Il Barcellona non può sbagliare contro l’Anadolu Efes: il match del Palau Blaugrana rappresenta uno degli ultimi appigli a una qualificazione ai playoff di Eurolega che si sta facendo sempre più complicata. Parlando in termini più generali, il Barcellona sta vivendo un lungo digiuno europeo: formazione abituata a giocare spesso e volentieri la Final Four, la squadra blaugrana ha vinto il titolo due volte, nel 2003 con Svetislav Pesic in panchina (e in campo giocatori come Dejan Bodiroga, Sarunas Jasikevicius e Gregor Fucka) e nel 2009 con allenatore Xavi Pascual e elementi del calibro di Juan Carlos Navarro (che c’era anche la prima volta), Ricky Rubio e Erazem Lorbek, oltre al nostro Gianluca Basile. Da tempo però il Barcellona non riesce più a tenere il livello e negli ultimi due anni ha sempre mancato la qualificazione alla Final Four: nel 2015 perse il playoff contro l’Olympiacos, una serie terminata 3-1 e chiusa da una tripla sulla sirena di Georgios Printezis che evitò il quinto episodio. Nella scorsa edizione i blaugrana arrivarono ai quarti contro la rivelazione Lokomotiv Kuban (allenato da quel Bartzokas oggi head coach in Catalogna), vinsero gara-2 in trasferta e ma, sconfitti in gara-4 quando avrebbero potuto chiudere, furono eliminati in cinque partite. Questo sarebbe dovuto essere l’anno del riscatto, ma le cose non stanno affatto andando come previsto. Ecco perchè la partita contro l’Efes rappresenta una sorta di ultima spiaggia.



I precedenti tra Barcellona e Anadolu Efes sono 9: bilancio a favore dei catalani (6-3) che però hanno perso l’ultimo come abbiamo già detto. Se ci riferiamo soltanto alle partite giocate al Palau Blaugrana, tuttavia, scopriamo che l’Efes deve ancora vincere la prima: siamo infatti 4-0, con il primo incrocio andato in scena nel gennaio 2003 (stagione in cui il Barcellona vinse l’Eurolega), 73-60 a favore dei catalani che trovarono 23 punti con 8/14 dal campo per Sarunas Jasikevicius e una prestazione da 16 punti, 7 rimbalzi e 4 assist di Dejan Bodiroga. Da lì in poi i match in casa del Barcellona hanno avuto poca storia dal punto di vista del risultato: l’ultimo, giocato nel gennaio 2014, ha visto gli spagnoli imporsi addirittura per 84-65 (lo scarto massimo) con 21 punti di Juan Carlos Navarro (pur con 7/18 dal campo) e una prova da 10 punti e 11 rimbalzi per Joey Dorsey che sbagliò un solo tiro. La volta in cui l’Efes è andato più vicino alla vittoria al Palau Blaugrana risale invece al gennaio 2006: il Barcellona vinse 79-74 dovendo rimontare il -5 dell’intervallo lungo. Per i turchi ci furino 25 punti (11/17 dal campo) e 9 rimbalzi per un grande Nikola Prkacin, ma i catalani risposero con 23 w 9 rimbalzi di Michalis Kakiouzis che tirò 9/14 dal campo, e trovarono anche i 18 punti e 6 assist di Shammond Williams.



Sarà diretta dagli arbitri Christos Christodoulou (Grecia), Ilija Belosevic (Serbia) e Anne Panther (Germania); è valida per la diciottesima giornata di basket Eurolega 2016-2017, giovedì 19 gennaio la palla a due al Palau Blaugrana si alza alle ore 21. Il Barcellona, attualmente nel terzetto appaiato al decimo posto della classifica dell’Eurolega, sta facendo molta più fatica del previsto per agganciare le prime 8 posizioni che qualificano ai playoff; la gara è molto delicata, perché in caso di sconfitta contro i turchi, che seguono in classifica la formazione di Bartzokas con una sola vittoria in meno, la raggiungerebbero, potendo contare anche sulla partita vinta in casa, nel girone di andata, con il risultato di 72 – 68.



Per risalire la classifica ed anche per una maggiore tranquillità nei confronti degli stessi uomini di Perasovic, sconfitti in maniera rocambolesca dopo un tempo supplementare la settimana scorsa dal Panathinaikos, il Barcellona dovrebbe quindi anche ribaltare il – 4 dell’andata. 

