Venezia-Trento 79-64: la serie di finale scudetto si sposta al PalaTrento sul risultato di 1-1 grazie alla vittoria interna di Venezia che riporta tutto in parità. La Reyer entra nel terzo quarto con una tripla di Ariel Filloy, ma lì si blocca: l’Aquila piazza un parziale di 5-0 e sembra rientrare. Ci pensa MarQuez Haynes: 4 punti in sequenza e la Reyer è ancora a +15 vanificando gli sforzi della Dolomiti Energia. La partita finisce qui: ancora Haynes, che raggiunge i 20 punti, firma il +17 sul 75-58 e per l’Aquila inizia un lungo periodo di garbage time, già rivolto ovviamente al pensiero delle due partite casalinghe con le quali sarà possibile allungare sul 3-1 nella serie e tornare al Taliercio con il match point scudetto. Toto Forray esce dalla partita per falli con 4’07’’ sulla sirena: 6 punti con 2/4 al tiro, 2 rimbalzi ma anche tre palle perse. Venezia dilaga con la tripla di Bramos, la prima nella sua partita; arriva a +18 prima che Joao Gomes sistemi qualcosa nelle sue statistiche (1/7, ma perfetto dalla linea dei tiri liberi). Maurizio Buscaglia ha già attinto alle sue terze linee inserendo Bernardi e Lovisotto, entrambi i coach pensano al terzo episodio della serie anche se De Raffaele cerca di far entrare nella serie Stone tenendolo in campo. Gli ultimi momenti della partita hanno poco da dire: tanti falli fischiati, gioco spezzettato e Venezia che cerca anche di fare accademia per qualche istante, prima che dalla panchina arrivi l’ordine di non forzare e di continuare a giocare con il cronometro (anche un finale in rimonta potrebbe dare fiducia extra all’Aquila). Per Venezia tutti hanno fatto le cose giuste, a Trento sono mancati Forray e il miglior Joao Gomes oltre all’assenza forzata di Sutton: adesso, al PalaTrento, vedremo come l’Aquila risponderà a questa pesante sconfitta. 



Venezia-Trento 65-52: manca un solo quarto al termine di gara-2. Per Trento pesa l’assenza di Dominique Sutton che non rientra in partita e la Reyer ha l’occasione di allungare. Shavon Shields capisce che con le mani fredde bisogna percorrere un’altra via: attacca la difesa di Venezia e genera due falli che portano se non altro a due tiri liberi. La Reyer è confusa: dopo aver dominato il primo quarto rischia di uscire mentalmente dalla partita e trovarsi 0-2 con due sconfitte al Taliercio. Nei primi 4 minuti del periodo i punti totali sono 7; Melvin Ejim continua a sorprendere la difesa dell’Aquila con i backdoor, uno di questi vale il nuovo +5 ma questo sveglia anche Trento, che ritrova il canestro dal campo dopo quasi 5 minuti (con Dustin Hogue). Qui arriva un’altra potenziale svolta: Batista (9 punti e 6 rimbalzi) chiede il cambio e va in panchina dolorante, la Reyer risponde di pancia e trova la tripla con MarQuez Haynes. Adesso però anche Trento è rientrata, e Craft continua nella sua meravigliosa partita infilando un altro tiro dall’area per 6 punti consecutivi; Tyrus McGee commette fallo lontano dalla palla, Venezia è già in bonus e Hogue dalla lunetta riporta l’Aquila a -3. Tutto inutile perchè Haynes pesca il jolly con tabellata, dopo che Filloy aveva recuperato un pallone dalla spazzatura; air ball di Joao Gomes con l’Aquila che sente la tensione, quando Haynes trova la seconda tripla consecutiva Trento finisce a -9 e Buscaglia deve chiamare timeout. Haynes ha raggiunto i 15 punti, Filloy ha 1/6 dal campo ma due recuperi e tre assist; al rientro in campo Venezia ha pazienza e porta in bonus l’Aquila, il secondo fallo di Craft manda in lunetta Peric che torna a segnare e con il 2/2 del croato i padroni di casa tornano alla doppia cifra di vantaggio (61-50) con 20 punti segnati nel quarto. Venezia capisce che la serata è giusta quando Julyan Stone, 0/1 con una palla persa e due falli commessi senza rimbalzi, prima stoppa il contropiede di Trento (potenziale -7), poi costringe Craft a deragliare sulla riga di fondo, regalando ai suoi l’ultimo possesso del quarto: Filloy va sul back door di Viggiano, la Reyer è a +13 e ha le mani sul pareggio nella serie. (agg. di Claudio Franceschini) 



