DIRETTA TORINO OLIMPIA MILANO (RISULTATO FINALE 71-59)

Torino Olimpia Milano 71-59: terza sconfitta in campionato per la squadra meneghina che, dopo le fatiche di Eurolega con il ko interno contro il Khimki, perde anche al PalaRuffini con una Fiat che aggancia Olimpia, Venezia e Avellino continuando a inseguire la capolista Brescia, rispetto alla quale ha recuperato oggi una partita. Due i grandi protagonisti nella serata di Torino: Lamar Patterson, che risponde così alle voci su un eventuale taglio, e Trevor Mbakwe oltre ovviamente a Deron Washington che produce pochissimo a livello di punti ma è dominante a rimbalzo, dando vita a una splendida sfida nel pitturato con Kaleb Tarczewski. Il quale, proposto per la prima volta in campionato, è il migliore per Milano: il centro americano però non può fare molto da solo e viene “tradito” dai compagni, soprattutto da un pessimo Jordan Theodore – che solo alla fine sistema le statistiche – e da Curtis Jerrells, che scompare nel secondo tempo. Per l’Auxilium l’unica nota stonata è Sasha Vujacic, che raggiunge sì la doppia cifra di punti ma tira male e dà sempre la sensazione di essere fuori dalla partita. La vittoria di Torino certifica in ogni caso l’equilibrio in questa regular season; la Milano di oggi non è più dominante come un tempo, anche se probabilmente resta la favorita per arrivare in testa al termine delle 30 partite prima dei playoff. (agg. di Claudio Franceschini)



DIRETTA TORINO OLIMPIA MILANO (52-35) 4^ QUARTO

Torino Milano 52-35: il terzo quarto al PalaRuffini è quello in cui la Fiat rompe gli indugi e prende il largo, costringendo ora l’Olimpia a inseguire. Lamar Patterson frena la sua produzione offensiva, ma salgono in cattedra gli altri: i canestri di Trevor Mbakwe, che diventa la principale bocca di fuoco per Luca Banchi, e quelli di Andre Jones mandano la squadra di casa addirittura sul +17, con l’Olimpia che non trova contromisure al parziale interno. Curtis Jerrells e Kaleb Tarczewski diventano silenti, la squadra perde intensità dall’area e prova allora ad affidarsi a Jordan Theodore, che trova i primi punti della sua partita soltanto nel finale del periodo. Washington ha 1/6 dal campo ma domina a rimbalzo, arrivando in doppia cifra: anche grazie al suo lavoro sotto i tabelloni l’Auxilium conferma e incrementa l’ampio vantaggio pur tirando con un pessimo 2/12 dall’arco dei 3 punti. Vlado Micov nel finale segna un canestro importante soprattutto per l’inerzia, perché arriva dopo un ½ in lunetta di Mbakwe; Patterson sbaglia dall’area, ma Marco Cusin commette fallo e manda in lunetta ancora Mbakwe, per un altro errore. La Fiat è comunque a +17: per Milano, che ha segnato solo 8 punti nel terzo quarto, adesso è davvero dura. (agg. di Claudio Franceschini)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA DI SERIE A1

Torino Olimpia Milano è la partita trasmessa in diretta tv sulla televisione di stato: appuntamento in chiaro per tutti sui due canali di riferimento – Rai Sport e Rai Sport + – ma naturalmente, come per tutto il campionato di basket Serie A1, si potrà assistere alla sfida del PalaRuffini anche in diretta streaming video (in alternativa al sito www.raiplay.it), sulla piattaforma Eurosport Player per accedere alla quale sarà necessario pagare una quota per l’abbonamento. Il sito ufficiale www.legabasket.it fornisce inoltre informazioni utili su questo posticipo della decima giornata, come il tabellino play-by-play e le statistiche dei giocatori in campo.



TORIO OLIMPIA MILANO: DIRETTA STREAMING SU RAIPLAY

DIRETTA TORINO OLIMPIA MILANO (32-27) 3^ QUARTO

Torino Milano 32-27: intervallo lungo al PalaRuffini. Il dato è che si segna poco: confermate dunque le mani fredde del primo periodo, ma se non altro la partita resta piacevole ed equilibrato. In casa Auxilium era in cerca di risposte soprattutto Lamar Patterson, che trova una grande partita – fino a qui – fatta di 13 punti con il 50% dal campo. E’ soprattutto lui a spingere avanti Torino, che per il resto ha poco dalle sue bocche di fuoco e in generale da parte di tanti giocatori; Patterson segna la metà dei punti dei padroni di casa e da solo risponde ai tentativi dell’OIimpia Milano, dove Curtis Jerrells diventa il primo marcatore di squadra (10 punti) e ha il 100% dal perimetro. Il canestro di Trevor Mbakwe sulla sirena dà però tanta inerzia alla Fiat, che torna negli spogliatoi con quasi due possessi pieni di distanza: vedremo ora quello che succederà nel secondo tempo del posticipo di Serie A1. (agg. di Claudio Franceschini)

