DIRETTA OLIMPIA MILANO CAPO D’ORLANDO (RISULTATO FINALE 91-54)

Olimpia Milano Capo d’Orlando 91-54: vittoria netta e annunciata quella della EA7. Al Mediolanum Forum, giustamente Simone Pianigiani non spinge fino alla fine; i punti arrivano comunque e permettono anche ad Amath M’Baye di arrivare in doppia cifra (ci sono cinque giocatori dell’Olimpia con almeno 10 punti) ma questa sfida si era risolta di fatto nel secondo quarto e dunque Milano ha staccato la testa nei 10 minuti conclusivi, permettendo se non altro alla Betaland di scollinare oltre quota 50 e a qualche giocatore di sistemare le sue statistiche. Arriva in doppia cifra Arnoldas Kulboka, mentre c’è grande soddisfazione per Giordano Bortolani, Under 18 che segna una tripla trovando così punti a referto. Milano prova a trovare i 100 punti, ma non ce la fa; si accontenta di una vittoria larghissima che ridona il sorriso dopo la sconfitta di Varese e permette di tenere il passo di Venezia e di agganciare Brescia, battuta in casa da Trento. La Betaland è sempre più in crisi: non è ultima solo perchè Pesaro è caduta al PalaDozza, ma adesso la corsa verso la salvezza si fa sempre più complicata. (agg. di Claudio Franceschini)



DIRETTA OLIMPIA MILANO CAPO D’ORLANDO (72-33): 4^ QUARTO

Olimpia Milano Capo d’Orlando 72-33: assume dimensioni enormi la vittoria della EA7 quando manca un quarto per chiudere la partita di Serie A1. L’Olimpia manda quattro giocatori in doppia cifra, con Dairis Bertans a guidare la pattuglia ma con Andrea Cinciarini a farsi particolarmente notare con 13 punti e 7 assist. Milano segna come e quando vuole: anche dall’arco, andando tante volte in lunetta e costringendo invece la Betaland ad avere il solo Nick Faust in ritmo (14 punti, ma anche 6/14 dal campo e tre falli commessi) e a effettuare pochi viaggi dalla lunetta. Le percentuali sono impietose: 25% dall’arco e soprattutto sotto il 30% da 2 punti, cosa che inevitabilmente contribuisce a scavare il solco. L’Olimpia non è nemmeno nella sua migliore serata realizzativa, ma vince la partita con la difesa: Capo d’Orlando, di questo passo, raggiungerà a fatica i 50 punti a meno che ovviamente nel quarto periodo Simone Pianigiani non dia tanto campo alle sue seconde linee (si è già visto Bortolani per una manciata di secondi) accettando di dare a Gennaro Di Carlo la possibilità di sistemare qualche statistica. Questo ovviamente non cambierà la pessima prestazione della Betaland, affondata senza appelli al Mediolanum Forum e sempre più in crisi. (agg. di Claudio Franceschini)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA

Olimpia Milano Capo d’Orlando non sarà trasmessa in diretta tv, e dunque l’unico modo per assistere alla partita del Mediolanum Forum è quello di Eurosport Player, piattaforma che fornisce tutto il campionato di basket attraverso un servizio in abbonamento, attivabile in diretta streaming video su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone. Sulla pagina ufficiale della Lega Basket, wwwlegabasket.it, troverete invece tutte le informazioni utili sulla partita, per esempio il tabellino play-by-play e le statistiche dei giocatori impegnati in campo.



DIRETTA OLIMPIA MILANO CAPO D’ORLANDO (46-21): 3^ QUARTO

Olimpia Milano Capo d’Orlando 46-21: il secondo quarto al Mediolanum Forum è un massacro per la Betaland che subisce 24 punti e, pur elevando il suo rendimento offensivo, va sotto di 25 punti e di fatto abbandona le velleità di vittoria. Ci sono 7 punti di un Nick Faust che non ha paura a prendersi responsabilità ma tira con il 30% dal campo e dunque non è un fattore determinante; dall’altra parte Dairis Bertans comanda nel periodo appena concluso e con 11 punti, frutto di un 3/3 dall’arco e del 4/4 dal campo, guida i suoi compagni all’allungo decisivo. Bene anche i lunghi: Kaleb Tarczewski e Arturas Gudaitis combinano per 16 punti e 10 rimbalzi e non hanno ancora sbagliato da 2 punti (6/6), il dato dei rimbalzi è quasi impietoso (25 a 14) e ci sono 12 canestri assistiti per Milano contro i 6 di Capo d’Orlando, che ha 2 assist da Mirza Alibegovic (4 minuti in campo e ancora nessun tiro preso). Il secondo tempo sarà un lungo garbage time, a meno che ovviamente l’Orlandina non riesca a rientrare subito in partita con un parzialone; per quanto si è visto fino a qui al Forum, è una prospettiva che appare decisamente complicata. (agg. di Claudio Franceschini)

