Cremona Olimpia Milano 60-76: inizia con una vittoria esterna il campionato di basket Serie A per la nuova EA7 targata Simone Pianigiani. Una vittoria però più sofferta del previsto: la Vanoli, ripescata dopo il fallimento di Caserta, ha infatti dato filo da torcere all’Olimpia e con la qualità dei suoi migliori giocatori (in particolare Henry Sims, miglior marcatore per i padroni di casa, e i cugini Drake e Travis Diener, non tanto a livello di numeri messi insieme quanto di leadership e piccole cose importanti) è riuscita a rimanere a contatto praticamente per tutta la partita. Ha ceduto perchè il roster di Milano è clamorosamente più profondo, e ha più soluzioni che permettono rotazioni in grado di dare freschezza e stato di forma sempre costanti (o quasi) in ogni momento della partita; Vlado Micov per esempio è stato grande protagonista nel primo quarto, poi sono emersi Andrew Goudelock e Arturas Gudaitis (dominante: per lui 15 punti e 17 rimbalzi di cui 8 in attacco) mentre nel secondo tempo a centrare l’allungo decisivo, a parte lo stesso Goudelock chye è stato il miglior marcatore dei suoi, ha pensato Dairis Bertans che nel primo tempo era stato piuttosto silente. Milano vince grazie alla buona percentuale da 2 punti; da affinare la mano dal perimetro ma sono dettagli sui quali Pianigiani deve ancora lavorare – inoltre la mano può essere più o meno calda a seconda delle partite. Per Cremona (in doppia cifra anche Landon Milbourne, particolarmente efficace nel secondo tempo) sicuramente buone indicazioni, anche se Meo Sacchetti non può dirsi soddisfatto per aver perso all’esordio. (agg. di Claudio Franceschini)
INTERVALLO LUNGO
Cremona Olimpia Milano 33-36: è davvero bella questa partita del PalaRadi, e siamo solo all’intervallo lungo. Aspettiamo altre sorprese; nel frattempo va detto che la Vanoli sta rispondendo colpo su colpo a una EA7 che nel secondo quarto trova finalmente la sua continuità offensiva con due protagonisti come Arturas Gudaitis e Andrew Goudelock, che nel primo quarto erano stati piuttosto silenti e invece riescono a bucare la retina avversaria con regolarità nel quarto seguente, tanto che entrambi arrivano addirittura in doppia cifra. Milano, e si sapeva, dà la sensazione di poter fare male con ogni singolo giocatore a rotazione; basti pensare che Davide Pascolo e Marco Cusin non si sono ancora alzati dalla panchina, mentre Dairis Bertans e Cory Jefferson fino a qui hanno avuto davvero pochi minuti. Cremona però è viva: Heny Sims si prende tante responsabilità in attacco, i cugini Diener come sempre tengono i fili della squadra con Drake che si preoccupa dei punti (7, con appena tre tiri tutti realizzati) mentre Travis fa girare il gioco distribuendo assist. Darius Johnson-Odom si è preso pochi tiri fino a qui: Meo Sacchetti lo sta gestendo con la speranza che il quarto periodo possa finalmente essere il suo scenario. Intanto però dobbiamo ancora vivere il terzo quarto di questa emozionante partita: mettiamoci comodi, lo spettacolo non è ancora esaurito qui al PalaRadi. (agg. di Claudio Franceschini)
FINE PRIMO QUARTO
Cremona Milano 18-14: al PalaRadi assistiamo a una partenza di campionato lanciata da parte della Vanoli, che prende subito il comando delle operazioni. Henry Sims e Drake Diener dettano legge in attacco e rintuzzano le prime punte milanesi comandate da Vlado Micov, l’unico a trovare il canestro con una certa regolarità; la Vanoli arriva anche ad avere un vantaggio di 5 punti, poi Milano reagisce e si riporta a contatto ma senza mai avere la fluidità giusta per arrivare al vantaggio. Anzi: le palle perse crescono con Jordan Theodore ancora poco in partita, male anche Amath Mbaye che viene coinvolto poco in attacco. Cremona allunga e ci crede, ma la partita è appena iniziata e anche da parte dei padroni di casa ci sono alcune imprecisioni che possono costare caro (palla persa di Darius Johnson-Odom che nei pressi della sirena avrebbe potuto allungare per i suoi, anche se Micov non ne approfitta sbagliando l’ultimo tiro dal perimetro). Altri 30 minuti tutti da vivere al PalaRadi, vedremo allora come andranno le cose. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: DOVE VEDERE MILANO CREMONA
Cremona-Olimpia Milano non sarà trasmessa in diretta tv ma in diretta streaming video su Eurosport Player, il servizio a pagamento raggiungibile dal portale it.eurosport.com. Due gli abbonamenti disponibili: giornaliero al costo di 6,99 euro ed annuale al prezzo scontato di 29,99 (dal 31 ottobre saranno 49,99).
