Ecco le pagelle con i voti ai protagonisti di Milan-Torino, match che ha chiuso il programma della quindicesima giornata di Serie A 2018-19 e che si è concluso con un pareggio a reti bianche: 0-0 il risultato finale con i rossoneri che tornano da soli al quarto posto in classifica ma non riescono a portarsi a -1 dall’Inter, stesso discorso per i granata che ora occupano il sesto posto ma che in caso di vittoria si sarebbero portati in piena zona Champions League. La squadra di Mazzarri si rende pericolosa soprattutto a inizio gara con Donnarumma che deve superarsi per dire di no a Iago Falque e Belotti, gli uomini di Gattuso emergono alla distanza e soprattutto nell’ultimo quarto di gara creano le occasioni più importanti della serata con Castillejo, Suso e Cutrone che mancano il gol per questione di centimetri, tanti rimpianti per il Diavolo che poteva uscire dal campo con il successo in tasca e invece rimugina per non aver saputo mantenere il sangue freddo davanti a Sirigu.



VOTO MILAN 6,5 – Sul piano del possesso palla (60%-40%) e delle occasioni create i rossoneri meritavano qualcosa in più del pareggio, ma non puoi sperare di vincere le partite se grazi più volte i portieri avversari.
VOTO TORINO 6 – Ottimo approccio alla gara e tanta voglia di giocarsela alla pari, ma nel finale devono fare i conti con la stanchezza e le gambe che non si reggono più in piedi
VOTO ARBITRO ORSATO 5,5 – Qualche dubbio sul giallo a Zapata (che colpisce il pallone e non Belotti) e soprattutto su un mancato corner al Milan per il tocco quasi impercettibile di Nkoulou sul tiro di Higuain.



I VOTI DEI ROSSONERI

G. DONNARUMMA 7 – Qualche incertezza sul tiro di Djidji a inizio gara e su un paio di uscite nei minuti successivi, ma poi si fa perdonare con gli interessi sventando l’incornata di Iago Falque e poi deviando in corner il tiro di Belotti.
CALABRIA 6 – Talvolta fatica a recuperare la posizione e si sbilancia un po’ troppo in avanti, ma quando avanza trova quasi sempre il modo di scodellarla al centro.
ABATE 6 – Soffre le pene dell’inferno nel duello con Belotti ma una volta prese le misure al Gallo il numero 20 fa anche cose buone.
C. ZAPATA 6 – La maggior parte dei suoi interventi si rivela deleteria, la grinta ce la mette tutta e si fa apprezzare dal pubblico del Meazza per la cattiveria con la quale aggredisce Belotti.
RICARDO RODRIGUEZ 6,5 – Quasi tutte le azioni nascono dai suoi piedi, è lui a portar palla nella metà campo avversaria e a far salire tutta la squadra.
SUSO 6,5 – Pur giocando in una posizione più arretrata del solito lo spagnolo si conferma il faro che illumina la squadra quando bisogna varcare l’area di rigore avversaria. Nel finale scuote l’esterno della rete.
KESSIE’ 6,5 – Quanti palloni avrà recuperato stasera? Ogni volta che parte i giocatori del Torino sudano freddo.
BAKAYOKO 6,5 – Cresce alla distanza disputando un ottimo secondo tempo. La condizione fisica c’è, se fa il salto di qualità anche a livello mentale può diventare un’ottima alternativa a centrocampo.
CALHANOGLU 6 – Suso gli apparecchia la tavola per il gol di testa ma si fa anticipare da Izzo, nella ripresa ci prova Higuain a farlo segnare ma anche stavolta il turco spreca. (dal 71′ CASTILLEJO 6 – Povera stella, ce la mette tutta ma davanti a Sirigu doveva sfondarla la porta, invece partorisce un topolino anemico)
HIGUAIN 6 – Entra per la prima volta in azione al 33′ ma viene murato da Nkoulou che gli sbarra sempre la strada verso la porta. Non ha ancora ritrovato la tranquillità smarrita ormai da tempo.
CUTRONE 6 – In questo momento è il cuore e l’anima del Milan, il giocatore che scalda i tifosi ed entusiasma gli animi. Ma quel gol facilissimo sbagliato a tre minuti dal novantesimo pesa come un macigno sul giudizio del numero 63.
ALL. GATTUSO 6 – Un solo cambio in novanta minuti, e non perché sia affetto da sarrite ma semplicemente perché le alternative adeguate non ci sono. Il tecnico non vede l’ora che l’infermeria si svuoti per avere più libertà di scelta.



