Torino-Avellino sta per cominciare: partita speciale per Francesco Vitucci che ancora una volta si confronta con il suo passato. Quello della Scandone Avellino è stato in chiaroscuro: Vitucci vi era arrivato per la prima volta nel 2010, dopo una breve esperienza come head coach di quella Treviso in cui era stato assistente per quasi un decennio. Il primo anno Avellino è stata quarta in regular season (17-13) ma ha perso al primo turno dei playoff proprio contro Treviso (1-3), nel 2011-2012 invece il nono posto (15-17) ha impedito a Vitucci di andare alla post season e anche in Coppa Italia è arrivato il peggioramento dei risultati dell’anno prima (quarti di finale, nel 2011 la Sidigas aveva centrato la semifinale). Dopo la stagione trionfale con Varese (primo in regular season e semifinalista ai playoff, in finale di Coppa Italia), Vitucci è tornato ad Avellino ma non si è ripetuto: dodicesimo il primo anno (12-18) e dunque fuori dai playoff, rescissione nel marzo 2015 quando la Scandone di fatto aveva già perso le speranze di andare in post season (era stato sostituito da Fabrizio Frates che curiosamente ne aveva preso il posto anche a Varese).  



Torino e Avellino avevano aperto il loro campionato, lo scorso 2 ottobre, con una partita davvero bella e tirata al PalaDelMauro: la Scandone l’aveva vinta per 86.84 ma nel secondo tempo la Fiat aveva sfiorato la clamorosa rimonta dal -10 del 20’. La nuova versione della Scandone aveva comunque convinto: il volto nuovo Levi Randolph aveva realizzato 22 punti tirando con un quasi irreale 9/12 dal campo, aggiungendo 6 rimbalzi e 2 assist ed esplodendo subito per un 26 di valutazione che era stato il migliore della sua squadra. Joe Ragland aveva segnato 16 punti, ma smazzando “solo” tre assist e soprattutto con un brutto 2/8 da oltre l’arco; 11 le assistenze di Marques Green che aveva segnato appena 6 punti prendendosi soltanto quattro tiri (da 3 punti) e non andando mai in lunetta. Torino aveva risposto con i 19 punti e 12 rimbalzi di DJ White e i 16 di Giuseppe Poeta, che aveva portato esperienza in campo nel guidare la rimonta. Si era dimostrato anche un ottimo backup per Chris Wright, il playmaker titolare che aveva chiuso con 14 punti e 7 assist, bene al tiro (5/7) e dimostrando di poter davvero essere un fattore aggiunto per l’Auxilium, che aveva anche salutato l’ottima prova di Deron Washington (11 punti e 9 rimbalzi).



, che verrà diretta dalla terna arbitrale Seghetti-Mazzoni-Ranaudo, si gioca domenica 22 gennaio alle ore 20:45; anche al PalaRuffini si apre il girone di ritorno nel campionato di basket Lega A 2016-2017. La formazione di Vitucci nonostante la vittoria ottenuta nell’ultimo turno a Varese è rimasta esclusa dalla Coppa Italia, a causa della classifica avulsa nel gruppetto a cinque squadre che hanno chiuso l’andata a quota 14. Per la Fiat Torino certamente un cammino migliore rispetto a quello dello scorso anno quando restò invischiata fino al termine della stagione nelle maglie della retrocessione, ma che coach Vitucci sperava potesse essere ancora migliore.



Il cammino della Fiat nelle gare casalinghe è stato sinora altalenante, con quattro successi e tre sconfitte, l’ultima proprio nell’ultima gara disputata davanti al pubblico amico, con Brescia, con una media di 86,6 punti segnati ed un “high” di 97, proprio in una delle tre perse, quella combattutissima contro l’Olimpia Milano.Il cammino della Scandone Avellino nelle gare esterne vede 5 successi e due sole sconfitte, con una media di punti segnati di 77,3 e con una migliore prestazione a quota 86, con buone medie al tiro sia da due che da tre punti.

Nell’ultima gara del girone di andata la Fiat Torino ha espugnato il campo della OpenjobMetis Varese, potendo contare nel finale sulle due triple di Alibegovic che hanno consentito di conquistare i due punti, piegando la resistenza di Varese, e soprattutto di Eyenga e Johnson. La formazione di Frank Vitucci ha inseguito i varesini per buona parte dell’incontro ed a fine terzo quarto si è trovata sotto di 12 punti, ma ha saputo reagire, grazie anche alla bella prova di Wright che ha messo insieme una prestazione da ex da incorniciare. Nel quarto finale per i piemontesi ha contato anche la maggiore freschezza atletica, contro una squadra sempre impegnata due volte alla settimana, nonostante l’assenza di Poeta ed il mancato impiego di Harvey, nonostante fosse stato portato in panchina.

A fine gara tutto il quintetto base di Torino, con Albegovic che aveva preso il posto di Harvey, è andato in doppia cifra. Al PalaDel Mauro Avellino ha conquistato i due punti contro Trento dopo un supplementare e grazie alle giocate del suo capitano, Green, sia nel quarto periodo che nell’overtime. Una gara che ha visto un grande equilibrio e che Trento avrebbe potuto aggiudicarsi nei regolamentari, agganciata da un tiro libero segnato da Cusin quando mancava solo 1 secondo alla fine.

Avellino è partita in svantaggio anche nel supplementare, ma dopo la tripla di Craft Trento si è vista rispondere da un parziale 14 – 1 che ha deciso la contesa. A fine gara Green è stato il miglior marcatore della formazione irpina, con 14 punti e con lui sono arrivati alla doppia cifra anche Thomas e Fesenko, 13 punti per entrambi, Cusin con 11 e Ragland con 10.

Al PalaRuffini, ed in televisione, collegamento in diretta tv su Rai Sport 1 dalle 20.45 e dunque partita visibile in chiaro per tutti, anche con la diretta streaming video garantita dal sito www.raiplay.it; ricordiamo inoltre che sul sito ufficiale www.legabasket.it troverete tutte le informazioni utili su questa partita, come il tabellino play-by-play e le statistiche dei giocatori.