DIRETTA TORINO OLIMPIA MILANO (16-14) 2^ QUARTO

Torino Milano 16-14: finisce il primo quarto ed è una bella partita quella del PalaRuffini, tra due squadre che stanno giocando bene anche se qualche errore c’è. La Fiat resta a contatto con i tiri dall’area: Luca Banchi gioca poco o nulla dall’arco e la sua Torino trova ritmo con Lamar Patterson che segna 5 punti dimostrandosi intenso e guadagnando viaggi in lunetta, utilissimi per muovere il punteggio della partita. Per la squadra di casa c’è anche il solito contributo di Diante Garrett, ancora piuttosto silente Sasha Vujacic che è uno dei giocatori sotto esame in casa Torino. Nell’Olimpia Kaleb Tarczewski, alla prima in questo campionato per le rotazioni accorciate dagli infortuni, è già ampiamente al lavoro ed è per il momento il miglior marcatore dei suoi; Simone Pianigiani scommette sui suoi lunghi e il piano partita sembra essere quello di avere sempre sul parquet uno tra lo stesso Tarczewski e Arturas Gudaitis. Vedremo allora come proseguirà la sfida del PalaRuffini. (agg. di Claudio Franceschini)

DIRETTA TORINO OLIMPIA MILANO (0-0) PALLA A DUE!

Siamo finalmente arrivati a Torino Olimpia Milano: tra pochi minuti si alzerà la palla a due sulla partita del PalaRuffini. Facciamo un salto indietro nel passato, che potrebbe tornare glorioso per l’Auxilium già da questa stagione: nel 1985-1986, sponsorizzata Berloni, Torino giocò l’ultima grande stagione prima del calo e della discesa nelle serie minori. Fece i quarti di Coppa Korac (li avrebbe ripetuti l’anno seguente) e raggiunse il quarto posto nella regular season del campionato, con 20 vittorie e 10 sconfitte. Regular season vinta ovviamente dalla Simac Milano (26-4): il cammino delle due squadre si incrociò nella semifinale dei playoff, che all’epoca era un terzo turno perchè erano coinvolte anche le squadre in arrivo dalla Serie A2. Milano aveva fatto fuori Udine e Rimini con un doppio 2-0 e segnando sempre più di 90 punti; Torino si era liberata di Livorno (2-1) e poi di Brescia in due partite. La serie si aprì con il botto perchè la Berloni vinse gara-1; tuttavia l’Olimpia, al termine di due partite tirate, la ribaltò e arrivò in finale dove fece 2-1 contro Caserta, predendosi il 22esimo scudetto. In campo per coach Dan Peterson una corazzata: Mike D’Antoni e Dino Meneghin, Cedric Henderson e Russ Schoene, Franco Boselli e Vittorio Gallinari oltre a un diciassettenne Riccardo Pittis. A Torino giocava Scott May con Carlo Della Valle (il padre di Amedeo) e Giampiero Savio, l’altro americano era Mike Bantom che arrivava da 9 anni di NBA, c’erano Riccardo Morandotti (20 anni) e Davide Pessina (18 anni), il quale lo scudetto l’avrebbe vinto a Milano due stagioni più tardi. (agg. di Claudio Franceschini)

CAMBIAMENTI IN CORSO?

A seguito di Torino Olimpia Milano, che inizia tra poco, potrebbero esserci dei cambiamenti nel roster della Fiat: abbiamo già riportato le indiscrezioni circa un possibile taglio di Sasha Vujacic, ma Tuttosport ha fatto anche di più inserendo il nome di Lamar Patterson tra i “controllati”. Alla vigilia della partita di Eurocup contro il MoraBanc i due erano accreditati della classica ultima occasione; forse non a caso si tratta dei giocatori che secondo alcune voci vicine all’ambiente non avrebbero un rapporto esattamente idilliaco. Torino ha perso ad Andorra: Vujacic e Patterson hanno segnato 16 punti a testa ma non sono stati perfetti. La guardia slovena ha tirato con il 33,3% dall’arco (3/9) e perso due palloni sanguinosi (è comunque risultato il migliore dei suoi per valutazione) mentre Patterson, che ha avuto 32 minuti abbondanti sul parquet, ha chiuso con 5/11, un brutto 60% dalla lunetta e soprattutto la bellezza di 5 palle perse. Intervenire prima di una partita delicata come quella contro Milano era forse prematuro, e allora forse quella del PalaRuffini di questa sera potrebbe essere davvero l’ultima chiamata per Vujacic e Patterson, soprattutto dopo le cinque sconfitte consecutive della squadra. (agg. di Claudio Franceschini)

