Si torna al Forum sul 2-2 nella finale scudetto di basket Lega A. La Grissin Bon allunga nel quarto finale e non si guarda più indietro, rischiando però tantissimo con una gestione scellerata negli ultimi 2 minuti; trova i canestri decisivi scaldando la mano di Vladimir Veremeenko che diventa un fattore e riuscendo a controllare meglio i tabelloni. L’Olimpia piano piano si spegne: rimane attaccata alla partita con un grande Jamel McLean che riesce ancora a mettere il canestro del -4 (66-62) ma dall’altra parte Veremeenko tocca il tiro di De Nicolao, poi una grande difesa di Amedeo Della Valle genera una stoppata e un fallo subito che portano al +8. Quando Alessandro Gentile commette fallo e spende anche un tecnico la partita sembra finita; sul +11 però Rakim Sanders pesca il gioco da 4 punti e manda anche in panchina Ojars Silins con il quinto fallo. E’ l’azione che cambia del tutto l’inerzia della partita. Manca a quel punto 1’42’’ e l’Olimpia è tornata a -7; il pallone va subito da Rimas Kaunekas ma le maglie della difesa sono strette e Darjus Lavrinovic sbaglia, dall’altra parte Oliver Lafayette completa il 7-0 e Milano in un amen è a -4. Si entra nell’ultimo minuto e la difesa Olimpia fa ancora la differenza: infrazione di 24 secondi e per i ragazzi di Jasmin Repesa ci sono ancora 50 secondi e 22 centesimi. Reggio difende alto per provare a togliere secondi, Cerella sbaglia una tripla ma Milano vola a rimbalzo, Sanders fa air ball ma sono ancora i rimbalzi offensivi a fare la differenza. Simon, rimasto in campo con 4 falli dalla fine del terzo periodo, infila la tripla del clamoroso -1. Reggio Emilia ha la palla in mano con 24 secondi sul cronometro; Repesa sceglie di spendere il fallo con Cinciarini su Kaukenas, facendo passare soltanto 30 centesimi. Il lituano, che ha tirato male in partita (2/7) fa 2/2 dalla lunetta, Milano ha la palla del pareggio ma lo stesso Kaukenas nega la tripla a Simon, mandandolo invece a tirare due liberi. Il croato non trema ed è di nuovo -1; Della Valle mandato in lunetta non sbaglia ed è ancora +3, ma stavolta mancano 15’’28. Simon gestisce il possesso, Needham spende subito il fallo: chiaro il piano di Max Menetti che non vuole mandare Milano alla tripla del potenziale pareggio. La partita finisce quando la difesa Olimpia non riesce a commettere fallo sul Kaukenas, Polonara vola a schiacciare per il 79-76; per Milano ci sono 8 secondi e una rimessa da metacampo, avendo chiamato timeout. Rakim Sanders viene mandato in lunetta ma sbaglia il primo, sbaglia apposta il secondo ma gli arbitri vedono un fallo in attacco di McLean. Finisce così con il primo libero a segno di Darjus Lavrinovic: vince Reggio Emilia con tanta paura, siamo 2-2 e l’Olimpia sa bene di aver sprecato una grande occasione. Come finirà gara-5? 



