Gara-1 termina con il trionfo della Segafredo, che sale 1-0 nella serie e grazie al contributo dei due americani Michael Umeh e Kenny Lawson (oltre alla solidità di un fondamentale Klaudio Ndoja) domina l’Alma in virtù di uno strappo arrivato a cavallo dei due tempi. Trieste dovrà ora provare altre soluzioni in gara-2, se non altro per giocarsela; anche il quarto periodo inizia con polveri bagnate, tanto che Bologna segna dopo 3’45’’ (con una tripla di Gabriele Spizzichini) ed è il canestro del sorpasso parziale, perchè Trieste ha segnato soltanto un canestro. Umeh apre a 24 punti un vantaggio che nel terzo periodo era arrivato anche a +29; comprensibilmente poi la Virtus abbassa i ritmi, ma senza rinunciare ad attaccare perchè in una serie al meglio delle 7 partite è importante curare i minimi dettagli e sfruttare anche il garbage time. Non è un caso che Alessandro Ramagli tenga in campo i suoi americani anche quando è passata la boa di metà periodo; Dalmasson invece inizia subito a svuotare la sua panchina, dando spazio a Ferraro che sostituisce Prandin (solo 2 punti nel secondo tempo dopo l’ottimo avvio). Nella Segafredo entra Tommaso Oxilia, classe ’98, Lorenzo Baldasso ricuce fino al -20 provando a rendere il passivo meno amaro ma dall’angolo Ndoja risponde colpo su colpo. Con 3’04’’ da giocare entra anche Lorenzo Penna, Umeh resta in campo per andare all’assalto dei 30 punti come dimostra prendendosi il jumper (sbagliato), esce invece Lawson (18 punti e 10 rimbalzi) sostituito da Davide Bruttini. Umeh esce con 28 punti a 1’35’’: per lui valutazione di 22, 7/12 dall’arco e una leadership assoluta. E’ il segnale: gara-1 finisce, Trieste la deve resettare subito e così anche la Virtus. (agg. di Claudio Franceschini)
Uno straordinario terzo quarto da parte della Segafredo chiude la pratica con largo anticipo e lascia a Trieste un ultimo quarto nel quale provare semplicemente a ricucire e riprendere un po’ di fiducia in vista di gara-2, che potrebbe essere un “pivotal game”. Bologna apre il terzo periodo con un parziale devastante, spinto dal solito Michael Umeh che infila 6 degli 8 punti che portano la squadra di casa sul +22 (60-38); quando Gentile va da Lawson per la schiacciata devastante si arriva addirittura al +24 e sembra la giocata che uccide definitivamente un’Alma incapace di reagire. Ci sono tanti minuti in campo per Gabriele Spizzichini, che ripaga attaccando la difesa schierata e guadagnando due liberi con i quali si iscrive al tabellino (sono per lui i primi tiri in assoluto in questa gara-1) e soprattutto allarga a 25 il divario tra le due squadre. Poi entra in gioco Klaudio Ndoja: tiro libero e tripla, Bologna vola a +29 con una Trieste assolutamente annichilita. Jordan Parks va in lunetta con 4’11’’: il suo 1/2 spezza il sortilegio e chiude il parziale di 15-1. E’ un barlume di speranza e una scintilla di orgoglio: genera una tripla di Cittadini che va in lunetta con due tiri liberi e porta un antisportivo (che Da Ros non converte). Trieste torna a segnare, ma è un palliativo: anche se la Virtus si ferma (e ci può stare) l’Alma è troppo indietro nel punteggio per rientrare davvero in partita ed è troppo molle a rimbalzo. Ci aspettano dieci minuti di garbage time a meno di un miracolo giuliano: staremo a vedere. (agg. di Claudio Franceschini)
Al PalaDozza siamo all’intervallo lungo. Prove di fuga per la Segafredo in gara-1: spingono i soliti Umeh e Stefano Gentile, mentre Kenny Lawson dopo il super primo quarto si prende qualche giro di pausa ma resta sempre molto importante a rimbalzo. Per la prima volta nella partita l’Alma accusa il colpo e quando Umeh arriva a 3/6 dall’arco (12 punti) termina sotto di 11 (37-26) vedendo scappar via la gara. Jordan Parks evita la mareggiata stoppando Umeh (dopo aver subito da Lawson la stessa sorte) ma Trieste fa una fatica tremenda a segnare, lo fa Javonte Green e spezza il parziale di 8-0. Risponde Umeh con la penetrazione e Eugenio Dalmasson impara la dura realtà del dover fronteggiare una squadra che ha tante soluzioni offensive e soprattutto ha due americani decisivi e difficilmente arginabili. La Virtus allora allunga: Lawson e Umeh chiudono il primo tempo con 16 punti a testa, Ndoja ne ha 7 mentre solo Javonte Green ha la doppia cifra per punti in casa Trieste (12) e gli altri stanno giocando sotto il par; con il canestro di Marco Spissu sulla sirena Bologna si prende il +14 con cui va al riposo, adesso per l’Alma sarà difficile rientrare (agg. di Claudio Franceschini)
