Fabio Paratici ha concesso una lunga intervista ad Alessandro Alciato di Sky Sport. Molto interessanti le dichiarazioni del direttore sportivo della Juventus, che ha toccato molti temi. Si comincia dall’auspicio per l’anno nuovo: “Il primo pensiero e il primo desiderio, speriamo sia un anno pari o migliore rispetto a quelli che abbiamo vissuto negli ultimi 6/7. Poi il primo pensiero naturalmente è quello rivolto alla Champions League, che è diventato un nostro obiettivo ce lo siamo guadagnato negli ultimi anni. Nel senso che dopo le ultime 4/5 che abbiamo giocato negli ultimi anni ci sentiamo comunque pronti per essere protagonisti fino in fondo con maggiore consapevolezza rispetto agli altri anni”. Inutile negarlo: dopo sette scudetti consecutivi, solo un trionfo europeo potrebbe rendere il 2019 migliore degli anni appena vissuti dalla Juventus. Avere Cristiano Ronaldo aiuta, ecco il pensiero di Paratici su CR7: “Se tu hai il migliore giocatore del mondo nella tua squadra logicamente la consapevolezza di tutti aumenta. Però partivamo da una base alta. La Juventus è un club che da sempre compete a questo livello. Negli ultimi anni ha giocato sempre grandi Champions. Abbiamo da sempre grandi giocatori e adesso abbiamo Cristiano Ronaldo. Io la metterei così”.



FABIO PARATICI SU ALLEGRI E MAROTTA

Per un direttore sportivo non è semplice cercare di migliorare una squadra del genere, ecco dunque come Paratici spiega la propria attività per gennaio: “Siamo sempre aperti, cerchiamo sempre soluzioni con il mister per cercare di migliorare questa squadra”. Un punto fermo è Massimiliano Allegri, dunque Paratici parla anche del futuro dell’allenatore che ha contribuito in maniera determinante a questa striscia di grandi successi dal 2014 in poi: “Io sono certo che Allegri resterà ancora. Credo che sia il miglior allenatore possibile per la Juventus e credo che la Juventus sia una squadra adatta al mister. Quindi non vedo perché si debba cambiare”. Un tema intrigante saranno eventuali derby di calciomercato con Beppe Marotta, ora dirigente dell’Inter e per tanti anni superiore di Paratici, che ne parla in questo modo: “Non è già in atto un derby con Marotta. Diciamo che noi pensiamo alla Juventus e gli altri giustamente penseranno alle loro squadre. Poi è chiaro che io conosco bene il direttore e lui conosce me quindi sicuramente lui sa bene o male cosa posso pensare io e io so bene o male cosa può pensare lui, questo è già una bella sfida”.

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