Spagna-Russia 93-85: la medaglia di bronzo degli Europei di basket 2017 va alla Spagna, che a Istanbul ha battuto la Russia nella finale per il terzo posto. Partita a dire il vero dai due volti: come potete leggere nel paragrafo sottostante, la Spagna ha dominato nei primi due quarti, tanto che all’intervallo lungo il punteggio era di 45-28 in favore della squadra allenata da Sergio Scariolo. La contesa però non era finita, per merito di una Russia che ha lottato fino alla fine per evitare la sempre amara medaglia di legno. Nel terzo quarto il parziale di 27-21 per la Russia aveva portato il punteggio sul 66-55 Spagna, con vantaggio iberico dunque ancora in doppia cifra ma Russia capace di segnare 27 punti in 10 minuti dopo averne fatti 28 in 20. Il trend è continuato anche per buona parte dell’ultimo quarto, ma proprio quando si prospettava un arrivo in volata la Spagna ha trovato la fiammata per gestire la rimonta rivale e conquistare il terzo posto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FINE PRIMO TEMPO
Spagna-Russia 45-28: primo tempo a senso unico nella finale per il terzo posto degli Europei di basket 2017. Sarà per il giorno in più di riposo, oppure per la voglia di riscatto dopo l’inattesa coppola subita in semifinale contro la Slovenia, oppure semplicemente perché la Spagna resta una squadra fortissima nonostante la battuta d’arresto di giovedì, ecco che i 20 minuti d’apertura della partita che a Istanbul mette in palio la medaglia di bronzo sostanzialmente non hanno avuto storia. Per la Spagna 21 e 24 punti nei due quarti, per la Russia invece 13 e 15. Insomma, gli iberici di coach Sergio Scariolo sono sempre stati in controllo e hanno allungato il loro vantaggio in modo abbastanza costante con il passare dei minuti. L’epilogo sarà già scritto o nel secondo tempo la Russia saprà riaprire la contesa? (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Si alza la palla a due su Spagna Russia: nel pomeriggio del Sinan Erdem Dome di Istanbul viene assegnata la prima medaglia agli Europei basket 2017. E’ quella di bronzo, ma vale comunque: vale per la Russia che ha giocato un torneo forse al di sopra dei suoi reali valori e ha mostrato a tutto il continente come si possa vincere e lottare per i titoli anche senza un talento diluito in tutti i componenti del roster, e dare battaglia per 40 minuti con le armi a disposizione. Vale anche per la Spagna però: certo in casa iberica ci vorrà un po’ per smaltire il -20 subito in semifinale, ma i campioni che hanno ufficialmente abdicato lo scorso giovedì possono comunque aggiungere un’altra medaglia al loro sconfinato palmarès, una medaglia che avrebbe certamente importanza per i giocatori del nuovo corso, quelli che una volta che i grandi veterani avranno dato l’addio dovranno aprire un nuovo ciclo. La Spagna vuole vincere, sempre e comunque: sa che potrebbe andare incontro ad anni di transizione ma non vuole comunque mollare la presa, e allora il bronzo a questi Europei basket 2017 potrebbe essere un punto di arrivo e di partenza contemporaneamente. Russia permettendo: dunque noi ci rivolgiamo al campo, dove le due nazionali sono pronte a giocare la palla a due e i 40 minuti che valgono per il terzo posto nella rassegna continentale. Come finirà? Lo scopriremo insieme. (agg. di Claudio Franceschini)
LA STELLA
Spagna Russia rappresenta il bacio d’addio di Aleksej Shved a una competizione che ha dominato in lungo e in largo. Che carriera avrebbe avuto questo giocatore se solo fosse stato più continuo mentalmente resta una domanda inevasa; quello che è riuscito a fare agli Europei basket 2017 rimarrà invece a lungo. Per lui parlano le cifre: 25,1 punti e 6,3 assist in 31,5 minuti di media sul parquet. Per lui parlano soprattutto le singole prestazioni: quella contro la Serbia è stata monumentale, da solo stava per riaprire una partita di fatto chiusa con un paio di canestri sconsigliati alla maggior parte dei colleghi. Shved ha chiuso con 33 punti, frutto del 40% dal campo (stessa percentuale dal perimetro), 11/12 ai liberi, 2 rimbalzi e 5 assist con una sola palla persa; qui però citare le statistiche non basta, bisogna andare a riprendere quello che tecnicamente ha fatto per avere l’esatta dimensione di quanto questa guardia abbia dominato nella sua nazionale. Avesse raggiunto la finale, vincendola si sarebbe preso il premio di MVP senza nemmeno iniziare a discutere; potrebbe comunque esserlo della competizione e ci starebbe tutto, anche se gente come Bogdan Bogdanovic, Luka Doncic e Goran Dragic, che la finale la giocheranno, potrebbe non essere molto d’accordo. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE SPAGNA RUSSIA
