L’Alma chiude la serie di semifinale playoff sul 3-2 e vola in finale con la ventiduesima vittoria consecutiva al PalaRubini. Eliminata la Fortitudo, che non andrà a giocarsi la promozione nel derby contro la Virtus Bologna. Il quarto periodo si apre con Daniele Cinciarini che fa -6, ma Trieste risponde alla grande e con un encomiabile Roberto Prandin e una tripla di Matteo Da Ros torna in doppia cifra di vantaggio. Subito dopo si mette al lavoro Leonardo Candi: secondo tiro della sua partita e primi punti per il -8, una scarica di adrenalina per Bologna ma è lo stesso Candi a perdere un sanguinoso pallone che porta al quinto fallo di Stefano Mancinelli (2 punti con 1/4, 3 rimbalzi e 3 palle perse) e manda in lunetta Javonte Green che tocca i 21 punti e riporta l’Alma a +10 (64-54). Alex Legion vuole emularlo ma tira un mattone: è il momento di Green, che segna con fallo subito e a 5’39’’ dalla conclusione fa volare i suoi sul +13. Cinciarini segna con interferenza di Jordan Parks, ma Moretti cancella la decisione: restano 54 i punti della Fortitudo che se non altro ha palla in mano, bravo Legion a pescare il fallo di Green che però è solo il terzo di squadra per Trieste e soprattutto viene seguito dal fallo in attacco di Nazzareno Italiano, per di più il quarto della sua partita. Da Ros ne approfitta: tripla con la mano di Italiano in faccia, +16 che però diventa +14 con il ventesimo punto di Legion che non ne vuole sapere di arrendersi. Adesso però Trieste sente vicino l’obiettivo: segna Cavaliero in arresto e tiro ed entriamo negli ultimi 4 minuti della serie con la Fortitudo che perde un pallone sanguinosissimo con i suoi americani. L’Alma abbassa i ritmi volendo giocare con il cronometro e provando a portare in bonus la Kontatto: Italiano viene pescato con il quinto fallo e Matteo Boniciolli perde il terzo uomo della sua serata. Da Ros continua a litigare con la linea della carità: altro 0/2, ma Bologna non ha più lucidità e Cinciarini fa palla persa e antisportivo. Parks fa 2/2 (8 punti), Trieste è +18 e palla in mano con 3’12’’ da giocare. Arriva il quarto fallo di Candi su Prandin, Bologna inizia subito a scommettere sulle percentuali in lunetta e vuole spezzare il ritmo a un avversario galvanizzato; Prandin però non trema dalla lunetta e l’Alma è a +20 proprio quando non ci sperava più. Legion dimostra di essere un campione e arriva a 22 punti, Green risponde dalla lunetta (26 punti) ed è ancora +20. Ormai è finita, tanto che Prandin tornando in panchina per il suo quinto fallo (9 punti con 3/4) esulta già con i compagni. Gli ultimi due minuti sono uno spettacolo al PalaRubini: il pubblico biancorosso impazzisce e canta, l’Alma è in finale e a 13 anni dalla retrocessione ha la grande possibilità di tornare in Serie A. (agg. di Claudio Franceschini)
Il terzo quarto si apre con la tripla di Alex Legion che rimane l’unico canestro nei primi due minuti e mezzo. Stavolta però la Fortitudo segue con un parziale di 8-0, lo spezza Matteo Da Ros ma intanto la Kontatto è già rientrata a -15 che diventa -12 quando Alex Legion entra definitivamente in partita e, replicando quanto fatto in gara-4, prova a rimettere da solo in gara la sua squadra. Dalla lunetta Daniele Cavaliero dà ossigeno all’Alma, che però deve innanzitutto tenere psicologicamente rischiando un’altra clamorosa imbarcata in una partita che aveva di fatto chiuso; la squadra di Eugenio Dalmasson tiene con la sua difesa e Roberto Prandin attacca il canestro riportando i suoi a +16. Bologna impara su questa azione una dura lezione: se non difende non può trovare ritmo in attacco e la rimonta è difficile. Matteo Montano la spinge con un canestro difficilissimo uscendo dai blocchi; Bologna torna a sporcare le sue percentuali ricadendo nei vecchi errori, Trieste prova a giocare con pazienza ma le mani dopo il grande inizio si sono raffreddate. Dici difesa, ma è difficile: gli arbitri hanno metro severo e con 3’37’’ per chiudere il terzo periodo hanno già fischiato la bellezza di 39 falli (praticamente, quasi due per minuto). Si