La Grissin Bon vince gara-3 della finale scudetto di basket Lega a e riapre la serie: siamo 2-1 Olimpia e giovedì sera saremo ancora al PalaBigi per il quarto episodio. Gara ottima da parte della Reggiana, che cavalca uno splendido Darjus Lavrinovic (20 punti) e un Derek Needham che nel quarto periodo diventa protagonista, e che trova il solito Amedeo Della Valle che sta assumendo la clamorosa tendenza a mettere i tiri sulla sirena (uno anche questa sera) e in generale nei momenti pesanti. L’Olimpia ha pochissimo da Alessandro Gentile (tanti errori al tiro e tre palle perse, con 4 assist) e non riesce a rimettere in ritmo un Esteban Batista che scompare emotivamente dal match dopo il primo tempo. Restano i soli Jamel McLean e Krunoslav Simon a frustare la retina avversaria, ma da soli non bastano. Reggio Emilia scava un nuovo parziale quando Darjus Lavrinovic, dopo il 2/2 dalla lunetta, punisce le attenzioni su di lui con un intelligente scarico per Achille Polonara che non sbaglia la tripla; appena dopo Derek Needham legge il cambio della difesa e sfida McLean sparandogli in faccia il tiro da 3 punti che vale il +13 (69-56). Ottima reazione a un parziale di Milano che si era riportata a -6 lasciando intendere di poter riaprire la partita con un paio di lampi offensivi. Quando a 6’03’’ Needham ruba palla e vola in contropiede per il +15, anche l’Olimpia capisce che gara-3 sta prendendo la strada di Reggio; l’ennesima difesa competente di Ojars Silins genera la palla persa di un Rakim Sanders mai in partita, poi De Nicolao entra sotto pelle a McLean che sotto canestro si fa pescare nel gesto di una gomitata al play avversario. Fallo antisportivo: De Nicolao amministra con un 1/2 dalla lunetta, la palla è della Grissin Bon che la perde e Milano, che si gioca la carta Daniele Magro (primo ingresso in partita) ha un’altra possibilità che spreca con l’errore di Kalnietis. Needham dall’altra parte non sciupa nulla: tripla da distanza siderale e +19. Di fatto si chiude qui, con 5 minuti da giocare: l’Olimpia ritrova la produzione offensiva di Kalnietis quando è troppo tardi. La Reggiana nonostante tutto rischia ancora di buttarla via: Polonara perde un pallone banale su un cambio di campo, poi manda in lunetta Macvan a 1’46’’ (grande invenzione di Kalnietis). Macvan però fa solo 1/2 e fa respirare i padroni di casa, che pescano il fallo dello stesso serbo, che subito dopo si becca un tecnico ed esce per 5 falli. Della Valle fa 3/4 e riporta Reggio a +11 e palla in mano; si gioca con il cronometro, nell’ultimo minuto non si segna più ma i buoi sono scappati da tempo. Sono 20 i punti di Darjus Lavrinovic con tre soli errori al tiro (8/11), 17 per Della Valle e 10 per Derek Needham; l’Olimpia chiude con 12 palle perse (4 in meno di Reggio) ma 8/23 dalla lunga distanza, 15 punti per Mantas Kalnietis (con 6 rimbalzi), 14 per Simon (5/9) e 13 per McLean.
Prosegue il tentativo della Grissin Bon di mettere le mani su gara-3 della serie di finale scudetto. E’ una Reggiana spinta dai suoi lituani: Darjus Lavrinovic è immarcabile quando gioca nella metacampo offensiva e un grande rebus per Jasmin Repesa. Quando l’Olimpia rientra da -10 a -6 in un amen, dopo un periodo di rottura prolungata da entrambe le parti, Lavrinovic si fa beffe di McLean e appoggia al vetro per il +8 (50-45). La tripla di Krunoslova Simon però rimette in corsa Milano e, quando Amedeo Della Valle (poco fluido al tiro ma uomo assist, 5 al 30’ minuto) perde un sanguinoso pallone, Max Menetti deve fermare la partita per evitare che la marea EA7 torni nella partita e ne giri nuovamente l’inerzia. Reggio fatica a ritrovare la sua costanza offensiva; Milano non è brava ad approfittarne finchè Oliver Lafayette non segna da centro area per il -3. A 2 minuti dalla sirena un fallo in attacco di Vladimir Veremeenko, entrato per far rifiatare Lavrinovic, genera la sesta palla persa nel quarto per la Grissin Bon; l’Olimpia a quel punto ne ha soltanto una e questa è la chiave per il rientro. Che non si completa, perchè Esteban Batista sbaglia da sotto; vola Reggio che vuole correre per ritrovare ritmo, Della Valle sbaglia ma segue a rimbalzo e si prende due tiri liberi vitali. Il 2/2 riporta a +5 la Grissin Bon (52-47) e la guardia ai primi punti segnati dal primo periodo; Milano si affida a Lafayette in regia e Simon punisce la lenta e svogliata rotazione reggiana per il canestro del nuovo -3. Si entra nell’ultimo minuto, il regno di Della Valle: tripla dal garage del PalaBigi per il +6 e 11 punti personali, il pubblico si incendia e Menetti rimette in campo De Nicolao. Simon gestisce il possesso Olimpia con una penetrazione vincente; ultima palla per la Grissin Bon, si va ovviamente da Della Valle che ovviamente segna un altro canestro allo scadere (e fanno tre, compresi i due di gara-2).
