Trento-Olimpia Milano 88-64: l’Aquila domina gara-4 e vola sul 3-1 nella serie, avendo a disposizione tre occasioni per chiudere e regalarsi una finale storica. Dall’altra parte l’Olimpia è al minimo di punti segnati in stagione (il precedente era di 66). Il quarto periodo si apre con l’orgoglio di Mantas Kalnietis: è lui che in assenza del leader Krunoslav Simon prende in mano la situazione e arriva a 14 punti con un’altra tripla, mostrando di non voler mollare gara-4 e di voler tornare al Forum con la serie in parità. E’ una Milano che sembra aver trovato maggiore intensità: Trento segna solo con Luca Lechthaler, che però poco dopo commette il quarto fallo e manda in lunetta Jamel McLean per un 2/2 che significa -11, insperato per l’Olimpia che si era trovata sotto anche di 22 punti. E’ in quel momento, quando mancano poco meno di 7 minuti all’ultima sirena, che l’Aquila deve vincere la partita perchè il rischio che la capolista rientri c’è tutto: Lechthaler allora diventa protagonista, segna il +13 e dall’altra parte forza l’errore di Kalnietis. Trento non punisce (Toto Forray si palleggia sul piede) anche perchè adesso la squadra di Jasmin Repesa difende sul serio; lo fa anche la Dolomiti Energia però, e infatti Ricky Hickman sparacchia un pallone senza senso per la quattordicesima persa della sua partita. Dustin Hogue ringrazia, arriva in doppia cifra ma soprattutto fa +15; dall’altra parte però Dominique Sutton termina la sua partita con il quinto fallo, 9 punti e 6 rimbalzi e un secondo tempo nel quale è stato del tutto assente. Altra prova di maturità per l’Aquila: palla persa e contropersa, passa il tempo e Milano è sempre a -15. Olimpia che deve pensare ad aggredire perchè Trento ha già speso il bonus, e ogni fallo commesso significa tiri liberi per gli ospiti; l’Aquila però ha tante seconde chance e questo incide eccome sul punteggio, su una di queste Joao Gomes spara la tripla del +18 con 4’34’’ sulla sirena (ma Hickman risponde immediatamente). Ancora una volta Milano ha possibilità: Hogue deraglia e apre il contropiede, rientra bene Trento che fa passare tempo sul cronometro e forza l’ennesima persa della partita che forza Kalnietis a spendere un fallo (il secondo nel quarto per l’Olimpia) e Jasmin Repesa a chiamare timeout. Non serve: dalla lunetta Shavon Shields riporta Trento a +19 e Andrea Cinciarini, poco utilizzato come Davide Pascolo (che era stato invece l’eroe di gara-3) spende un altro fallo che significa bonus raggiunto. Non ci sta Abass che questa volta chiude l’alley oop (con fallo) e dimostra di avere grande atletismo e voglia; peccato che il gioco da 3 punti non sia concretizzato e che l’Olimpia sia solo a -17. Repesa butta nella mischia Simone Fontecchio, Diego Flaccadori fa +20 con la tripla dall’angolo: è il game, set and match, Milano ha le spalle al muro e Trento ha il match point per chiudere la serie, che adesso si sposta al Forum. (agg. di Claudio Franceschini)