sblocca anche Javonte Green – dalla lunetta – e Trieste torna a +15; subito dopo a Jordan Parks viene fischiato un fallo antisportivo con un arbitro che ribalta la decisione dell’altro (che era di infrazione di passi). Va in lunetta Nazzareno Italiano: 2/2 e palla in mano per la Fortitudo che a 2’50’’ è sul -13, ma clamorosamente Bologna perde palla sulla rimessa e Prandin riporta il +15. Il recupero esalta Trieste: Parks stoppa Legion, Ruzzier fa sfondamento su Prandin e va in panchina con il quinto fallo, 0 punti con 0/1 al tiro e 2 palle perse. Javonte Green sente il momento e Trieste torna a +17, ma Italiano segna due triple in serie e improvvisamente Bologna si ritrova a -11 entrando nell’ultimo minuto. L’Alma prende paura e forza tempi e tiri: Legion prende in mano la situazione e lo svantaggio Kontatto torna in cifra singola (57-48). Incredibilmente si torna ad avere una partita anche perchè Green forza e commette fallo su Italiano che arriva a 7 punti in successione. Ultimo possesso Trieste: lo gioca Prandin in isolamento ma Da Ros butta via il pallone e Italiano non prende nemmeno il tiro. Gli ultimi dieci minuti, incredibilmente, saranno decisivi. (agg. di Claudio Franceschini)
Il secondo quarto di gara-5 diventa una battaglia con tiri forzati, tantissimi errori e punteggio bassissimo. L’Alma continua a litigare con le percentuali dalla lunga, e non “uccide” gara-5 perchè spesso si accontenta del tiro dai 6,25 dove però la mano resta freddina. Il problema della Fortitudo però è che impiega 2’24’’ nel secondo periodo per segnare i primi punti (con Alex Legion dalla lunetta) e dunque non riesce a rientrare; Trieste resta più pronta sui palloni vaganti, anche con le seconde linee che man mano entrano in campo (come Roberto Prandin, che si prende subito un fallo con una penetrazione in area). A meno di 7 minuti sul cronometro i biancorossi raggiungono il +20 (35-15), Bologna è orrenda e continua a perdere palloni e ha troppa fretta di andare a canestro, scegliendo male la sua mappa dei tiri e consentendo a una Trieste confusa e in rottura di restare in ampio vantaggio. Le polveri sono ancor più bagnate che all’inizio del primo periodo; la Fortitudo non segna mai, l’Alma si adegua ma se non altro la squadra di Eugenio Dalmasson ha un vantaggio enorme che può gestire giocando con il cronometro. La squadra di casa però spreca troppo in lunetta, Luca Gandini lotta sotto le plance e conquista due tiri liberi che se non altro muovono il punteggio (ma fa solo 1/2). Torna Cavaliero ma l’Alma è in rottura prolungata, Bologna sente il momento e va dentro a cercare Italiano: infrazione di passi e altra occasione sprecata, si entra negli ultimi 4 minuti e i punti totali sono 7. Rompe gli indugi allora Matteo Da Ros, che corre in contropiede e subisce il fallo di Italiano per due tiri liberi: ancora 0/2 per il lungo. Bologna torna a segnare ma solo ai liberi (con Cinciarini), se non altro riduce a -17 ma si entra già negli ultimi 3 minuti del quarto e per Mancinelli arriva un sanguinoso e pericoloso terzo fallo. Da Ros arriva a 0/6 consecutivo ai liberi: Trieste non segna da una vita e finalmente con 2’38’’ sulla sirena arriva il “gol” di Nazzareno Italiano, il primo canestro dal campo nel quarto per una Fortitudo che si trova a -14 più per demeriti avversari che per una vera strategia di rientro in partita. Risponde però Cavaliero, nel momento più importante: finalmente una tripla per l’Alma che torna a +17 e dà una risposta di carattere. La partita è brutta: tante interruzioni e viaggi in lunetta, attacchi poco fluidi e soluzioni estemporanee. Alex Legion non è in partita, perde un altro pallone in uno contro uno e allora la magata di Bossi vale 2 punti di Cittadini e un +19 per l’Alma entrando nell’ultimo minuto. Quando Legion pesta la linea di fondo, l’ultimo possesso è di Trieste: Parks guadagna una rimessa con 5’’8 sul cronometro, ed è lui a segnare il canestro del +21. Bologna ha segnato un solo canestro dal campo e ha fatto anche peggio del primo quarto: 10 punti segnati. (agg. di Claudio Franceschini)
