Non c’è molto da commentare di questo ultimo quarto di Olimpia Milano Trento. Basta leggere il risultato finale per farsi una idea: !02 a 82 per gli ospiti che hanno conquistato la prima storica finale della loro storia. In questa impesa clamorosa di Trentoi fatta di serietà, energia, difesa, organizzazione societaria, c’è molto, forse troppo del fallimento dell’Olimpia Milano. E soprattutto del suo coach, Repesa. Una squadra che non è mai stata tale, fatta di nuoni, tanti ottimi giocatori che hanno giocato da soli. Senza spirito di sacrificio, senza coesione, senza identità, senza voglia di vincere. Una squadra figlia della presunzione del suo allenatore che non si è mai caricato sulle spalle le colpe di una stagione fallimentare in Europega prima e ora in campionato. Il tricolore era il minimo che Armani chiedeva. Ora va capito cosa accadrà sotto la Madonnina. Sarà per l’ennesima volta rivoluzione, e non urliamo allo scandalo, visto che le fondamenta gettate ogni volta sono sbagliate. La testa di Repesa è il minimo. Ma crediamo che molti giocatori saluteranno. Paola Ellisse stasera dormirà contenta, sognando la sua favola Trento. Bellissima per carità. ma il basket italiano ormai si è ridotto a tante favoie (Avellino, Venezia ecc ecc). Andando oltre il politicamente corretto, per gli amanti del basket queste favole sono degli incubi se pensiamo a come sono cadute in basso le metropoli Milano, Roma insieme alle due bolognesi. E a come si è ridotta la nostra serie A che, con tutto il rispetto, vedrà una finale Trento contro Avellino o Venezia. Per la gioia di Marco Crespi e della Ellisse che faranno un tete a tete insieme a pochi intimi curiosi.  



Prima di raccontarvi cosa è successo in questo terzo quarto la menzione principale la merita Paola Ellisse di Sky. Mi chiedo cosa pensa la sua azienda del tifo sfegatato per Trento che sta facendo la buona (e mediocre) Ellisse. Vedremo come riderà quando alle finali nessuno si filerà un Venezia Trento qualunque. Urlate della Ellisse ad ogni canestro di Trento: faziosità, poca professionalità. Ma chi la paga questa mezza donnina? Comunque sulla partita c’è poco da dire. Basta vedere l’antisportivo fischiato a Fontecchio a 4 minuti dalla fine del terzo quarto. Milano morta nell’anima, sguardo perso, oltre 15 punti di distacco. Milano ormai vede sempre più vicina una eliminazione clamorosa. La Ellisse parla di un 4/4 pazzesco di Trento e del “suo” Flaccadori. Noi diciamo che la colpa maggiore è di una Milano che non ci ha capito nulla ed è caduta in uno stato confusionale. La differenza la fa l’energia. E oggi non si è vista negli occhi dei milanesi.   



Milano sta giocando col fuoco, pare quasi che abbia deciso di accettare la sfida tattica di Trento senza voler ribaltare il copione. Trento aggressiva con una difesa arcigna, Milano che non trova gli spazi e che sparacchia da tre punti. Pensate che Milano ha tirato ben 16 volte da 3 punti. Poco meno dei tiri tentati da 2 punti. Partita condotta sempre da Trento (per la gioia della giornalista di Sky, mah?!) grazie a un super Sutton migliore marcatore sino ad ora, autore di 17 punti e un ottimo e chirurgico Flaccadori. Però Milano è pazza, si sa. E dopo tanti errori coach Repesa pesca un jolly. A metà secondo quarto butta nella mischia un incredulo Brunone Cerella per la gioia del Forum che aumenta il tifo e la carica per i padroni di casa. Basta Cerella a mettere energia alla difesa e a riacciuffare la partita a 3′ dalla fine del quarto: 39-39 dopo che l’Olimpia era stata sotto di 8 punti. Altre scelte scriteriate al tiro per Milano e il primo tempo si chiude col punteggio di 43-46 per Trento. 



Milano Trento partita da infarto per le coronarie dei tifosi milanesi. L’olimpi è con le spalle al muro e deve vincere per forza tra le mura amiche. Trento con la testa più leggera. E si vede. Milano inizia con giudizio va avanti ma poi comincia a mettere insieme una sfilza di palle perse e di errori (già visti purtroppo in questa serie) e Trento mette la testa avanti al minuto 5, 14-11. Un grandissimo Sutton tra le fila di Trento, autore di 11 punti. Milano si intestardisce col tiro da tre, quattro di fila, ma la scelta non è premiata. Difesa dura di Trento, grande aggressività, con l’Olimpia Milano che non è ancora riuscita a leggere la situazione e a trovare delle contromisure. A tre minuti dalla fine del primo quarto tripla impossibile di Craft che porta lil risultato su 22 a 15. Repella decide di ruotare tutti i suoi uomini alla ricerca del quintetto giusto. Ma nessuno dei suoi uomini per ora è in ritmo. Ci pensa alla fine Abass che a 1 minuto dalla fine mette un parziario di 5 punti e porta il risultato su 20 a 24. Punteggio che chiude il primo quarto dominato da Trento.  

