E’ finita all’Allianz Stadium: la Juventus è ai quarti di Champions League. Partita pazza della Juventus, che doveva girare uno 0-2 al Wanda Metropolitano e ha giocato 90 minuti del tutto diversi rispetto a tre settimane fa. Il primo gol di Cristiano Ronaldo è arrivato al 27’, il secondo al 48’ ancora di testa con l’aiuto della Goal Line Technology, il terzo su rigore con il fallo subito da Bernardeschi. Una Juventus straripante, con una partita fantastica da parte di tutta la squadra: da Spinazzola a Emre Can passando per Pjanic e ovviamente Cristiano Ronaldo, arrivato in bianconero per momento come questo. L’arbitro Kuipers ha assegnato cinque minuti di recupero, che la Juventus ha provato a gestire tenendo il pallone lontano dalla porta di Szczesny e prendendosi falli e rimesse laterali; Simeone ha mandato Godin a fare l’attaccante aggiunto per sfruttare spizzate e palle alte. Tensione e animosità nel finale quando un body chek di Chiellini su Angel Correa ha generato una palla a due finita comunque tra i guantoni di Szczesny; il portiere polacco è andato al rinvio, ultimo lancio lungo con Griezmann in fuorigioco e palla persa da Dybala, su cui è finita la partita. (agg. di Claudio Franceschini)
3-0 DI RONALDO
Adesso la Juventus è virtualmente ai quarti di finale della Champions League: Cristiano Ronaldo fa tripletta trasformando un calcio di rigore a cinque minuti dal 90’, per fallo di Angel Correa su uno straripante Bernardeschi. La tripletta del portoghese, al quarto gol nel torneo, è quello che tutta la squadra e l’ambiente aspettavano: nel momento decisivo CR7 è diventato decisivo. Adesso però i bianconeri devono stringere i denti, perchè non è finita: con un gol l’Atletico Madrid si qualifica e manca ancora tanto, troppo tempo, la squadra di Massimiliano Allegri deve tenere come ha fatto fino ad adesso continuando a giocare come ha fatto fino a questo momento, tenendo lontano l’Atletico Madrid dalla porta di Szczesny per prendersi i quarti di finale. (agg. di Claudio Franceschini)
2-0, ANCORA RONALDO
La Juventus adesso è vicina alla qualificazione ai quarti di Champions League: ancora Cristiano Ronaldo, ancora un colpo di testa stavolta sul cross di Joao Cancelo da destra. Oblak para con un miracolo, ma quando la palla ha già superato interamente la riga di porta: la Juventus aspettava la prestazione da fenomeno del miglior marcatore nella storia della Champions League, l’incubo dell’Atletico Madrid al quale ha segnato 24 gol in 32 partite. Con la doppietta di CR7, adesso i bianconeri sarebbero ai tempi supplementari: naturalmente la squadra di Massimiliano Allegri deve stare attenta perchè un gol dei Colchoneros obbligherebbe a farne due, ma certamente in questo momento la qualificazione ai quarti della Champions League è molto più alla portata di quanto non lo fosse un’ora fa. (agg. di Claudio Franceschini)
1-0, GOL DI CRISTIANO RONALDO
Cambia la partita all’Allianz Stadium in Juventus Atletico Madrid: al 27’ minuto Cristiano Ronaldo irrompe sul cross di Bernardeschi e di testa infila Oblak con l’aiuto del palo. Adesso alla Juventus, per qualificarsi ai quarti di Champions League, servono due gol ma lo scenario cambia completamente: con uno, i bianconeri guadagnerebbero se non altro i tempi supplementari. Al 7’ minuto la Juventus aveva già trovato un gol, con Giorgio Chiellini: prontamente però l’arbitro olandese Kuipers aveva annullato per un fallo dello stesso Ronaldo su Oblak, decisione che tutto sommato ci poteva stare. L’atteggiamento della Juventus è quello giusto: adesso bisogna stare attenti a non subire la rete che obbligherebbe i bianconeri a segnare tre volte di più, ma in questo primo tempo la squadra di Massimiliano Allegri ha affrontato la partita benissimo, con Emre Can e Spinazzola a giganteggiare e il gol di Cristiano Ronaldo, atteso troppo a lungo, che alla fine è arrivato. Ora vedremo come procederanno le cose… (agg. di Claudio Franceschini)