Fine primo quarto al PalaRubini, si parte con mani fredde da entrambi i lati e con Daniele Cinciarini che parte in quintetto al posto di Michele Ruzzier, non al meglio. Nei primi due minuti e mezzo le due squadre combinano per 7 punti totali, la prima a sbloccarsi è l’Alma che apre un parziale di 27-9 e vola a dare la prima vera impronta a gara-5, sfruttando la verve di Javonte Green che inizia con 4/5 dal campo e 3/4 ai tiri liberi e in men che non si dica raggiunge la doppia cifra. Bologna trova linfa dalla lunetta con Justin Knox, ma il primo quarto è territorio di conquista di Green: altri due punti più il fallo subito e con 2’03’’ da giocare siamo a quota 13 (libero sbagliato) con Trieste che torna a +12 e sembra non avere4 la minima intenzione di frenare. L’Alma lavora bene a rimbalzo: Jordan Parks si mette in partita strappando la carambola difensiva, quando arriva l’alley oop tra Cavaliero e Parks la squadra di casa vola sul +14 ed esalta il pubblico del PalaRubini che vuole diventare un fattore. Entra anche Ruzzier che perde subito un pallone, il sesto di Bologna contro gli zero di Trieste; ne approfitta Stefano Bossi che incrementa il vantaggio interno a +16. Rottura prolungata di Bologna: Stefano Mancinelli sbraccia su Parks e gli arbitri lo pescano in flagrante, per due volte Trieste grazia gli ospiti ma l’ultimo possesso dice Bossi in lay up e +18 dopo 10 minuti. (agg. di Claudio Franceschini)
Sta per avere inizio il match tra Trieste e Fortitudo Bologna ultimo atto delle semifinali per i play off di Basket A2 che consegnerà questa sera il nome della seconda finalista che si giocherà a partire da questa domenica un posto nel campionato di A1. L’attesa al Pala Rubini è tantissima anche perché in queste serie entrambe le compagini si sono dimostrare davvero meritevoli di giocarsi all’ultimo la qualificazione alla finalissima. Nel campionato come nei play off per la formazione biancorossa si è dimostrato finora fondamentale il fattore campo: Trieste infatti non ha mai perso una sfida tra mura amiche e oggi questa sicurezza potrebbe essere il fattore in più per la squadra di Dalmasson ,psicologicamente provata dopo la sconfitta subita solo negli ultimi istanti di gara 4, condotta prima del decisivo 4^ quarto con grande sicurezza in campo come nel tabellino del risultato. Ma è già ora di dare la parola al campo, si comincia!
Come è noto la Fortitudo é riuscita a stappare la possibilità di giocarsi il posto in finale quest sera grazie la vittoria ottenuta in gara 4 contro Trieste che ha riaperto la serie. Proprio al termine del match al Paladozza il tecnico delle aquile Boniciolli aveva dichiarato: “era stato annunciato che per noi sarebbe stato difficile giocare questa partita, perché conosco e rispetto gli avversari e conosco la saggezza e le lunghe vedute di Dalmasson: era chiaro che per noi era l’ultima spiaggia questa e l’abbiamo capito bene questa volta. Mentre in gara 3 c’era energia dal riscaldamento, oggi era tutto frenato e difficile e va detto il grandissimo merito di Trieste, che ha giocato con grande freddezza e lucidità guidati da Cavaliero. Noi siamo qui per vincere e siamo qui per costruire questa vittoria da due anni e mezzo: oggi tutto questo è venuto fuori finalmente”. (agg. di Michela Colombo)
Il grande protagonista della vittoria della Fortitudo bologna che ha permesso di riaprire la serie della semifinale contro Trieste sul 1*-23 in gara 4 di fronte al pubblico ostile è stato senza dubbio Leonardo Candi,play maker della formazione emiliana, che veste la maglia delle aquile dal 2013. Candi, sfruttano benissimo il momento di grandissima difficoltà in cui versava la compagine triestina ha di fatto firmato il successo bolognese andato a canestro da 8 metri a 12” secondi dalla fine e scatenando un’ovazione fortissima al Pala Dozza gremito di fan della Fortitudo Bologna. Candi però non è solo il nome caldo sulla bocca di fan della Fortitudo dopo quanto fatto in gara 4 ma anche del mercato. Stando alle ultime notizie infatti il play di Bologna sarebbe nel mirino nella Pallacanestro Reggiana per la prossima stagione della Lega A1 di basket: per liberato per la compagine emiliana dovrà pagare il buy out, dato che Cadi ha un contratto con la Fortitudo fino al 2021. (agg. di Michela Colombo)
