Mark Webber 10
Gara mostruosa e muscolosa. L’australiano piazza una partenza tutta grinta, passa il compagno di squadra Vettel, costringendolo all’errore e poi vola via indisturbato, tenendo a bada le velleità di Hamilton. Passa dall’errore di Valencia, con conseguente incidente spettacolare da cui esce indenne, alla prova maiuscola di Silverstone dove, ancora una volta, strapazza il più quotato e coccolato compagno di squadra. E lui sarebbe la seconda guida della Red Bull (4)? Nel team sarebbe ora di ripensare agli equilibri interni. Un Mark Webber così in palla potrebbe dare parecchie soddisfazioni alla squadra.
Lewis Hamilton 9
Pareva mal messo dopo le qualifiche, tanto che in molti pensavano che nella gara inglese il compito delle McLaren fosse quello di limitare i danni. Lewis non ci ha pensato nemmeno un secondo e ha piazzato lì una corsa d’attacco alla ricerca della vittoria. Nei primi giri ha tentato di sorprendere Webber, poi, nonostante la Red Bull dell’australiano fosse più veloce della sua McLaren, non ha mai mollato. L’ultima chance, l’ingresso in pista della Safety Car, ma, anche lì, nulla da fare. Per l’anglo caraibico, una gara, ancora una volta, da incorniciare. Partito quarto, si è trovato secondo sotto la bandiera a scacchi. In gran parte per merito suo. E nel mondiale, allunga, cosa impensabile dopo le qualifiche.
Nico Rosberg 8
Un altro podio e un’altra gara sopra le righe. Il tedesco meno titolato della MercedesGP ottiene un risultato al di la delle aspettative del team, complici anche gli errori degli avversari. Ma Nico ha avuto il merito di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto.
Jenson Button 7
Partito 14°, arrivato ai piedi del podio, dopo aver tentato l’assalto al terzo posto di Rosberg. Il campione del mondo in carica risale 10 posizioni in classifica e se gli manca la grinta rispetto ad Hamilton, quella che non gli fa difetto è la conduzione della gara. Poi, guardando la prestazione dei due della Ferrari, ecco che la sua, di botto, assume i contorni di una bella gara. Grande no, ma bella.
Fernado Alonso 4
Partenza disastro, gara tale e quale. Quando passa Kubica, tagliando la chicane, il buon senso avrebbe dovuto dettargli di ricedere la posizione al polacco. E anche dal muretto avrebbero dovuto suggerirgli la cosa. Poi i commissari ci mettono del loro commutandogli la restituzione della posizione, una volta out Kubica, in un drive through che lo toglie definitivamente dalla zona punti e, forse, dalla lotta mondiale. Ma da Fernando, in un momento cruciale della stagione, tanti errori così non ce li aspettavamo. E dalla Ferrari (5) tanto meno.
Sebastian Vettel 4,5
La safety car gli regala l’opportunità di portarsi a casa qualche punticino, lui ringrazia e fa di tutto per sfruttare l’occasione piazzando una serie di sorpassi come se ne vedono pochi. Resta il fatto, però, che partiva con i favori del pronostico per vincere la gara e lui non ha trovato nulla di meglio che gettarla al vento con una partenza sciagurata e facendo anche peggio dopo la prima curva. E Webber, da questo punto di vista, gli impartisce un’altra sonora lezione.
Felipe Massa 4
Non per la sfortuna che gli capita al via, quando si vede costretto al rientro ai box per una foratura. Quella ci può stare. E il resto che ci lascia perplessi. Mentre Vettel reagisce e si rende protagonista di un finale di gara maiuscolo, lui resta impantanato in fondo al gruppo non riuscendo a regalarci uno straccio di sorpasso
Rubens Barrichello 7
Visto le sue ultime prestazioni, viene quasi da rimpiangere il momento in cui la Ferrari lo ha scaricato. Visto la prestazione dei suoi due piloti, oggi, un Barrichello così avrebbe fatto comodo. Al volante di una Williams in crescita il brasiliano si inserisce stabilmente nelle zone alte della classifica. Il vecchietto della F1, quando ne ha la possibilità, sfodera tutta la sua esperienza e da la paga a tanti galletti del pollaio.
Michael Schumacher 5,5
Riesce ad arrivare al traguardo in zona punti, ma vederlo prendere sberle da tipi come Sutil, non fa certo piacere a chi lo conosceva come un vero martellatore ai tempi belli della Ferrari. Se poi pensiamo a Rosberg che centra il podio e a tipi come Kobayashi che lo precedono…
Kamui Kobayashi 7
Il giapponese, che guida una BMW Sauber, mica una Mercedes o una Ferrari, si ritrova un’altra volta a punti, centrando il miglior risultato della stagione per una scuderia che rischiava di sparire: 6°! Certo, la buona sorte gli ha dato una mano, ma lui ha dimostrato, ancora una volta, di avere delle carte da giocare.