Inizia con percentuali al ribasso e tanta imprecisione il quarto periodo di gara-4. I due allenatori sono infuriati per la scarsa qualità dei tiri presi dai loro giocatori; poi il livello si alza, bussa subito l’Olimpia che prova a ricucire lo strappo ma l’Olimpia è viva e grazie a Mantas Kalnietis e Rakim Sanders (anche lui raggiunge la doppia cifra) rimane in partita, nonostante qualche cattiva gestione e la crescita dell’Olimpia a rimbalzo. Preziosissimo il contributo di Derek Needham dalla panchina, per caricare di falli i giocatori dell’Olimpia; a meno di 2 minuti dalla sirena arriva il terzo di Kruno Simon, ma Milano non paga dazio perchè Ojars Silins viene pescato a commettere un fallo in attacco che riconsegna palla agli avversari. In lunetta va ancora Sanders, ma a questo punto la tensione inizia davvero a farsi sentire: 1/2 per l’americano che ricuce fino al 54-52 con 1’40’’ sul cronometro. Reggio capisce il momento e consegna palla a Needham: altra entrata palla in mano e fallo di Rakim Sanders, il terzo anche per l’ex Sassari. Rientra McLean, si va dentro da Darjus Lavrinovic che come sempre è un fattore importante nella metacampo offensiva e pesca subito il fallo di Alessandro Gentile, spento offensivamente ma comunque presente a livello emotivo. Lavrinovic torna a mettere punti sul tabellone per la Grissin Bon, ma è solo 1/2; la Reggiana recupera subito palla e Lavrinovic dimostra cosa significa fare una finta, difesa Olimpia al bar e nuovo tentativo di fuga sul +5. Tentativo frustrato da Gentile, che torna a segnare nel momento più importante; dall’altra parte però Simon commette il suo quarto fallo, Lavrinovic dalla lunetta va in doppia cifra con il 2/2. Ultimo possesso Olimpia: lo gestisce Lafayette che poi affida a Sion, tripla fuori bersaglio. 



Intervallo lungo al PalaBigi e partita che ha uno svolgimento ben diverso da martedì sera. Allora l’Olimpia si era staccata già nel secondo quarto, rimanendo indietro e non riuscendo a tornare; stavolta l’intensità sotto rimbalzo dell’Olimpia è impressionante e genera una serie di rimbalzi offensivi che genera seconde opportunità e falli spesi dalla difesa emiliana. Si resta in equilibrio nel punteggio ma è evidente la maggiore difficoltà della Grissin Bon nel trovare il canestro; Pietro Aradori si riposa in panchina e allora tocca a Rimas Kaukenas, che con una furbata trova il fallo di Batista sul tiro da tre per mettere punti in cascina. La Reggiana si arrabatta conquistando la lunetta in alcune occasioni, soprattutto con Vladimir Veremeenko che prova a sfruttare il fisico e l’assenza di Batista (comunque fuori dalla serie) per avere impatto sotto canestro; a 1’36’’ la Grissin Bon pareggia quando la difesa competente di Polonara genera un errore al tiro di Macvan, contropiede con Andrea De Nicolao (sempre più un fattore) che vola ad appoggiare al tabellone il 36-36. Rientra Aradori e commette subito fallo su Jamel McLean, che dalla lunetta raggiunge la doppia cifra e fa entrare l’Olimpia nell’ultimo minuto sul +1; che diventa subito -1 con un canestro del solito Pietro Aradori (12 punti). Risponde Mantas Kalnietis (11 punti) ma Aradori stasera è nella versione scorer. Altro canestro del bresciano e nuovo controsorpasso, l’ultimo possesso Olimpia è un tiro cortissimo di Cinciarini con Polonara e Della Valle che in sincronia stoppano lo stesso numero 20 Armani. Gara vivissima e apertissima. 



Al termine del primo quarto della partita abbiamo già una partita intensissima. Parte davanti la Reggiana, ma Milano ricuce e con un Mantas Kalnietis ben dentro la partita si porta avanti sul 12-9; la reazione della Grissin Bon non si fa attendere ed è Pietro Aradori, rientrato questa sera, a calcare la mano con due triple (la prima con fallo di Alessandro Gentile) per il 6-0 e il 16-12 per i padroni di casa. Anche l’Olimpia però è mentalmente dentro la partita e risponde colpo su colpo, costringendo i difensori di Reggio a spendere falli (sono 9 nel quarto) e dunque acquistando fiducia. Bene Jamel McLean, ma dall’altra parte Aradori è “on fire” è piazza un’altra tripla, raggiungendo la doppia cifra già nel primo periodo. Bene anche Amedeo Della Valle, ma adesso Max Menetti è preoccupato: un po’ per la situazione dei falli, un po’ per non essere riuscito a dare la prima spallata alla partita quando avrebbe potuto. La serata comunque è ancora lunga, e può succedere di tutto. Da segnalare i tiri liberi segnati nel finale da Rakim Sanders: il fallo lo aveva subito Macvan, che però stava sanguinando e non poteva rimanere in campo. 