La bella vittoria ottenuta in gara 4 dalla Fortitudo Bologna contro Trieste in queste semifinale dei play off di basket A2 non è stata però priva di conseguenza negative per la formazione delle aquile di Boniciolli, che è stata appena sanzionata dal giudice sportivo con la squalifica del campo per due giornate. Lo ha deciso il giudice sportivo solo nella giornata di ieri che ha anche commissionati alla società una multa di 1000 euro “per offese collettive frequenti del pubblico verso gli arbitri e un tesserato ben individuato della squadra avversaria”. La sentenza però pare ancor più motivata se si fa luce sugli eventi che si sono verificati nel finale del match che si è svolto al Paladozza, ovvero “invasione di campo di gioco, commessa da individuo isolato che a 12” secondi dalla fine della gara si posizionava sul parterre sotto il canestro della squadra ospite e avvicinandosi sino alla linea di fondo campo, offendeva l’atleta n.18 della squadra ospite”. Trieste già dopo gara 3 si era lamentata per il comportamento scorretto della pubblico della Fortitudo, ma allora nessuna misura venne presa: ricordiamo che ora la squalifica commissionata varrebbe per l’eventuale finale contro la Virtus. (agg. di Michela Colombo)
Si gioca oggi giovedi 8 giugno alle ore 20.30 presso il Pala Rubini, quale gara 5 delle semifinali dei play off scudetto per il campionato di basket A2 2016-2017. Atto decisivo per la serietra i biancorossi e le aquile delle Fortitudo che oggi tornano in campo epr giocarsi l’ultimo posto nella finale a cui ha avuto già accesso la Virtus Bologna e che vale un posto nel massimo campionato nella prossima stagione. Sarà un duello tutto bolognese oppure una bella sfida tra la Ortuso e i triestini di Dalmasson?
Difficile dirlo se diamo un occhio alla serie dove pare sia fondamentale il fattore campo, ma anche a quanto accaduto solo pochi giorni fa in gara 4 al PalaDozza dove una disattenta Trieste è rimasta beffata all’ultimo dalla feroce compagine bolognese, efficacissima nel quarto quarto.
In gara 4 infatti nonostante il campo avverso la formazione biancorossa è riuscita a dominare per circa tre dei 4 quarti previsti del match, approdando agli ultimi dieci minuti di gioco con una qualificazione alla finalissima che pareva blindata dato il vantaggio iniziale della serie di 2-1. Improvvisamente però qualcosa scatta nella squadra di Dalmasson che pare spegnere la luce e abbandonare il campo prima ancora che la tromba fosse squillata: dopo aver chiuso i primi tre parziali sempre in vantaggio e con numeri anche importanti, nel quarto quarto la Fortitudo Bologna chiude sul 24-15, sufficiente per vincere gara 4 per 76-74 di fronte ai propri tifosi, il cui supporto si è rivelato fondamentale.
Dopo questo improvviso blackout diventa difficile per Trieste ritrovare la freschezza mentale e fisica per chiudere la semifinale con una vittoria: dalla loro i biancorossi hanno però il fattore campo, visto che Trieste non ha mai perso in casa dalla prima giornata della regular season. La Fortitudo Bologna sa bene che senza il calore del pubblico di casa le cose si fanno difficili, ma dopo quanto accaduto in gara 4 hanno dalla loro l’inerzia.
Ricordiamo infine che la partita tra Trieste e Fortitudo Bologna, gara 5 delle semifinali dei play off di basket A2 attesa alle ore 20.30 sarà visibile in diretta tv sulla tv stilettiate di Sky che ne ha assicurata la visione sul suo canale Sky Sport 2, al numero 202 del telecomando. Sarà quindi assicurata anche la diretta streaming video della partita attraverso il servizio riservato ai soli abbonati Sky Go: consigliamo infine di collegarsi al portale ufficiale della Lega all’indirizzo www.legapallacanestro.com, per rimanere aggiornati sul tabellino play-by-play del match e il risultato live.