INIZIA JUVENTUS ATLETICO MADRID
Eccoci al via di Juventus Atletico Madrid: per Massimiliano Allegri la qualificazione ai quarti di Champions League sarebbe la quinta nella sua carriera da allenatore. Ce n’è una con il Milan, quando aveva superato l’Arsenal (perdendo 3-0 il ritorno dopo aver vinto 4-0 l’andata) e tre con i bianconeri, ovvero nel 2015 (eliminando il Borussia Dortmund), nel 2017 contro il Porto e nel 2018, come già detto a spese del Tottenham. Solo sulla panchina della Juventus però il tecnico livornese si è spinto oltre: con il Milan infatti i quarti sono stati il suo traguardo massimo – ci sono poi due eliminazioni agli ottavi, e un esonero prima di affrontare il primo turno ad eliminazione – guarda caso contro l’Atletico Madrid. Con gli attuali campioni d’Italia Allegri ha invece raggiunto la finale nel 2015 e 2017, perdendola in entrambi i casi; come ha ricordato in conferenza stampa la sua Juventus è stata eliminata, nelle altre due occasioni (Bayern Monaco e Real Madrid) subendo gol all’ultimo secondo. Diciamo allora che i tifosi bianconeri sperano non vada a finire così anche questa sera; rimontare l’Atletico e qualificarsi ai quarti di Champions League è possibile, ma ovviamente bisognerà giocare la partita perfetta. Dunque mettiamoci comodi e stiamo a vedere quello che ci dirà il campo, finalmente Juventus Atletico Madrid sta per cominciare! (agg. di Claudio Franceschini)
LA STORIA DELLE RIMONTE BIANCONERE
Abbiamo già in visto in che modo la Juventus si qualifica ai quarti di Champions League: possiamo però approfondire il discorso ricordando alcune delle rimonte che i bianconeri hanno centrato nella storia. Dell’anno scorso abbiamo parlato, ma di fatto si trattava di una situazione in parità dopo l’andata; per tre volte la Juventus ha invece ribaltato una sconfitta contro il Real Madrid. E’ successo nei quarti del 1996 (da 1-2 a 2-0), nella semifinale del 2003 (da 0-1 a 3-1) e negli ottavi del 2005, quando il 2-0 ai tempi supplementari (gol di Marcelo Zalayeta dopo quello di Zlatan Ibrahimovic) aveva deciso la doppia sfida. Sulle prime due imprese c’è il timbro di Marcello Lippi, mentre nella terza l’allenatore era Fabio Capello; nel 1993 invece era Giovanni Trapattoni a sedere in panchina quando nei quarti di Coppa Uefa la Juventus aveva rimontato il Benfica. Dopo la sconfitta per 1-2 al Da Luz i bianconeri si erano qualificati con i gol di Jurgen Kohler, Dino Baggio e Fabrizio Ravanelli, ed esattamente come nel 1996 quella squadra avrebbe poi vinto il trofeo; se vogliamo possiamo ricordare anche un paio di rimonte all’interno di una singola partita decisive per la qualificazione – sempre da 1-2 a 3-2 – ovvero quella contro il Deportivo La Coruna (2003) e quella contro l’Olympiacos (2004) nel primo anno di Massimiliano Allegri, poi il gol di Antonio Conte all’ultimo secondo per eliminare sempre la squadra del Pireo. (agg. di Claudio Franceschini)
I NUMERI DELL’ATLETICO MADRID