Arriviamo all’intervallo lungo di gara-3 della finale scudetto con una situazione ancora sostanzialmente in equilibrio, ma con la Reggiana che apre la prima vera fuga della partita nel finale. La differenza rispetto al primo quarto è che la Grissin Bon, forte del vantaggio, riesce da subito a tenere testa all’Olimpia; è il quarto di Darjus Lavrinovic, che in attacco è sempre un giocatore decisivo per Max Menetti. Sono 15 i punti del lituano, che nell’altra metacampo concede qualcosa a Esteban Batista (3 punti e 4 rimbalzi) ma è troppo importante per aprire spazi al gioco della Grissin Bon che trae beneficio anche nei suoi altri giocatori, per esempio Rimas Kaukenas che entra in ritmo finale e martella il canestro avversario (7 punti). La tripla del +7 (40-33) genera la prima vera fuga reggiana, Kaukenas può corroborarla ma sbaglia un tiro difficile e manca il tap-in sul rimbalzo offensivo; Oliver Lafayette si gioca allora l’ultimo possesso ma sbaglia la misura del passaggio per Gentile. Chiude il tempo l’attacco della Grissin Bon: De Nicola a tutta velocità trova il varco, appoggia al tabellone e subisce anche il fallo con 50 centesii sul cronometro. Libero del +10 e tempo chuso. Milano per il momento ha avuto ben poco da Alessandro Gentile: per il capitano scarsa precisione al tiro (1/5) e poche iniziative personali, come quelle che avevano spezzato l’equilibrio di gara-2. Sono invece in ritmo Mantas Kalnietis e Krunoslav Simon, ma per il momento non basta.
Primo quarto subito intenso al PalaBigi. Jasmin Repesa sorprende tutti partendo con Andrea Cinciarini in quintetto e il grande ex risponde con i primi 2 punti della serata, facendo scaldare il pubblico di Reggio. Milano scatta sul 5-0 (tripla di Kalnietis) ma Reggio Emilia pian piano ricuce, ritrovando lo scintillante Amedeo Della Valle di gara-2 (6 punti). In questo momento è il giovane a tenere in gara la Grissin Bon; parte bene anche Achille Polonara che conquista un importante rimbalzo offensivo, ma l’Olimpia trova il contributo di un Cinciarini che può diventare ago della bilancia nella serie, e che ha 7 punti al primo mini-riposo. Rakim Sanders commette preso il suo secondo fallo e si deve sedere; brutta notizia per Repesa che ora dovrà gestire la situazione. Bene anche Mantas Kalnietis, un fattore anche per i punti (6); Reggio trova il primo vantaggio della serata con la tripla dall’angolo di Rimas Kaukenas (19-17) ma dall’altra parte Ojars Silins commette fallo su Milan Macvan e lo manda in lunetta con 28’’32 da giocare. Il serbo fa 1/2 e consegna a Reggio il pallone che Derek Needham gestisce affidandolo a Silins, che prende una tripla importantissima (22-18), Lafayette non segna il tiro dell’Ave Maria: primo vantaggio Reggio.
, si parte: è gara-3 della finale scudetto di basket Lega A e l’Olimpia ci arriva in vantaggio per 2-0 nella serie, avendo vinto i due episodi inaugurali al Forum. Questa sera però al PalaBigi l’atmosfera sarà ben diversa: la società distribuirà maglie rosse a tutti i presenti, maglie con la scritta “Not in my house” (“non in casa mia”) così da creare uno spettacolare colpo d’occhio e caricare ancor più una squadra che vuole assolutamente tornare a giocarsi il tricolore. Anche Vladimir Veremeenko ha incitato i compagni, affermando di non credere a una Milano dominante sul piano fisico e già campione d’Italia; in ogni caso per la Grissin Bon sarà fondamentale vincere questa terza partita per non trovarsi con le spalle al muro e trasformare la prossima gara-4 in un dentro o fuori. Dunque parola al campo, perchè la palla a due su questa partita del PalaBigi si sta finalmente per alzare…
Si è indicato più volte nella maggiore fisicità dei giocatori dell’EA7 un punto chiave della serie. In gara-2 Reggio Emilia ha subito fortemente la maggiore stazza ed il maggiore atletismo degli avversari, come dimostra chiaramente il dato dei rimbalzi raccolti: solo 19 dei quali 12 difensivi per la squadra di coach Menetti, in entrambi i casi si tratta di record negativo in questa stagione. Milano ne ha conquistati 31, anche in gara-1 il divario alla voce rimbalzi era stato notevole: 38 per l’Olimpia, 23 della Grissin Bon. Sempre Tornando a gara-2, l’intensità e l’aggressività della difesa milanese hanno provato anche 20 palloni persi da parte dell’attacco reggiano, che non quest’anno non aveva mai sprecato così tanto. La superiorità dell’Olimpia nel gioco interno e in particolare nel pitturato spinge Reggio Emilia a cerca più soluzioni in velocità oppure perimetrali: per la Grissin Bon sarà fondamentale mantenere alte percentuali nei tiri dalla media-lunga distanza, oltre a cavarne il più possibile da situazioni di contropiede.
