DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (RISULTATO FINALE 91-90)
Olimpia Milano Trento 91-90: il primo match point nella finale scudetto se lo prende la EA7, che dunque venerdì sera alla BLM Group Arena avrà la possibilità di mettere le mani sul tricolore. Il quarto periodo dell’Aquila inizia malissimo: passi di Joao Gomes e soprattutto quarto fallo di Shavon Shields. Milano però fa anche peggio e consente all’Aquila di continuare a crederci. Dopo 2’14’’ finalmente Mindaugas Kuzminskas mette punti a referto (con una tripla), la Dolomiti Energia ha segnato solo con Dustin Hogue nel traffico e si innervosisce: fallo in attacco di Betinho che va vicino al tecnico, Maurizio Buscaglia capisce il momento difficile e chiama timeout. Il coach di Trento ci riprova con Yannick Franke che però resta in campo poco, Milano gira bene il pallone ma Vlado Micov è stranamente timoroso e sbaglia un altro tiro (la prima tripla della sua partita); Trento non punisce e allora Curtis Jerrells è fondamentale nel saltare in testa agli avversari e infilare il +8. Sul parquet però è tornato Shields, e si sente subito: tripla del -5 e liberi conquistati. Inizia il duello con Andrea Cinciarini: il capitano di Milano cattura rimbalzo in attacco e trova un canestro importantissimo, l’ala del Kansas risponde ancora dall’arco. Per Milano però si mette in moto Arturas Gudaitis: canestro del +4, rimbalzo difensivo, liberi conquistati e 1/2 dalla lunetta. A 1’29’’ i possessi di distanza sono due ma non pieni; Buscaglia si gioca il finale con Jorge Gutierrez in regia e il messicano lo ripaga comparendo dal nulla sul libero sbagliato da Hogue e recupera una rimessa in attacco che Shields trasforma in una tripla senza senso che vale il -1. Si entra nell’ultimo minuto e Cinciarini a cronometro fermo commette il quinto fallo: per lui 15 punti con 6/8 dal campo, 4 assist e 18 di valutazione. Si ripete il copione: Shields fa 1/2 ma l’energia di Sutton genera una rimessa per l’Aquila, Shields non ci pensa due volte e dall’angolo pareggia a quota 87. Andrew Goudelock però torna a segnare dopo una vita e proprio nel momento più importante: canestro da campione e 89-87, con 26 secondi sul cronometro Buscaglia vuole organizzare l’attacco del pareggio o della vittoria. Gestisce Gutierrez, Shields sceglie di tirare subito e ha ragione: l’Aquila rimette il naso avanti. Adesso di secondi ne mancano 16: ci pensa Jerrells che si butta dentro con tutto quello che ha e trova il fallo di Shields che abbandona la partita con 27 punti, 10/14 dal campo e 17 punti nel quarto periodo senza errori. Jerrells fa 2/2, Trento non ha timeout ma costruisce un gran tiro: Goudelock stoppa Sutton e ha il match point. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (71-66): 4^ QUARTO
Olimpia Milano Trento 71-66: un quarto alla fine di gara-5 e soluzione dell’enigma ancora lontana. Chi si prenderà il primo match point nella serie di finale scudetto? L’Aquila inizia con la stessa intensità del finale di primo tempo, a difesa dura e competente segue un attacco fluido e Shavon Shields segna 4 punti in fila che mandano gli ospiti a +6. Milano però sa di non poter sbagliare anche questa sera e rimane lì in attesa di momenti migliori: sono Andrea Cinciarini e Mindaugas Kuzminskas a guidare la riscossa, ma Trento trova quei canestri dall’area che Simone Pianigiani temeva e riesce a condurre le danze entrando nella seconda metà del quarto. Il terzo fallo di Cinciarini rischia di essere pesante per l’Olimpia, ma il playmaker ha 11 punti con 4/6 e rimane in campo, il post basso di grande qualità di Kuzminskas vale finalmente il sorpasso interno (59-58), subito ricacciata indietro dalla classe di Shields. Arriva un momento nel quale entrambe le squadre hanno bisogno anche di giocate individuali: risponde presente Andrew Goudelock, rifinisce la coppia Cinciarini-Kuzminskas con la schiacciata del lituano: +3 e timeout per Maurizio Buscaglia, al rientro Trento pareggia ma Cinciarini questa sera è indemoniato e segna in fade away su Gutierrez. Kuzminskas pesca il quarto fallo di Ojars Silins e dalla lunetta rimette iun possesso pieno di distanza, poi si mette al posto giusto e recupera un pallone che diventa doppio possesso grazie all’energia di Kaleb Tarczewski e il +5 di Vlado Micov (che fino a lì era 1/3 dal campo) proprio sulla sirena. Forse però non è ancora la fuga giusta… (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Come sempre, Olimpia Milano Trento verrà trasmessa in diretta tv sia su RaiSport che su Eurosport 2: nel primo caso quindi appuntamento in chiaro per tutti gli appassionati, nel secondo la visione sarà consentita soltanto a chi avesse sottoscritto un abbonamento al satellite. Va anche ricordato che in assenza di un televisore si potrà seguire la partita in diretta streaming video: il sito www.raiplay.it è disponibile senza costi aggiuntivi, in alternativa ci si può abbonare alla piattaforma Eurosport Player che dall’inizio della stagione ha fornito in mobilità (usufruendo cioè di PC, tablet o smartphone) tutte le partite del campionato di basket.
