Nonostante nella gara 6 tra Trento e Venezia Tonut abbia messo a bilancio appena 5 minuti in campo senza ricucire a mettere punti sul tabellino, al termine del match la guarda orogranata ha dichiarato ai microfoni di Sky sport: “ce lo siamo meritato, per tutto quello che abbiamo fatto quest’anno, dispiace per Trento perché hanno fatto una stagione incredibile. Però se io guardo quanto abbiamo fatto noi, anche in europa dove abbiamo fatto un super campionato e qui in Italia è stato anche meglio. Dobbiamo capire che  con una buona squadra così con tanti campionai magari non serve un punto in più o un canestro in più, ma una difesa: i minuti si guadagnano così. In nazionale? Speriamo, sarebbe già in sogno essere nella lista dei 24 convocati agli europei, come è stato l’anno scorso è stato tutto inaspettato. Aspetto quello e poi cercherò di lottare il più possibile “.



Tra i grandi protagonisti dei gara 6 tra Trento e Venezia ma in generale della bella cavalcata della formazione lagunare fino alla vittoria del suo terzo successo di basket A1 è stato senza dubbio il centro Tomas Ress, vero recordman della serata di ieri. L’alto atesino infatti con il titolo nazionale vinto ieri sera al Pala Trento ha raggiunto gli 8 scudetti su 9 finali disputate con tre squadre diverse in 19anni di carriera. Lo stesso Ress ha così commentato il successo della Reyer ai microfoni di Sky Sport: “sapevamo sarebbe stato difficile però siamo un grande gruppo e abbiamo lottato dal primo minuto all’ultimo. Complimenti a Trento davvero, ha dato battaglia in tutte le partite e va a loro un grande merito: vinceranno prima o poi è un grande club. E’ stata una cavalcata bellissima. L’ultimo scudetto ha sempre il sapore più bello? Eh direi di si, dopo che ho perso in gara 7 quello prima questo pesa moltissimo”.



Se la vittoria dello scudetto per Venezia è più che meritata, va reso onore anche a Trento che ha combattuto fino all’ultimo anche in gara 6 per strappare agli orogranata una vittoria che avrebbe dato alle aquile la possibilità di giocarsi il tutto per tutto in gara 7. Al termine della partita il tecnico bianconero Buscaglia ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: “a che penso? appena finita una partita che volevi pareggiare pensi anche alla meta che era quella di andare a gara 7: poi mentre aspetti un po’ pensi alla stagione. Lo scudetto è uno, l’hanno vinto loro e gli faccio i complimenti sono stati bravi. Non c’è e un altro, c’è orgoglio di aver allenato questo gruppo e c’è la soddisfazione di none sete stati intrusi ma di aver certificato piano piano il fatto che ci meritavamo tutto questo. È un punto di partenza”



Venezia è campione d’Italia 2017 di basket A1 per la terza volta nella sua storia: un traguardo davvero incredibile per la formazione di De Raffaele, che ha davvero meritato il tanto ambito traguardo. Lo stesso coach orogranata al termine di gara 6 vinta contro Trento ha poi dichiarato: “ancora non ho realizzato, è un emozione grandissima, abbiamo vinto lo scudetto e credo che  alla fine sia stato meritato. Non eravamo favoriti assolutamente, ma abbiamo condotto una stagione importante sia in Italia che in Europa, con tanta umiltà e credo che poi nei play off siamo stati costanti. Devo rendere onore a Trento che è stata una grandissima avversaria, e al suo allenatore: hanno condotto una grande finale e meritando di arrivare dove sono arrivati. Stasera è stata un partita di grandissimo spessore e presenza mentale, cosa che non era facile qui in trasferta. Devo dire grazie a questi giocatori, sono stati un gruppo eccezionale e mi hanno dato tutto anche qui è stato impiegato meno per scelta tecnica. Grazie allo staff al presidente, alla società e a tutti. 

Con la vittoria al Pala Trento per 81-78 è Venezia a cucirsi sulla maglia lo scudetto del campionato di basket A1 per la terza volta nella sua storia: i lagunari con il trionfo in gara 6 chiudono la serie sul 4-2 contro le aquile, autrici di una prestazione in questa finale di scudetto davvero unica ed entusiasmante. Ma vediamo ora cosa è successo in campo al pala Trento in questa gara 6, dove fondamentali per la disfatta dei padroni di casa sono stati una certa stanchezza e  alcuni errori dalla lunetta, pagati carissimi contro una Venezia davvero motivata fino alla sirena finale del match. Dopo un primo quarto davvero equilibrato, che si è chiuso sul 17-17 il secondo aprile della gara 6 della finale scudetto di A1 porta il segno delle aquile. Trento infatti parte fortissimo portandosi addirittura sul +11 in vantaggio nel tabellone, ma Ejim e Stone di fanno molto più aggressivi e trascinano gli oro granata fino a recuperate quasi in toto lo svantaggio, creato invece dalle superbe giocate dei bianconeri Forray e Hogue.

Il terzo tempo si apre con un tabellone che recita il 36-35 per Trento ma Venezia, forte del 3-2 finora guadagnato nella serie vuole festeggiare il terzo titolo italiano in terra straniera dopo 74 anni di attesa. Ress si accende e Bramos e Filloy gli vanno dietro: con una serie di triple la Reyer Venezia va subito avanti sul +12 a 23 minuti dal fischio d’inizio di gara 6 riuscendo poi a gestire il vantaggio fino ai primi minuti dell’ultimo decisivo quarto. Trento perciò si affida a Fiaccadori che riporta il tabellone sul 74-88 per gli orogranata, che nonostante il ribacio delle aquile non si fanno prendere dal panico. Venezia dalla lunetta infatti rimanere impeccabile con Filloy e Haynes mentre i padroni di casa si dimostrano al contrario troppo imprecisi: a poco servono Fiaccadori e Sutton, lo scudetto è dei lagunari di Coach De Raffaele.  Dopo un lungo periodo affatto semplice Venezia quindi torna sulla vetta più alta con il terzo scudetto della propria storia, riscattando così tanti anni difficili: non pochi infatti hanno dimenticato il periodo nero de 1996 quando la società fallì e rinacque dalle proprie ceneri l’anno dopo dalla C2. Da allora la Reyer ha lentamente ma costantemente andata in crescendo fino a trovare il 3 scudetto della propria storia a 74 anni di distanza dall’ultimo titolo vinto.