Joao Gomes sta ormai diventando una costante per l’Aquila Trento, che si presenta al Fortum di Assago con la speranza di infliggere la stoccata decisiva all’Olimpia Milano. Non sarà facile ma la Dolomiti Energia sembra ‘calda’ al punto giusto per tentare un’altra impresa. In particolare, Gomes sta alzando il suo livello di gioco in questi playoff: per lui i 21 punti di gara-4 rappresentano il secondo miglior bottino stagionale, dopo i 25 rifilati a Brescia nella 13^giornata di campionato. Da notare come in postseason il trentaduenne portoghese stia viaggiando a 14,3 punti e 7 rimbalzi, dopo aver chiuso la stagione regolare con 9,5 punti e 5,4 rimbalzi di media. Miglioramento sensibile nel tiro dall’interno dell’area: tra quarti e semifinali Gomes ha infilato 19 tentativi su 34 (55,9%), mentre in regular season aveva concluso con 37/89 (41,6%). A livello di squadra, Trento ha terminata per l’ottava volta in stagione con meno di 65 punti subiti (sono stati 64 in gara-4): in tutte queste circostanze la Dolomiti Energia ha fatto risultato pieno. Milano potrebbe quindi cercare di alzare il ritmo di gioco e conseguentemente anche il punteggio, per provare a forzare l’organizzazione difensiva degli avversari. (aggiornamento di Carlo Necchi) 

In gara-5 delle semifinali playoff, l’Olimpia Milano spera di voltare subito pagina dopo la sconfitta di mercoledì e di tenere aperta la serie di semifinale. In gara-4, la squadra allenata da Jasmin Repesa ha registrato due record negativi stagionali: mai quest’anno l’EA7 aveva concluso con il 36,2% complessivo dal campo; al PalaTrento, Cinciarini e compagni hanno segnato solo 21 canestri su 58 tiri totali. Da considerare però anche l’ottimo lavoro difensivo di Trento, soprattutto se si osserva che per l’Olimpia il precedente primato negativo era scaturito sempre in questa serie, e nella fattispecie in gara-2 che Milano aveva chiuso con un complessivo 39,7%. Inoltre, l’EA7 non aveva mai subito una sconfitta di 24 punti nella stagione corrente; proprio Trento però aveva già battuto i campioni d’Italia di 22 lunghezze, nel match del 2 aprile scorso valido per la 25^giornata di regular season. Il -24 di mercoledì diventa inoltre il quinto peggior scarto subito da Milano nei playoff: per il record assoluto bisogna tornare alla stagione 2008-2009, quando la Montepaschi Siena s’impose per 47-82 al Forum (+35). (aggiornamento di Carlo Necchi)

Toni di ben altro tipo per coach Maurizio Buscaglia, allenatore di Trento che con la sua squadra è salito sul 3-1 contro un’Olimpia Milano favorita alla vigilia della serie. Nel post partita di gara-4, il coach della Dolomiti Energia ha parlato di ‘buonissima partita’ da parte dei suoi ragazzi: “Siamo partiti bene, lavorando con efficacia in difesa sulle soluzioni che avevamo provveduto ad aggiustare dopo gara 3. Quando noi riusciamo ad essere aggressivi, a pressare la palla, a raddoppiare con decisione nelle situazioni giuste, riusciamo ad esprimerci come possiamo. Perché è difendendo così che possiamo prendere 40 rimbalzi, forzare 20 palle perse, e riuscire a giocare come vogliamo in attacco perdendone poche”. Buscaglia ha sottolineato come spesso, la prestazione della sua squadra parta dalla metacampo difensiva: l’efficacia sotto il proprio canestro genera un migliore ritmo nell’azione d’attacco. In chiusura, coach Buscaglia ha dedicato il successo in gara-4 ad una persona speciale: “Rivolgo un pensiero e un abbraccio alla famiglia di Giorgio Colombo, uno storico amico di Aquila Basket che ci mancherà”. (aggiornamento di Carlo Necchi) 

Dopo la sconfitta della sua Olimpia Milano in gara-4, coach Jasmin Repesa ha dovuto rivolgere ancora una volta i complimenti all’Aquila Trento, definendo la sua vittoria meritata. Secondo l’allenatore dell’EA7, i giocatori della Dolomiti Energia hanno avuto molta più energia rispetto ai biancorossi, catturando tanti rimbalzi e prendendo fiducia dai palloni persi milanesi. Secondo Repesa la situazione è ancora rimediabile, ma in gara-5 l’Olimpia dovrà perlomeno replicare l’energia e l’attenzione messe in campo in gara-3. Il coach ha proseguito: “Stasera (mercoledì, ndr) non abbiamo risposto nel secondo quarto quando noi avevamo due falli e loro sei o sette ma sono stati più aggressivi lo stesso. Gara 5? Vorrei solo che la squadra fosse giudicata solo per l’approccio e non un tiro sbagliato in più o meno”. Nell’ultimo match Milano ha retto il confronto a rimbalzo, perlomeno a livello quantitativo (37 contro i 40 di Trento); inoltre Cinciarini e compagni hanno tirato meglio da tre (33,3% contro il 26,9% avversario), pagando però il gap nella percentuale al tiro interno (solo 13 canestri da dentro l’area, per il 38,2% mentre l’Aquila è arrivata al 57,9%) e nelle palle perse. Mentre la Dolomiti Energia ha sprecato appena 2 palloni nel primo tempo, finendo con 7, l’Olimpia ne ha buttati via 20. (aggiornamento di Carlo Necchi)