Trento-Olimpia Milano 66-50: il terzo quarto di gara-4 riprende da dove si era interrotto il primo tempo: l’Aquila ha più intensità e arriva prima su tutti i palloni, come si evince dal dato a rimbalzo e dal punteggio che inizia ad allargarsi. Quando Jasmin Repesa chiama timeout dopo un rimbalzo offensivo più canestro di Joao Gomes (che raggiunge 14+8) il vantaggio dei padroni di casa è salito a 14 punti e l’Olimpia rientra dal timeout nel peggiore dei modi, ovvero perdendo il decimo pallone della sua partita (con Jamel McLean). Punisce ShaVon Shields al termine di una grande azione ed è +16; Milano non segna più, ancora Gomes segna il +18 ma Sutton combina la frittata chiedendo il fallo e prendendosi il tecnico, che è quarto fallo e manda in lunetta Milan Macvan che spezza l’emorragia. Abbiamo appena superato la metà del periodo ed è un colpo duro per Trento, che però chiude le maglie della difesa riuscendo a non pagare dazio sulla tripla di Hickman. Per l’Olimpia, in generale, il problema è difensivo: gli spazi per rientrare ci sarebbero ma i giocatori EA7 vengono battuti sistematicamente sul primo palleggio e questo ovviamente rende complicati aiuti e rotazioni, con la conseguenza che arrivano falli (per esempio il quarto di un Rakim Sanders completamente fuori dalla partita) e Repesa deve ancora fermare la partita. Mantas Kalnietis infila la tripla del -16 ma Trento di intensità prende falli e tiri liberi, e torna a +18 sistemando anche le medie dalla lunetta. Subito dopo, brutta palla persa in attacco e Toto Forray vola a infilare il 61-41 che manda in totale confusione l’Olimpia, Flaccadori per Sutton e siamo a +22 per l’Aquila con Mantas Kalnietis che non ci sta e arriva in doppia cifra con un’altra tripla. Adesso Trento ha bisogno di fare le cose semplici come prima, senza la fretta di volerla chiudere subito: Milano resta grande squadra e rintuzza a -17 ritrovando un po’ di fiducia, arriva infatti una palla persa da Forray ma qui arriva Joao Gomes che stoppa un tentativo di alley oop di Abass. E’ il segnale della voglia di Trento di andare a vincere la partita, ma Abass si rifà con il canestro del -15 e allarga a 7-0 il parziale degli ospiti. Ci pensa Diego Flaccadori: tripla e +18 in una partita nella quale si era preso appena tre tiri. Risponde Tarczewski; ultimo possesso Aquila, Craft azzanna la giugulare della partita ma sbaglia la tripla centrale. Mancano 10 minuti: Milano può farcela, Trento adesso dovrà essere semi-perfetta. (agg. di Claudio Franceschini) 



Trento-Olimpia Milano 42-33: il secondo quarto è caratterizzato da tensione e nervi tesi, come dimostra il doppio tecnico comminato a Jasmin Repesa e Toto Forray che sancisce anche il terzo fallo del playmaker italo-argentino. Milano prova a rimanere a contatto, ma si sveglia Dominique Sutton: è lui che dal 21-20 scava il nuovo parziale che porta l’Aquila a +5, all’interno di una partita nella quale si segna poco e le percentuali sono basse. La Dolomiti Energia però ha più intensità e arriva prima sui palloni: anche Maurizio Buscaglia si mette a zona, l’Olimpia fatica a leggere la difesa avversaria e perde un sanguinoso pallone, che permette a Joao Gomes di fare +7 dalla lunetta. Anche qui arriva un momento difficile per i campioni d’Italia: Aaron Craft scrive il +9 e subito dopo Luca Lechthaler, appena entrato in partita, schiaccia sulla testa di Rakim Sanders con tanto di fallo, portando l’Aquila al massimo vantaggio della serata (+11, tiro libero non convertito). A frenare l’emorragia (0-11 di parziale) è l’ex Davide Pascolo, meno incisivo: dalla lunetta, con 4’16’’ sul cronometro del terzo quarto, arriva il primo punto della sua partita (1/2), dall’altra parte però Diego Flaccadori spara la tripla del +13 che in qualche modo sblocca Kaleb Tarczewski, schiacciata con fallo e reazione emotiva di un’Olimpia che non vuole mollare (anche per il centro americano primi punti della serata). Tarczewski è l’uomo in più, corre in contropiede e realizza il -8 ma Trento stasera è presente e torna con il +10 (ancora Joao Gomes), subito dopo Tarczewski regala due liberi a Sutton e soprattutto commette il terzo fallo della sua partita. La prima palla persa di Trento arriva a meno di due minuti sul cronometro, ringrazia Milan Macvan che nel traffico trova il canestro del 39-31. Si entra così nell’ultimo minuto del tempo: Aaron Craft sigilla il +10, risponde l’ex Rakim Sanders che si prende il fallo di Sutton (secondo della partita) ma subito dopo commette il terzo fallo e restituisce il favore a Hogue che fa solo 1/2. Ultimo possesso Olimpia, ma prima doppio fallo per una sbracciata Sutton-Macvan: terzo per il giocatore di Trento, potrebbe essere un problema nel prosieguo del match. Si gioca: si va da Macvan che si gira in fade away ma non trova il canestro e rischia anche il fallo tecnico. (agg. di Claudio Franceschini) 