PALLA A DUE
Sta per avere inizio la partita tra Cremona e Olimpia Milano, uno degli incontri clou della 1^ giornata del campionato di Lega A1 di basket e che vedrà esordio sulla panchina della Vanoli del prossimo allenatore della nazionale italiana Meo Sacchetti. Il tecnico di Altamura infatti proverà quest’anno a dividersi tra le due panchina con tante idee chiare come ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della sfida di oggi: “Stimolante, diversa sicuramente come impegno. Devo dire che alla mia società, Cremona, sottrarrò solo le due settimane di novembre e febbraio dedicate agli impegni con la Nazionale. Poi a giugno noi di Cremona avremo già finito, salvo sorprese.”. Non è mancato poi un commento sulla partita di oggi contro l’Olimpia: “E’ la squadra più forte, E’ logico che per restare in scia dovremo fare una partita magica. Vediamo di cosa siamo capaci”. Diamo quindi la parola al campo, si comincia! (agg Michela Colombo)
GLI ESORDI EA7
Il sito web ufficiale www.olimpiamilano.com ha ricordato i precedenti della squadra biancorossa nella prima giornata di campionato. Per la quinta stagione consecutiva, le scarpette rosse debuttano in trasferta: nelle ultime 4 annate hanno vinto proprio a Cremona (2014-2015, 61-68 il finale) e Capo d’Orlando (2016-2017, 65-71) perdendo invece sui parquet di Brindisi (2013-2014, 88-80) e Trento (2015-2016, 80-73). L’ultimo esordio casalingo risale quindi al campionato 2012-2013, in cui l’Olimpia Milano superò Caserta per 97-71. Considerando i dati dalla stagione 1987-88, il miglior marcatore biancorosso alla prima giornata è stato Antonello Riva, che in Milano-Firenze del 1989 firmò ben 37 punti. Nel 2013 invece Keith Langford bagnò il suo esordio in campionato con 29 punti. Dal 1987 il bilancio dell’Olimpia nella prima giornata è di 21 successi e 9 ko così suddivisi: 11-0 in casa e 11-9 in trasferta. (aggiornamento di Carlo Necchi)
PARLA GUDAITIS
Arturas Gudaitis ha già cominciato a dimostrare di che pasta è fatto. Nato a Klaipeda il 19 giugno 1993, il pivot lituano è stato ingaggiato dall’Olimpia Milano per rimpolpare il settore lunghi, considerando anche le imperfette condizioni fisiche del pivot Patric Young. Gudaitis si si è fatto subito trovare pronto: nelle due partite di Supercoppa ha firmato 6 e 12 punti contribuendo alla vittoria del suo primo trofeo italiano. Parlando a Olimpia Milano Tv, il ventiquattrenne si è presentato tecnicamente: “Posso dare soprattutto tanta energia, cerco sempre di prendere ogni rimbalzo disponibile e fare le cose che aiutano a vincere. A tutti piace segnare ma a me va bene anche non farlo”. E poi: “Il mio stile di gioco è basato sull’energia e sull’aiutare la squadra a vincere. I giocatori come me non hanno bisogno di tanto tempo per essere utili. Un point-guard magari ha bisogno di sentirsi in mano tutta la squadra, ma per il tipo di giocatore che sono io, quello che devo fare è il lavoro sporco. Come a tutti mi piace segnare ma il mio mestiere è fare il lavoro sporco, aiutare la squadra”. In patria Gudaitis ha vinto 2 campionati lituani, entrambi con lo Zalgiris Kaunas (2914 e 2015) e una Coppa di Lituania nel 2015; l’anno scorso invece, con la canotta del Lietuvos Rytas, è stato tra i giocatori rivelazione dell’Eurocup terminando la stagione regolare al primo posto per stoppate, rimbalzi offensivi, falli subiti e tiri liberi segnati. (aggiornamento di Carlo Necchi)
LE PAROLE DI PIANIGIANI