Venezia-Trento 41-41: intervallo lungo al Taliercio con situazione in totale parità. L’Aquila è completamente rientrata in partita, ma con 4 minuti nel secondo periodo perde Dominique Sutton (4 punti e 4 rimbalzi) per un problema al bicipite femorale destro. E’ Diego Flaccadoti a spingere la rimonta, è Aaron Craft a perfezionarla: due canestri in serie del playmaker, inframmezzati dall’acuto di Michael Bramos, tengono Trento a -2 e lo stesso Craft va a forzare il contatto falloso di Bramos, che commette il primo fallo della sua partita e a metà tempo costringe De Raffaele a chiamare timeout. Il pareggio è un capolavoro: no look di Flaccadori per il backdoor di Shields e siamo 32-32, con Venezia che accusa il colpo (infrazione di passi di Batista) e consegna alla Dolomiti Energia la palla per il primo vantaggio di gara-2. Trento più reattiva: Flaccadori sbaglia l’isolamento ma la palla schizza nelle mani di Toto Forray che con chilometri di spazio si iscrive alla partita e realizza il +3 esterno (32-35). La Reyer sta tirando 2/11 dall’arco e allora continua ad andare sotto: Batista tiene vivo due volte e conquista un fallo che porta alla tripla di McGee e poi al canestro di Peric che torna a impattare (37-37). Adesso è Trento ad andare in confusione: arriva una violazione di 8 secondi che restituisce alla Reyer la palla del controsorpasso, la difesa degli ospiti salta e McGee appoggia il +2. Forray cerca la magata ma gli arbitri non fischiano il fallo di Ejim, che allora pensa bene di commettere un’infrazione nell’altra metacampo; altro timeout in campo e fase confusa della partita. Si entra nell’ultimo minuto sul 39-39; Filloy arriva fino in fondo ma sbaglia il lay up, Craft lo imita e il finale è migliore (interferenza di Peric). Ci pensa il croato: attacca Hogue e pesca il canestro più fallo, ma non converte il libero. Trento con l’ultimo possesso: lo gioca Craft con Hogue, palla persa e Venezia non ha più tempo per un tiro degno di questo nome. (agg. di Claudio Franceschini) 



Venezia-Trento 26-19: fine primo quarto in gara-2 della finale scudetto. Questa volta la Reyer parte di slancio: con un parziale di 7-0 arriva al 9-2 e poi tocca anche il +8 (14-6) con un canestro e fallo subito da parte di Stefano Tonut. In mezzo alle due corse però Venezia “perde” MarQuez Haynes, il cui fallo tecnico è il terzo personale: il playmaker va in panchina e Venezia si spegne un po’, subendo il ritorno di una Trento che trova la prima tripla di serata con Joao Gomes ma sbaglia anche due sanguinosi tiri liberi. Hrvoje Peric, molto dentro la partita (4 punti e 4 rimbalzi nei primi 7 minuti), riporta i suoi a +6 e lascia ancora campo a Esteban Batista, lui pure partito forte (4 punti e 3 rimbalzi nella prima parte di gara), il centro uruguaiano fa 1/2 dalla lunetta e gli arbitri pescano un fallo a rimbalzo di Luca Lechthaler, perciò la Reyer vola a +9 a cronometro fermo (19-10). La panchina di Walter De Raffaele produce: Ariel Filloy pesca il taglio di Melvin Ejim e obbliga Maurizio Buscaglia a chiamare timeout (21-10) per non veder scappare i padroni di casa. Funziona, perchè Trento subisce sì il -13 ma con ShaVon Shields e Diego Flaccadori trovano un mini-parziale di 5-0 che restituisce un po’ di inerzia all’Aquila. Filloy risponde da campione con una tripla costruita dal palleggio, che lo iscrive offensivamente alla partita (aveva già due recuperi, un rimbalzo e un assist), l’Aquila ha l’ultimo possesso ma Ejim commette fallo su Dominique Sutton che va in lunetta e fa 2/2 e regala un’occasione a Stone, che però non fa male in penetrazione. (agg. di Claudio Franceschini) 