Trento-Olimpia Milano 18-15: bellissimo primo quarto in gara-4, partita che a differenza del terzo episodio della serie si mantiene in grande equilibrio. Parte meglio Milano, ma quando l’Olimpia arriva sul risultato di 8-7 l’Aquila piazza un 7-0 di parziale che obbliga Jasmin Repesa a chiamare timeout, soprattutto perchè Milano va sotto emotivamente. E’ la scelta giusta: due triple riportano l’EA7 a contatto con Ricky Hickman sugli scudi, la Dolomiti Energia accusa il momento e soffre forse di “braccino corto” potendo andare in fuga. Joao Gomes è un fattore su entrambi i lati (7 punti) e una sua stoppata su Kaleb Tarczewski scatena il contropiede che lui stesso chiude; è il momento in cui Milano soffre di più, poi Milan Macvan sancisce la parità a quota 15 con un minuto sulla sirena. Ancora una volta la zona di Repesa confonde le idee a Trento che ritrova il vantaggio con un libero di Dominique Sutton e forza una palla persa da Jamel McLean; punisce Dustin Hogue pescato sotto canestro da Toto Forray, ultimo possesso Olimpia con Abass che non riesce a tirare. (agg. di Claudio Franceschini) 

Davide Pascolo sta vivendo una serie emotivamente molto intensa: l’ala dell’Olimpia Milano ha infatti giocato a Trento dal 2011 al 2016, contribuendo a scrivere pagine di storia importanti per la società bianconera. Il ventiseienne nato a Udine è reduce da un’ottima gara-3, in cui ha firmato il record personale di triple in una partita (3), diventando anche il top scorer di Milano in questi playoff (99 punti in 7 partite per una media di 14,1, in 19,7 minuti d’impiego). Anche Andrea Cinciarini ha stabilito un primato stagionale in gara-3, distribuendo 8 assist decisivi: quest’anno non era mai salito oltre i 4 (2,5 di media in regular season, diventati 5,3 nei playoff). Inoltre, Cinciarini ha sfiorato il record di assist per un giocatore dell’Olimpia Milano nei playoff (9), che appartiene a quattro giocatori: Mike D’Antoni (1897), David Hawkins (2011), Ibi Jaaber (2011) e Marques Green (2013). Primato stagionale negativo invece per l’Aquila Trento, che lunedì ha incassato la sconfitta con il peggior scarto (21 punti); il record precedente apparteneva proprio a Milano, che in stagione regolare ha sbancato il PalaTrento con 18 punti di vantaggio (era la decima giornata). Per la Dolomiti Energia si è trattato inoltre del secondo peggior ko nei playoff: il primo è quello dei quarti 2015 contro Sassari, quando in gara-3 la Dinamo vinse di 25. (aggiornamento di Carlo Necchi) 

