Leggendo le pagelle di Italia Usa, scopriamo che praticamente tutti gli interpreti azzurri dell’amichevole di Genk hanno fatto bene; il solo Kevin Lasagna ha fornito una prestazione sotto la sufficienza, mentre ci sono alcuni elementi che si sono resi protagonisti. Tra questi Marco Verratti: confermato come mezzala in mezzo al campo, il centrocampista del Psg non ha solo mandato in porta Matteo Politano per il gol decisivo ma ha anche giocato una gara di alto livello. Gli anni difficili sembrano essere alle spalle: avendo ritrovato la condizione fisica ideale, Verratti è pronto per essere uno dei fari di questa nazionale che sembra essere stata costruita per esaltare le sue caratteristiche. C’è tanta qualità nell’Italia di Roberto Mancini, e anche Nicolò Barella e Stefano Sensi hanno dato il loro in mezzo al campo; Verratti è pronto per essere il leader di un gruppo che, esauriti gli impegni di Nations League, andrà ora a caccia della qualificazione agli Europei. (agg. di Claudio Franceschini)



IL CONFRONTO TRA MANCINI E SARACHAN

Nelle pagelle di Italia Usa, stilate dalla nostra redazione al triplice fischio finale di Genk, ovviamente non sono sfuggiti ai nostri voti anche i due allenatori, protagonisti pure di questa amichevole. Ecco quindi che nelle pagelle di Italia Stati Uniti il tecnico italiano Roberto Mancini ha meritato un sufficiente 6.5: l’allenatore azzurro paga la scelta di dare fiducia ai giovani della sua rosa e a chi non ha avuto molto spazio negli ultimi appuntamenti della Nations league. La sua fiducia è stata ampiamente ripagata e anzi abbiamo scoperto di avere degli ottimi giovani su cui puntare. Di contro il tecnico dell nazionale americana, nelle pagelle di Italia Usa ha trovato il voto di 5.5. Dave Sarachan paga una certa eccessiva prudenza nelle scelte di schieramento, oltre che un po’ di timidezza in campo dei suoi. (agg Michela Colombo)



I VOTI DEL MATCH AMICHEVOLE

Anche se si trattava di un’amichevole non poteva mancare il classico appuntamento con i voti ai protagonisti e le pagelle post-gara di Italia-Stati Uniti che si è conclusa con la vittoria in extremis degli azzurri che al 94′, a pochi istanti dal triplice fischio dell’arbitro turco Cuneyt Cakir, trovano il gol dell’1-0 grazie a Matteo Politano, entrato da poco al posto di Kevin Lasagna (uscito tra i fischi per aver sbagliato occasioni in serie), che capitalizza l’assist di Marco Verratti e batte Ethan Horvath che nei novanta minuti aveva detto di no a Chiesa, Berardi, Bonucci e allo stesso Verratti. Gli azzurri non fanno altro che creare pericoli nell’area di rigore avversaria e prendono l’iniziativa dal primo all’ultimo minuto, con un pizzico di cinismo e cattiveria in più sarebbe finita in goleada. Il 2018 dell’Italia si conclude quindi con un successo che arriva a tempo scaduto, sulla falsariga di quanto accaduto nello spareggio contro la Polonia per rimanere nella Serie A della Nations League. L’anno prossimo comincerà la fase di qualificazione agli europei del 2020, da marzo 2019 non saranno più ammessi errori, soprattutto davanti alla porta.



VOTO ITALIA 6,5 – Anche stasera gli azzurri hanno bisogno di creare decine di occasioni per segnare un gol. Ma era da tempo che non ci facevano divertire così tanto.
VOTO USA 5 – A parte l’incornata di Zimmermann su punizione, gli uomini di Sarachan non rappresentano mai uno spauracchio per la retroguardia di Mancini.
VOTO ARBITRO CAKIR 6,5 – Trattandosi di un’amichevole il direttore di gara ci tiene comunque a farsi rispettare e a non trasformare il match in una rissa.