Siamo finalmente arrivati alla palla a due in Venezia-Trento, gara-2 della finale scudetto. Per la Reyer diventa fondamentale vincere al Taliercio per riequilibrare le sorti della serie che, andasse sul 2-0 in favore dell’Aquila, sarebbe seriamente compromessa. Fino a qui la Reyer ha avuto un buon rendimento in casa: ha giocato sei partite al Taliercio e ne ha vinte cinque, perdendo solo gara-1 della semifinale contro Avellino. Proprio da qui deve ripartire Venezia: contro la Scandone era riuscita a riequilibrare il fattore campo prendendosi gara-4 a tornando così nel suo palazzetto con il 2-2. Il problema per la Reyer è che Trento finora è imbattuta fuori casa: ha giocato quattro partite esterne e le ha vinte tutte, una a Sassari chiudendo la serie dei quarti di finale (3-0) e incredibilmente tre al Forum, eliminando l’Olimpia Milano contro cui era partita con un 2-0 centrato ad Assago. Siccome l’Aquila fa molto bene anche in casa ma ha comunque perso una partita (gara-3 della semifinale, con un -21), la Reyer deve innanzitutto provare a spezzare il dominio esterno della Dolomiti Energia, per poi andare a caccia del colpo al PalaTrento. Come procederà dunque questa serie di finale playoff? Parola al campo per scoprirlo, perchè ormai Reyer e Aquila stanno per fare il loro ingresso sul parquet del Taliercio e dare il via a questa attesissima gara-2. (agg. di Claudio Franceschini) 

Si avvicina il momento del secondo episodio di Venezia-Trento; in gara-1 della finale scudetto sono soprattutto due i giocatori che per la Reyer non hanno dato il contributo sperato. Uno è Ariel Filloy: il playmaker, in campo per 17 minuti, ha chiuso con 2 punti e un pessimo 1/6 al tiro (0/5 dal perimetro), catturando 3 rimbalzi e con due recuperi, ma per contro senza riuscire a distribuire un singolo assist e perdendo 3 sanguinosi palloni per un complessivo -3 di valutazione (unico in negativo insieme a Tomas Ress, che però ha giocato appena 2 minuti). La valutazione di Julyan Stone è stata di 4, ma l’americano tornato a Venezia a stagione in corso è stato del tutto assente da gara-1: in 13 minuti si è preso appena un tiro da 3 punti (sbagliandolo) e nonostante i 5 rimbalzi e 2 assist ha avuto un impatto nullo sul gioco offensivo della sua squadra. Non è chiaramente a lui che Walter De Raffaele chiede i 20 punti per vincere la partita, ma è chiaro che Stone non possa terminare una gara di finale con uno zero; servirà anche il suo contributo offensivo se la Reyer vorrà prendersi gara-2 e arrivare al PalaTrento avendo limitato i danni, ovvero avendo impattato il risultato della serie e andando così a caccia del colpo esterno con maggiore fiducia. Fino a qui nei playoff Stone ha messo insieme 2,5 punti, 4 rimbalzi e 2,4 assist; statistiche in calo rispetto alle 10 partite di regular season dove si era assestato a 3,8, 4,1 e 3,1. Soprattutto il ventottenne di Alexandria sta tirando peggio: un misero 21,4% da 2 punti, meglio invece nella percentuale dall’arco con il 38,5%. (agg. di Claudio Franceschini) 

Trento cerca il secondo colpo a Venezia per indirizzare in maniera ancor più decisa la finale scudetto di basket: dopo la vittoria in gara-1 che ha girato subito il fattore campo, l’allenatore dell’Aquila Maurizio Buscaglia si è mostrato soddisfatto in conferenza stampa ma ha anche trovato qualche difetto da limare per questa sera, come è giusto che sia se si vuole mantenere alta la concentrazione: “All’intervallo ci siamo riproposti di lavorare meglio con il tagliafuori: stavamo concedendo troppo a rimbalzo d’attacco” ha detto Buscaglia, e infatti il dato relativo alle carambole è stato nettamente a favore della Reyer. Poi, nel quarto periodo, Venezia ha provato la rimonta anche perchè “ci è mancata la capacità di passarci la palla, cosa che invece avevamo fatto bene nel terzo periodo”. Questo secondo il coach di Trento l’aggiustamento da mettere in pratica in gara-2, quando certamente – come ha detto – arriverà la reazione da parte di Venezia. “Una difesa presente ed estremamente ordinata ci ha permesso di impattare bene la gara” ha poi detto Buscaglia, tornando a parlare dei fattori positivi; anche in gara-2 ovviamente l’allenatore della Dolomiti Energia chiederà alla sua squadra di lavorare innanzitutto nella propria metacampo, perchè è solo in virtù di una difesa aggressiva e disciplinata che si può trovare fluidità in attacco e aprire a tiri ben selezionati e presi in ritmo, cosa che può fare tutta la differenza del mondo tra una vittoria e una sconfitta. (agg. di Claudio Franceschini) 