E’ tutto pronto per Reggio Emilia-Olimpia Milano, gara-4 della finale scudetto di basket Lega A. Al PalaBigi la Grissin Bon cerca di impattare la serie sfruttando l’onda emotiva della vittoria brillante di due sere fa; l’Olimpia, mancata in alcuno dei suoi uomini chiave martedì, sa bene che vincere questa sera significherebbe avere in mano più di mezzo scudetto, perchè si tornerebbe al Forum sul 3-1 e con il primo match point da sfruttare in casa. Soprattutto, il 3-1 costringerebbe Reggio Emilia a vincere tre partite consecutive per prendersi lo scudetto; mancano ormai pochi attimi alla palla a due della partita, quindi diamo subito la parola al campo e stiamo a vedere come andrà a finire questa partita che negli Stati Uniti chiamerebbero “pivotal game”.

Darjus Lavrinovic ha disputato una grande partita in gara-3, risultando il miglior marcatore dei suoi con 20 punti. Stranamente il trentaseienne pivot lituano non ha raccolto nemmeno un rimbalzo ma questo importa poco o nulla, come ha sottolineato anche coach Menetti a fine partita. Lavrinovic ha sofferto nei primi due episodi della serie mentre nel terzo è riuscito a ritrovare smalto in attacco, grazie anche all’aiuto di tutta la squadra: “Devo solo ringraziare i miei compagni -ha dichiarato il giocatore nel post partita-, sono stati loro a mettermi in ritmo, a permettermi di costruire tanti buoni tiri. La verità è che abbiamo fatto un’ottima partita in un grande ambiente. Dobbiamo però limitare i passaggi a vuoto e gli errori per uscire vivi” (dichiarazioni tratte da La Gazzetta dello Sport). Lavrinovic e il connazionale Rimantas Kaukenas sono i due giocatori più esperti di Reggio Emilia: nella passata stagione hanno vissuto la delusione della sconfitta contro Sassari, ma sono rimasti per riscattarsi quest’anno; in gara-1 Kaukenas ha sfoggiato una lezione di basket risultata però inutile ai fini del risultato, martedì invece è stato Lavrinovic a salire in cattedra e questa volta la Grissin Bon è riuscita a vincere. Una buona fetta delle speranze scudetto di Reggio Emilia passa anche dallo stato di forma dei due veterani. 

Amedeo Della Valle è stato tra i protagonisti principali dell’ultima partita. La ventitreenne guardia piemontese ha contribuito al successo di Reggio Emilia con 17 punti, 4 rimbalzi, 4 palloni rubati (contro 3 persi) e 5 assist, registrando il maggior indice di valutazioni individuale tra i suoi compagni (20). Della Valle si è così confermato un giocatore chiave per le sorti di Reggio Emilia, soprattutto nella metacampo offensiva; al termine di gara-3 il figlio d’arte ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria: “Ci davano per morti -ha riportato La Gazzetta dello Sport-, maura gli assenti, ma con sacrificio e fatica siamo tornati dentro la serie. Dobbiamo continuare a crederci, una partita alla volta“. Della Valle ha recitato un ruolo fondamentale soprattutto nel terzo quarto, quando l’Olimpia Milano si era riportata ad un possesso di distanza facendo temere il sorpasso al pubblico del PalaBigi; due triple ‘dal giardino di casa’ del numero 8 hanno però ridato corpo al vantaggio di Reggio Emilia, il diretto interessato ha commentato: “Sono stato fortunato. In quei momenti di trance vedo solo il canestro e non ci penso più di tanto a tirare“. Della Valle ha poi nominato alcuni dei suoi compagni, protagonisti ognuno a suo modo nel successo di gara-3 e in generale nella stagione della Grissin Bon: “L’inerzia della partita l’ha girata Parrillo che, venendo dalla Serie B, ha portato energia ed entusiasmo nello spogliatoio. (…) Kaukenas è il nostro esempio, Lavrinovic ci ha dato fiducia col suo grande primo tempo“. 

