Vigilia di Atalanta-Milan, scontro diretto per la zona Champions League: Gennaro Gattuso presenta la sfida in programma all’Atleti Azzurri di Bergamo in conferenza stampa. Ringhio è partito dalle difficoltà che attendono i rossoneri: «Domani servirà l’elmetto: giocheremo contro una squadra che negli ultimi anni è diventata una realtà del nostro calcio. Dovremo essere bravi ad affrontarli, la Dea gioca davvero bene: ha giocatori di qualità e ne portano tanti in area di rigore. Noi dobbiamo fare bene il nostro gioco, sarà molto difficile». Una battuta su Krzysztof Piatek, sempre più protagonista: «Mi aspettavo un calciatore così: non ama parlare e dice poche parole. Dà l’impressione di essere uno che si stufa nel riscaldamento prima della partita, vuole giocare subito: somiglia molto a Zapata come qualità fisiche e tecniche, il colombiano domani ci può mettere in grande difficoltà».



ATALANTA-MILAN, LA CONFERENZA STAMPA DI GENNARO GATTUSO

«E’ una sfida importante ma non è la gara della vita»

, prosegue Gennaro Gattuso: «Una vittoria sarebbe un segnale incredibile, ma poi mancheranno comunque quindici partite e la strada sarebbe lunga. Se dovessimo vincere, sarebbe importante dal punto di vista mentale. Cosa temo dell’Atalanta? Tutto: hanno segnato nove reti con colpi di testa e noi solo uno, li temo molto dal punto di vista fisico. Hanno una mentalità e un modo di giocare che portano avanti da tre anni: vanno ai 2000 all’ora e corrono, ma hanno anche qualità». Il tecnico del Diavolo si sofferma poi su Suso: «Io faccio l’allenatore, non l’agente o il direttore sportivo: per ciò che mi ha dato merita il rinnovo, ma è una cosa societaria. Da parte mia c’è grande rispetto per Suso, ci sta dando tanto».



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