I VOTI DEGLI AZZURRI

SIRIGU 6,5 – Per quasi un’ora se ne sta in mezzo ai pali a girarsi i pollici, poi tutto a un tratto compie un intervento decisivo sull’incornata insidiosa di Zimmermann.
DE SCIGLIO 6 – Marcatura molto efficace nei confronti di Pulisic, qualche volta è fin troppo aggressivo e rimedia anche il giallo.
ACERBI 7 – Molto attento sulle palle alte (intercetta un cross di Pulisic che stava attraversando l’area di rigore), sembra un veterano anche se si tratta della terza presenza in azzurro.
BONUCCI 6,5 – Sugli sviluppi di un calcio piazzato manca l’appuntamento con il gol a pochi passi da Horvath. Si rivela un ottimo punto di riferimento per Acerbi.
EMERSON PALMIERI 6 – Ogni tanto prova a sfondare sulle corsie esterne, ha bisogno di ritrovare fiducia nei propri mezzi (e lentamente ci sta riuscendo).
BARELLA 6 – Un po’ meno brillante del solito ma ce la mette sempre tutta e non tira mai indietro la gamba nei contrasti a centrocampo. (GAGLIARDINI SV)
SENSI 6,5 – Stasera tutti gli occhi erano puntati su di lui, non si fa tradire dall’emozione e onora al meglio la sua prima maglia azzurra.
VERRATTI 7 – Questa nuova nazionale sembra cucita su misura per il centrocampista del PSG che sta diventando sempre più uno dei leader a cui è impossibile rinunciare. Suo l’assist per il gol di Politano allo scadere.
CHIESA 6,5 – Sin dal fischio d’inizio si fa valere nella trequarti avversaria, lasciandosi alle spalle il nervosismo che lo aveva bloccato sabato scorso contro il Portogallo. Mancini lo fa rifiatare nel secondo tempo (GRIFO 6,5 – Altro esordiente di belle speranze, scalda i guantoni di Horvath con un siluro da fuori area, ottimo impatto sul match)
LASAGNA 5,5 – Troppe palle gol sciupate dall’attaccante dell’Udinese, per ben tre volte grazia Horvath e manca l’appuntamento con l’1 a 0. Oltre che la sufficienza. (POLITANO 7,5 – Gli bastano pochi minuti per riuscire dove aveva fallito Lasagna)
D. BERARDI 6 – Non riesce a cogliere l’attimo negli quindici metri, l’attaccante del Sassuolo ci prova a più riprese ma non è fortunato. (KEAN 6 – Entra bene in partita, cerca la porta ma schiaccia troppo il sinistro)
ALL. MANCINI 6,5 – Non si fa scrupoli a sperimentare e a dare fiducia ai giovani o a chi ha avuto meno spazi in precedenza. Azzeccatissimo l’avvicendamento tra Lasagna e Politano, con l’ala dell’Inter che in 7 minuti fa quello che il centravanti dell’Udinese non aveva fatto nei precedenti 87.

