Mark Webber 10
Di pasticci, questa volta, neanche l’ombra. Si parlava di Raikkonen come suo sostituto a fine stagione, ma visto la grinta e la determinazione che Mark sfodera a Barcellona… Già in qualifica l’australiano mette tutti in riga e lancia un messaggio chiaro: per la gara dovete fare i conti con me. Ma in gara i conti li chiude subito, in primis con il suo compagno Vettel che azzarda mettere il muso della sua Red Bull n° 5 davanti a quella di Webber alla prima curva. Ma il bello d’Australia oggi non ci sente e chiuso la porta agli aspiranti suicidi s’invola verso una vittoria che appare facile facile, mai messa in discussione. Red Bull forti, specie su questa pista. Ma oggi forte, tanto forte lo era anche Mark.
Fernando Alonso 9
Il pilota spagnolo della Ferrari ci sperava: vincere sulla Rossa davanti al pubblico di casa sua. Ma visto lo strapotere delle Red Bull in qualifica, per un podio il buon Alonso ci avrebbe messo la firma. E il podio è arrivato, grazie anche agli infortuni di Vettel e di Hamilton, entrambi alle prese con problemi di gomme. Lui, Fernando, da buon campione era lì e ne ha approfittato. I campioni si vedono anche da questo.
Sebastian Vettel 8
Problemi tecnici lo hanno privato della vittoria in Bahrain, ma qui, anche senza quelli, la vittoria non sarebbe arrivata. In qualifica patisce un Mark Webber più veloce e con una vettura meglio messa. Si difende e comunque conquista la prima fila.Gli altri, distaccatissimi, sembrano non dargli pensieri. La lotta sarà tra lui e Mark. In gara patisce molto di più, deve cedere la seconda posizione dopo la sosta ai box in favore di Hamilton e l’ennesimo problema tecnico rischia di metterlo fuori ancora una volta. Se la cava ma deve cedere ancora la posizione, questa volta a favore dell’idolo di casa Alonso. I guai che capitano ad Hamilton lo riportano sul podio. Questa volta, forse per la prima volta nella stagione, Vettel ci è parso dannatamente discreto, alla stregua di tanti altri piloti. Il Sebastian conosciuto ci pareva quello davanti a tutti che, però, di cognome faceva Webber.
Michael Schumacher 8
Cambia qualcosa sulla sua MercedesGP e il vecchio leone ritorna a ruggire. Niente di trascendentale, ma il sorpasso su Button ci ha fatto rivedere per un attimo il Schumacher che conoscevamo. Poi si rende conto che quelli davanti non sono ancora alla sua portata e si arrangia con mestiere a tenere a bada le velleità del bel Button. Il quarto posto di Barcellona è il miglior risultato nella stagione di Michael e questo fa ben sperare per il futuro. Senza illudersi troppo. Il divario con Red Bull, Ferrari e McLaren è sotto gli occhi di tutti, Michael Schumacher compreso.
Jenson Button 7
Hamilton è fatto di tutta un’altra pasta, ma in cima al mondiale ci sta lui, il campione del mondo in carica Jenson Button. Quinto in qualifica, quinto in gara, ancora primo nel mondiale. Ma se le cose andranno avanti di questo passo e le condizioni meteo non gli daranno una mano, per il campione inglese difendere il titolo potrebbe divenire cosa complicata. L’impressione è che una mossa il bell’inglese se la dovrebbe dare, soprattutto in qualifica, dove sembra soffrire più di Hamilton il confronto con il giro secco. Per ora, però, i fatti gli danno ragione.
Felipe Massa 6,5
Il povero Felipe annaspa nei problemi della sua F10 e sembra non uscirne fuori. In qualifica va ad occupare la quinta fila in compagnia di Kobayashi e questo è tutto dire. In gara cerca il riscatto ma poi va a sbattere contro la diga di Button e Schumacher e ci resta dietro per tutta la gara. Ecco quanto sono importanti le qualifiche quando non puoi contare poi sui capricci del clima. Dalla cima della classifica dopo il gran premio di Sepang, si ritrova in settima posizione in compagnia di Hamilton. Il campionato è lungo e a Montecarlo è già tempo di ultimatum: sbagliare è quasi giocarsi il campionato
Nico Rosberg 5
Cambia la vettura, nel senso che arrivano gli aggiornamenti e ciò coincide con la prima stecca del giovane tedesco. Sarà un caso? Qualifiche non eccelse, sfilato anche da chi (Schumacher) era abituato a guardare dagli specchietti, sembra accusare il colpo. Parte male in gara e poi lui e il suo box combinano il resto pasticciando durante il cambio gomme, con il risultato di veder sfumare la possibilità di rimediare dei punticini. Dallo stato d’animo speranzoso di un recupero dopo le qualifiche, al triste dato di aver fatto peggio in gara di quanto ci si potesse immaginare. Speriamo sia solo un brutto sogno passeggero. Nico non se lo merita.
Rubens Barrichello 6
Qualifiche da dimenticare, fuori già alla Q3, 18° in griglia di partenza. Peggio di così… Ma in gara il buon vecchio Rubens tira fuori tutto il suo mestiere (non a caso è quello con più granpremi sulle spalle) e un po’ di pivelli se li beve in men che non si dica. Anche senza Hamilton sceso in 14° posizione, la zona punti sarebbe stata comunque sua. Nono al traguardo dietro al polacco Kubica (7) ew punti importanti per una scuderia, la Williams che ne ha un grande bisogno.
Jaime Alguersuari 6
Lo spagnolo della Toro Rosso, a parte qualche esuberanza che il fatto di correre davanti al suo pubblico fa passare sotto silenzio, si porta a casa dei bei punticini a dispetto del suo più quotato compagno di squadra che neppure finisce la gara. Ora ci aspettiamo una conferma a partire da Montecarlo.
Virgin, Lotus, HRT 4
E’ dura ragazzi, è dura! Kovalainen non parte neppure, Senna va a sbattere in men che non si dica, Chandok lo segue poco dopo e Trulli e Glock si prendono 3 giri in compagnia di Di Grassi che fa peggio perché per lui i giri sono 4. In compenso, però, finiscono la gara. Che, sembrerebbe, non è quella di formula 1
Bel tempo 4
Con lui che la fa da padrone lo spettacolo manco si vede. Ma almeno, sulle tribune, un accenno di tintarella si poteva ottenere. In condizioni buone, meteorologicamente parlando, la Formula 1 moderna è così: avara di emozioni. Qualle ce lo danno I guai patiti da Vettel ed Hamilton o la pioggia quando cade.