DIRETTA FENERBAHCE OLIMPIA MILANO (RISULTATO FINALE 89-70)
Fenerbahce Olimpia Milano 89-70: il risultato finale della partita di Eurolega certifica la prevedibile vittoria dei padroni di casa turchi a Istanbul. Il Fenerbahce è d’altronde una delle corazzate della massima competizione europea di basket, si sapeva che per Milano vincere in Turchia sarebbe stata un’impresa ai limiti dell’impossibile. Decisivo è risultato essere il secondo quarto, nel quale il parziale è stato di 25-13 in favore del Fenerbahce, che proprio fra il 10’ e il 20’ minuto di gioco ha scavato il margine che per l’Armani Exchange Milano è stato incolmabile. Molto più equilibrati il terzo e l’ultimo quarto, nei quali però ai turchi è bastato giocare sostanzialmente alla pari con gli avversari per portare a casa una facile vittoria. Quattro giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, fra cui spiccano i 15 punti di Jason Thompson (per Nicolò Melli 6 punti), mentre nelle fila di Milano c’è stato un eccellente Vladimir Micov, troppo isolato però con i suoi 19 punti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DIRETTA FENERBAHCE OLIMPIA MILANO (65-48): 4^ QUARTO
Fenerbahce Olimpia Milano 65-48: quando siamo giunti al termine del terzo quarto, i turchi continuano a governare saldamente la partita di Eurolega che d’altronde li vedeva già ampiamente favoriti sulla carta contro Milano che di fatto nulla ha più da chiedere in questa stagione di Eurolega. Il parziale del terzo quarto è stato a dire il vero equilibrato, cioè 17-15 in favore del Fenerbahce, che comunque ha ulteriormente consolidato il vantaggio che era già piuttosto ampio all’intervallo lungo. Il numero simbolico è certamente il 48: per il Fenerbahce erano i punti messi a segno al termine del secondo quarto, per l’Olimpia Milano sono i punti all’attivo esattamente dieci minuti più tardi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DIRETTA FENERBAHCE OLIMPIA MILANO (48-33): 3^ QUARTO
Fenerbahçe Olimpia Milano 48-33: intervallo lungo alla Ulker Sports Arena, e purtroppo per Milano le cose si mettono decisamente male. Nel secondo periodo arriva lo strappo del Fenerbahçe: i campioni in carica allungano con uno sforzo collettivo nel quale anche Nicolò Melli dà il suo contributo, ma che è spinto dal talento offensivo di James Nunnally e Kostas Sloukas. I turchi arrivano al +20; per Milan soltanto Vladimir Micov e a tratti Andrew Goudelock generano qualcosa dal punto di vista offensivo, ma le percentuali si abbassano e di conseguenza la squadra non riesce più a rimanere a contatto. Come avevamo detto, con il tempo le maggiori motivazioni del Fenerbahçe si fanno sentire; l’Olimpia, che di fatto è quasi fuori dall’Eurolega, non riesce a tenere mentalmente. Vedremo però in che modo andranno le cose tra le due squadre quando torneranno in campo nel secondo tempo. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Fenerbahçe Olimpia Milano non sarà trasmessa in diretta tv; come sempre accade però per queste partite di Eurolega – è la grande novità nella stagione di basket – avrete a disposizione la piattaforma Eurosport Player, che fornisce la diretta streaming video della sfida di Istanbul pagando una quota per abbonarsi al servizio. Dovrete chiaramente servirvi di un dispositivo mobile (PC, tablet o smartphone); ricordiamo inoltre che sul sito www.euroleague.net troverete tutte le informazioni utili come la classifica di regular season, il tabellino play-by-play e le statistiche dei giocatori in campo.
