È il nuovo allenatore dell’Olimpia Milano. La notizia era già stata data ieri, tramite l’agenzia ProStep Sports che cura gli interessi del coach; è diventata ufficiale oggi, con un comunicato da parte della società meneghina. Contratto triennale per Pianigiani, che dunque torna in Italia dopo l’esperienza all’estero: nel 2012-2013 aveva infatti guidato il Fenerbahçe (non ancora lo squadrone di oggi) dimettendosi a febbraio mentre in questa stagione ha guidato l’Hapoel Gerusalemme alla vittoria del campionato israeliano. Per lui il settimo titolo nazionale: Pianigiani infatti ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della Montepaschi Siena, con cui ha vinto sei scudetti consecutivi oltre a quattro Coppe Italia e cinque Supercoppe, diventando anche l’ultimo allenatore capace di guidare una squadra italiana alla Final Four di Eurolega (semifinale persa contro il Maccabi Tel Aviv). Un vincente, che però in Nazionale ha fallito: nonostante avesse a disposizione un roster di tutto rispetto, Pianigiani non è andato oltre i quarti di finale agli Europei 2015, perdendo una sanguinosa partita contro la Lituania che ci aveva eliminati anche due anni prima – quando poi l’Ucraina ci aveva fatti fuori dalla corsa ai Mondiali. Forse in azzurro il senese avrebbe potuto fare qualcosa di più; il campionato nazionale resta invece la sua dimensione, ma Milano si aspetta soprattutto che Pianigiani faccia la differenza in Eurolega, che dovrà essere l’obiettivo da inseguire.
Con l’arrivo di Pianigiani, l’Olimpia Milano chiude anche definitivamente il biennio targato Jasmin Repesa. L’allenatore croato in generale non ha fatto male: intanto ha vinto lo scudetto al primo tentativo, poi ha finalmente portato la Supercoppa Italiana nella bacheca della società e come surplus ha vinto due volte la Coppa Italia. Eppure, visti i mezzi economici e tecnici a disposizione, Repesa non ha convinto: quest’anno l’eliminazione nella semifinale playoff (1-4 contro Trento) è stata l’apice di un campionato dominato sì ma con tanti punti oscuri, e soprattutto sul bilancio di Repesa pesa tantissimo il flop europeo. Anche con lui l’Eurolega è rimasta una maledizione: lo scorso anno l’Olimpia è arrivata ultima nel primo girone (3 vittorie e 7 sconfitte), nella prima stagione con il gruppo unico a 16 squadre era partita molto bene ma poi è affondata, perdendo 10 partite consecutive e chiudendo ancora in ultima posizione (8-22). Questi risultati hanno chiaramente influito nella valutazione dell’operato del croato; Pianigiani diventa il terzo allenatore dell’Olimpia nelle ultime cinque stagioni. Potrebbe eguagliare i suoi predecessori (appunto Repesa e Luca Banchi, che a Siena è stato il suo storico vice) nel vincere lo scudetto al primo tentativo, ma come detto la sensazione è che il tecnico senese sarà giudicato soprattutto in virtù di quello che riuscirà a fare in Europa. La sfida è già lanciata: ora si tratterà di mettersi al lavoro e impostare la squadra che dovrà disputare la stagione 2017-2018.