Quarto anno consecutivo: la finale NBA tra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers è ormai diventata un classico nel campionato di basket americano, tale da definire un periodo temporale con la loro rivalità. Finora la squadra della Baia ha sempre avuto il fattore campo: ha vinto il titolo nel 2015 e nel 2017, ma nella stagione di mezzo è diventata la prima squadra ad aver scialacquato un vantaggio di 3-1 in una serie finale, arrivando a perdere l’anello e consegnandolo ai Cavs che hanno festeggiato per la prima volta nella loro storia, per di più riportando un titolo professionistico nella città dell’Ohio dopo 52 anni. Per quanto riguarda la serie, nemmeno la leggendaria rivalità degli anni Sessanta tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics aveva portato a quattro finali identiche consecutive: infatti nel 1964 i San Francisco Warriors, peraltro antenati dell’attuale Golden State, avevano spezzato l’egemonia gialloviola nella Western Conference inserendosi così in una serie di sei finali in otto anni (nel 1967 ci erano riusciti di nuovo, mentre a Est erano arrivati in fondo i Philadelphia 76ers). Anzi: Lakers e Celtics non hanno mai giocato più di due finali consecutive tra di loro, nemmeno nell’era di Magic Johnson e Larry Bird. Il poker Warrios-Cavaliers segna un nuovo record nella storia della NBA; per ora però i Boston Celtics restano inarrivabili con le loro dieci finali consecutive tra il 1957 e il 1966, dato ancora più impressionante se pensiamo che i titoli vinti sono stati nove (unica sconfitta nel 1958 contro i St. Louis Hawks). (agg. di Claudio Franceschini)
FINALE NBA, ANCORA GOLDEN STATE VS CLEVELAND
In Nba continua il dominio incontrastato di Golden State e Cleveland Cavaliers. I campioni in carica si sono infatti qualificati per la quarta volta consecutiva alle Finals della Nba contro i Cavaliers. Un superlativo Steph Curry, 27 punti, con 9 rimbalzi e 10 assist, accompagnato da Kevin Durant, 34 punti, hanno permesso ai Warriors di superare per 101 a 92 gli Houston Rockets in gara-7 delle finali di Western Conference. Ad attendere quindi Golden States, giovedì notte, Le Bron James e i suoi compagni di squadra per il primo atto della sfida finale. Proprio il campione Le Bron James ha espresso parole di grande stima verso il talento di Jayson Tatum al termine della vittoria in gara-7: “Non c’è una cosa che non apprezzi di questo ragazzo. Il modo in cui gioca, il suo comportamento e la sua tranquillità. Da dove viene. Non ho dubbi che è fatto per diventare un dominatore di questa lega”. Investitura quindi davvero importante per il giovane rookie.
GOLDEN STATES WARRIORS IN FINALE
I Rockets visti nella prima parte di gara sembravano già con un piede alle Finals. Invece, grazie ad un terzo quarto da grandissima squadra, è avvenuta la rimonta con vittoria dei Warriors che hanno conquistato la quarta finale Nba consecutiva contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, match diventato ormai un classico. Al Toyota Center di Houston i padroni di casa partono davvero bene trascinati da Harden e Gordon che fanno chiudere il primo quarto sul +5 il secondo sul +11. Nel terzo quarto però Golden State cambia marcia e piazza un parziale che mette in ginocchio i padroni di casa, 33-15. I Warriors sono stati trascinati da quattro elementi: Kevin Durant che chiude con 34 punti all’attivo, Steph Curry con una doppia doppia da 27 punti e 10 assist, Klay Thompson ne segna 19 e doppia doppia anche per Draymond Green con 10 punti e 13 rimbalzi. Per Houston, con i 32 punti realizzati da James Harden, ha confermato il grande momento di forma che però non è bastato per vincere. Golden State alza le braccia e vola in finale: si parte nella notte tra giovedì e venerdì con gara-1 alla Oracle Arena di Oakland.