 8-0 interno nella post season, ma ci arriva anche con una condizione fisica che sembra onestamente deficitaria. La sesta partita della serie finale ha evidenziato come tanti uomini della Reggiana siano sulle gambe, pagando rotazioni più corte e falcidiate dagli infortuni; i due lituani Rimas Kaukenas e Darjus Lavrinovic sentono il peso dell’età e non hanno più molto da dare.
Ecco perchè Jasmin Repesa vuole chiudere questa sera: sa bene – e lo insegna anche la finale di un anno fa – che in una gara-7 potrebbe succedere di tutto, anche se Milano in casa ha avuto ben altro passo e, al di là della sconfitta in gara-1 contro Venezia, ha sempre concesso le briciole ai suoi avversari. Vincere lo scudetto al PalaBigi però non sarà semplice: Reggio Emilia in casa è capace di trasformarsi e trovare energie inaspettate.
In gara-4 ha vinto al fotofinish una partita che aveva semi-dominato e che ha rischiato di perdere subendo un parziale di 10-0 in due minuti; se l’Olimpia perderà lo scudetto dovrà mangiarsi le mani per l’occasione gettata alle ortiche, ma anche per non essere riuscita a mettere la stessa intensità nelle partite esterne. Ad ogni modo gara-6 è stata vinta nettamente dalla EA7, che ha dimostrato come i discorsi sulla maggiore fisicità e sulle rotazioni allungate che permettono maggiore riposo ai titolari siano vere.
Staremo a vedere se lo scudetto si assegnerà questa sera o se, per il terzo anno consecutivo, la finale del campionato di basket Lega A andrà alla decisiva gara-7. Ora parola al campo, perchè la palla a due di Grissin Bon Reggio Emilia-Olimpia Milano, al PalaBigi, si sta per alzare.
La diretta tv di Reggio Emilia-Olimpia Milano sarà trasmessa da Sky Sport 2; appuntamento dunque per tutti gli abbonati alla pay tv satellitare, che in assenza di un televisore potranno avvalersi anche della diretta streaming video, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go su dispositivi mobili come PC, tablet e smarpthone.
La partita Reggio Emilia-Milano sarà trasmessa in diretta tv anche da Rai Sport 1; dunque, ci sarà la possibilità di seguire in chiaro la sfida del PalaBigi, anche in diretta streaming video sul sito www.rai.tv. Da non perdere inoltre gli aggiornamenti che arriveranno dal sito ufficiale della Lega, www.legabasket.it; qui troverete il tabellino play-by-play e le informazioni utili sulla partita e la serie, come le statistiche dei giocatori.