A parlare per l’Aquila Trento, dopo la prima sconfitta nella serie contro l’Olimpia Milano, è stato anche il capitano e playmaker Toto Forray. Il trentunenne nato a Buenos Aires sta viaggiando a 8,2 punti e 2,5 assist di media in questi playoff, cifre più alte rispetto ai 6,1 punti e ai 2 assist fatti registrare in stagiona regolare. Secondo Forray, nell’ultimo match la Dolomiti Energia non è mai riuscita a cambiare passo, perlomeno dal punto di vista difensivo: “non siamo mai riusciti a fare quel clic che ci avrebbe permesso di cambiare la nostra partita e giocarcela. Ad esempio non siamo riusciti a dare seguito alla raffica di Diego (Flaccadori, ndr) che con quei punti nel secondo periodo ci aveva rimesso in scia. E anche difensivamente, ogni volta che ci siamo ritrovati a qualche punto di distanza, non siamo mai riusciti a contenere Milano come eravamo stati capaci di fare al Forum”. Di contro, il capitano bianconero ha sottolineato come l’ottima prestazione di Milano non rappresenti una sorpresa, chiamando a raccolta i tifosi che dovranno spingere l’Aquila verso il ritorno alla vittoria: “Il pubblico, ne sono certo, ci darà una grande mano per provare insieme a fare qualcosa di importante. E noi, dal canto nostro, dovremo essere da subito più intensi, aggressivi e magari anche un pizzico più lucidi”. (aggiornamento di Carlo Necchi) 

Nella conferenza stampa dopo gara-3, l’allenatore di Trento Maurizio Buscaglia ha analizzato il ko contro l’Olimpia Milano. Il coach dell’Aquila ha puntato il dito sulla falsa partenza dei suoi che a suo dire ha condizionato il prosieguo della partita: “Non siamo partiti bene, e non siamo riusciti a esprimerci come d’abitudine: lo conferma in modo evidente il dato dei 52 tiri tentati dall’EA7 contro i nostri 37. In questa categoria statistica per tutto l’anno siamo quasi sempre stati noi ad avvantaggiarci. Le 20 palle perse, poi, sono state davvero troppe, ed esprimono ovviamente il merito di Milano, ma ci dicono anche che a noi è mancato qualcosa”. Secondo Buscaglia, i giocatori di Trento non hanno mosso la palla al meglio non hanno rispettato le ideali spaziature di gioco: “Queste cose ci sono costate quei punticini in più che avrebbero potuto permetterci di restare a contatto e giocarcela diversamente”. Per gara-4, l’allenatore dell’Aquila ha invitato i suoi ragazzi a portare blocchi sulla palla più dinamici, e ad un atteggiamento difensivo più aggressivo che possa mettere in difficoltà Milano sin dai primi secondi dell’azione. (aggiornamento di Carlo Necchi) 

Jasmin Repesa ha tirato un bel sospiro di sollievo, dopo la vittoria dell’Olimpia Milano in casa di Trento. Gara-3 ha riportato i campioni d’Italia nella serie, anche se la situazione rimane favorevole alla Dolomiti Energia. Parlando con Raisport al termine dell’ultimo match, il coach dell’EA7 ha sottolineato il paradosso ambientale che sta influenzando i suoi giocatori: “La squadra quando gioca fuori casa gioca più tranquilla, solida sotto l’aspetto mentale; è così anche se qualcuno potrebbe offendersi. Abbiamo giocato con più leggerezza e meno tensione. Abbiamo fatto un primo passo e la strada è ancora molto lunga”. L’allenatore croato ha proclamato la necessità di mantenere i piedi per terra, analizzando anche gli errori e non solo gli spetti positivi di gara-3, di modo da arrivare preparati al meglio per la quarta sfida in cui Trento cercherà di riscattarsi. Repesa ha poi espresso una considerazione più ampia: “Ho spiegato la mia analisi ai giocatori, qualcuno ha capito, qualcuno non voleva capire ma alla fine è andata bene così. Tanto stress che si è accumulato in una lunga stagione è esploso alla fine tutto insieme. Capisco la nostra gente e la sua delusione, ma l’EuroLeague è finita. Questa oggi è un’altra competizione e dovrebbero sostenerci”. Secondo il coach dell’Olimpia, in gara-3 la squadra ha risposto con maggiore concentrazione forzando un più alto numero di palloni persi da parte di Trento. (aggiornamento di Carlo Necchi)

Fra Aquila Trento ed Olimpia Milano sarà diretta dagli arbitri Saverio Lanzardi, Lorenzo Baldini e Mark Bartoli: appuntamento alle ore 20:45 di mercoledì 31 maggio 2017. Al PalaTrento va in scena il quarto atto di una semifinale sempre più interessante: l’Aquila Trento ha sorpreso tutti vincendo le prime due partite sul parquet di Milano, che però ha reagito lunedì vincendo gara-3 con autorità.

