La Reyer Venezia inizia l’ultimo quarto provando a giocare al suo ritmo e non a quello di Trento: forte dei 16 rimbalzi offensivi arriva al meno 14 punti con 7 minuti da giocare. Si vive poi una fase della partita a elastico che oscilla dal +14 a +16 per Trento. E’ il solo Peric, quasi stoico, in controtendenza con le statistiche di Venezia: 60% al tiro da tre per lui autore di xx punti. La Reyer in questo ultimo quarto ritrova il tiro da tre e si avvicina fino al meno 10 pt con 4 minuti da giocare e un Kraft in meno uscito per 5 falli. La stanchezza di Trento per l’enorme energia messa sul campo, i soli 7 uomini in rotazione e il carico di falli stanno mettendo le Aquile sulle ginocchia. Per Trento è decisiva la difesa: quando cala ne risente anche l’attacco. A due minuti dalla fine, due triple facili sbagliate da Venezia con Bramos e il fallo in attacco di Batista compromettono la rimonta veneta.
Venezia ha perso così l’inerzia che aveva guadagnato. De Raffaele ha provato ad affidarsi alle triple per ricucire lo svantaggio in poco tempo ma Shields ha tenuto lontana la Reyer che alla fine si aggiudica questo ultimo quarto per 24-15, ma perde la prima gara di play off 74-83. Venezia Trento sarà comunque una serie lunga ed equilibrata nella quale molto conteranno le energie messe in campo e la capacità di recupero. Su questo e sulla panchina più lunga dovrà puntare Venezia per rimettere in carreggiata questa serie Scudetto. Per Trento, con gli uomini contati, sarà decisivo l’entusiasmo e la fame dei suoi protagonisti principali, che dovrà sopperire alla stanchezza.
Loro sono questi, stanno cercando di faci uscire di testa. Noi dobbiamo stare calmi e non perdere la pazienza”: sotto di 19 punti è questo il messaggio che a 4 minuti dalla fine del terzo quarto Walter De Raffaele ha dato ai suoi uomini. Solo 4 palle recuperate per Venezia e ben 11 per Trento anche questo dato può spiegare il vantaggio di Trento. Pare che i soli Tout e Peric ci credano e provano a tenere vivo un lumicino di speranza per Venezia. Difesa incredibile di Forray e Kraft sui lunghi di Venezia, con la solita sapiente regia di Flaccadori. Massimo vantaggio +25 punti a 2 minuti dalla fine per Trento, con Venezia che prova a reagire con la tripla di Haynes che ancora non è riuscito a entrare prepotentemente in questa finale nonostante lui sia uno specialista dei play off. Sono 14 le palle perse da Venezia che non fa altro che agevolare così i contropiede di Trento.
Cala sul finire del quarto l’intensità dei ragazzi di Buscaglia e così il coach chiama time out dopo un parzialino di 9-0 per Venezia. La squadra di De raffaele nonostante il punteggio appare finalmente in partita, più presente a rimbalzo e con una energia difensiva mai vista nei primi due quarti. La terza frazione si chiude per 21 a 20 a favore di Trento: un quarto molto più equilibrato e combattuto con Trento avanti di 18 punti ma carinissima di falli nei suoi uomini chiave. Questa sfida tra Venezia e Trento potrebbe non essere chiusa nonostante il risultato di 50 a 68.
Venezia ha vinto 26 partite su 30 in casa, un fortino quasi inespugnabile questo palazzetto, e una delle quattro squadre che sono riuscite a vincere qui è propio Trento. Che dal canto suo vanta il record di vittorie esterne. E un motivo c’è quindi se anche stasera Trento sta facendo la voce grossa. Un secondo quarto che è il degno epilogo della prima frazione di gioco. Trento in scioltezza che difende forte e fa male in contropiede. Anche le statistiche confermano una serata fino a questo momento perfetta. Le percentuali nel tiro da 3 non sono cambiate: 80% di Trento e un misero 12% per Venezia che è una autentica specialista. Bene Venezia sotto canestro nei rimbalzi, 10 in totale, che limita i danni grazie a Batista. Poteva invertire il corso della gara un fallo tecnico di Trento al sesto minuto, ma Venezia non è riuscita a cambiare l’inerzia della gara.
E così le Aquile trentine hanno allungato chiudendo questa seconda frazione col punteggio di 13 a 23 e andando al riposo col risultato di 30 a 47 per Trento. Imprecisione nel tiro dall’arco e le troppe palle perse, 9, stanno per ora condannando Venezia che deve darsi una svegliata se non vuole uscire con le ossa rotte da questa prima battaglia. Sugli scudi Sutton (13pt) e Gomes (10 pt) entrambi in doppia cifra, per Venezia Peric, il migliore dei suoi, ha messo a referto 7 punti. Diamo una indicazione per il secondo tempo: i falli, tanti, troppi di Trento potrebbero diventare decisivi e condizionare l’ultimo quarto della partita. Dovrà essere abile Venezia ad approfittarne.