La possibile chiave del match risiede nella capacità di Amedeo Della Valle di essere il giocatore che ha deciso gara-3 con le triple nei momenti topici. In gara-1 Della Valle era stato un fattore negativo, segnando 6 punti (tutti nel secondo tempo) tirando 2/10 dal campo, senza prendere rimbalzi e limitandosi a distribuire 4 assist (2 di valutazione). Altro giocatore chiave per le sorti della Grissin Bon è Achille Polonara: il lungo abruzzese in questa serie è in difficoltà per la maggiore fisicità dei lunghi Olimpia, che spesso lo costringono a stazionare molto vicino al ferro dove perde potenziale. Tuttavia in gara-3 Polonara è stato decisivo: 9 punti con 4/7 dal campo e soprattutto 10 rimbalzi, di cui uno offensivo in un momento importante della partita e una tripla che ha definitivamente fatto scappare Reggio Emilia. Avere un Polonara concreto ed efficace, al di là delle cifre, è importantissimo per Max Menetti che grazie alla sua pericolosità dal perimetro può liberare un po’ di spazio nel pitturato e consentire così conclusioni migliori ai compagni.

Dall’altra parte della barricata coach Jasmin Repesa non ha avuto molto da dire dopo gara-3. L’allenatore dell’Olimpia Milano ha visto i suoi giocatori soccombere al PalaBigi e in particolare le stelle più attese della squadra, Alessandro Gentile e Rakim Sanders, ‘bucare’ la partita incidendo poco sul punteggio. Repesa ha preferito glissare con un ‘no comment’ sulle prestazioni individuali, affermando nel post gara di voler rivedere la partita prima di esprimere un giudizio. Il coach croato ha poi riconosciuto l’ottima prova offerta da Reggio Emilia, che ha tirato fuori la grinta accorciando le distanze nella serie: “L’unica cosa da fare dopo questa partita sono i complimenti a Reggio Emilia che ha giocato meglio di noi e ha meritato di vincere. Eravamo a meno 21 ma abbiamo risposto rientrando a meno otto quindi non direi che abbiamo mollato o siamo crollati, ma possiamo giocare molto meglio di così” (fonte www.olimpiamilano.com). Nella sfida disputata martedì l’Olimpia Milano ha registrato percentuali simili a quelle di Reggio Emilia quanto a tiri dal campo: 54,3% da due contro il 54,8% avversario, 34,8% da tre a fronte del 35,7% reggiano. I giocatori dell’EA7 sono stati meno produttivi dalla lunetta, mandando a bersaglio 10 dei 19 liberi tentati (52,6%, per Reggio Emilia 17/25 e il 68%). 

Solo il primo passo. O meglio, il primo tempo. Così l’allenatore di Reggio Emilia Max Menetti ha definito la vittoria in gara-3 della sua squadra. La Grissin Bon era reduce da due sconfitte ma ha saputo rialzare la testa nel palazzetto di casa, traendo dal pubblico amico l’energia per vincere la prima partita in queste finali scudetto. Al termine del match di martedì coach Menetti ha elogiato i suoi ragazzi per lo spirito con cui hanno affrontato la partite: “Ho ritrovato energia, determinazione, voglia di lottare -ha riportato La Gazzetta dello Sport-. Abbiamo fatto tante cose di alto livello, per battere e dominare Milano bisogna giocare così. Non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi. Non era semplice abbattersi dopo uno 0-2”. Ora Reggio Emilia punta a riportare la serie in parità e questa volta l’inerzia emotiva, considerando anche il fattore campo, è sicuramente dalla sua parte. In gara-3 la Grissin Bon ha tenuto botta a rimbalzo, catturandone 35 dopo i soli 19 del match precedente; i 22 assist di squadra hanno bilanciato le 16 palle perse.