Il sito ufficiale della Lega Basket ha elencato alcuni numeri significativi del match di domenica, che ha visto l’EA7 portarsi sul 2-0 nella serie delle finali scudetto. I 94 punti segnati da Alessandro Gentile e compagni rappresentano la seconda miglior prestazione stagionale per l’Olimpia Milano, che si era spinta più in alto solo alla ventunesima giornata di regular season, contro la Virtus Bologna (risultato finale 85-101). Per la squadra allenata da Jasmin Repesa un’ottima prova balistica, conclusa con 32 canestri su 54 tentativi per una percentuale del 59,3%, che equivale alla miglior prestazione nei playoff e alla terza stagionale. Relativamente ai playoff spicca come un nuovo record il 47,1% di squadra da oltre l’arco dei tre punti, frutto di 8 triple a segno su 17. Sono record anche le 13 palle recuperate e la valutazione complessiva di 112. Da notare inoltre che quando cinque giocatori dell’Olimpia Milano hanno raggiunto la doppia cifra per punti segnati, la squadra ha sempre vinto: in gara è successo con Gentile (23 punti), Sanders (19), Kalnietis (14), Lafayette (12) e Simon (10). Continua la scalata di coach Repesa nella classifica degli allenatori più vincenti nella storia dei playoff: per il croato i successi sono diventati 54, uno in meno rispetto ad una leggenda dell’Olimpia Milano ovvero Dan Peterson.
Nonostante il ko di gara-2 al Mediolanum Forum di Assago, Amedeo Della Valle ha firmato la sua miglior prestazione in questi playoff a livello realizzativo. Per la guardia classe 1993 20 punti con 3/5 al tiro da due e 4/8 da oltre l’arco, in quello che rimane una delle specialità della casa. Come ha ricordato il sito ufficiale www.legabasket.it, in postseason Della Valle era arrivato al massimo a quota 19, in gara-2 dei quarti di finale contro Sassari. Sempre ai danni del Banco di Sardegna il numero 8 biancorosso ha prodotto la sua miglior prestazione della carriera nei playoff, firmando 25 punti nell’epica gara-6 delle scorse finali scudetto (la partita si risolse a favore di Sassari, 115-108 dopo tre tempi supplementari). Alla voce punti segnati Della Valle ha riscattato una gara-1 più imprecisa, chiusa a quota 6 con 2/10 al tiro dal campo: la sua verve offensiva rimane una risorsa fondamentale per Reggio Emilia, che dovrà riuscire ad infilare punti veloci tra le pieghe dello strapotere fisico milanese. Nelle 12 partite disputate in questi playoff, Della Valle ha segnato 143 punti per una media di 11,9 (in stagione regolare erano 12,4). Differenze sensibili alla percentuale da due (52,9% ai playoff, 34,1% in campionato) e a cronometro fermo (74,1% nei playoff contro l’85,3% della stagione regolare).
Dopo i 21 punti di gara-1 Rakim Sanders si è ripetuto, siglandone 19 nella gara-2 vinta dall’EA7 con il punteggio di 94-73. Come era successo anche l’anno scorso, quando giocava per il Banco di Sardegna Sassari, Sanders sta dando il meglio di sè nei playoff: non a caso le sue migliori tre prestazioni stagionali, a livello di punti realizzati, sono quelle nelle semifinali contro Venezia (28 punti in gara-1), negli ottavi con Trento (21, ancora in gara-1) e quelle di cui sopra nelle finali contro la Grissin Bon Reggio Emilia. In postaseson Sanders ha ritoccato alcune delle sue statistiche, non solo quella dei punti (12,8 a partita contro i 10,6 della stagione regolare) ma anche ad esempio quella dei rimbalzi (è passato da 3,4 di media a 4,8) e soprattutto la percentuale realizzativa da tre; in campionato si era fermato al 25,5%, frutto di 12 triple a segno su 47 tentate, i dati dei playoff invece parlano di 12 bombe a bersaglio su 26 per un ottimo 46,2%. Sanders si sta facendo valere su entrambi i lati del campo: la sua energia in attacco e la tenuta fisica in difesa ne fanno un pericolo sia per gli attaccanti che per i difensori di Reggio Emilia.