Una finale scudetto quella tra Venezia e Trento un po’ insolita. Non eravamo abituati negli ultimi anni. Tutti si pensava che almeno l’Olimpia Milano sarebbe arrivata in finale. Per la gioia (incomprensibile) di Paola Ellisse di Sky, l’Olimpia ha fallito. Retorica a parte su cenerentole e altre amenità di questo genere, proviamo a capire che serie sarà quella tra Trento e Venezia. Una Trento che si è bevuta con fin troppa facilità Milano e che si è presentata a questa finale Scudetto con una adrenalina straordinaria. Diversa la semifinale che ha visto protagonista Venezia contro Avellino. Gli uomini di De Raffaele hanno faticato non poco a sottomettere la squadra allenata da Sacripanti. Questa prima partita ci farà capire soprattutto lo stato mentale con cui Trento e Venezia affronteranno una situazione inedita e totalmente nuova come la finale Scudetto. Un inizio di partita superlativo di Trento che pare a suo agio nel palazzetto veneto gremito. Per i ragazzi di Buscaglia il piano tattico non cambia: aggressività difensiva, energia e subito contropiede. E rispetto alla semifinale con Milano non sono cambiati neppure i protagonisti in questo primo quarto: Sutton, Gomes e Hogue. La Reyer fa troppa fatica a trovare le linee di passaggio e ha le polveri bagnate al tiro da tre: solo uno 0 su 7 per Venezia, per quello che dovrebbe rappresentare un punto di forza. Il primo quarto Venezia Trento si chiude col risultato di 16-24
Michael Bramos sarà uno dei protagonisti di Venezia-Trento, serie che assegna il campionato di basket numero 95 e che avrà inizio fra pochi minuti. Il trentenne statunitense, nato ad Harper Woods (stato del Michigan) ma naturalizzato greco, ha già vinto due scudetti con il Panathinaikos (nel 2013 e nel 2014), oltre ad una Coppa di Grecia sempre con i ‘verdi’ di Atene nel 2013. Arrivato a Venezia nel 2015, l’ala classe 1987 rappresenta ormai una certezza per coach De Raffaele; queste le sue dichiarazioni in vista delle finali contro Trento: “Ora arriva la parte più dura, le finali, e siamo già concentrati solo su questo. Trento ha giocatori molto fisici e grandi atleti. Hanno un’ottima difesa che permette loro di correre in transizione. Sarà una serie difficile, sarà necessario mettere in campo tutto il nostro entusiasmo e la nostra voglia per riuscire a vincere. Abbiamo giocatori esperti e questo ci aiuterà: è bello essere in finale ma ora vogliamo completare l’opera”. Bramo ha invitato la squadra a dare tutto, non solo in termini di energia ma anche di concentrazione ed applicazione tecnico-tattica. Inoltre, secondo il numero 6 orogranata sarà importante l’aiuto del pubblico che potrà trasmettere tanta energia ai giocatori in campo. Per il greco 9,3 punti, 3,2 rimbalzi e 2,1 assist in questi playoff, con ottime percentuali di tiro: 52,9% da due, 44,4% da tre e 75% ai liberi (3/4). (aggiornamento di Carlo Necchi)
Si avvicina la palla a due di gara-1 tra Venezia e Trento, partita che apre la serie scudetto del massimo campionato di basket. Nelle 10 partita di playoff disputate, la Reyer di coach De Raffaele ha segnato in media 80,4 punti (in stagione regolare erano 81,6). Gli orogranata stanno tirando bene sia da due (53,2%) che da tre punti (39,6%), mentre ai liberi tendono ad abbassare le percentuali (siamo al 63,8% di squadra in postseason). 34,2 i rimbalzi totali suddivisi in 23 difensivi e 11,2 in attacco, mentre gli assist sono 18,2 a partita. In linea generale, l’Umana sta confermando i numeri della regular season: fanno eccezione i tiri liberi, scesi di un 10% abbondante (era 74,9% in campionato). Trento sta segnando qualcosina in meno (78 punti esatti di media nei playoff), distribuendo in maniera diversa la propria produzione offensiva: per Craft e compagni ottima efficacia dall’interno dell’area (49,7%, stessa percentuale della stagione regolare) e maggiori difficoltà da oltre l’arco (31,3%). Nelle 30 giornate di campionato, l’Aquila è stata la seconda peggior squadra per efficacia da tre (32,5% di squadra, peggio solo Pistoia): questo potrebbe essere un fattore a favore di Venezia, anche se Trento sta lavorando meglio a rimbalzo (media di 37,5, in regular season era stata la migliore con 38,8). (aggiornamento di Carlo Necchi)