DIRETTA FENERBAHCE OLIMPIA MILANO (23-20): 2^ QUARTO
Fenerbahçe Olimpia Milano 23-20: inizio di partita equilibrato alla Ulker Sports Arena, dove i turchi comandano ma la AX Armani rimane comunque a contatto. Ottimo avvio di Kostas Sloukas, titolare dalla partenza di Bogdan Bogdanovic; sono 7 i punti per il playmaker, mentre James Nunnally ne ha 6. Per Milano invece Vladimir Micov segna 8 punti, con 2/3 dall’arco: il serbo prova a tenere l’Olimpia a distanza ravvicinata. L’Olimpia sceglie in maniera identica le soluzioni dall’area e dal perimetro; il primo periodo si chiude rispettivamente con 4/9 e 3/9, non sono grandissime percentuali ma se non altro Milano sta rimanendo concentrata. Staremo a vedere come continuerà ;alla fine le motivazioni potrebbero fare la differenza ma per il momento la squadra di Simone Pianigiani sembra pienamente in palla e capace di fare se non altro partita pari. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA FENERBAHCE OLIMPIA MILANO (0-0): PALLA A DUE!
Eccoci arrivati alla palla a due di Fenerbahçe Olimpia Milano. Vale la pena ricordare che la partita di andata, giocata al Mediolanum Forum, era andata in scena il 19 ottobre come seconda giornata del girone unico. Il Fenerbahçe aveva vinto 92-86, ma si era trattato di una sfida tiratissima che aveva avuto bisogno di un overtime: nel quarto periodo i turchi avevano sprecato 10 punti di vantaggio e la grande rimonta della AX Armani si era concretizzata con la tripla di Vladimir Micov, che peraltro aveva catturato un rimbalzo offensivo sull’errore di Dairis Bertans. Brad Wanamaker aveva avuto la replica in mano ma l’aveva sbagliata; al supplementare però il Fenerbahçe era partito fortissimo con un parziale di 10-4 sigillato da un gioco da tre punti di Wanamaker, e per l’Olimpia era diventato impossibile rimontare un’altra volta. C’erano stati 16 punti a testa per Amath M’Baye e Dairis Bertans, i migliori per Milano; nel Fenerbahçe grande prova soprattutto di Kostas Sloukas (17 punti e 9 assist, soprattutto 7/10 al tiro) e Nicolò Melli con 15 punti e 11 rimbalzi (60% dal campo). Gigi Datome aveva segnato 16 punti con 8 rimbalzi, ma aveva anche perso 4 palloni che gli avevano sporcato il dato della valutazione. Cosa succederà invece oggi all’Ulker Sports and Event Hall? Stiamo per scoprirlo insieme: mettiamoci comodi e senza indugiare oltre diamo la parola al parquet di Istanbul, finalmente questa emozionante Fenerbahçe Olimpia Milano comincia! (agg. di Claudio Franceschini)
IL PROTAGONISTA NUNNALLY
Il protagonista di Fenerbahçe Olimpia Milano, almeno uno dei tanti, è James Nunnally: giocatore arrivato lo scorso anno, e dunque uno dei campioni dell’Eurolega in carica. Nunnally però nel 2016-2017 ha avuto un ruolo che potremmo definire da comprimario: ha fatto il suo ma gli eroi del titolo sono stati altri (Bogdan Bogdanovic in primis, poi Ekpe Udoh e Jan Vesely, Uros Slokar, Pero Antic e Gigi Datome oltre a Bobby Dixon). Quest’anno le cose sono cambiate: entrando in questa stagione il nativo di San José comanda la classifica della percentuale dall’arco con il 54,6% in una stagione che lo sta anche vedendo protagonista con 10,4 punti e 2,5 rimbalzi per gara. In Italia lo ricordiamo bene: nel 2015-2016 la Scandone Avellino aveva puntato su di lui e Nunnally non aveva fatto mancare il suo contributo, tanto da guadagnarsi il titolo di MVP della regular season, terminata con 18,3 punti di media (il miglior realizzatore era stato Austin Daye, all’epoca giocatore di Pesaro mentre oggi è tornato in Serie A1 per vestire la maglia della Reyer Venezia). Quella Scandone l’aveva chiusa con il terzo posto: 20 vittorie e 10 sconfitte, alle spalle di Milano e Reggio Emilia che sarebbero andate a giocarsi la finale. Avellino invece aveva fatto fuori Pistoia nel primo turno dei playoff (21,3 punti di media per l’americano) ma poi era caduta in semifinale contro Reggio Emilia, in gara-7. Per Nunnally 16,7 punti in questa serie, anche se nelle prime due gare non era stato troppo in palla. (agg. di Claudio Franceschini)
GLI EX ALLA ULKER ARENA