I VOTI DEGLI STATUNITENSI

HORVATH 7,5 – Indubbiamente il migliore in campo, le sue parate nei confronti di Chiesa, Bonucci, Verratti e Lasagna valgono da sole il prezzo del biglietto. Serve il guizzo di Politano a tempo scaduto per violare la sua porta.
CARTER-VICKERS 6,5 – Figlio di un ex giocatore dell’NBA, il difensore centrale si rivela un ottimo elemento per la retroguardia statunitense quando mura Berardi a pochi passi dalla porta.
ZIMMERMAN 6 – Quando meno te l’aspetti sfiora il gol con un gran colpo di testa che Sirigu in qualche modo neutralizza
LONG 6 – Cura molto bene la fase difensiva concedendo al più la rimessa laterale o alle brutte il calcio d’angolo agli azzurri.
CANNON 6 – Il concetto di amichevole non esiste per il numero 25, sempre cattivo e aggressivo nei confronti degli avversari. Se si fosse trattato di un match ufficiale i due gialli non glieli avrebbe negati nessuno. (VILLAFANA 6 – La sua freschezza gli consente di vincere la maggior parte dei duelli in velocità con gli azzurri)
DELGADO 5,5 – Il suo unico contributo è procurarsi qualche calcio piazzato a distanza siderale dalla porta di Sirigu. (TRAPP SV)
ADAMS 6 – Quando i suoi compagni sbagliano e perdono palla in zone critiche del campo ci pensa lui ad aggiustare le cose ed evitare che accada l’irreparabile.
ACOSTA 5 – Si fa notare solamente per i falli e per le eccessive proteste che gli costano il giallo. (LLETGET SV)
MOORE 6 – Ingaggia un duello ai limiti del rusticano con Chiesa, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e non è per nulla tenero nemmeno con Barella.
PULISIC 5,5 Sarachan si affidava a lui per risolvere la serata, invece il giocatore più talentuoso degli USA (sulla carta) fatica a incidere e a lasciare il segno nella trequarti azzurra. (GALL SV)
SARGENT 5 – Se Pulisic non è in serata sì, il numero 13 fa ancora peggio combinando più danni che altro in fase difensiva, e le poche volte che gli statunitensi attaccano non asseconda mai i movimenti dei compagni.
ALL. SARACHAN 5,5 – Avrebbe potuto osare di più, visto che era soltanto un’amichevole non c’era niente in ballo, eppure l’atteggiamento dei suoi è stato fin troppo timido e si sono fatti schiacciare dagli azzurri nettamente superiori sul piano della tecnica e della personalità.

I VOTI DEL PRIMO TEMPO

Ecco le pagelle con i voti del primo tempo di Italia-Stati Uniti, amichevole che i due ct, Roberto Mancini e Dave Sarachan, sfruttando per fare un po’ di esperimenti e lanciare qualche giovane con tanta voglia di emergere. Come al solito gli azzurri non si fanno pregare quando c’è da prendere l’iniziativa e fare la partita, Chiesa (6,5) si rende subito pericoloso dalle parti di Horvath (7) che fa il suo dovere in mezzo ai pali mantenendo inviolata la sua porta. Ci prova anche Berardi (6-) ma finora i tentativi dell’attaccante del Sassuolo sono andati a vuoto. Su calcio piazzato Bonucci (6) e Verratti (6) deviano il pallone di testa a pochi passi dall’estremo difensore avversario che non si fa sorprendere e dice di no a entrambi, contribuendo a mantenere l’equilibrio in campo. Dall’altra parte gli statunitensi non sono riusciti a creare grossi problemi a Sirigu (6), grazie ad Acerbi (7) molto bravo nei ripiegamenti. Al 45′ siamo sullo 0-0, speriamo di vedere qualcosa di più nella ripresa, e non parliamo solo dei gol…

VOTO ITALIA 6 – Rimane il problema cronico del gol, anche con i giovani gli azzurri producono occasioni senza capitalizzarle.
MIGLIORE ITALIA: ACERBI 7 – Fin qui esemplare in fase difensiva, interviene con il piglio del veterano e avere Bonucci nei paraggi fa sempre comodo.
PEGGIORE ITALIA: BERARDI 6- – Dev’essere più freddo e cinico sotto porta, altrimenti il gol non lo troverà mai.

VOTO USA 5,5 – Gli statunitensi faticano a distendersi e ad affacciarsi dalle parti di Sirigu, raramente li vediamo nella metà campo azzurra.
MIGLIORE USA: HORVATH 7 – Chiesa, Verratti e Bonucci devono fare i conti con lui, che non ha alcuna intenzione di far esultare gli avversari.
PEGGIORE USA: SARGENT 5 – Disastroso in fase difensiva dove perde un pallone dopo l’altro, e anche quando i suoi attaccano non coglie l’attimo.