Sarà diretta dagli arbitri Saverio Lanzarini, Gianluca Mattioli e Manuel Mazzoni. Gara-4 delle finali scudetto per il campionato italiano di basket si gioca giovedì 9 maggio 2016, al PalaBigi di Reggio Emilia: palla a due ore 20:45. La serie al meglio delle sette partite -vince il titolo chi se ne aggiudica per primo quattro- vede Reggio Emilia sotto per 1-2 ma con una nuova inerzia dalla sua parte, quella ricavata dal successo in gara-3 per 81-72. La Grissin Bon si è confermata imbattibile nel suo palazzetto, dove in questa stagione ha perso solo una volta su 22: dopo un avvio di marca milanese ed un primo quarto combattuto, nel secondo Reggio Emilia ha scavato un solco portandosi sul +10 all’intervallo lungo (43-33). 

Nella ripresa Milano ha tentato il rientro ma la Reggiana ha tenuto duro, producendo nei 10′ conclusivi l’ultimo sforzo per tagliare il traguardo e riaprire i giochi per lo scudetto. L’MVP di gara-3 è stato Darjus Lavrinovic: il centro lituano ha terminato con 20 punti e due soli errori al tiro (9/11), importante anche il contributo di Amedeo Della Valle autore di 17 punti, 4 recuperi, 5 assist e in particolare due triple nel terzo quarto molto pesanti, per tenere l’Olimpia a debita distanza.

In doppia cifra per punti segnati anche Rimanatas Kaukenas e il playmaker Derek Needham (10 a testa): quest’ultimo sta cercando di non far rimpiangere l’infortunato Stefano Gentile, con risultati alterni ma tanta applicazione su entrambi i lati del campo. In gara-4 coach Max Menetti spera di riavere a disposizione Pietro Aradori, che ha saltato le ultime due sfide dopo l’infortunio muscolare accusato in gara-1 (distrazione all’adduttore breve della coscia sinistra).

L’Olimpia Milano è chiamata a resettare la prestazione negativa di martedì e provare a fare il colpo in gara-4: un eventuale successo esterno consegnerebbe all’EA7 il primo match point per chiudere la serie, nella gara-5 in programma sabato (11 giugno) al Mediolanum Forum di Assago. In cerca di riscatto Alessandro Gentile e Rakim Sanders, che in gara-2 avevano fatto il bello ed il cattivo tempo mentre nell’ultimo match hanno prodotto la miseria di 5 punti in due.

Se non altro il play lituano Mantas Kalnietis si è confermato in crescita segnando 13 punti e catturando anche 6 rimbalzi, 13 punti anche per Jamel McLean, 9 invece con 4 rimbalzi, recuperi ed assist per l’ex reggiano Andrea Cinciarini. Nelle ultime due partite coach Repesa ha escluso, oltre al croato Stanko Barac, la guardia statunitense Charles Jenkins: vedremo se l’ultimo ko spingerà l’allenatore a modificare le rotazioni della sua squadra.

Gara-4 tra Reggio Emilia ed Olimpia Milano sarà trasmessa in diretta tv sul canale Rai Sport 1 HD, il numero 57 del digitale terrestre e 227 dello SkyBox: prepartita dalle ore 20:30, telecronaca dalle 20:45 e a seguire postpartita fino alle 23:00. Il match si potrà seguire anche in diretta streaming video sul sito internet www.rai.tv. Reggio Emilia-Olimpia Milano sarà trasmessa in diretta tv anche da Sky sul canale Sport 2 HD, il numero 202: prepartita dalle 20:30 e dalle 20:45 la telecronaca.