Fernando Alonso si appresta ad affrontare la trasferta in Ungheria dove la Formula 1 farà tappa nel prossimo week end. Il tracciato dell’Hungaroring rappresenta una tappa fondamentale nella carriera del pilota spagnolo: qui Alonso ha vinto il suo primo Gran premio nel 2003 e qui ha conquistato la sua ultima pole nel 2009. Certamente Fernando si rende conto che d’ora in avanti essere concentrati e fare risultato sarà indispensabile per recuperare il tempo perduto in precedenza tra errori e colpi di sfortuna. Hockenheim e le sue polemiche sono ormai alle spalle e un’altra vittoria in Ungheria non farebbe che confermare il passo avanti della Ferrari in quanto a competitività. “Tutte le vittorie sono speciali. Vincere dà una grande emozione e il successo di Hockenheim non è stato da meno, soprattutto se penso a tutta la gente che ha lavorato tanto duramente a Maranello per raggiungere questa fantastica doppietta. Nessuno ha mai mollato e so la soddisfazione nel vedere due Ferrari tagliare il traguardo davanti a tutti i nostri avversari. Era da più di un mese che avevamo detto che dovevamo ritornare a vincere almeno una volta prima della pausa estiva e finalmente ce l’abbiamo fatta. In alcune gare non siamo stati molto fortunati e, a causa di episodi, non siamo riusciti a portare a casa i punti che meritavamo. C’è stata un po’ di frustrazione per questa mancanza di risultati ma in Germania, invece, abbiamo per una volta avuto una gara normale in un weekend in cui non abbiamo avuto nessun problema di sorta e si è visto com’è andata a finire. La vittoria non cambia però il mio approccio al resto del campionato. Eravamo perfettamente consapevoli prima di Hockenheim che la competitività della macchina era molto migliorata ed era questo che ci faceva essere così fiduciosi. Ora dobbiamo continuare in questa direzione, a cominciare dal prossimo weekend a Budapest. L’Hungaroring è un circuito speciale per me. Lì, nel 2003, conquistai la mia prima vittoria in Formula 1 e lì ho ottenuto l’ultima pole position, l’anno scorso. Di quel 24 agosto di sette anni fa non ricordo lo svolgersi della giornata perché le emozioni furono così forti che mi sembra che tutto sia successo ad una velocità incredibile: sarebbe bello riviverle questo weekend al volante di una Ferrari. Il tracciato può essere quasi definito una pista di go-kart per monoposto di Formula 1. Ci sono tante curve in successione senza che ci siano punti dove un pilota possa riposarsi un po’ ed è fondamentale avere una macchina in grado di affrontare bene i tanti saltellamenti che caratterizzano l’asfalto e i cordoli. Dal punto di vista fisico e mentale è una gara piuttosto impegnativa ed è importante non lasciarsi prendere dalla foga e strafare perché gli errori si pagano a caro prezzo, soprattutto in qualifica. Meglio rimanere concentrati sul proprio lavoro e mettere insieme il proprio weekend perfetto, pezzo dopo pezzo. Questo sarà il nostro obiettivo, a partire da giovedì. L’ho già detto tante volte: il campionato è ancora lungo e i conti si faranno soltanto alla fine”.