I PRECEDENTI

Torino Olimpia Milano si è ovviamente giocata poche volte nel corso degli ultimi anni: per la precisione in due occasioni al PalaRuffini, negli ultimi due campionati. Lo scorso anno, era inizio novembre, fu una partita spettacolare: punteggi altissimi e un 97-100 in favore di Milano che aveva distribuito ottimamente i suoi punti, trovandone 16 di Krunoslav Simon e 14 a testa di Jamel McLean e Miroslav Raduljica; per Torino Tyler Harvey (25) e Jamil Wilson (20) avevano dominato ma non era bastato; c’erano stati 12 punti e 8 rimbalzi di DJ White e 6 assist di Chris Wright. L’anno prima, quello del ritorno in Serie A, l’Auxilium aveva invece vinto 85-83: altra partita in volata contro una squadra che arrivava da cinque vittorie consecutive. Quella Torino – ancora senza Jerome Dyson, che sarebbe arrivato il giorno seguente – si sarebbe poi salvata per il rotto della cuffia anche grazie al successo su Milano: erano arrivati 23 punti di Andre Dawkins e 20 di Ian Miller (curiosamente entrambi sarebbero stati ceduti nel corso della stagione), per l’Olimpia invece non erano bastati i 23 del solito Jamel McLean e i 18 di Alessandro Gentile. Partita splendida, con sorpassi e controsorpassi nel finale: Alessandro Gentile aveva pareggiato ma poi sbagliato la tripla del nuovo +1 (nel mentre erano arrivati 2 punti di Dejan Ivanov dalla lunetta), consentendo a Miller di archiviare con i liberi della staffa. (agg. di Claudio Franceschini)

IL GRANDE EX

Ovviamente Torino Olimpia Milano è una partita speciale per Luca Banchi: il coach di Grosseto affronta per la prima volta da ex la EA7, che ha guidato per due stagioni tra il 2013 e il 2015. Banchi era arrivato a prendere il posto di Sergio Scariolo; a oggi rimane l’allenatore che ha fatto meglio in questo ultimo periodo. Insieme a Jasmin Repesa resta l’unico ad aver vinto lo scudetto, ma si deve a lui il ritorno al tricolore che in casa Olimpia mancava da 18 anni, strappato alla sua ex Siena grazie a una tripla di Curtis Jerrells capace di portare tutti a gara-7 (e questa sera l’americano ci sarà, ma con l’altra maglia); certo non ha aggiunto altri titoli a quello e l’anno seguente è stato eliminato in semifinale da Sassari, ma a differenza di chi lo ha preceduto e dello stesso Repesa è arrivato ai quarti di finale in Eurolega, sfiorando anche la Final Four persa in una serie contro il Maccabi Tel Aviv girata in maniera decisiva in gara-1, che l’Olimpia aveva in pugno prima di perdersi. Banchi lo scudetto lo aveva vinto anche a Siena: assistente storico di Simone Pianigiani, che stasera ritrova dunque da avversario, sei tricolori li ha cuciti sulla maglia senza comparire nei “crediti”, poi da capo allenatore ha condotto la Mens Sana al 4-1 sulla Virtus Roma, non prima di aver vinto un’epica semifinale contro la Varese prima in regular season, sette partite che resteranno nella storia per intensità e, purtroppo, fatti poco decorosi avvenuti tra campo e tribune (e non solo). (agg. di Claudio Franceschini)

ORARIO E PRESENTAZIONE DEL MATCH

Torino Olimpia Milano sarà diretta dalla terna arbitrale Sahin-Attard-Bongiorni: alle ore 20:45 di domenica 10 dicembre il PalaRuffini ospita la partita valida per la decima giornata del campionato di basket Serie A1 2017-2018. Entrambe le squadre sono state impegnate in Europa, anche se Milano ha avuto un giorno in meno per riposare (ma era in casa, mentre Torino è andata in trasferta ad Andorra); si tratta di una sorta di sfida diretta per la seconda posizione, perchè Auxilium e Olimpia sono tra le prime inseguitrici della capolista Brescia. C’è aria di alta classifica insomma: per Milano una costante degli ultimi anni, per Torino una piacevole novità ma anche un fatto che era sostanzialmente nei piani estivi della società. La possibilità di vincere la regular season, prendendosi il vantaggio del fattore campo per tutte le serie di playoff, è concreta e anche per questo la partita di questa sera riveste una particolare importanza.

