In quella che era una sorta di rivincita-scudetto delle scorse “finals”, all’Aquila Trento non riesce l’impresa e, al cospetto dei campioni d’Italia della Reyer Venezia?,? incassa una nuova sconfitta, questa volta sul parquet amico. Mattatore dell’incontro del PalaTrento, terminato 79-83 in favore degli ospiti, è stato il greco Bramos (26 punti), autore soprattutto di una serie di triple che ha messo in ginocchio dalla distanza la pur attenta difesa di casa, mentre sull’altra sponda l’anima è stat?a? l’argentino Forray (21 punti e un grandissimo lavoro anche sotto il tabellone quando il possesso era nelle mani dei lagunari?)?. Nel complesso, Venezia ha prevalso in tutti e tre i primi quarti, segnando di meno solo nell’ultimo (20-19) ma senza che questo inficiasse il risultato nel concitato finale. A livello di produzione offensiva, Trento è stata più efficace nei tiri da due (24/45) rispetto agli avversari (16/30) ma ha poi perso la sfida concedendo loro ben 30 punti da lontano (10/30 al tiro da tre), a fronte di sole 4 triple realizzate. I re degli assist sono stati, alla pari, Sutton e Watt, mentre negli assist ha dominato il veneziano Haynes (5).
LE DICHIARAZIONI
Mastica ovviamente amaro Maurizio Buscaglia, coach di Trento, che si è visto sfuggire la possibilità di rendere pan per focaccia a Venezia dopo un match nel quale i suoi sono sempre stati vivi e hanno reso rognoso il finale per i campioni d’Italia, pur perdendo di pochissimi punti. Ai microfoni nel postgara, l’allenatore della compagine di casa ha spiegato che “con un po’ di convinzione avremmo potuto portare questa partita a casa, dato che per i primi 15’ abbiamo giocato con attenzione ma poi abbiamo commesso degli errori dettati dalla fretta”. Inoltre, Buscaglia ha comunque sottolineato che, nonostante gli errori difensivi che la Reyer ha sistematicamente punito, Trento ha mostrato di essere in crescita e “la partita di oggi è stata migliore di quella di mercoledì, e a questo punto ci manca solo il risultato”. Di umore opposto invece Walter De Vecchi che ha reso onore all’ostico avversario e poi ha fatto i complimenti ai suoi. Il coach di Venezia, parlando coi giornalisti, ha spiegato che “Trento ha messo molto in atletismo e fisicità, ma noi siamo stati bravi a rispondere”. Infatti, a suo giudizio, la sua squadra è da elogiare per “la disponibilità di tutti i giocatori a restare nel match per 40 minuti, soprattutto in fase difensiva” e ha concluso parlando di “grande vittoria” e di testa che ora andrà alla prossima trasferta di coppa in Germania.