Sarà diretta dagli arbitri Carmelo Paternicò, Alessandro Martolini e Carmelo Lo Guzzo: palla a due alle ore 20:45 di martedì 7 giugno 2016. La serie delle finali scudetto del campionato di basket giunge a gara-3 e si sposta al PalaBigi di Reggio Emilia, dopo le prime due vittorie dell’Olimpia Milano al Mediolanum Forum di Assago. Il terzo match si presenta come fondamentale nell’economia del confronto: vincendo Reggio Emilia riaprirebbe il discorso, per l’Olimpia Milano invece un successo in trasferta equivarrebbe ad una seria ipoteca sullo scudetto numero 27. Ricordiamo che la serie è al meglio delle sette partite, vincerà quindi la squadra che per prima si aggiudicherà quattro sfide.
Il coach della Grissin Bon Reggio Emilia di Massimiliano Menetti deve ancora fare a meno della guardia Pietro Aradori, fermo a causa di una distrazione muscolare all’adduttore breve della coscia sinistra rimediata in gara-1: l’ex Olimpia dovrebbe tornare a disposizione per gara-4, in programma giovedì (9 giugno 2016) sempre al PalaBigi. Per l’allenatore di Milano Jasmin Repesa invece tutti i giocatori sono a disposizione: il tecnico croato dovrà decidere come al solito uno straniero da sacrificare, nell’ultimo match è stato la guardia USA Charles Jenkins oltre al pivot croato Stanko Barac, ai margini delle rotazioni ormai da settimane.
Ripercorrendo lo sviluppo delle prime due partite si possono individuare punti di contatto: sia in gara-1 che in gara-2 Reggio Emilia ha tenuto testa all’Olimpia Milano nel primo quarto di gioco, poi nei periodi centrali è sempre emersa la squadra di Repesa che ha fatto valere le sue armi in più annunciate alla vigilia della serie. In particolare la maggiore forza fisica dei suoi giocatori e l’esplosività dei vari Rakim Sanders, Jamel McLean ed Alessandro Gentile. Quest’ultimo è stato il top scorer dell’EA7 nel match disputato sabato, con 23 punti frutto di un quasi perfetto 9/10 al tiro dal campo; fondamentali anche i 19 punti -conditi da 5 rimbalzi- di Sanders mentre il playmaker lituano Mantas Kalnietis ne ha messi a segno 14, aggiungendovi 6 rimbalzi e 3 assist.
Reggio Emilia aveva terminato i primi 10′ avanti di un punto (23-24), dopo i due quarti centrali si è ritrovata sotto di 7 (69-62) e nell’ultimo parziale ha perso totalmente il controllo della partita, subendo un break da 25-11 che ha definitivamente indirizzato l’esito di gara-2. Amedeo Della Valle ha tirato fuori l’orgoglio realizzando 20 punti, in doppia cifra anche Andrea De Nicolao (12 punti) e il bielorusso Vladimir Veremmeenko (11) mentre Rimantas Kaukenas ha vissuto una serata più ordinaria (9 punti, tutti nel primo tempo), dopo l’incredibile prestazione di gara-1 che lo aveva visto infilarne ben 27 nel canestro milanese, con 9/14 al tiro.
Ora Reggio Emilia torna al PalaBigi dove quest’anno ha perso solo una volta tra campionato e playoff: la squadra di coach Menetti punta molto sul fattore campo, già decisivo nelle semifinali contro Avellino vinte alla bella (4-3). Milano dal canto suo dovrà dimostrare grande solidità mentale, per espugnare un palazzetto bollente e portarsi sul 3-0.
Gara-3 tra Reggio Emilia ed Olimpia Milano sarà trasmessa in diretta tv sul canale Rai Sport 1, il numero 57 del telecomando e 227 dello SkyBox: prepartita dalle ore 20:30 e telecronaca dalle 20:45, a seguire post partita fino alle 23:00. Il match si potrà seguire anche in diretta streaming video sul sito internet www.rai.tv. Diretta tv di Reggio Emilia-Olimpia Milano anche sul canale Sky Sport 1 HD, numero 201 dello SkyBox: prepartita dalle 20:30 e telecronaca dalle 20:45. I clienti Sky abbonati al pacchetto Sport potranno seguire la partita anche in diretta streaming video, tramite l’applicazione SkyGo disponibile per pc, tablet e smartphone.