Sono due le chiavi che in Venezia-Trento hanno permesso all’Aquila di prendersi subito il fattore campo nella finale scudetto: una riguarda le percentuali nel tiro da oltre l’arco, l’altra il conto tra palle perse e palle recuperate. Se andiamo alla voce tiri da 3 punti, scopriamo che la Reyer ha tirato con il 22,2%, ovvero 8/36: male in particolare un Michael Bramos che, con 1/6, ha di fatto confermato il suo brutto momento al tiro che si era già evidenziato in gara-6 della semifinale contro Avellino. Hanno però deluso anche Ariel Filloy (0/5), Jeff Viggiano (0/3) e Stefano Tonut (anche per lui 0/3); ancora peggio il dato delle palle perse, perchè la Reyer come detto è arrivata a 19 in gara-1 subendo i dati negativi di MarQuez Haynes (4), Bramos e Filloy (3 a testa) laddove ci sono stati appena 7 recuperi. L’Aquila ha perso 13 palloni (3 a testa per Dominique Sutton e Toto Forray), ma dall’altra parte ha avuto 15 recuperi: clamorosa la prestazione di Sutton da questo punto di vista (7), benissimo anche Aaron Craft (4) e Dustin Hogue (3), questi tre giocatori hanno recuperato più palloni dell’intero roster di Venezia. Se Walter De Raffaele riuscirà a frenare la marea in questo senso potrà anche far fruttare il maggior peso specifico a rimbalzo, un dato che seppure dominato non ha portato alcun beneficio alla sua squadra. (agg. di Claudio Franceschini)

, gara-2 della finale playoff di basket Serie A 2016-2017, si gioca al Taliercio nella serata di lunedì 12 giugno (palla a due alle ore 20:45): la serie è al momento sul risultato di 1-0 in favore dell’Aquila che, esattamente come aveva fatto nella semifinale, ha girato immediatamente il fattore campo e obbliga in ogni caso la Reyer a vincere almeno una partita in trasferta se vuole mettere le mani sullo scudetto.

La finale si è ribaltata: la partita di questa sera è fondamentale soprattutto per Venezia, che vincendo avrà “semplicemente” fatto il suo dovere ed eviterà di andare al PalaTrento con la necessità di espugnarlo due volte. Viceversa, naturalmente, una vittoria della Dolomiti Energia metterebbe la squadra di Maurizio Buscaglia in una posizione assolutamente favorevole per conquistare quello che sarebbe il primo tricolore della storia.

Gara-1 è stata sostanzialmente dominata da Trento, che ha girato all’intervallo lungo con 17 punti di vantaggio; la rimonta della Reyer è stata tardiva, con solo due giocatori in doppia cifra ma soprattutto soltanto tre con una valutazione superiore al 10. Venezia ha dominato a rimbalzo (46 – 11 di Esteban Batista – contro 32) e ha tenuto botta nella percentuale dei tiri da 2 punti, ma ha tirato malissimo dal perimetro e questo ha fatto la differenza.

Trento ha vinto con le sue solite armi: gli assist di Aaron Craft (7), l’intensità di Joao Gomes e Dustin Hogue (29 punti e 10 rimbalzi in coppia) e un Dominique Sutton che è stato esiziale con il suo 7/13 dal campo, prendendosi tanti tiri ma capendo anche il momento per difendere. I suoi 7 recuperi hanno spaccato la partita: l’Aquila ha avuto un saldo positivo tra palle perse e recuperate (+2), laddove la Reyer ha perso la bellezza di 19 palloni con appena 7 recuperi.

Intensità diversa: forse Venezia sperava di uscire alla distanza come già era accaduto in certi episodi delle serie precedenti, adesso invece si trova a inseguire e non sarà affatto semplice vincere anche solo questa gara-2. La squadra di Walter De Raffaele deve ripartire dal secondo tempo di sabato sera, in particolare dal quarto periodo: vero che Trento era già sopra di 18 punti, ma il 24-15 di parziale può essere importante perchè in una serie nella quale bisogna vincere quattro partite diventa importante anche giocare il cosiddetto “garbage time”, perchè è qui che si possono trovare accorgimenti giusti e ritmo per le partite successive.

Di sicuro la Reyer ha bisogno di ritrovare il miglior Julyan Stone: il playmaker in gara-1 ha chiuso senza punti e prendendosi un solo tiro in 13 minuti, catturando 5 rimbalzi e distribuendo 2 assist e chiudendo con una palla persa ma senza recuperi. Un giocatore che raramente si prende tante responsabilità offensive ma che dovrà iniziare a guardare maggiormente il canestro se vorrà aiutare i compagni a vincere una partita diventata quasi da dentro o fuori.

Due le modalità per seguire Venezia-Trento in diretta tv: in chiaro per tutti sui canali Rai Sport e Rai Sport + mentre, per gli abbonati alla televisione satellitare, l’appuntamento è su Sky Sport Mix o Sky Sport 1. Per quanto riguarda la possibilità di seguire gara-2 in diretta streaming video, potrete visitare il sito www.raiplay.it oppure, per gli abbonati al satellite, attivare senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.