Zinedine Zidane è stato suo calciatore e suo vice, Carlo Ancelotti sarà sempre grato al francese. Ecco perchè: «Mi sono liberato di un certo dtipo di calcio con Zidane, alla Juve. Prima ingabbiavo il talento, Zizou invece mi convinse a ingabbiare la squadra attorno a lui. Gli ho cucito addosso il vestito». Ai microfoni del Corriere dello Sport ha poi parlato dell’avventura sulla panchina del Bayern Monaco, tra i flop della sua carriera: «Perché non andò come avrei voluto? Filosofie diverse. Per me era arrivato il momento di cambiare, il punto di scontro è stata la differenza di vedute». Infine una battuta sull’avventura che lo ha segnato di più: «Gli otto anni al Milan sono una cosa a parte, ma se vuoi la verità ti rispondo Madrid. Madrid perché è Madrid e perché tutti gli allenatori dovrebbero poter lavorare in una città come quella». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“CON DE LAURENTIIS CI SENTIAMO SPESSO”

«Devo tutto a Zidane»: questo il titolo che campeggia sulla prima pagina del Corriere dello Sport, che ha intervistato in esclusiva il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti. Parole di elogio e di stima per il suo ex calciatore, con l’allenatore di Reggiolo che ha parlato della sua nuova esperienza in Campania, spiegando perchè il suo arrivo è stato tenuto nascosto fino all’ultimo momento: «Il motivo è uno solo: De Laurentiis era in piena trattativa con Sarri, non avevo alcuna intenzione di finirci in mezzo. Mi era stata chiesta la disponibilità nel caso in cui non avessero trovato l’accordo, l’avevo data. In quel periodo si erano fatti avanti ufficialmente solo la Nazionale e il Napoli. In Premier non c’era spazio e io volevo tornare ad allenare tutti i giorni. Napoli la soluzione perfetta. I contatti per me li ha tenuti un avvocato di Parma, Ziccardi. De Laurentiis l’ho incontrato per la pria volta il giorno che mi hai beccato nell’hotel di Roma quando stavo andando a firmare». Una battuta sul rapporto con il presidente Aurelio de Laurentiis: «Con De Laurentiis ci sentiamo due volte a settimana, di solito. Si informa, è giusto che lo faccia. Vuole sapere, domanda».



CARLO ANCELOTTI: “LOZANO MI PIACE DA MORIRE”

Un commento sulle mosse di mercato: «Lobotka lo trattammo l’estate scorsa quando rischiavamo di perdere Fabian Ruiz per via della clausola. Barella è forte, Lozano mi piace da morire. Ma adesso mi tengo la mia squadra, che è un’ottima squadra». Ancelotti poi torna sull’inizio di stagione: «La Lazio e le due partite col Milan. Abbiamo il dovere di tener botta per mantenere vivo il campionato. La squadra non ha ancora dato il 100 per cento. Fabian non l’ha dato, come lui Milik e Zielinski». Infine, l’analisi sulla stagione del Napoli, che ha 4 punti in meno ed è fuori dalla Champions rispetto alla gestione Sarri: «C’è un velo di cattiveria in quel ‘fuori dalla Champions’. Nel nostro girone c’erano due potenziali vincitrici, PSG e Liverpool, noi siamo stati in corsa fino all’ultimo. In campionato proveremo fino in fondo ma se vincerà la Juve non sarà una grande novità. O sbaglio? Qui a Napoli De Laurentiis ha fatto un grande lavoro. Cristiano, il nostro Cristiano (Giuntoli, ndr) ha fatto i miracoli».

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