Palla a due in Pinar-Venezia, gara-1 dei quarti di finale di Champions League. Va detto, prima di assistere alla partita della Karsiyaka Arena, che la formazione turca soltanto lo scorso anno era in Eurolega: avendo vinto il campionato nazionale aveva guadagnato il diritto a partecipare alla massima competizione europea e si era ritrovata nel girone C – vinto dal Lokomotiv Kuban davanti a Barcellona e Panathinaikos. Purtroppo il Pinar era stato eliminato subito (3-7) ma aveva aperto la sua campagna di Eurolega alla grande, battendo il Barcellona con 16 punti di Colton Iverson (oggi al Maccabi Tel Aviv) e una doppia doppia da 12 e 10 rimbalzi di Kenny Gabriel (che gioca nel Panathinaikos). Un’altra vittoria contro Zielona Gora non era servita a tenere vive le speranze di qualificazione; il Pinar aveva chiuso vincendo poi sul campo dei polacchi nell’ultima giornata. L’allenatore era Ufuk Sariça, incontrato proprio nel turno scorso con il Besiktas e da quest’anno anche selezionatore della nazionale turca; Kenny Gabriel e Colton Iverson i migliori giocatori di quella spedizione. Oggi Pinar gioca in una competizione che potrebbe essere maggiormente alla portata e rappresenta una minaccia per Venezia; noi ora diamo la parola al campo e stiamo a vedere come andranno le cose a Izmir, perchè Pinar Karsiyaka-Venezia sta finalmente per cominciare.



I NUMERI – Ci avviciniamo alla palla a due di Pinar-Venezia dando uno sguardo ai numeri che le due squadre hanno messo insieme fino a questo punto del torneo. Il raffronto tra le principali statistiche ci dice che i turchi fanno meglio in tante voci, soprattutto in quelle del tiro dove hanno il 50,8% da 2 punti, il 37,1% da 3 e il 77,4% ai liberi (Venezia ha, rispettivamente, 48%, 30,5% e 72,4%). La Reyer compensa con altri vantaggi: quello a rimbalzo (35,6 contro 34,1) e negli assist (17,1 contro 16,4) ma anche quello che riguarda i punti che derivano da seconde opportunità, anche se qui siamo praticamente in parità (9,9 per i turchi, 9,8 per Venezia). Una partita dunque che potrebbe giocarsi su binari di equilibrio, come del resto ci ha già detto la situazione di parità nel girone; la Reyer ha guidato le sue partite con una media di 19 minuti e 21 secondi sui 40 totali, per il Pinarinvece siamo a 21’55’’ e anche il contributo delle panchine favorisce la squadra di casa, che ha infatti 38,6 punti con le seconde linee contro i 35,9 della panchina Reyer. Parità totale (13,4) per quanto riguarda invece i punti che derivano dalle palle perse; altra statistica che potrà essere importante, Pinar recupera più palloni (8,2 contro 7,4) ma è la squadra di Walter De Raffaele a correre con maggiore efficacia (realizza 9,3 punti di media in transizione). (agg. di Claudio Franceschini)



, alla Karsiyaka Arena, si gioca alle ore 20:30 di mercoledì 22 marzo ed è valida per gara-1 dei quarti di finale di basket Champions League 2016-2017. Nel suo campionato, la formazione allenata da coach Nenad Markovic occupa la settima posizione, penultima utile per approdare ai playoff, con un ruolino di marcia che vede il 50% di successi nelle 22 gare finora disputate, e sconfitta nell’ultimo turno, in casa dell’Usak Sportif, con il punteggio di 86-71.

La Reyer nel campionato italiano si trova in seconda posizione a pari merito con Avellino e alle spalle dell’inarrivabile Olimpia Milano, avendo nell’ultimo turno vinto il suo incontro casalingo con la Fiat Torino per 87 – 70. Rispetto al roster del campionato la formazione veneziana non può utilizzare gli ultimi due stranieri tesserati, la guardia Stone ed il lungo Batista, anche se quest’ultimo è fermo per problemi alla schiena, così come è fermo l’altro lungo, Hagins, che costringe quindi la squadra di De Raffaele a dover affrontare questa gara con un quintetto abbastanza leggero.



Nelle due gara della fase a gironi si sono avute una vittoria per parte con la gara del Taliercio chiusa dai veneziani sul 75-61, mentre quella sul parquet turco si rivelò una vera “dèbacle”, con la formazione di Markovic capace di imporsi per 99-59. Nel turno precedente Il Pinar ha vinto la seconda gara in trasferta, con Il trio statunitense del Pinar, composto oltre che da Green ed Owens, anche da Summers, è quello che ha il maggiore impatto sul gioco della squadra, con Green che è il migliore per quanto riguarda la valutazione complessiva, Brown nei punti segnati, ed Owens nei rimbalzi catturati, mentre Mike Green torna a svettare quando si guarda la statistica degli assist.

Nelle file della Reyer Venezia, invece,il play Haynes, che ha preso il posto in squadra proprio di Green, è il migliore negli assist, mentre il croato Peric è il migliore realizzatore, l’altro statunitense Ejim, è il migliore per rimbalzi e valutazione. Nel complesso dei numeri delle squadre, Venezia è in vantaggio per quanto riguarda rimbalzi ed assist, mentre le percentuali dei turchi, sia dal campo che dalla lunetta, sono migliori di quelle dei ragazzi di de Raffaele. Quel che è certo è che questo quarto di finale sarà molto combattuto, tra due squadre con grande voglia di approdare alle Final Four.

Nel turno precedente Il Pinar ha vinto la seconda gara in trasferta, con il Besiktas per 83 – 90, dopo essersi imposto anche nella gara di andata. In questa occasione la formazione di Markovic ha saputo riprendersi dopo un secondo quarto disastroso, da 29 – 13 per gli avversari, dopo che nel primo quarto il Pinar aveva chiuso a + 2. Green il migliore della sua formazione con 22 punti a referto, ma in doppia cifra anche Brown, Owens, Summers e Ponitka, la guardia tiratrice polacca dotata di buone medie.

Anche la Reyer ha conquistato il passaggio ai quarti di finale con un doppio successo, prima nell’incontro di casa e poi in trasferta, con Haynes MVP dell’incontro, con i suoi 16 punti. In casa Reyer ci sono state ottime prove anche da parte di Ejim e McGee, entrambi in doppia cifra, ma anche Ress e Peric hanno piazzato canestri importanti in momenti decisivi della gara. Nella gara di Izmir, quintetto base per il Pinar composto da Green. Owens, Ponitka, Brown e Summers, mentre coach De Raffaele si affida a Haynes, McGee, Bramos, Peric, e Ortner.