In questa serie, al meglio delle 7 sfide, il fattore campo è quindi sempre saltato: l’Olimpia di coach Jasmin Repesa si augura di poter proseguire la tendenza, per riportarsi in parità e sanare la partenza ad handicap. Per la Dolomiti Energia allenata da Maurizio Buscaglia vale il discorso opposto: vincere ancora significherebbe procurarsi almeno due match point per la qualificazione alle finali, che l’Aquila non ha mai disputato nella sua storia. Gara-3 ha visto l’Olimpia Milano partire forte, con un break di 21 punti a 11 che ha prodotto un primo solco di 10 lunghezze, confermato poi dopo il secondo periodo di gioco (32-42 il punteggio all’intervallo).

Alla ripresa delle operazioni Trento non è riuscita a cambiare ritmo, rimanendo impelagata nella ragnatela difensiva milanese; tornati a sedersi sul +14 (51-65) prima dell’ultimo parziale, i campioni d’Italia in carica hanno condotto in porto un successo tanto netto quanto fondamentale (66-87), che ha ricaricato anche la batteria emotiva del gruppo. Tre giocatori in doppia cifra per coach Repesa: il grande ex Davide Pascolo, migliore in campo per distacco (15 punti e 5 rimbalzi), un Ricky Hickman finalmente pungente (16 punti e 4 assist) e il serbo Milan Macvan (12 punti).

Trento ha retto ancora una volta il confronto a rimbalzo (42-35 il computo totale a favore dell’Aquila), pagando però le 20 palle perse e soprattutto le ridotte percentuali dal campo, pari ad un complessivo 37% . Se poi un giocatore chiave come Dominique Sutton rimane a secco (0/6 al tiro per l’ala di Durham), tutto si fa più complicato per la squadra di Boscaglia che rimane comunque in vantaggio nel confronto, e con la possibilità di sfruttare il fattore campo per ottenere la vittoria numero 3.

Ancora una volta, il tabellone si azzera e le due squadre ripartono da zero: in gara-4 il quintetto base di Trento sarà il consueto, con Aaron Craft a dirigere le operazioni e Shavon Shields a completare il backcourt; nelle posizioni di ala spazio a Joao Gomes e a Sutton, mentre sotto canestro il pivot Dustin Hogue cercherà di confermarsi sugli alti livelli di rendimento offerti in postseason (14 punti e 8 rimbalzi di media). Per l’Olimpia Milano invece previsti Andrea Cinciarini nel ruolo di play, Hickman come shooting guard e Rakim Sanders, per la verità un po’ indolente anche in gara-3, in ala piccola. Da numero 4 Pascolo e come centro Kaleb Tarczewski, che sta alternanti momenti di trance agonistica ad altri di maggiore difficoltà anche tattica.

Gara-4 delle semifinali playoff tra Aquila Trento ed Olimpia Milano sarà trasmessa in diretta tv sul canale Rai Sport + HD, il numero 57 del digitale terrestre e 227 (5557 per l’alta definizione) di Sky: prepartita dalle ore 20:30 e telecronaca dalle 20:45. Diretta in streaming video sul sito web ufficiale www.raiplay.it. Diretta tv di Trento-Olimpia Milano anche su Sky: i canali di riferimento saranno Sport Mix HD (numero 106) e Sport 1 HD (n.201), per gli abbonati al pacchetto Sport possibilità di diretta anche in streaming video tramite l’applicazione SkyGO, disponibile per pc, tablet e smartphone.