Si è mai visto qualcosa di più incredibile, su un campo da basket, di quanto accaduto al Palasport Primo Carnera di Udine? In termini generali dobbiamo ammettere che i precedenti – per quanto pochi – esistono, ma non così pazzeschi ed eclatanti e non in una competizione internazionale. Il contesto: i Mondiali Under 19 di basket femminile. Spagna-Russia, gara del girone B: siamo nella seconda parte del terzo quarto e la Russia sta agevolmente vincendo di 14 lunghezze quando Olesya Safonova tenta una penetrazione da sinistra, sbaglia il layup ma segue a rimbalzo e guadagna la rimessa dal fondo per il tocco della spagnola Sara Iparragirre. L’arbitro consegna la palla alle russe per la rimessa, e a questo punto succede qualcosa di incredibile: la nazionale in maglia rossa corre con un’azione favolosa, da Safonova a Daria Kurilchuk che si apre a destra e spara una tripla di pregevole fattura. Il problema? Semplice: il canestro era proprio quello difeso dalla Russia, e dunque si tratta di un memorabile autocanestro. E’ servito qualche istante alla numero 10 per comprendere l’errore commesso; per di più il tabellone ufficiale della partita ha segnato un +3 alla nazionale russa confondendo ancor più le acque. Clamoroso davvero; per la cronaca la Russia ha vinto 77-58 e dunque quella “auto-tripla” di Kurilchuk (8 punti con 3/13 dal campo) non ha avuto effetti. Ad ogni modo, guardando e riguardando l’azione incriminata (e ovviamente comica) alcune cose continuano a non capirsi.
Non si capisce per esempio in che modo le giocatrici russe abbiano potuto sbagliare il senso del campo: non c’erano stati timeout ed erano passati pochi secondi dall’azione d’attacco. Un abbaglio gigantesco comunque lo si voglia girare, soprattutto da parte di tutte: le tre che hanno toccato il pallone dopo la rimessa, le altre due che non hanno dato la sensazione di aver capito l’errore, avvertendo le compagne. Si capisce – più o meno – l’atteggiamento delle spagnole: dovendo fronteggiare una rimessa in zona difensiva hanno visto le russe scappare dall’altro lato del campo e, confuse, hanno anche abbozzato una sorta di difesa quasi per inerzia, in automatico, vedendo le avversarie attaccare il canestro anche se era quello sbagliato. Infine, non si capisce la decisione degli arbitri, anzi la doppia decisione: la tesi infatti è che gli ufficiali di gara avessero assegnato la rimessa alla Spagna e che, vedendo arrivare una giocatrice russa a prendere palla, non si siano accorti dell’errore. Questo è un primo punto di discussione, ma ce n’è un altro: che la rimessa fosse o meno delle iberiche, non appena la Russia ha superato la metà campo si sarebbe dovuta fischiare un’infrazione, visto che nella pallacanestro è vietato retrocedere fino a passare la porzione difensiva del campo. Insomma: un momento di smarrimento collettivo. Volendo trovarci il lato positivo, l’azione della Russia non è stata affatto male…