OLIMPIA MILANO TRENTO, DIRETTA STREAMING SU RAIPLAY
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (48-50): 3^ QUARTO
Olimpia Milano Trento 48-50: all’inizio del secondo quarto si vede in campo anche Yannick Franke per portare un po’ di difesa, ma è tutta l’Aquila che cambia marcia e in due minuti e mezzo segna 9 punti che la riportano a -4, costringendo Simone Pianigiani al timeout. E’ proprio l’olandese il giocatore determinante: prima il gioco da tre punti, poi l’assist per Dustin Hogue che porta avanti la Dolomiti Energia. Debutta in gara-5 l’ex Davide Pascolo – 40 minuti in panchina lunedì – e inventa subito per la tripla di Andrew Goudelock, ma l’Olimpia fa più fatica in attacco e Trento se la ride. Rispetto a gara-4 è particolarmente caldo Jorge Gutierrez, che guarda di più il canestro; la differenza si vede e dà energia anche alla difesa, che sale di intensità anche se va spesso oltre i limiti. Con la schiacciata e un 1/2 dalla lunetta di Sutton Trento arriva un punto in più rispetto a quelli segnati nel primo quarto; quando si entra nell’ultimo minuto Milano ne ha invece 16 in meno e questo ci dice di una partita che pian piano torna a incanalarsi sulle caratteristiche scelte dall’Aquila. Che ha anche l’ultimo possesso: Shields riapre intelligentemente per Sutton che infila la tripla, gli ospiti sono avanti con 50 punti segnati e adesso per Milano inizia tutta un’altra gara-5. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (31-22): 2^ QUARTO
Olimpia Milano Trento 31-22: se gara-4 era iniziata con percentuali basse e mani fredde, il quinto episodio della serie entra subito nel vivo: la stappa il canestro di Vlado Micov sul primo possesso, l’Aquila fatica a segnare il primo canestro ma quando lo fa (tripla di Dominique Sutton) dà ufficialmente il via alle danze: Andrea Cinciarini risponde per le rime, Ojars Silins trova il gioco da tre punti, Cinciarini (ispiratissimo) fa lo stesso dall’altra parte… ritmi elevati e punteggio alto per due squadre che, archiviata la fase di studio e la paura del passo falso, si affrontano a viso aperto. Attenzione alla situazione falli: Kaleb Tarczewski e Shavon Shields commettono presto il secondo e vanno in panchina, per Trento è importante rimanere a contatto il più a lungo possibile ma un fallo su tiro dall’arco di Dairis Bertans (perfetto dal campo) manda l’Olimpia a +8 ed esalta la difesa di casa, che gira due viti e genera la tripla di Andrew Goudelock per il +11. Bravo Jorge Gutierrez a rispondere dall’angolo, ma poi Luca Lechthaler regala due liberi sull’ultimo possesso a Curtis Jerrells, è +9 interno e soprattutto la partita è sui binari che piacciono a Milano… (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (0-0): PALLA A DUE!
