Sebastian Vettel è nato In Germania Heppenheim il 3 luglio 1987. È il più giovane pilota di Formula 1 ad aver ottenuto una pole position, ad aver vinto un gran premio e ad essere salito sul podio. Ed ora è diventato anche il più giovane pilota ad aver conquistato il titolo mondiale. In questa scheda ripercorriamo la sua storia, dalla vittoria di oggi che lo laurea il più giovane campione del mondo della Formula 1 ai suoi esordi. Ecco la storia del ragazzino terribile che piega la Ferrari.
La stagione 2010 di Formula 1 vede la Ferrari schierare il due volte campione del mondo Fernando Alonso partire con il favore dei pronostici. Vettel e Webber formano la coppia della Red Bull, come nel 2009. In Bahrain, il tedesco parte dalla pole position e rimane in testa fino a quando un problema ad una candela lo rallenta facendolo scivolare al 4° posto. Vince Alonso Dopo esser partito dalla pole position anche nel gran premio successivo, quello d’Australia, ed aver dominato per 26 giri, anche qui ha un problema tecnico che lo costringe al ritiro.
In Malesia, Vettel brucia al via sia Nico Rosberg che Mark Webber vincendo la gara davanti al suo compagno di squadra Mark Webber. Al rientro in Europa, nel Gran Premio di Spagna, anche se ha avuto un problema con i pneumatici che lo ha costretto ad un pit stop ulteriore, riesce ad ottenere comunque il podio con la 3° posizione: è secondo a Montecarlo dietro al suo compagno di squadra, mentre in Turchia, dopo una collisione con il suo compagno di squadra, gli equilibri in squadra cominciano a vacillare. Il tedesco, a lungo dietro Webber in 2° posizione, nel tentativo di superarlo in quanto più veloce, si tocca con l’australiano ed è costretto al ritiro. Webber, in testa fino a quel momento, conclude in terza posizione. La squadra prende le sue difese e sceglie, da quel momento, di puntare su di lui.
Nel Gran Premio d’Europa ottiene la sua seconda vittoria stagionale, in Inghilterra si piazza a7° posto, menttre nel GP d’Ungheria Vettel ottiene la sua 4 pole in successione ma in gara subisce un “drive through” e di conseguenza terminerà la gara in terza posizione.
Al rientro dalle vacanze estive, non riesce ad andare in zona punti nel Gran Premio del Belgio dove ne combina di tutti i colori, mentre in Italia, a Monza, chiude al quarto posto. Da qui inizia la rimonta di Fernando Alonso, mentre Vettel, nel Gran Premio di Singapore chiude secondo proprio alle spalle di Alonso. Le sue ambizioni mondiali sembrano ridotte all’osso, con Webber al comando della classifica e Alonso che insegue. Ma la Red Bull decide di lasciare briglia sciolta ai suoi piloti E in Giappone, Sebastian ottiene la sua terza vittoria stagionale, mentre in Corea è costretto a ritirarsi a causa della rottura del motore.
Vince in Brasile, il penultimo appuntamento mondiale e riesce a mantenere vive le sue speranze mondiali portandosi in 3a posizione a soli 15 punti da Alonso. Poi la storia la conosciamo: vince ad Abu Dhabi, 5° successo stagionale e, grazie al flop della Ferrari di Alonso, agguanta il titolo mondiale per i capelli. Il suo primo titolo mondiale.
Gli esordi. Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli. Nel 2003, passa alle monoposto scoperte dominando il campionato tedesco di Formula BMW. Nel 2005 guida per la ASL Mucke Motorsport nella Formula Three Euroseries. Si piazza in quinta posizione nella classifica finale con 64 punti, vincendo un premio particolare dedicato al migliore debuttante in quella categoria. Non vince nessuna gara, in una stagione largamente dominata da Lewis Hamilton. Il 27 settembre 2005 svolge delle sessioni di test sulla vettura di Formula 1 Williams FW27 come premio per i successi ottenuti nella Formula BMW. Vettel nel 2006 finisce in seconda posizione nella Formula 3 Euroseries dietro al vincitore Paul di Resta. Fa inoltre il suo debutto nella World Series by Renault sul Circuito di Misano Adriatico. Al termine della stagione Vettel viene promosso come terzo pilota della BMW Sauber a partire dal Gran Premio di Turchia 2006, quando Jacques Villeneuve viene rimpiazzato da Robert Kubica dopo il Gran Premio d’Ungheria.
Diviene anche il pilota più giovane ad aver collaudato una macchina di Formula 1 nelle sessioni libere di qualifica del venerdì all’età di 19 anni e 53 giorni. È anche il pilota più giovane ad essere stato multato nella categoria: ha ricevuto una multa di 1000 dollari per aver oltrepassato la velocità massima nella pitlane. Vettel nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando il tempo migliore nella seconda sessione del venerdì in Turchia e ricevendo inoltre i complimenti dallo stesso Michael Schumacher.
Il giovane tedesco impressiona anche nelle sessioni di test nel Gran Premio d’Italia 2006, piazzandosi sempre in prima posizione e portando la BMW Sauber al meglio delle sue possibilità tanto da permettere a Kubica di finire al terzo posto quella gara.
Viene confermato come test driver per la BMW nel 2007, continuando però a correre nel campionato World Series by Renault, dove ottiene la prima vittoria al Nürburgring. Dopo il serio incidente occorso a Robert Kubica durante il Gran Premio del Canada 2007, Vettel sostituisce il pilota polacco nel Gran Premio degli Stati Uniti 2007, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1.
