Nba, follia di Josh Richardson
: la scorsa notte il 25enne playmaker dei Miami Heat si è guadagnato la scena, nel match che segnava il ritorno del figliol prodigo LeBron James coi suoi Los Angeles Lakers a South Beach, con un gesto scriteriato e reiterato più volte: il cestista di casa infatti ha letteralmente perso la testa dopo una schiacciata non riuscita e il mancato intervento degli arbitri per un fallo che sosteneva di aver subito e ha lanciato per tre volte una delle sue scarpette contro il pubblico. Inevitabile l’espulsione per Richardson che se l’è presa anche con gli stessi arbitri, completando il suo personale show tra lo sgomento degli spettatori presenti alla American Airlines Arena e dei suoi stessi compagni.
IL PLAYMAKER RISCHIA UNA SQUALIFICA
Il gesto di Josh Richardson nel corso del match disputato contro i Los Angeles Lakers potrebbe però costare caro al 25enne playmaker degli Heat, nonostante il tentativo vano del suo tecnico di chiamarlo in panchina appena ha cominciato a dare in escandescenze: nel migliore dei casi potrebbe cavarsela con una multa anche per via dell’espulsione rimediata la scorsa notte, ma ricordando precedenti simili il cestista potrebbe incorrere anche un una pesante squalifica da parte dei vertici della Nba. Tuttavia, a fine gara il diretto interessato ha parlato con i giornalisti e pur ammettendo di non voler tornare sul deprecabile episodio, ha spiegato che si è trattato di “una sfortunata serie di eventi che, uno dopo l’altro, mi hanno fatto perdere la testa”. Non delle vere e proprie scuse, ma quantomeno Richardson ha spiegato che intende “andare avanti” e che fatti del genere non devono più accadere, frustrazione o meno.