I blaugrana, nonostante i rientri di diversi infortunati, assenti ora solo Lawal e Ribas, e gli arrivi di nuovi giocatori, non sono riusciti a ritrovare completamente il gioco di squadra e nelle ultime 7 gare ne hanno perse 5, comprese le ultime due, in casa del Bamberg e contro l’Olympiacos. La formazione spagnola è ancora quella che segna di meno dell’intera Eurolega, con la sua media di 71,4 punti realizzati, che negli ultimi due incontri è scesa a quota 64, certamente insufficiente per ambire a posizioni di prestigio.

In questa gara inoltre si trova di fronte a quello che è il terzo attacco dell’Eurolega con 82,8 punti segnati per gara, anche se non va molto bene in difesa, dove con 84,1 punti subiti è la terza peggiore della manifestazione. In settimana il Barcellona è tornato sul mercato, aggiungendo nel suo roster il pivot brasiliano Victor Faverani, una bella iniezione di muscoli sottocanestro, che fino a questo momento stava giocando nella Liga ACB nelle file del Murcia con cui ha partecipato all’Eurocup, segnando 11,3 punti per gara a cui si aggiungono 5 rimbalzi. Per il 29enne centro brasiliano, che sarà nelle file del Barcellona sino a fine stagione, questa è la terza esperienza nell’Eurolega, dopo quella della stagione 2008 – 2009 nelle file del Malaga e quella della scorsa stagione nella quel ha giocato brevemente nelle file del Maccabi. 

La gara di andata fu vinta dai turchi per 72-68 al termine di un match che la formazione di Perasovic aveva comandato a lungo, ma che aveva rischiato di compromettere nel finale con la squadra di Bartzokas che era riuscita a portarsi in vantaggio quando mancava meno di un minuto alla fine con Dunston ed Heurtel protagonisti del nuovo sorpasso, mentre il rito di Rice non era andato a segno. In quella gara doppia cifra in casa Efes per i due esterni Granger ed Heurtel, mentre tra i blaugrana l’unico a raggiungere la doppia cifra fu Rice, anche top scorer dell’incontro con i suoi 22 punti messi a segno. 

Nell’ultima gara giocata, proprio sul parquet del Palau Blaugrana, il Barcellona si è arreso in un finale “trhilling” davanti all’Olympiacos che ha avuto dalla sua un devastante Printezis. Il lungo greco è stato l’anima dell’Olympiacos che ha così inflitto la sconfitta al suo ex coach Bartzokas, ed ha chiuso la gara con 16 punti all’attivo, ma anche con grande “leadership” e presenza difensiva. Il Barcellona era partito conducendo alla fine del primo quarto, per tre punti, una gara comunque equilibrata, poi aveva aumentato di 1 punto il suo vantaggio all’intervallo.

La terza frazione è stata invece caratterizzata dalla rimonta della formazione ospite che ha chiuso a + 2 al 30esimo per poi mantenere lo stesso vantaggio al suono della sirena finale. Per la formazione del Pireo una vittoria ancora più importante vista l’assenza, nelle sue file, di Spanoulis, che il Barcellona ha cercato di sfruttare al meglio. Gli ultimi minuti di gara sono stati entusiasmanti con i greci che hanno messo i punti decisivi dalla lunetta con Mantzaris, dopo che Koponen con una tripla aveva portato in parità il Barcellona. Per la formazione di Bartzokas Rice, Tomic e Koponen in doppia cifra. 

Per l’Efes le gare con il Panathinaikos sono destinate a chiudersi ai supplementari ed anche nella gara di Oaka, come in quella di Istanbul, la vittoria è arrivata all’overtime, con l’Efes che in pratica ha buttato via un successo quasi certo con un fallo ingenuo sul tiro da tre punti quando stava per scadere il tempo. Nell’overtime poi solo una squadra in campo, quella di coach Pasqual, con un ottimo Alessandro Gentile, ed un parziale di 20 – 9 in cinque minuti. Per la formazione turca doppia cifra per Thomas, Granger, Heurtel, Brown ed Honeycutt. 

Nella gara del Palaublaugrana il Barcellona schiera un quintetto base che vede Rice nel ruolo di play, affiancato come guardia da Oleson, con Claver da ala, e Doellman con Tomic sottocanestro. Per coach Perasovic, scendono sul parquet ad inizio gara Brown, Osman, Granger, Heurtel e Dunston.

Barcellona-Anadolu Efes non sarà trasmessa in diretta tv, e dunque non avrete a disposizione nemmeno una diretta streaming video per assistere alla partita del Palau Blaugrana; potrete in ogni caso rivolgervi al sito ufficiale dell’Eurolega (www.euroleague.net) per le informazioni utili, come le statistiche dei giocatori e il tabellino play-by-play.