QUI TORINO

Campionato di livello quello della Fiat, almeno in termini generali: ultimamente infatti la squadra di Luca Banchi è in grave calo, un crollo fisico e psicologico che coinvolge anche le prestazioni internazionali. In Eurocup sono quattro le sconfitte consecutive – compresa quella di mercoledì contro il MoraBanc – in campionato sono due; in generale Torino ha perso le ultime cinque partite giocate, un dato che chiaramente impone dei ragionamenti sulla direzione che sta prendendo la stagione e magari anche sul roster. In questo senso si era ventilata l’ipotesi dell’illustre taglio di Sasha Vujacic (anche per qualche rapporto logoro in spogliatoio), la dirigenza ha smentito ma è indice di un’atmosfera che si sta facendo pesante in seno alla squadra. Il modo in cui l’Auxilium è caduta a Pistoia riassume la stagione: la squadra è partita bene ma nei due quarti centrali ha subito un parziale di 31-46, con un pesante -11 nel terzo periodo che ha di fatto chiuso la partita. Non sono bastati i 23 punti di un Diante Garret che si è dovuto prendere 17 tiri, altro fattore piuttosto esplicativo di un roster che sembra aver perso fiducia. Serve riprendersi subito, perchè anche le Final Eight di Coppa Italia che sembravano scontate possono essere a rischio; la partita contro Milano arriva al momento giusto forse, perchè affrontare la miglior squadra del campionato aiuta a ritrovare gli stimoli e le motivazioni perduti e potrebbe aprire a una  grande partita.

QUI OLIMPIA MILANO

L’Olimpia ha rischiato di perdere la terza partita in campionato domenica scorsa: Reggio Emilia ha avuto per due volte il tiro della vittoria ma non l’ha sfruttato. Altro finale gestito non benissimo da Milano, che però questa volta l’ha sfangata: in campionato la sensazione è che a prescindere dalla posizione di classifica questa squadra possa comunque arrivare in fondo, perchè ha profondità e talento che altre non hanno. Riscattata subito la sconfitta interna contro Avellino, che era arrivata in overtime e con una grande beffa; dal punto di vista offensivo non è stata la prova del secolo e fa il paio con la media delle prestazioni stagionali, perchè già in altre sei occasioni l’Olimpia non aveva raggiunto gli 80 punti segnati. Siccome però in queste partite il bilancio è 6-1 le preoccupazioni non ci sono: Simone Pianigiani sa vincere le partite anche e soprattutto con la difesa ma ha dimostrato che quando serve i suoi sono anche in grado di ottime prestazioni offensive (contro Brindisi e appunto contro Avellino, pur in una partita persa). Basti pensare che in tre occasioni l’Olimpia ha tenuto i suoi avversari sotto i 70 punti e a Trento è stato concesso solo di raggiungere i 55, mentre ci sono tre partite in cui la difesa meneghina ha concesso meno di 80 punti. Segnali importanti per un gruppo che rischia di “distrarsi” in regular season, ma che deve mantenere la concentrazione alta per provare a vincere tutto (almeno in Italia). 

GLI STARTING FIVE

Quintetto classico per l’ex Luca Banchi, che schiera Diante Garrett come playmaker e Sasha Vujacic da guardia, destinando invece Deron Washington e Trevor Mbakwe a controllare i tabelloni; l’ala piccola è Lamar Patterson, raramente ci sono variazioni sul tema ma nel caso possono contemplare uno tra Valerio Mazzola e Antonio Iannuzzi nella posizione di ala forte, spostando Washington da 3. In campionato l’Olimpia gioca senza Kalnietis e Tarczewski: in assenza di Andrew Goudelock, a Reggio Emilia Pianigiani ha lanciato Awudu Abass nel backcourt insieme a Jordan Theodore, confermando invece Vladimir Micov da ala piccola. Sono cambiati i lunghi: Marco Cusin e Cory Jefferson nello starting five, il piano B ovviamente prevede Amath M’Baye e Arturas Gudaitis che però solitamente partono in Eurolega. Allo stesso modo, il discorso si potrebbe fare per Dairis Bertans nella posizione di 2.