Spagna Russia sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport 2: la televisione satellitare ha seguito tutti gli Europei basket 2017 e permetterà ai suoi abbonati di seguire la finale per il bronzo sui suoi canali, anche potendo usufruire dell’applicazione Sky Go per la diretta streaming video, da attivare senza costi aggiuntivi su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Spagna Russia, finale per il terzo posto agli Europei basket 2017, si gioca al Sinan Erdem Dome di Istanbul con palla a due alle ore 16. E’ una partita certamente di consolazione, ma comunque importante: una medaglia di bronzo resta un traguardo ambizioso e fa “curriculum” in ogni caso, anche se entrambe speravano di essere impegnate qualche ora più tardi nella sfida per il titolo.
QUI SPAGNA
Il -20 con cui la Spagna ha perso la semifinale contro la Serbia ha idealmente sancito la fine di un’epoca: la nazionale dominante degli ultimi anni, capace anche di tenere testa agli Stati Uniti in ambito mondiale, chiude la sua esperienza qui in Turchia. Sergio Scariolo ha già completato il suo roster con alcuni giovani che possono rappresentare il nuovo corso, ma Pau Gasol e Juan Carlos Navarro sono certamente all’ultima chiamata e non è detto che non possa essere così anche per altri. La Spagna ha deluso in questi Europei: certo è arrivata in semifinale senza perdere una partita, ma contro la Slovenia è uscita annichilita in ogni singolo aspetto del gioco, tirando malissimo dal perimetro e venendo surclassata a rimbalzo. La medaglia di bronzo però è importante: può rappresentare il canto del cigno di un gruppo meraviglioso, che ha contribuito ad alzare l’asticella del basket continentale e ha creato un’epoca, diventando una squadra vera prima ancora che un insieme di singoli.
QUI RUSSIA
Tutto sommato la Russia può dirsi soddisfatta del suo Europeo: era arrivata qui senza grosse ambizioni, sapendo che puntare a una medaglia sarebbe stato complicato, e invece si ritrova a giocare l’ultima partita per provare a salire sul podio. La semifinale contro la Serbia brucia ancora per il modo in cui è stata persa: sotto di 16 punti la Russia ha rimontato fino ad avere un possesso di distanza, ma poi il nuovo allungo balcanico ha frenato gli entusiasmi. Aleksej Shved è la guida di una squadra se vogliamo atipica, senza ruoli troppo definiti ma in grado di cambiare rapidamente assetto, passando dal quintetto con il centro tradizionale (Timofej Mozgov) a uno small ball nel quale c’è tanta pericolosità sul perimetro con lo stesso Shved e Vorontsevich a tracciare la via. Forse versioni del passato della Russia avevano più talento, ma questa è tremendamente efficace e meriterebbe il bronzo per quanto fatto vedere fino a qui.
IL CONTESTO
Russia e Spagna tornano a sfidarsi agli Europei dopo 10 anni, da quella famosa finale di Madrid: le Furie Rosse, che nel girone avevano vinto senza troppi problemi, si erano fatte battere dalla nazionale guidata da David Blatt e dall’MVP Andrej Kirilenko, un 60-59 frutto del canestro decisivo di JR Holden. E’ quasi ironico il fatto che quella resti una delle sole due vittorie russe negli otto precedenti contro la Spagna: per trovare l’altra dobbiamo tornare al 1997, quando nei quarti era finita 70-67. La Russia aveva poi perso contro la nostra Italia – sconfitta nettamente in finale dalla Jugoslavia (ovvero Serbia e Montenegro) – ma si era presa la medaglia di bronzo dominando la Grecia con il risultato di 97-77.