Virtus Bologna-Trieste 27-24: fine primo quarto al PalaDozza e partita subito intensa. Il PalaDozza è una bolgia: a ogni canestro della Segafredo esplode in un boato assordante e i giocatori di casa ne sono esaltati. Specialmente i due americani: Michael Umeh e Kenny Lawson frustano la retina e spingono la Virtus in vantaggio anche con il contributo del solido Klaudio Ndoja. Stefano Gentile entra in partita appena dopo la metà del quarto, cercando di portare esperienza; dall’altra parte prova a rispondere un ispirato Jordan Parks che però trova poco aiuto dagli altri, se non dal veterano Daniele Cavaliero dal quale Trieste cerca di andare per sopperire alla troppa emozione per il contesto inedito. Emozione che scompare con il passare del tempo: aiutano anche due triple consecutive dall’angolo di Roberto Prandin, la seconda punisce la distratta difesa bolognese e sancisce la parità (22-22). Ci pensa Lawson dalla lunetta a dare il nuovo vantaggio alla Virtus: l’americano è il primo giocatore in doppia cifra, ma risponde Javonte Green con l’alley oop alzato da Cavaliero. Lawson è una furia ma anche lui sbatte contro la difesa triestina che lo stoppa, si entra nell’ultimo minuto e Ndoja va in confusione: palla persa in attacco e fallo banale e lontano dalla palla sull’azione successiva. La Virtus però non è ancora in bonus: solo rimessa per l’Alma che gestisce male (passi di Matteo Da Ros), allora la Segafredo mette in partita Gentile. Ultimo possesso a Trieste: Da Ros spara un air ball dall’angolo. (agg. di Claudio Franceschini)
Si avvicina la palla a due di gara-1 tra Virtus Bologna ed Alma Trieste. L’anno scorso il campionato di basket A2 ha visto trionfare la Leonessa Brescia, che nella serie finale sconfisse la Fortitudo Bologna per 3-2. Il 2014-2015 è invece stata la stagione dell’Auxilium Torino, tornata in Paradiso dopo la combattuta disputa con Agrigento, domata solo dopo gara-5. Al campionato 2013-2014 risale la promozione dell’Aquila Trento, che oggi si sta giocando addirittura lo scudetto contro la Reyer Venezia: già allora la squadra bianconera era allenata da Maurizio Buscaglia, che giudò i suoi ragazzi al salto di categoria a braccetto con Capo d’Orlando. Nel 2012-2013 fu la volta di Pistoia, vittoriosa su Brescia in un’altra serie finale decisa solamente alla bella. La stagione precedente, quella targata 2011-2012, erano bastate 4 partite per decretare il successo dell’Enel Brindisi proprio su Pistoia. Chi sarà la prossima squadra ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di LegaDue? (aggiornamento di Carlo Necchi)
Di ‘ambizione’ e ‘desiderio’ ha parlato anche Eugenio Dalmasson, l’allenatore che ha guidato Trieste alla disputa delle finali promozione contro la Virtus Bologna. Il coach biancorosso punta sulla spinta acquisita dalla sua squadra durante la postseason: “In questo mese e mezzo abbiamo messo in cascina un bagaglio d’esperienza notevole, con tante partite battagliate, vinte, perse, arriviamo quindi pronti con la voglia di continuare a ben figurare”. Dalmasson ha evidenziato come nei playoff Virtus Bologna e Trieste abbiano seguito percorsi diversi, ma che in stagione regolare avevano concluso con lo stesso bottino (42 punti): “Il nostro obiettivo sarà quello di mettere il più possibile in difficoltà fin da subito una squadra lunga, forte ed esperta come la Virtus, diretta da un grande allenatore. Il fatto di tornare al PalaDozza dopo averci giocato due partite la scorsa settimana (contro la Fortitudo, ndr) può sicuramente tornarci