Alle prime armi con la formula 1 – Dal Gran Premio d’Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso. Durante il Gran Premio del Giappone, sul circuito del Fuji, è tra i candidati al podio, sotto la pioggia torrenziale, prima di un incidente che lo coinvolge insieme al pilota della Red Bull Mark Webber. La dinamica dell’incidente, accaduto in regime di safety car, non fu chiarita dalle immagini televisive; successivamente, un video diffuso su Youtube dimostrò che il tamponamento di Vettel a Webber era stato causato da un brusco rallentamento del leader della gara Lewis Hamilton, che non fu punito dalla FIA. Sebastian rientrò in lacrime ai box, ma ebbe occasione di rifarsi già durante il Gran Premio seguente in Cina, nel quale ottenne un eccezionale quarto posto. In virtù di questi risultati tutto sommato positivi, Vettel ottiene la riconferma dalla Toro Rosso per il 2008.
Nelle prime gare del 2008 Vettel non brilla, collezionando ben quattro ritiri nelle cinque gare iniziali, spesso per incidenti nelle prime tornate della corsa. Il suo primo risultato stagionale è al Gran Premio di Turchia, dove riesce a classificarsi 17°. Al Gran Premio di Monaco parte in ultima fila e grazie ad una buona strategia arriva 5° conquistando i primi punti della stagione. Alla gara successiva, che si corre in Canada, a Montreal, parte dalla corsia box, ma grazie a molti incidenti e ritiri e resistendo agli attacchi da parte della McLaren di Kovalainen, riesce ad arrivare 8° conquistando un altro punto nel mondiale.
A seguito dell’annunciato ritiro, a fine 2008, di David Coulthard, Vettel viene ingaggiato dalla Red Bull Racing, come pilota titolare per il 2009. L’annuncio è stato dato il 17 luglio 2008, alla vigilia del Gran Premio di Germania. Dopo un weekend deludente al Gran Premio d’Ungheria dove si è dovuto ritirare per un surriscaldamento del motore, il pilota tedesco riesce a rifarsi ottenendo il miglior tempo nella prima sessione di prove del venerdì del Gran Premio d’Europa a Valencia. Due settimane dopo, in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, conquista 4 punti arrivando 5°, dopo una gara dal finale rocambolesco.
Realizza la sua prima pole position il 13 settembre 2008 sul circuito di Monza divenendo così il più giovane pilota ad ottenerla nella storia della Formula 1 all’età di 21 anni e 72 giorni, battendo il due volte campione del mondo Fernando Alonso (21 anni e 237 giorni). Il giorno dopo, al volante della sua Toro Rosso, conduce la gara dall’inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni metereologiche, divenendo il più giovane vincitore di un GP di Formula 1 all’età di 21 anni e 73 giorni (record anch’esso detenuto precedentemente da Fernando Alonso). Sono saliti sul podio assieme a lui Heikki Kovalainen e Robert Kubica, formando così il podio più giovane mai realizzato in Formula 1.
Vettel continua a confermare le sue potenzialità nei Gran Premi successivi, arrivando 5° alla prima edizione del Gran Premio di Singapore e 6° in Giappone, guadagnando così punti nel mondiale piloti che lo portano all’8° posto in classifica a due gare dal termine. All’ultima prova del mondiale 2008, conclude il Gran Premio del Brasile in quarta posizione, superando nel corso del 69 giro Lewis Hamilton. Per quasi 3 giri dà l’illusione a Massa di poter essere lui a vincere il Mondiale. Il brasiliano, invece, conclude la stagione al secondo posto poiché Hamilton a 850 metri dal traguardo riesce a superare Timo Glock riguadagnando la quinta posizione, obiettivo minimo per la vittoria del mondiale. Alla fine della stagione è confermato il suo passaggio alla squadra Red Bull per il 2009, come prima guida.
Il 2009 l’anno della consacrazione tra i top driver Nella prima gara del 2009, dopo un’ottima prestazione (era 2°), ha una collisione con Kubica a 3 giri dal termine, che lo mette fuori gioco; viene comunque classificato 13° perché ha percorso più del 90% della distanza totale. Il tedesco verrà successivamente penalizzato dai commissari per aver causato l’incidente, e sarà costretto a retrocedere di 10 posizioni nella griglia di partenza in Malesia. Il 18 aprile in Cina regala alla Red Bull la prima pole position nella storia della scuderia, dopo aver effettuato un solo giro cronometrato in tutte e tre le sessioni di qualifica. 24 ore dopo, sotto la pioggia, riesce a conquistare la sua seconda vittoria in carriera: la Red Bull festeggia il suo primo successo, con doppietta grazie al secondo posto di Mark Webber. Nel Bahrain, continua la striscia positiva per il tedesco, con un 2° posto conquistato partendo dalla seconda fila in griglia. Poi arrivano il quarto posto in Spagna, il ritiro a Monaco per un errore alla prima curva e iol successivo impatto contro le barriere. In Turchia ottiene la sua seconda pole position stagionale e il3° posto finale, mentre in Gran conquista la terza vittoria in carriera, il giro più veloce e regala alla Red Bull la seconda doppietta della stagione, realizzando il suo primo hat-trick in Formula 1 e per la prima volta vince in condizioni di pista sempre asciutta. In Germania non va al di là del secondo posto, preceduto dal compagno Webber che ottiene il primo successo in carriera, mentre in Ungheria si ritira per il cedimento di una sospensione. Ritiro a Valencia, 3° a Spa-Francorchamps in Belgio, mentre a Monza non va oltre l’8° posto: va meglio nel Gran Premio di Singapore dove conclude con il 4° posto finale. Vince a Suzuka dominando anche in qualifica mentre a San Paolo arriva sotto la bandiera a scacchi al 4° posto salendo al secondo posto nel mondiale piloti. Vettel vince l’ultima gara della stagione sul nuovo circuito di Abu Dhabi, laureandosi vice-campione del mondo. E quel che successe dopo, oggi è storia.