Alla BLM Group Arena l’Olimpia Milano si laurea Campione d’Italia della stagione 2017-2018 superando in trasferta l’Aquila Trento in gara 6 per 96 a 71. Le Scarpette Rosse partono forte negli istanti iniziali del primo tempo guidati da Goudelock e mantengono percentuali altissime rispetto agli avversari, nonostante questi cerchino di accorciare grazie ad un buon parziale favorevole. Il cronometro scorre ed i lombardi riescono ad allungare prima di rientrare negli spogliatoi per l’intervallo lungo vincendo pure la battaglia nei rimbalzi. Ad inizio secondo tempo le percentuali degli uomini di coach Pianigiani calano leggermente e la squadra del tecnico Buscaglia si avvicina fino a toccare appena 7 punti di distacco sebbene le triple degli ospiti annullino quanto costruito. Nell’ultimo quarto infatti Milano dimostra di possedere una marcia in più rispetto a Trento che non ha abbastanza forza e lucidità per restare in partita. L’EA7 Emporio Armani Milano conquista così il 28^ scudetto della sua storia ai danni della Dolomiti Energia Trentino, sconfitta nelle finali playoff per il secondo anno consecutivo.



VIDEO TRENTO OLIMPIA MILANO

STATISTICHE

Analizzando le statistiche dell’incontro emerge come Milano abbia surclassato Trento sotto diversi aspetti, su tutti nella percentuale al tiro, il 53,1% contro il 36,7% supportato da un netto 18 a 5 nelle triple realizzate. A fine partita si registra poi la parità nei rimbalzi totali, 34 per parte, mentre bisogna riconoscere ai bianconeri un maggior numero di palle rubate, 4 a 2, avendone inoltre perse di meno, 11 a 10. Sotto l’aspetto disciplinare i biancorossi sono stati più fallosi degli avversari visto il 26 a 21 nei falli personali ma su Trento hanno pesato a lungo i 4 falli fischiati sia a Shields che Sutton già nel terzo quarto.



DICHIARAZIONI

Al termine dell’incontro vari protagonisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Raisport, a cominciare dal coach dei milanesi Simone Pianigiani: “Ovviamente Buscaglia ha fatto un lavoro straordinario in questi due anni e quindi è giusto riconoscerlo, e poi è una persona sempre molto equilibrata, davvero molto bravo. Siamo contenti, questo è lo scudetto prima di tutto di Livio Proli e del Signor Armani ovviamente perchè hanno creato un posto speciale dove si guarda al lavoro quotidiano e non ad un pallone che entra o che esce. Grazie a loro che hanno messo tante persone dentro l’Olimpia di qualità e che hanno cultura del lavoro, parlo ovviamente dei miei assistenti in primis: non è facile quando sei un allenatore nuovo che vuoi portare le tue procedure il tuo modo, se non trovi gente così pronta e così capace… In una stagione quando sei in Eurolega con un gruppo tutto nuovo, giocare ogni due-tre giorni… E invece ci hanno sempre rassicurato sulla qualità del lavoro che stavamo facendo giorno dopo giorno e questa sembra la cosa più importante perchè quando c’è questo si può crescere e la squadra credo che sia arrivata in fondo giocando bene, siamo stati basici ed abbiamo fatto poche cose ma fatte molto bene, con lo spirito giusto da parte dei miei giocatori. Basti pensare l’entusiasmo che avete visto di chi è stato fuori e come abbiamo detto più volte durante l’anno, sono orgoglioso di tutte le persone con cui ho lavorato ed è giusto che ora l’Olimpia si goda questa vittoria.”



Visibilmente commosso ha parlato anche l’MVP di queste finali scudetto, Andrew Goudelock: “Sono senza parole, sono solo felice che abbiamo ottenuto la vittoria! Ho lavorato duro per questo, è stata una stagione difficile… E’ la cosa più grande che sia successa nella mia carriera! Credimi, è stato un anno d’inferno per me, sono solo contento. Se l’anno prossimo sarà ancora qui? Non lo so, mi piacerebbe stare qui e così anche la mia famiglia ed i miei figli ma non dipende da noi, alla fine della giornata è solamente business… Voglio solo godermi il momento e vediamo cosa succede prossimamente.”

Qualche parola anche da parte del coach bianconero Buscaglia: “Intanto complimenti a chi ha vinto, noi non abbiamo fatto una gran partita… Eravamo un po’ in ritardo sia tecnicamente, un po’ mentalmente… Purtroppo è così, è la verità! Poi è chiaro che essere sempre fino a quel punto del -10, -9… avevamo bisogno di due zampate a prescindere da quanto stavamo facendo, ne avevamo bisogno e non siamo riuscite a farle così loro hanno preso fiducia ma onestamente la partita l’hanno senza dubbio tirata a loro favore. Abbiamo fatto tantissime cose belle, adesso il ringraziamente lo faccio al gruppo magnifico che ho allenato, lo staff tecnico e medico, siamo stati presenti nel campo non per caso o mai di passaggio, cercando anche sempre di alzare un po’ il nostro livello e quindi non c’è problema, rimetteremo una pietra sopra l’altra perchè siamo più duri delle pietre. Il presidente dice che ripartirà da Buscaglia? Bene mi fa piacere, certo che resto”.