DIRETTA OLIMPIA MILANO CAPO D’ORLANDO (22-8): 2^ QUARTO

Olimpia Milano Capo d’Orlando 22-8: grande primo quarto al Mediolanum Forum per la EA7, che cerca di rispondere alla vittoria di Venezia (contro Brindisi) e apre con un parzialone la partita contro una Betaland in crisi di risultati. Il primo allungo è firmato Andrea Cinciarini: il playmaker segna 8 punti con la perfezione al tiro (3/3, 2/2 dall’arco) e smazza anche due assist. Le seconde linee non si fanno trovare impreparate: per esempio Arturas Gudaitis, entrato in campo nel finale del periodo ma già capace di mettere a segno due canestri in altrettanti tentativi. Kaleb Tarczewski domina sotto i tabelloni e lascia le briciole a Capo d’Orlando, che ci prova soprattutto con il nuovo arrivato Nick Faust (5 punti, però anche 2/7 dal campo) ma ha tre soli giocatori capaci di andare a segno nella prima frazione di partita. Vedremo come andranno le cose in seguito, ma per il momento sembra che Milano abbia già preso il largo e non abbia alcuna intenzione di frenare la propria produzione, nel tentativo di chiudere i conti quanto prima e poi permettere ai titolari di tirare il fiato. (agg. di Claudio Franceschini)

DIRETTA OLIMPIA MILANO CAPO D’ORLANDO (0-0): PALLA A DUE!

Si alza la palla a due su Olimpia Milano Capo d’Orlando: per la squadra di Simone Pianigiani sarà importante tornare a vincere per dare una bella risposta dopo la sconfitta nel derby contro Varese, ma anche per la classifica del campionato. Abbiamo detto in più di un’occasione che questa squadra ha meno di altre il problema di dover giocare una serie di playoff senza il fattore campo, essendo in grado di andare a vincere su tutti i campi; tuttavia, la regular season in corso ci sta dimostrando che in questa stagione Milano non è riuscita a far valere l’effetto Mediolanum Forum, ed è caduta contro Avellino e Venezia in volata. Entrambe sono potenziali avversarie nei playoff; non è certo la prima volta che l’Olimpia perde il fattore campo nella post season ed era accaduto anche negli anni dello scudetto, ma sicuramente quest’anno la competizione è salita di colpi e squadre come Scandone e Reyer (ma anche Brescia e Virtus Bologna) hanno tutto per vincere una serie al meglio delle 7 partite. Ecco perchè per la EA7 vincere la regular season potrebbe essere più importante che nei campionati passati, ed ecco perchè la partita di oggi è importante; per sapere come andrà a finire noi non dobbiamo fare altro che metterci comodi e dare la parola al campo: le due squadre sono pronte a calcare il parquet del Mediolanum Forum, Olimpia Milano Capo d’Orlando finalmente comincia! (agg. di Claudio Franceschini)