In questi playoff, il top scorer di Venezia risulta Hrvoje Peric: per l’ala croata 14,1 punti a partita con il 48,2% da due, il 42,1% da lontano ed un peggiore 43,3% ai liberi. Doppia cifra di media anche per MarQuez Haynes (13,4 punti) ed Esteban Batista che na ha realizzati 10 tondi in 8 serate. Alla voce rimbalzi si distinguono gli stessi Batista (5,5 per gara) e Peric (4,6), oltre a Melvin Ejim che ne porta 4,8 (assieme a 7,4 punti) dalla panchina. Negli assist invece primeggia Haynes con 3,3 passaggi decisivi a partita. Per la Reyer ben cinque giocatori oltre il 40% da tre: sono Peric (43,3%, 16/38), Haynes (41,2%, 28/68), Bramos (44,4%, 24/54), Tonut (47,6%, 10/21), Stone (41,7%, 5/12) e soprattutto Tyrus McGee (61,1%, 11/18). Trento, che ha disputato 2 partite in meno in postseason, ha avuto in dote 14,1 punti e 7,8 rimbalzi da Dustin Hogue, letteralmente esploso a livello di continuità dai quarti di finale in poi. Bene anche ‘Betinho Gomes’: per l’ala portoghese 12,9 punti e 7 rimbalzi pieni, doppia cifra di media anche per Diego Flaccadori (10,9 punti a sera), Dominique Sutton (10,9) ed Aaron Craft (10,1). Quest’ultimo è anche il miglior assistman della squadra con 5,5 servizi vincenti a partita, mentre a livello di percentuali realizzative spicca Flaccadori, unico del team oltre il 40% dalla lunga distanza (41,4%). (aggiornamento di Carlo Necchi)
La prima sfida diretta tra Venezia e Trento si è disputata alla terza giornata di stagione regolare, in data 16 ottobre 2016. Questi i quintetti base: per la Reyer Haynes, Bramos, Tonut, Ejim e Hagins mentre Trento rispondeva con Craft, David Lighty, Flaccadori, Johndre Jefferson e Hogue. Importante già il primo quarto, in cui la Dolomiti Energia mise subito le cose in chiaro concedendo appena 7 punti agli avversari, e segnandone 22; il parziale di 21-13 nel secondo quarto rimise in carreggiata la Reyer che chiuse il primo tempo sotto di 7 lunghezze (28-35). Dopo un terzo quarto equilibrato, in cui Trento confermò la dote di vantaggio (49-55 al 30’), gli ultimi dieci minuti furono quelli della fuga decisiva per l’Aquila, che portò a casa i due punti con un ultimo break di 10-21. Risultato finale Venezia 59 Trento 76, per l’Umana seconda peggior prestazione offensiva della stagione. La prima si è verificata proprio nel return match contro Trento, capace d’imporsi anche tra le mura amiche con il punteggio di 65-57. Il 5 febbraio coach Buscaglia schierò Craft, Gomes, Sutton, Baldi Rossi e Hogue, per De Raffaele invece in campo Haynes, Filloy, Viaggiano, Peric e Hagins. Primo quarto a basso punteggio (14-11 Trento) e secondo appena più vivace: all’intervallo lungo 31-25 per i trentini. La ripresa non alzò di molto i toni offensivi, l’Aquila accumulò 9 punti di margine a fine terzo periodo proteggendo la dote di vantaggio negli ultimi 10’; finale 65-57 per Craft (18 punti) e compagni. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Tra Venezia–Trento sarà diretta dagli arbitri Enrico Sabetta, Massimiliano Filippini e Michele Rossi. Per il massimo campionato di basket la finale che non t’aspetti: gara-1 si gioca al Palasport Taliercio nella serata di sabato 10 giugno 2017, palla a due alle ore 21:15. Serie al meglio delle sette partite, quindi vincerà lo scudetto chi riuscirà ad aggiudicarsi per primo quattro sfide. All’inizio della stagione sia Venezia che Trento erano considerate potenziali outsider, con qualche possibilità in più per la Reyer che nelle ultime due stagioni era sempre arrivata sino alle semifinali, uscendo prima contro Reggio Emilia (3-4 con gara-7 persa in casa) e poi con l’Olimpia Milano (4-2).