utile a livello di impatto emotivo, sappiamo che troveremo un palasport caldo e affollato, pronto a caricare una squadra che a distanza di dieci mesi sta per giocarsi il ritorno nella massima serie ma noi non abbiamo timore, sappiamo quello che ci aspetta e siamo pronti ad affrontare avversario e contesto”. Secondo Dalmasson, la Virtus avrà il dovere di vincere per la sua storia, ma anche Trieste sta seguendo un suo percorso: “Negli ultimi due anni abbiano chiuso la regular season al settimo e al sesto posto, fino al terzo posto di quest’anno. I miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti, il fatto di essere arrivati fino a questo punto attraverso un percorso fatto di tante battaglie, può solo dare ulteriore valore a quanto siamo riusciti a raggiungere, e che siamo pronti ad affrontare”. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Come detto sono già 3 i precedenti stagionali tra Virtus Bologna e Trieste. Il primo risale al 7 dicembre 2016 e vide la Virtus prendere il lago nel primo tempo, grazie ad un parziale da 24 punti a 7 che le permise di rientrare per l’intervallo lungo sul +16 (43-27). Negli ultimi due periodi Trieste tornò a giocarsela alla pari ma senza riuscire a rosicchiare lunghezze: risultato finale 76-63 per le V nere con Guido Rosselli ad un rimbalzo dalla doppia doppia (18+9 rimbalzi, oltre a 4 recuperi ed altrettanti assist), e Kenny Lawson autore di 17 punti e 13 rimbalzi. Return match il 26 marzo scorso al PalaRubini: questa volta fu l’Alma a tentare la fuga nel primo tempo, concluso avanti di 10 lunghezze sul 36-26. Una dote di vantaggio conservata dopo l’intervallo, se negli ultimi 10’ la Virtus Bologna provò a spingere sull’acceleratore; gli sforzi di Lawson e compagni però valsero solo il -6 finale, sul 71-65. Top scorer biancorosso Davonte Green con 13 punti, doppia cifra anche per Alessandro Cittadini e Jordan Parks (12 a testa). In mezzo la semifinale di Coppa Italia, con Trieste davanti prima del rettilinea finale ma poi briciata a pochi metri dall’arrivo; per la Virtus un Lawson sontuoso, autore di 25 punti con 7/8 al tiro da tre, ma anche un grande Rosselli capace di sostenere la squadra nei momenti di difficoltà. All’Alma, in vantaggio anche di 9 lunghezze ad inizio ultimo quarto, non bastò un Green formato gigante (37 punti!). Queste però sono altre storie: da oggi si riparte da zero… (aggiornamento di Carlo Necchi)
In vista di gara-1 contro Trieste, l’allenatore della Virtus Bologna Alessandro Ramagli ha definito l’Alma un avversario ‘energico’, contro cui sarà importante pareggiare l’impeto agonistico e mantenere alta l’intensità. Questa l’analisi prepartita del tecnico bianconero: “Ci sarà meno tatticismo delle altre sfide, e quindi l’aspetto energetico sarà fondamentale. Lo slittamento di gara 1 rende l’attesa lunga. Di solito chiudere in 3 partite ti permette di recuperare a fronte di chi, invece, arrivando alla quinta perde qualcosa. Invece così avranno il tempo per riprendersi. Noi ora sentiamo solo il desiderio di giocare, ci siamo allenati bene, di squadra”. Il coach ha proseguito spiegando come la sua squadra abbia sempre alimentato il desiderio-promozione, alzando l’asticella di partita in partita. Quanto all’atmosfera che circonda la Virtus Bologna, Ramagli ha parlato di grande ‘fermento, desiderio ed eccitazione’; i giocatori però dovranno essere bravo a non farsi travolgere dall’emotività e a rimanere sul pezzo, pensando anzitutto a come portare a casa gara-1. (aggiornamento di Carlo Necchi)
Sarà diretta dagli arbitri Ursi, Bongiorni e Dionisi. La serie finale del campionato di basket A2 scatta martedì 13 giugno 2017 al PalaDozza di Bologna, palla a due in programma alle ore 20:30. La Virtus di coach Alessandro Ramagli e l’Alma Trieste guidata da Eugenio Dalmasson si giocano la promozione in Serie A: per la squadra emiliana sarebbe un ritorno dopo appena un anno di LegaDue, mentre i friulani coronerebbero la rincorsa partita dall’Eccellenza dopo il fallimento societario de 2004.