Sarà diretta dagli arbitri Roberto Begnis, Dino Seghetti e Michele Rossi. Prima sfida potenzialmente decisiva della serie: l’appuntamento è per le ore 20:45 di venerdì 2 giugno 2017, quando al Mediolanum Forum di Assago sarà alzata la palla a due di gara-5. L’Aquila Trento è ad un successo dalle sue prime finali scudetto, mentre l’Olimpia Milano vede da vicino il baratro dell’eliminazione.

Questo dopo una gara-4 in cui Trento ha offerto un’altra prova di straordinaria efficacia, su entrambi i lati del campo: non a caso agli 88 punti realizzati, record in questi playoff per l’Aquila, si sono accompagnati i soli 66 concessi all’attacco di Milano che non aveva mai segnato così poco quest’anno. La semifinale vede quindi la Dolomiti Energia avanti per 3-1 e con la possibilità di chiudere il conto in gara-5. Non dovesse farcela, la squadra di coach Maurizio Buscaglia avrà un’altra opportunità casalinga per ottenere il punto che le manca: l’eventuale gara-6 è in agenda domenica (4 giugno 2017) alle ore 20:45, mentre per l’eventuale bella si tornerebbe a Milano nella serata di martedì prossimo (6 giugno, stessa ora).

Nell’importantissima gara-5 l’Olimpia sarà ancora senza Miroslav Raduljica: il centro serbo ha saltato l’ultimo match per problemi fisici, ricevendo anche un permesso di rientro in patria per ulteriori verifiche, la sua avventura in biancorosso pare ormai al capolinea. Trento invece si ripresenta ad Assago senza infortuni ulteriori: rimangono ai box i lungodegenti Baldi Rossi e Moraschini. Nonostante le rotazioni accorciate (in primavera si è fatto male anche Devyn Marble, poi tagliato), l’Aquila sta letteralmente volando in questi playoff che finora l’hanno visto perdere soltanto una volta, in gara-3 contro l’Olimpia Milano; i meccanismi paiono ben oliati e le stelle della squadra si stanno alternando nel tirare la carretta.

Nell’ultimo match è stato il turno di Joao Gomes, autore di 21 punti e 10 rimbalzi che hanno alzato le sue medie in postaseason rispettivamente a 14,3 (è il miglior marcatore di Trento) e 7. Grazie anche al season high di Shavon Shields (16 punti) e all’energia del solito Dustin Hogue (12+8 rimbalzi), la Dolomiti Energia è riuscita a tenere sempre in mano le redini del punteggio, vincendo tutti i singoli quarti di gioco e terminando con uno scarto di 24 lunghezze. Milano è rimasta in partita per i primi 10 minuti, poi nel secondo quarto ha cominciato ad arrancare finendo per farsi travolgere dopo l’intervallo. Mantas Kalnietis è stato l’ultimo a mollare: per il playmaker lituano 14 punti e 7 rimbalzi.

Ha pesato anche l’assenza di Kruno Simon, giocatore chiave per il gioco dei campioni in carica: il croato si è fatto male in gara-2 subendo una lesione al quadricipite femorale, difficilmente potrà essere recuperato per gara-5. Ragion per cui coach Repesa dovrebbe riproporre il quintetto base con Andrea Cinciarini in cabina di regia, Ricky Hickman nel ruolo di guardia, Rakim Sanders in ala piccola e la coppia Davide Pascolo-Kateb Tarczewski a comporre il pacchetto lunghi. Per Trento lo starting five sarà il consueto: Aron Craft a dirigere le operazioni, Shavon Shields a completare il backcourt, Betinho Gomes e Dominique Sutton nelle posizioni di ala e Dustin Hogue sotto canestro.

Gara-5 delle semifinali playoff tra Olimpia Milano ed Aquila Trento sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport + HD, canale numero 57 del digitale terrestre e 227 (5557 in alta definizione) di Sky; diretta in streaming video sul sito web ufficiale www.raiplay.it. Olimpia Milano-Trento andrà in onda anche sugli schermi di Sky Sport: i canali di riferimento saranno Sport Mix HD (numero 106) e Sport 1 HD (n.201), per gli abbonati al pacchetto Sport diretta anche in streaming video su pc, tablet e smartphone, tramite l’applicazione SkyGo.