In Fenerbahçe Olimpia Milano ci sono tre ex sui quali puntare l’attenzione. Più volte abbiamo parlato di Nicolò Melli, reggiano di nascita e cresciuto nella società cittadina con cui è arrivato all’esordio in Serie A. A Milano, trasferitosi nel 2010, ha giocato cinque stagioni: nel palmarès lo scudetto, ma poi l’Olimpia ha deciso di cederlo al Bamberg con cui è diventato giocatore completo, mettendo quattro titoli in bacheca e venendo nominato nel secondo quintetto di Eurolega dell’ultima stagione. Un rendimento tale da fargli guadagnare la chiamata dei campioni del Fenerbahçe; qui nel 2014-2015 aveva giocato Andrew Goudelock, playmaker titolare di una squadra che aveva raggiunto la Final Four. Con la squadra di Istanbul aveva tenuto 17 punti di media tirando con il 46,1% dall’arco, mentre in maglia Olimpia ne mette 13,6 con il 36% dalla lunga distanza (ha anche peggiorato la percentuale da 2 punti, dove non raggiunge il 50%). Nel mentre Goudelock è andato a giocare nel Maccabi Tel Aviv, e ha provato il ritorno in NBA dove era già stato protagonista con i Los Angeles Lakers (qui invece 2,8 punti di media in 10 partite con Houston). Il terzo ex è Simone Pianigiani: il tecnico senese ha avuto nel Fenerbahçe la prima esperienza fuori dall’Italia dopo il grandissimo ciclo della Mens Sana. La sua stagione è durata poco: la squadra è arrivata quarta per poi essere eliminata dal Pinar Karsiyaka al primo turno dei playoff, ma lui aveva già salutato a fine febbraio per motivi personali, riuscendo comunque a vincere la Coppa di Turchia. (agg. di Claudio Franceschini)
LA SITUAZIONE IN CLASSIFICA
Otto partite da giocare in Eurolega: Fenerbahçe Olimpia Milano è la prima di queste, e come abbiamo detto le speranze di qualificazione ai playoff sono ormai ridotte ai minimi storici. La situazione è chiara: Milano ha come detto 7 vittorie e 15 sconfitte e ha due problemi. Il primo è rappresentato dal fatto che l’ottavo posto è lontano: cinque partite che sono sei, perchè il Maccabi Tel Aviv (12-7) ha vinto entrambe le sfide dirette e dunque per arrivargli davanti l’Olimpia dovrà avere necessariamente una vittoria in più. La corsa va fatta sugli israeliani, che giocheranno due ore più tardi sul campo dell’Unicaja Malaga; se il Maccabi perdesse sempre, Milano dovrebbe vincere sei partite sulle otto che mancano. Invece, con un’Olimpia da otto vittorie su otto, il Maccabi non dovrebbe vincerne più di due. Il secondo problema è quello delle squadre che precedono in classifica: per Milano sarebbe inutile andare a scavalcare gli israeliani se poi un’altra squadra restasse davanti. Stella Rossa e Malaga hanno 9 vittorie a testa, una in più di Valencia e Bamberg; in più c’è il Baskonia, che 10-12. Ecco: per qualificarsi ai playoff, Milano dovrebbe non solo sorpassare il Maccabi Tel Aviv ma anche chiudere davanti a queste squadre. Difficile se non impossibile, ma finchè si giocherà in questa regular season l’obbligo sarà quello di provarci. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Fenerbahçe Olimpia Milano si gioca alle ore 18:45 di giovedì 22 febbraio: saranno le 20:45 locali quando le due squadre faranno il loro ingresso in campo sul parquet dell’Ulker Sports and Event Hall di Istanbul, per la 23esima giornata del girone unico di basket Eurolega 2017-2018. Ci avviciniamo al momento decisivo, cioè quello in cui capiremo quali squadre si qualificheranno ai playoff; ultime speranze per una Milano che arriva peraltro qui con un risultato negativo alle spalle, quello di Coppa Italia dove è stata eliminata subito. L’Olimpia gioca oggi sul campo dei campioni in carica: hanno 7 vittorie e 15 sconfitte e una distanza di sei partite dall’ottavo posto. Ne mancano otto: ormai arrivare ai quarti di finale è un’impresa disperata. Il Fenerbahçe, terzo con 15 vittorie e 7 sconfitte, può ancora aspirare a vincere la regular season ma può sostanzialmente accontentarsi di entrare nelle prime quattro, cosa che gli permetterebbe di avere il playoff con fattore campo a favore. Chiaramente speriamo in una grande vittoria dell’Olimpia, ma le possibilità sono ridotte al lumicino e, anche prendendosi i due punti in Turchia, la qualificazione potrebbe non essere più alla portata di quanto lo sia in questo momento.