Simone Pianigiani ha cominciato con il piede giusto la sua avventura alla giuda dell’Olimpia Milano, che oggi fa visita a Cremona nell’esordio di campionato. La squadra ha vinto la Supercoppa italiana 2017, la sesta nella personale bacheca del coach che ne aveva già conquistate 6 alla guida di Siena. Dopo la finale contro i campioni d’Italia di Venezia, l’ex ct della Nazionale si è dichiarato sorpreso per la qualità del gioco espressa dai suoi giocatori, soprattutto considerando la caratura e la fiducia dell’avversario. Pianigiani ha parlato di ‘approccio perfetto’ da parte di Milano: “Loro si sono rifugiati in mosse tattiche che comunque sanno eseguire bene tipo le difese a zona o i quintetti atipici. In più abbiamo perso subito Cusin che in queste gare sa cosa fare. Goudelock ha superato una notte di febbre. Aver vinto nelle difficoltà è un segnale importante. Abbiamo avuto la forza di dettare noi il ritmo della partita”. Il tecnico ha poi aggiunto di voler essere pronto per i mesi da febbraio a giugno, quando si assegneranno i trofei in Italia e in Europa: “Vogliamo resistere agli schiaffoni e tenere la barra dritta come fanno nella NBA. La vittoria ci aiuta a tornare in palestra con entusiasmo. Io sono un allenatore rompiscatole ma quando vinci poi torni a lavorare più volentieri”. (aggiornamento di Carlo Necchi)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
QUI CREMONA
Dopo un 2016-2017 all’insegna della sofferenza, culminata con la retrocessione in A2 poi cancellata, la Vanoli punta anzitutto ad una salvezza il più tranquilla possibile. D’altra parte, l’ingaggio di coach Meo Sacchetti sembra alludere a qualche speranza in più da parte della proprietà, che spera di tornare a divertire i tifosi con il gioco a tutta velocità del tecnico pugliese. Che ha voluto coinvolgere due suoi uomini di fiducia quali i cugini Diener: curioso in particolare il ritorno del playmaker Travis, reduce da 3 stagioni d’inattività mentre la guardia Drake, più anziano di un anno (36 anni da compiere a dicembre), arriva da una positiva stagione a Capo d’Orlando. Cremona ha richiamato l’ala Giulio Gazzotti, cresciuto nelle giovanili e nell’ultimo biennio a Pesaro, mentre dall’estero sono arrivati gli statunitensi Elijah Johnson (guardia classe 1990), Kelvin Martin (ala, 1989), Landon Milbourne (ala, 1987) ed Henry Sims (pivot, 1990); a rimpolpare la pattuglia italiana ecco invece Giampaolo Ricci, ala di 26 anni, la guardia Marco Portannese (28 anni, l’anno scorso a Verona in A2) e il playmaker classe 1993 Michele Ruzzier arrivato da Venezia.
QUI OLIMPIA MILANO
Nel week-end di Supercoppa l’Olimpia ha scoperto il suo nuovo playmaker: il ventisettenne Jordan Theodore ha disputato due partite eccellenti, in particolare la finale in cui è stato MVP con 29 punti. Bene anche Andrew Goudelock, arrivato dal Maccabi Tel Aviv e nuova attrazione principale dell’attacco milanese: per il ‘Mini Mamba’ 24 punti in semifinale ed altri 14 nella finale contro Venezia, giocata con qualche linea di febbre. Per la prima di campionato contro Cremona rimane in dubbio Marco Cusin: il pivot della Nazionale ha rimediato una forte contusione in Supercoppa e potrebbe rimanere precauzionalmente a riposo, anche se l’infortunio non è apparso di grave entità. Atteso al rientro invece Davide Pascolo, che ha dovuto rinunciare agli ultimi Europei per un problema al ginocchio destro: l’ala ex Trento potrebbe rivedersi in campo già al PalaRadi, o al più tardi nella seconda giornata contro Varese (domenica 8 ottobre ore 20:45). Quanto alle esclusioni per turnover gli indiziati sono Zoran Dragic, ancora convalescente, poi Kalnietis e il lungo Tarczewski che sono rimasti fuori lo scorso week-end, ma naturalmente non sono da escludere scelte differenti. Sicuramente out invece il centro USA Patric Young, in fase di recupero dopo l’infortunio ai legamenti di un ginocchio patito la stagione scorsa.