Si alza la palla a due di Olimpia Milano Trento: sarà interessante vedere in che modo Simone Pianigiani intenderà gestire le rotazioni dei suoi giocatori, avendo a disposizione un roster davvero ampio. Per il momento le certezze sembrano essere le solite: Andrew Goudelock e Vladimir Micov sono i giocatori con più minuti, nella batteria dei lunghi invece ha tanto spazio Mindaugas Kuzminskas che è il classico 4 “tattico”, capace di giostrare sul perimetro con movenze da esterno. In gara-4 però si sono visti anche 8 minuti di Marco Cusin (2 punti) e di Awudu Abass; Arturas Gudaitis ha giocato tre minuti in più di Kaleb Tarczweski (anche perchè quest’ultimo è stato limitato dai falli) mentre incredibilmente non si è visto Davide Pascolo, il grande ex di questa serie. Per il numero 7 un amaro N.E. nel referto di gara-4; nel terzo episodio della serie aveva avuto appena 5 minuti di campo, mentre nelle due partite al Mediolanum Forum ha avuto una media di 13 minuti e dunque dovremmo vederlo di più questa sera, magari a scapito di Abass che in gara-1 e gara-2 non ha mai messo piede sul parquet. A proposito di parquet, le due squadre sono pronte: parola al campo perchè finalmente Olimpia Milano Trento prende il via! (agg. di Claudio Franceschini)
IL QUARTO PERIODO DI GARA-4
Se andiamo a leggere i dati di Olimpia Milano Trento, quelli riferiti al secondo tempo di gara-4, scopriamo che la EA7 ha segnato 40 punti incassandone 48; dopo tutto, nei primi 20 minuti il parziale era stato 34-29 a suo favore. Dunque, dal punto di vista delle cifre offensive la EA7 ha addirittura fatto meglio; il problema però è che a cavallo dei due periodi conclusivi la squadra di Simone Pianigiani, come abbiamo già detto, ha segnato la miseria di 4 punti: un canestro da sotto di Arturas Gudaitis alla fine del terzo quarto e la solita conclusione “mid-range” di Vladimir Micov all’inizio del quarto. Dal 42-53 al 73-57 sono passati circa 10 minuti, durante i quali Milano è stata travolta: nel quarto periodo ha tirato 6/15 perdendo 4 palloni, ma gli ultimi quattro canestri (5 punti di Dairis Bertans e 8 di Curtis Jerrells) sono arrivati a partita finita, con le due triple del numero 55 che sono state preghiere accolte ma talmente inutili che, segnata quella del -3, il tempo era talmente poco che la squadra meneghina non ha nemmeno provato a fare fallo. Gli stessi Jerrells e Bertans prima di quel finale da 13 punti combinati avevano viaggiato a quota 0 punti con appena 0/2 dal perimetro, non riuscendo mai a incidere sull’economia della partita. (agg. di Claudio Franceschini)
LE PAROLE DI PIANIGIANI
Olimpia Milano Trento è la prima partita di “una miniserie in cui può succedere di tutto”: parole di Simone Pianigiani, che ha commentato così questa gara-5 che arriva dopo l’incredibile rimonta dell’Aquila nel quarto episodio della finale scudetto. Il coach della EA7 ha chiaramente analizzato, in conferenza stampa, quanto accaduto: ha parlato di una partita solida per quasi 30 minuti, nella quale “il vantaggio di 5 punti a fine primo tempo era inferiore alle attese”. Poi però, una volta arrivata a +11, l’Olimpia ha spento la luce ed è stata travolta dagli avversari: “Lo 0-5 ha vanificato quanto costruito, ha cambiato inerzia ed energia. E’ successo quello che non dovrebbe succedere” ha detto Pianigiani, che ha ammesso come quel parziale arrivato nel momento chiave non sia stato accettato dalla squadra, che è così crollata. Un parziale firmato soprattutto Shavon Shields: “Lo abbiamo tenuto bene ma sa aspettare la partita” gli ha reso merito l’allenatore toscano, che ha parlato di qualche canestro “da campione vero”; in più Trento è brava, secondo Pianigiani, “a mettere i corpi addosso sulle penetrazioni, dobbiamo farlo anche noi che invece siamo più morbidi”. (agg. di Claudio Franceschini)
SHIELDS, L’UOMO DEL RIBALTONE