QUI FENERBAHCE
Il Fenerbahçe ha vinto l’ultima edizione di Eurolega e l’anno prima aveva giocato la finale; sicuramente si tratta di una squadra che può ampiamente permettersi qualche battuta d’arresto e fa parte dell’elite del basket europeo. Ha perso l’ultima trasferta, quella sul campo dell’Olympiacos, e per questo motivo è terzo in classifica; tuttavia questa è anche l’unica sconfitta nelle ultime sette uscite. Zelimir Obradovic non ha bisogno di consigli per arrivare in finale un’altra volta; l’allenatore più vincente in epoca moderna ancora una volta viaggia con il vento in poppa, però in questa stagione (pur perdendo soltanto 5 partite) sta tenendo un passo un po’ più lento di quanto ci si potesse immaginare. Alcune sconfitte sono state inattese: quella a Malaga nella partita di esordio, quella casalinga contro un pur competitivo Zalgiris Kaunas. In più il Fenerbahçe è caduto in una serie di sfide dirette: non solo due volte contro l’Olympiacos ma anche in casa contro il Real Madrid, che non è decisamente nella versione migliore degli ultimi anni. Insomma, qualcosa da limare e perfezionare c’è anche perchè questa è una competizione che perdona ben poco. Tuttavia il posto nei playoff è certo: l’obiettivo adesso sarà quello di vincere il più possibile per provare a prendersi la posizione più alta possibile nei playoff. Come già detto, una delle prime quattro sarebbe l’ideale anche se in questo momento la quarta posizione significherebbe andare nelle grinfie del Real Madrid.
QUI OLIMPIA MILANO
Il flop di Coppa Italia va dimenticato al più presto: Simone Pianigiani ha parlato anche di stanchezza, ma è chiaro che ci sia più di questo per spiegare un -18 arrivato contro Cantù in una partita nella quale la squadra è andata subito sotto senza mai riprendersi. A questo punto resta solo lo scudetto per salvare la stagione: se ti chiami Olimpia, e soprattutto in questo periodo in cui la società ha investito tanto, l’obiettivo è quello di provare a vincere tutto. In Eurolega però la AX Armani non è mai riuscita a essere competitiva: a dire il vero qualche vittoria importante l’ha piazzata, ma quando sembrava che la squadra potesse giocarsela e rientrare ha sempre subito cali di tensione che l’hanno frenata. Per esempio la sconfitta di Belgrado, contro la Stella Rossa: Milano ci arrivava dalla vittoria di Barcellona e da tre vittorie in quattro gare con le quali sembrava che il girone di ritorno potesse andare in un altro modo. Invece adesso si tratta solo di chiudere nel miglior modo possibile: il calendario è difficile ma non impossibile, dipenderà da quante energie fisiche e mentali la squadra vorrà spendere in un traguardo sfuggito di mano. Anche perchè l’Olimpia deve comunque provare a vincere la regular season di un campionato tutt’altro che scontato: quest’anno potrebbe davvero essere una differenza determinante nella griglia dei playoff visto il grande equilibrio. Chiaramente poi c’è l’orgoglio dei giocatori e motivazioni che sul parquet dei campioni in carica si trovano sostanzialmente da sole. Basteranno?