La Juventus vuole qualificarsi ai quarti di Champions League, ma contro l’Atletico Madrid servirà un mezzo capolavoro: non è tanto il fatto assoluto di dover vincere 3-0, quanto i numeri difensivi che i Colchoneros sono stati in grado di mettere a segno in questa stagione. In Champions League la squadra di Diego Simeone non subisce una rete dal 24 ottobre, sera dello 0-4 contro il Borussia Dortmund – che è poi la partita a causa della quale è finita al secondo posto, incrociando la Juventus: i minuti di imbattibilità di Jan Oblak in campo europeo sono 361. Ancora peggio se analizziamo il quadro generale delle partite dell’Atletico: l’ultima rete incassata è quella del 9 febbraio da Gareth Bale (nel derby perso in casa contro il Real Madrid) il che ci dice che il portiere sloveno non subisce gol da ben 466 minuti. Fare gol all’Atletico Madrid è un’impresa che può risultare disperata: in tutta la stagione i Colchoneros hanno incassato 29 gol nelle 39 gare disputate, e solo tre volte (le due partite di cui sopra e contro il Girona in Coppa del Re) ne hanno subiti tre nella stessa partita. La Juventus dunque non parte certo favorita nella caccia alla qualificazione ai quarti della Champions League… (agg. di Claudio Franceschini)
COSA SERVE AD ALLEGRI
La Juventus si qualifica ai quarti di Champions League con una vera e propria impresa: contro l’Atletico Madrid si gioca alle ore 21:00 di martedì 12 marzo e, come noto, si riparte dal 2-0 con cui i Colchoneros hanno vinto al Wanda Metropolitano tre settimane fa. I gol di José Gimenez e Diego Godin sono arrivati nel secondo tempo, ma all’interno di una partita in cui i bianconeri non si sono mai fatti vedere: già prima di incassare le due reti la Juventus aveva rischiato con un clamoroso errore di Diego Costa a tu per tu con Szczesny, una traversa di Griezmann e un gol annullato a Morata (con l’ausilio del Var) per una spinta su Chiellini sulla quale si sarebbe anche potuto sorvolare. Adesso dunque la squadra di Massimiliano Allegri deve fare un capolavoro: vincere con almeno tre gol di scarto, senza se e senza ma. Il risultato minimo è il 3-0, mentre per ogni gol che l’Atletico Madrid dovesse riuscire a segnare la Juventus sarebbe obbligata a metterne a segno uno in più: dunque 4-1, 5-2 e via discorrendo, le due reti di margine in ogni caso non servirebbero perchè i Colchoneros farebbero valere il maggior numero di marcature in trasferta, il 2-0 a favore dei bianconeri sarebbe comunque utile per portare l’ottavo di Champions League ai tempi supplementari e poi, eventualmente, ai calci di rigore. Naturalmente, se si andasse all’extra time, la Juventus si qualificherebbe ai quarti con gli stessi risultati di cui sopra.
JUVENTUS SI QUALIFICA AI QUARTI SE… L’ANNO SCORSO
La Juventus dunque cerca la qualificazione ai quarti di Champions League: anche lo scorso anno i bianconeri erano in una situazione complicata. Contro il Tottenham, all’Allianz Stadium, erano partiti alla grande con una doppietta di Gonzalo Higuain in pochi minuti, ma poi il Pipita aveva mandato un rigore sulla traversa e gli Spurs erano risorti, accorciando con Harry Kane e pareggiando con Christian Eriksen. La Juventus era andata a Wembley con l’obbligo di vincere, a meno che non riuscisse a pareggiare per 3-3. Si era messa male perchè Son Heung-Min aveva portato in vantaggio il Tottenham; i campioni d’Italia, in palese difficoltà nella bolgia londinese, avevano però sfruttato in maniera cinica cinque minuti di appannamento avversario, pareggiando con Higuain e poi trovando il gol della qualificazione con Paulo Dybala. L’assalto finale del Tottenham si era scontrato sul muro invalicabile eretto da Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, che aveva iniziato come terzino destro per poi accentrarsi nel finale; l’impresa era riuscita, ma questa volta la Juventus pur giocando in casa deve fare ancora di più e, se dovesse subire un gol, sarebbe costretta a segnarne almeno quattro. Per questo motivo la qualificazione ai quarti di Champions League è decisamente lontana, almeno a bocce ferme; quando si inizierà a giocare vedremo come andranno le cose.