Più sorprendente è l’exploit della Dolomiti Energia, che comunque da quando ha messo piede in Serie A (2014-2015) è sempre stata protagonista in stagione regolare, ottenendo un quarto e un ottavo posto, ma fermandosi al primo turno dei playoff sia due anni fa (1-3 contro Sassari, poi campione) che nella stagione scorsa (3-0 con Milano, anche in questo caso futura vincitrice). In questa serie Venezia parte con il vantaggio del fattore campo, avendo chiuso la regular season al secondo posto con 42 punti (21 vittorie e 9 sconfitte, 12-3 in casa e 9-6 in trasferta), dietro solamente all’EA7 (46 punti); per Trento invece quarta posizione a quota 36 con un bilancio di 18 successi e 12 ko (10-5 al PalaTrento, 8-7 sugli altri campi).
Nei playoff la Reyer di coach Walter De Raffaele ha affrontato prima l’insidiosa Pistoia, chiudendo il discorso in 4 partite con il 79-92 di gara-4 in trasferta. Poi è stata la volta di Avellino in una serie di semifinale molto combattuta ed equilibrata; gli irpini si sono aggiudicati il primo round sbancando il Taliercio per 80-73, poi sono tornati avanti sul 2-1 dopo il pareggio veneziano in gara-2. In gara-4 gli orogranata sono riusciti a rendere il colpo esterno vincendo 73-75 al PalaDelMauro, tornando in parità ed acquisendo la fiducia necessaria per andare ad uccidere la serie: dopo un’ottima gara-5 casalinga (78-66), Venezia ha staccato il pass per le finali grazie al successo per 83-84 del sesto match, uscendo tra gli applausi anche dei tifosi avversari.
Trento è la vera rivelazione della postseason, avendo perso appena una partita ed eliminato i campioni in carica dell’Olimpia Milano, favoriti numero 1 per la vittoria finale. Già nei quarti l’Aquila ha impressionato per solidità ed efficacia facendo fuori Sassari, con un secco 3-0, ma il vero capolavoro si è compiuto nelle semifinali contro l’EA7, vinte per 4-1 con ben 3 successi al Forum di Assago (sbancato anche in regular season). Pur con rotazioni ridotte a 8 giocatori, i ragazzi di coach Maurizio Buscaglia hanno messo subito le cose in chiaro con un micidiale uno-due esterno, aggiudicandosi gara-1 per 66-76 e gara-2 per 71-78. In gara-3 l’orgoglio milanese ha fruttato il punto dell’1-2, ma la Dolomiti Energia non si è sfaldata tornando a vincere in gara-4 (88-64), prima di chiudere il conto con un altro successo in trasferta sfondando il muro dei 100 punti (82-102).
Ora la Serie finale: Venezia non ha giocatori infortunati e potrà quindi schierare il miglior quintetto base; presumibilmente coach De Raffaele opterà per un assetto iniziale con Esteban Batista nel ruolo di centro, Hrvoje Peric e Michael Bramos nei ruoli di ala e la coppia MarQuez Haynes-Julian Stone a comporre il backcourt. Dalla panchina pronti i vari Melvin Ejim, Stefano Tonut, Ariel Filloy, Tomas Ress, Tyrus McGee e Jeff Viaggiano, mentre Benjamin Ortner e Jamelle Hagins dovrebbero rimanere fuori dalle rotazioni.
Anche per Trento nessuna novità dall’infermeria: rimangono assenti Filippo Baldi Rossi e Riccardo Moraschini, così come Devyn Marble che però ha già lasciato la squadra. Lo starting five di coach Buscaglia sarà formato dal pivot Dustin Hogue, le ali Dominique Sutton e Joao Gomes, la guardia Shavon Shields e il playmaker Aaron Craft. Pronti a contribuire anche Toto Forray, Diego Flaccadori e Luca Lechthaler.
Di seguito il programma della serie: gara-2 lunedì 12 giugno sempre al Taliercio (ore 20:45), gara-3 mercoledì 14 al PalaTrento (ore 20:45), gara-4 venerdì 16 ancora in Trentino (ore 21:15), eventuale gara-5 domenica 18 a Venezia (ore 18:15), eventuale gara-6 martedì 20 a Trento (21:15) ed eventuale bella giovedì 22 giugno al Taliercio (21:30).
Gara-1 delle finali scudetto tra Reyer Venezia ed Aquila Trento sarà trasmessa in diretta tv sul canale Rai Sport + HD, il numero 57 del digitale terrestre e 227 di Sky: prepartita dalle ore 21:10 e telecronaca dalle 21:15; diretta in streaming video sul sito internet ufficiale www.raiplay.it. Venezia-Trento sarà trasmessa in diretta tv anche da Sky: i canali di riferimento saranno Sport Mix HD (numero 106) e Sport 2 HD (n.202), per gli abbonati al pacchetto Sport possibilità di diretta anche in streaming video su pc, tablet e smartphone tramite l’applicazione SkyGo.