Le due squadre si conoscono essendosi già sfidate in stagione regolare (1 vittoria a testa): erano incluse entrambe nel girone Est ed hanno chiuso in testa a pari punti (42), con anche la Dé Longhi Treviso; in questa serie finale sarà però la Virtus a godere del fattore campo, in virtù della miglior differenza punti complessiva accumulata in regular season (+234 contro il +216 di Trieste). A tal proposito riepiloghiamo il calendario del confronto, al meglio delle cinque sfide (sarà promosso chi se ne aggiudicherà per primo tre): al PalaDozza anche gara-2 fissata per giovedì (15 giugno) alle ore 20:30, mentre gara-3 (lunedì 19 ore 20:45) e l’eventuale gara-4 (mercoledì 21 ore 20:30) si disputeranno al PalaRubini di Trieste.
Dovesse rendersi necessaria la bella si tornerebbe al PalaDozza nella serata di venerdì 23 giugno (ore 20:30). In questi playoff la Virtus Bologna ha perso solo 2 partite, contro Agrigento al primo turno e contro Treviso nei quarti di finale, superando entrambi i turni per 3 vittorie a 1. In semifinale le V nere non hanno lasciato nemmeno le briciole alla pur insidiosa OraSì Ravenna, eliminata con un secco 3-0. Chi però si aspettava uno spettacolare derby finale contro la Fortitudo, che si era pensato di giocare addirittura allo stadio Dall’Ara, non ha fatto i conti con Trieste.
L’Alma di coach Dalmasson ha infatti eliminato l’altra squadra di Bologna stravincendo gara-5 (80-60), dopo che la Fortitudo era riuscita a recuperare i due ko iniziali portando la serie sul 2-2. In precedenza Trieste aveva estromesso anche Tortona (3-1 nei quarti) e Treviglio negli ottavi (3-2). Ora sulla strada biancorossa si ripresenta l’ostacolo Virtus, lo stesso che l’Alma non è stata in grado di superare in Coppa Italia: le V nere infatti hanno avuto la meglio nella semifinale dello scorso 4 marzo, rimontando 9 punti di svantaggio nell’ultimo quarto e concludendo sull’86-74, prima di andare a vincere il trofeo nell’ultimo atto contro Biella.
Quanto ai probabili quintetti base di gara-1, entrambe le squadre si presentano senza nuovi infortunati. Lo starting five della Virtus Bologna dovrebbe comporsi con Kenny Lawson e Klaudio Ndoja nel settore lunghi, Guido Rosselli in posizione di ala piccola, Michael Umeh e Marco Spissu nel backcourt e Stefano Gentile nei panni di sesto uomo di lusso. Per l’Alma Trieste previsti invece il pivot Matteo Da Ros, ex di turno avendo giocato con la Virtus nel 2007-2008, l’esplosiva ala USA Jordan Parks, l’altro statunitense Davonte Green, Lorenzo Balasso nel ruolo di guardia e Daniele Cavaliero in cabina di regia.
Gara-1 tra Virtus Bologna e Trieste sarà trasmessa in diretta tv da Sky sul canale Sport 1 HD, il numero 201: telecronaca dalle ore 20:30 a cura di Paolo Redi, con il commento tecnico dell’ex nazionale Matteo Soragna. I clienti Sky abbonati al pacchetto Sport potranno seguire il match anche in diretta streaming video, tramite l’applicazione SkyGo disponibile per pc, tablet e smartphone. Aggiornamenti sul risultato e l’andamento della partita sul sito internet ufficiale www.legapallacanestro.com, che metterà a disposizione una schermata play-by-play con punteggio e statistiche in tempo reale.