LA CRISI DELLA BETALAND

Olimpia Milano Capo d’Orlando arriva per la Betaland in un momento pessimo della stagione: se in campionato la squadra di Gennaro Di Carlo ha perso le ultime sei partite, in Champions League abbiamo cinque ko in serie, cosa che porta il dato delle sconfitte in fila addirittura a 11. Anche martedì Capo d’Orlando ha perso in casa, contro Ventspils: la possibilità di proseguire il cammino europeo era già chiusa, ma in ogni caso l’Orlandina sperava in una vittoria per ritrovare morale ed empatia con i tifosi. Niente da fare invece: nemmeno arrivare all’ultimo periodo in parità è servito, nel quarto quarto le maggiori motivazioni dei lettoni hanno fatto la differenza e così è arrivata l’ennesima caduta di un inverno davvero terribile (tecnicamente, in questa stagione l’Orlandina non ha ancora vinto e ha poco più di un mese e mezzo per farlo). Il miglior giocatore della squadra è stato Arnoldas Kulboka, capace di 19 punti e 7 rimbalzi con +4 di plus/minus, tirando 7/9 dal campo con il 100% dall’arco; bene anche Engin Atsur pur senza strafare (11 punti e 4 assist), mentre sono assolutamente bugiardi o comunque poco incisivi i 10 punti di Jakub Wojciechowski (5/6) perchè il polacco ha avuto un pessimo -22 di plus/minus. Peggio ancora ha fatto Mirza Alibegovic: 8 punti con 3/7 e, con lui in campo, Capo d’Orlando è andata sotto di 25 punti. Alla fine dunque la partita l’ha persa la panchina, se così possiamo dire. (agg. di Claudio Franceschini)

IL DOPPIO EX

Al momento nei roster di Olimpia Milano e Capo d’Orlando non figurano ex, ma in passato ci sono stati giocatori che hanno indossato entrambe le maglie. Pensiamo soltanto a CJ Wallace: l’Orlandina lo aveva pescato dalla Germania – Eisbaren Bremerhaven – e il lungo americano, con passaporto congolese, aveva risposto con una stagione fantastica, come lo era stata tutta quella di una squadra che sotto la guida di Meo Sacchetti aveva conquistato meritatamente i playoff, guidata da Gianmarco Pozzecco e con giocatori come Tamar Slay, Drake Diener e Rolando Howell. La carriera di Wallace a quel punto si è “aperta”: due anni a Treviso sfiorando la doppia doppia di media e arrivando ai quarti di Eurocup, poi il passaggio a Gran Canaria e da lì un biennio nel Barcellona di Xavi Pascual, dove ha vinto Liga, Supercoppa e Coppa del Re arrivando per due volte alla Final Four di Eurolega. A quel punto lo ha chiamato l’Olimpia Milano: la stagione di Wallace con la EA7 non è stata entusiasmante (3,7 punti di media in campionato) ma si è conclusa con la vittoria dello scudetto. Rescisso il contratto con una stagione di anticipo rispetto al biennale firmato, l’americano è arrivato in Francia ma tra Elan Chalon e Le Mans ha giocato poco. Trasferitosi a Porto Rico per giocare con Capitanes de Arecibo, oggi non è ancora ufficialmente ritirato ma da quel 2016 non sta più giocando; ha 35 anni e, chissà, potrebbe fare comodo ad alcune squadre del nostro campionato alla ricerca di esperienza e versatilità sotto canestro. (agg. di Claudio Franceschini)

IL MATCH DI ANDATA

Olimpia Milano Capo d’Orlando si era giocata il 15 ottobre al PalaSikeliArchivi, e ovviamente era la gara di andata di questo campionato. L’aveva vinta la EA7, ma non era stata un’affermazione nettissima; anzi, al termine del terzo quarto il punteggio era ancora 46-48. Lo strappo decisivo era arrivato soltanto nel quarto periodo; l’Olimpia si era presa la vittoria grazie alla difesa, capace di contenere gli avversari a soli 62 punti segnati e a fare la differenza nonostante un attacco da 68 punti con il 30,4% dall’arco e il 50% da 2 punti. A Milano giocava ancora Cory Jefferson, che aveva mostrato da subito le sue difficoltà: in 8 minuti sul parquet aveva chiuso con 0 punti e 3 rimbalzi, 0/2 dal campo e 0 come plus/minus. Il miglior giocatore era invece risultato Vladimir Micov: 12 punti e 4 rimbalzi, percentuali buone (5/9) ma soprattutto un +19 di plus/minus, dato migliore rispetto a quello di tutti i compagni di squadra. Aveva avuto un +18 Jordan Theodore, che era stato il numero uno per valutazione: per il playmaker 15 punti, 6 assist e soprattutto 4 recuperi fondamentali. Capo d’Orlando ci aveva provato, ma aveva chiuso con il 29,6% dal perimetro e il 45,5% da 2; quattro i giocatori in doppia cifra, Justin Edwards era stato il migliore con 14 punti, 5 rimbalzi e 5 assist pur se a fronte di 4 palle perse. (agg. di Claudio Franceschini)

