Il sipario si è aperto sulla nuova stagione NBA, che peraltro sarà la più europea della sua storia. Il numero dei giocatori provenienti dal Vecchio Continente è salito a 64 su 108 stranieri complessivi. La nazione più rappresentata però è il Canada con i suoi 11 giocatori. Tra i più attesi c’è Danilo Gallinari, che vuole tornare ai piani alti della Western Conference. Sarà uno dei cardini in attacco dei nuovi Clippers. C’è poi un rookie di 30 anni: Milos Teodosic, la cui esperienza ai massimi livelli del basket europeo è sconfinata. Tra i veterani Tony Parker, che deve dimostrare di poter guidare San Antonio. Guida intanto il gruppone dei francesi, quello più numeroso tra gli europei che militano in NBA (sono 10 giocatori). Paul Gasol è l’altro eroe dei due mondi. Reduce da un ottimo Europeo, è pronto a prendere per mano San Antonio. La sua intelligenza e le sue mani non invecchiano. (agg. di Silvana Palazzo)



CHICAGO BULLS: MIROTIC IN OSPEDALE DOPO LITE CON PORTIS

Non comincia nel migliore dei modi la stagione dei Chicago Bulls, anzi si preannuncia particolarmente difficile. Nikola Mirotic è stato ricoverato in ospedale con due ossa del volto rotte e una commozione cerebrale a causa di una lite furibonda con Bobby Portis. Quest’ultimo avrebbe colpito il compagno con un pugno. Stando a quanto ricostruito dai media statunitensi, tra i due sarebbe scoppiato un alterco verbale, poi Portis ha rifilato un pugno allo spagnolo, mandandolo in ospedale. Per la commozione cerebrale e la frattura della mandibola ora Mirotic rischia di restare fermo un paio di mesi. Non è stata ancora definita una tabella di recupero definitiva, così come non è ancora possibile sapere per quanto tempo resterà fermo Portis: difficilmente eviterà una pesante sospensione e una multa da parte della squadra. L’unico a “guadagnarci” da questa storia è Lauri Markkanen: il rookie è probabilmente il titolare nel ruolo di 4 per l’inizio della stagione, che i Chicago Bulls cominceranno tra giovedì e venerdì contro i Toronto Raptors. (agg. di Silvana Palazzo)



HOUSTON E CLEVELAND SORRIDONO

Nell’Opening Day dell’NBA hanno trionfato  Cavs e Rockets. La partita tra Cleveland Cavaliers e Boston Celtics è stata condizionata dall’infortunio occorso a Gordon Hayward. I Celtics non hanno perso lo spirito battagliero che li ha contraddistinti nella scorsa stagione, ma quando è emersa la maggiore esperienza dei Cavs e la qualità di LeBron James, nonostante la caviglia malconcia, gli equilibri del match sono cambiati. Sontuosa prestazione per LeBron James, autore di 29 punti, 16 rimbalzi, 9 assist e 2 stoppate. Un dominio totale a cui hanno contribuito Kevin Love, Derrick Rose, Jae Crowder, J.R. Smith e Dwayne Wade. Prima vittoria stagionale, dunque, per i Cavs, nonostante qualche dormita difensiva di troppo per larghi tratti del secondo tempo. L’abbraccio finale tra Kyrie Irving, il grande ex che ha chiesto la cessione per uscire dall’ombra di James, e LeBron è l’ultima immagine di una partita che è stata una sorta di antipasto dei playoff. Buon esordio per i Rockets, che hanno vinto e convinto contro Golden State. La vittoria di Houston alla Oracle Arena rappresenta il superamento di un test molto difficile, che quindi dà credibilità al progetto. I campioni in carica sono andati al tappeto per una grande prova di carattere e di squadra degli avversari. Nel momento più importante del match i Warriors hanno inspiegabilmente lasciato il piede dall’acceleratore, soprattutto in difesa.



NBA: IL PROSSIMO MATCH

ll campionato americano di Basket NBA 2017 ritorna oggi stasera, anche se saranno le 3.30 di domani in Italia. La sfida è tra San Antonio Spurs e Minnesota Timberwolves. Nonostante la squadra sia rimasta nella sostanza la stessa della scorsa stagione, i San Antonio Spurs appaiono fuori dalla corsa per il titolo. Dopo l’amaro finale degli scorsi playoff, la squadra di Gregg Popovich si ripresenta ai nastri di partenza con un solo obiettivo: dare la caccia ai Golden State Warriors. Per riuscirci, però, avranno bisogno dei miglior Kawhi Leonard della carriera, ma le incognite sono tante. I Minnesota Timberwolves vogliono giocarsi un posto tra le prime otto a Ovest, e per riuscirci non hanno badato a spese: sono stati presi Jimmy Butler, Taj Gibson, Jeff Teague e Jamal Crawford, a cui è stata aggiunta l’esperienza di  Aaron Brooks. Si tratta di rinforzi di personalità e professionalità che possono spingere la squadra ad avere un rendimento costante nel scorso della stagione, ciò che è mancato in quella precedente.