In Olimpia Milano Trento occhi puntati soprattutto su Shavon Shields: se la serie finale è sul 2-2 grande merito va al ventiquattrenne di Overland Park – ha anche passaporto danese – che sta dimostrando di essere il vero motore della squadra trentina. In gara-4 il numero 31 è stato pazzesco: ha chiuso la sua partita con 31 punti (in 33 minuti) e 8 rimbalzi, tirando 11/13 dall’area (0/3 dall’arco) e guadagnando 10 tiri liberi di cui 9 realizzati, smazzando anche 3 assist e trovando un fantastico 39 di valutazione. Eppure il primo tempo di Shields era stato pessimo: 7 punti, 3 rimbalzi, 2/5 dal campo e 3/4 in lunetta. Poi la trasformazione, quasi come se si fosse acceso un’interruttore da qualche parte: improvvisamente l’ala della Dolomiti Energia ha cambiato marcia ed è andato a dominare la partita, segnando esattamente la metà dei punti (24 su 48) messi insieme dalla sua squadra nel secondo tempo. L’esterno viaggia a 16,2 punti e 4,3 rimbalzi di media nei playoff, con quasi 4 tiri liberi a partita e tirando sopra il 50% da 2 punti; è però nella finale scudetto che è riuscito a diventare il leader tecnico di una squadra che ha ancora troppi alti e bassi da parte di Dominique Sutton e Joao Gomes. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Olimpia Milano Trento, che verrà diretta dagli arbitri Saverio Lanzarini, Manuel Mazzoni e Mark Bartoli, è gara-5 della finale scudetto di basket Serie A1 2017-2018: squadre in campo alle ore 20:45 di mercoledì 13 giugno. La situazione è in totale equilibrio, l’Aquila ha impattato sul 2-2 e dunque ancora una volta il fattore campo è stato rispettato. Il che gioca a favore dell’Olimpia, che però si dovrà riprendere psicologicamente: la EA7 ancora a metà del terzo quarto era convinta di tornare al Mediolanum Forum con il match point sulla racchetta, invece adesso dovrà vincere per riprendere il vantaggio ma anche con la pressione di chi sa di non poter sbagliare.
LA RIMONTA DELL’AQUILA
Olimpia Milano Trento riparte, come detto, dalla clamorosa rimonta con cui l’Aquila ha vinto la quarta partita della serie: un parziale clamoroso incassato dalla EA7, iniziato quando Maurizio Buscaglia, subita una tripla di Vladimir Micov, ha chiamato timeout con 3’03’’ da giocare nel terzo periodo. Allora il punteggio recitava 42-53 e parlava di una gara sostanzialmente in ghiaccio per gli ospiti; bene, da quel momento la Dolomiti Energia ha fatto registrare un 31-4 che ha letteralmente demolito gli avversari, incapaci di trovare una benchè minima reazione. Dal 54-57 (altro canestro di Micov) l’Aquila ha aperto un 19-0 con il quale si è portata a +16 chiudendo i conti; nel quarto periodo Milano ha segnato 19 punti, ma 17 di questi sono arrivati a partita ormai conclusa. Trento ha continuato a tirare male dall’arco (1/4 anche nel periodo conclusivo) ma ha avuto 6/8 dall’area e trovato 15 viaggi in lunetta; l’Olimpia ha invece tirato 6/15 dal campo e trovato appena 5 tiri liberi, perdendo 4 palloni. Una mareggiata trentina, arrivata in un momento nel quale l’Aquila ne aveva maggiore bisogno; adesso la chiave sarà ripetere questa prestazione dal primo minuto… (agg. di Claudio Franceschini)
RISULTATI E PRECEDENTI
Gara-4 rischia di essere il macigno sulle possibilità scudetto di Milano: come detto, ora la EA7 deve dimostrare di essere grande squadra soprattutto a livello mentale, dimostrando di poter dimenticare in fretta quanto successo. Non è la prima volta che succede in stagione: l’Olimpia ha già perso partite di questo genere (anche e soprattutto in Eurolega), ma in una finale scudetto e con il punto del 3-1 a portata di mano è certamente più grave. Eppure, lunedì sera abbiamo visto i meneghini scialacquare 11 punti di vantaggio e passare a -16 praticamente in un amen, senza più trovare la via del canestro e soffrire in maniera incredibile la verve dell’Aquila. Trento, dal canto suo, ha tirato malissimo dal campo nel primo tempo, ma ha avuto il merito di rimanere agganciata in qualche maniera; anche così l’Olimpia sembrava essere in controllo della situazione avendo tante armi offensive e producendo una buona difesa. Invece la partita è girata in un lampo, già nel finale del terzo quarto per poi avere la sua coda nel quarto periodo: la Dolomiti Energia non solo ha vinto, ma si è anche permessa di dilagare e di perdere qualche pallone nel finale, avendo un ampio margine da gestire (e arrivando comunque a rischiare). Adesso l’inerzia mentale è decisiva: nessuno ha ancora vinto fuori casa ma, arrivati sul 2-2, la prima squadra in grado di farla sarebbe facilmente la prossima a vestire il tricolore sulla maglia. A meno che ovviamente non si arrivi a gara-7 con il 100% delle vittorie interne, altra possibilità decisamente concreta.