ORARIO E PRESENTAZIONE DEL MATCH

Olimpia Milano Capo d’Orlando, partita diretta dalla terna arbitrale Weidmann-Morelli-Giovannetti, si gioca al Mediolanum Forum con palla a due alle ore 17:00 di domenica 4 febbraio. Quasi un testa coda tra due squadre che nel campionato di basket Serie A1 2017-2018 inseguono obiettivi diversi, e che ovviamente hanno anche valori ben differenti: l’Olimpia punta il primo posto in regular season e, nel lungo periodo, la vittoria dello scudetto che sarebbe il terzo nelle ultime cinque stagioni. La Betaland deve salvarsi, e al momento non può concedersi altri pensieri: certo con una buona striscia potrebbe tornare ad ambire ai playoff, ma al momento la situazione è veramente complicata perchè, con 5 vittorie e 12 sconfitte, il fondo della classifica è davvero molto vicino e soprattutto la squadra siciliana è in rottura prolungata, dando la sensazione di dover prima svoltare psicologicamente e poi sistemare i dettagli sul campo. Il pronostico dice che Milano è nettamente favorita, ma Simone Pianigiani ha già avvisato circa i cali di tensione e personalità che possono costare molto cari.

QUI OLIMPIA MILANO

Pianigiani non ha preso affatto bene la sconfitta di Varese: non tanto perchè si trattasse di un derby molto sentito, e magari nemmeno per come la classifica è cambiata visto che l’Olimpia rimane ad una sola vittoria dal primo posto. Il tecnico senese lo ha detto chiaramente: questa squadra, pur essendo superiore alle altre, non si può permettere di calare l’intensità e giocare senza personalità. E così successo che Milano ha perso la seconda partita nelle ultime tre, dopo la sconfitta interna contro Venezia; a questo proposito le doppie sfide dirette stanno diventando un problema, perchè la EA7 è già caduta al Forum contro Reyer e Scandone Avellino, inoltre ha perso sul campo di Torino. Chiaramente ribaltare tutto è ampiamente possibile per un roster del genere, ma evidentemente Pianigiani è preoccupato da un atteggiamento che bisogna girare immediatamente perchè potrebbe costare molto più caro quando si entrerà nei playoff. Anche per questo motivo la partita interna contro Capo d’Orlando è un banco di prova importante: dal punto di vista del coefficiente di difficoltà naturalmente siamo tra i più bassi, ma il coach vorrà vedere risposte sul piano mentale e di approccio alla partita che serviranno poi per i prossimi impegni.

QUI CAPO D’ORLANDO

Sono sei le sconfitte consecutive per la Betaland in campionato: nel 2018 la squadra di Gennaro Di Carlo non ha ancora vinto, perdendo anche l’ultima del 2017 sul campo di Avellino. Prima di questa serie negativa Capo d’Orlando navigava appena sotto il 50% di vittorie ed era in piena corsa per i playoff; da metà dicembre invece è arrivata una rottura prolungata, che non può essere spiegabile esclusivamente con l’addio di Justin Edwards. L’americano se n’è andato il 20 novembre: senza di lui l’Orlandina ha comunque vinto contro Trento e Brindisi, partite difficili che la squadra ha saputo condurre in porto. Sembra invece che sia arrivato un crollo fisico: le rotazioni sono limitate e certi giocatori non hanno nel loro DNA la capacità di vincere le partite da soli. Nemmeno Eric Maynor, che resta un grande acquisto ma, anche a causa dei tanti problemi fisici avuti negli anni scorsi, non può essere il salvatore della patria. Sicuramente è positiva la crescita di giocatori come Mirza Alibegovic e Vojislav Stojanovic, ma dall’altra parte alcuni elementi chiave non sono ancora riusciti a fare il salto di qualità richiesto; adesso l’Orlandina rischia grosso, il calendario non tira decisamente dalla sua parte nelle prossime tre giornate e la quarta sarà la sfida diretta contro Pesaro che, per come la classifica è messa in questo momento, potrebbe rappresentare la gara determinante per la salvezza.