I VOTI DEI GRANATA

SIRIGU 6,5 – Bisogna aspettare il 33′ per vederlo finalmente all’opera sul tentativo di Cutrone che lo grazierà nel finale, così come Suso e Castillejo.
IZZO 7 – Le prende tutte! Efficace nei raddoppi di marcatura, sempre attentissimo sulle palle alte, mura non si sa quante volte gli avversari, arriva sul pallone prima degli altri e sembra avere il dono dell’ubiquità: è ovunque.
NKOULOU 6,5 – Mazzarri gli affida Higuain, qualche volta se la cava piuttosto bene portandogli via il pallone oppure murandolo, ma in altri frangenti sbaglia completamente i tempi travolgendo letteralmente l’argentino. Merita comunque una larga sufficienza per le chiusure tempestive e per l’eleganza nei movimenti.
DJIDJI 6,5 – Si concede un tiro a inizio gara, poi si concentra esclusivamente sulla fase difensiva dando una mano ai partner di reparto, chiudendo Higuain in corner nel recupero.
OLA AINA 6,5 – Vince il ballottaggio con De Silvestri e non fa pentire Mazzarri di averlo preferito all’ex-terzino di Lazio, Fiorentina e Sampdoria. Sembra avere il motorino ai piedi e nel finale rimedia un paio di punizioni preziose come l’ossigeno.
MEITE’ 6 – Anche stasera ci mette tanta qualità e sostanza ma deve dosare meglio le energie, nel finale non ne aveva più e perdeva un pallone dopo l’altro.
RINCON 6,5 – Lotta per novanta minuti come il soprannome che porta, El General. Un cliente scomodo per chiunque abbia a che fare con lui.
ANSALDI 6 – Tanti palloni recuperati e persi, interrompe parecchie manovre offensive dei rossoneri. E dei granata. (dal 91′ BERENGUER SV – Perché non farlo entrare direttamente dopo il triplice fischio?)
IAGO FALQUE 6,5 – Impreciso nei cross, sfiora il gol di testa – non la sua specialità, come al solito produce giocate sopraffini che non portano però da nessuna parte. (dal 69′ ZAZA 6 – Mazzarri lo getta nella mischia per aggiungere fisicità all’attacco ma non trova occasioni da sfruttare)
BASELLI 6 – Si sacrifica per i compagni prendendo parte a entrambe le fasi, anche lui dà tutto e negli ultimi minuti resta con la lingua di fuori. (dall’81’ LUKIC SV)
BELOTTI 5,5 – Al 17′ si divora il gol che avrebbe portato in vantaggio i granata, successivamente ci riprova senza trovare il modo di scavalcare Donnarumma. Polveri bagnate per il Gallo.
ALL. MAZZARRI 6 – Che Mazzarri sarebbe senza un’espulsione per proteste? Vuole giocarsela a viso aperto e a manda i suoi in avanscoperta sin dall’inizio, ma deve stare più attento al rinculo visto che negli ultimi minuti i granata non si reggevano più in piedi.

I VOTI DEL PRIMO TEMPO

Al Meazza è in corso il posticipo domenicale della quindicesima giornata di Serie A 2018-19 tra Milan e Torino: ecco le pagelle con i voti del primo tempo che si è concluso sul parziale di 0-0. Gara sin qui molto equilibrata con entrambe le squadre che hanno avuto le loro occasioni per portarsi in vantaggio: i granata hanno attaccato con Belotti (6-) che prima si è visto negare il gol da Donnarumma (7) che ha alternato parate straordinarie a intercezze preoccupanti e poi ha sbagliato praticamente un rigore in movimento. Dall’altra parte i rossoneri si rendono pericolosi con la coppia d’attacco formata da Higuain (6) e Cutrone (6,5), nessuno dei due è riuscito al momento a violare la porta di Sirigu (6,5) che non ha mai abbassato la guardia in mezzo ai pali. Hanno lasciato qualche dubbio un paio di decisioni di Orsato (6-), in particolare il giallo a Zapata e un corner non concesso per una deviazione quasi impercettibile di Nkoulou (6) su Higuain.

VOTO MILAN 6 – I rossoneri stanno facendo il minimo sindacale, dimostrando comunque di essere sul pezzo.
MIGLIORE MILAN: DONNARUMMA 7 – Due interventi decisivi con i quali salva il risultato.
PEGGIORE MILAN: ZAPATA 5,5 – Il punto debole della retroguardia rossonera, gli attaccanti del Torino lo hanno capito in fretta e lo puntano sempre.

VOTO TORINO 6,5 – I granata hanno tanta voglia di Europa e anche stasera lo ribadiscono affrontando a viso aperto il Milan e andando anche vicino al gol.
MIGLIORE TORINO: IZZO 7 – A tratti stoico, aggirarlo è un’impresa davvero ardua.
PEGGIORE TORINO: BELOTTI 6- – Un rigore in movimento sbagliato e altre due occasioni che andavano sfruttate meglio.