E’ da poco terminato il Gran Premio del Giappone, quindicesimo appuntamento stagionale del Mondiale 2012 di Formula Uno. Sebastian Vettel, dopo aver conquistato la pole position nelle qualifiche di ieri, sfreccia per primo sotto la bandiera a scacchi, portandosi a soli quattro punti di distacco dal leader della classifica piloti: giornata da dimenticare infatti per Fernando Alonso, fuori dopo un testacoda alla prima curva. Seconda posizione per l’altro ferrarista, Felipe Massa, che finalmente si fa rivedere sul podio, seguito da Kobayashi che, conquistando la terza posizione, manda letteralmente in delirio il pubblico giapponese. Hamilton, infine, a bordo della sua McLaren, è solamente quinto. Ma andiamo con ordine e riviviamo ciò che è accaduto oggi sul circuito di Suzuka: il Gran Premio prende il via e Alonso, alla prima curva, viene toccato da Raikkonen e finisce in testacoda trascinando con sé anche Webber e Rosberg: il primo rientra a i box per il cambio gomme, il secondo invece è fuori, mentre la safety car fa il proprio ingresso in pista. Inizio amaro per la Ferrari che, a pochi Gp dalla fine, paga dazio alla sfortuna dopo un paio di gare nelle quali invece era stata toccata dalla buona sorte. La safety car rientra e la gara può continuare: Vettel è saldamente al comando, seguito da Kobayashi, Button e Massa. Nel frattempo vengono comminato 10 secondi di stop and go a Grosjean, autore ancora una volta di una partenza scellerata nella quale ha urtato contro Webber. Siamo al giro 7 e Vettel fa registrare il giro più veloce con 1:39.450, seguito come sempre da Kobayashi, Button e Massa. In quinta posizione c’è Raikkonen, in sesta Perez. Vettel si porta sempre più al comando e, senza diretti concorrenti, guida con estrema tranquillità e sicurezza. Al giro numero tredici è tempo dei primi pit stop: il primo a rientrare è Button, seguito poco dopo da Raikkonen e Hulkenberg. Perez può così approfittare della pista libera e guadagnare terreno su Raikkonen che in precedenza lo rallentava. Rientra anche Kobayashi e, dopo aver montato gomme a mescola dura, si fa rivedere in settima posizione. Vettel intanto è sempre al comando (giro 15), seguito da Massa e Hamilton. Perez rientra ai box per montare anch’egli gomme dure ma una volta in pista si ritrova dietro a Raikkonen. Al giro 16 Hamilton e Maldonado rientrano ai box, quindi Ricciardo si ritrova provvisoriamente in terza posizione, seguito da Kobayashi che tenta di riprendersi la posizione. Il giapponese riesce nel tentativo e supera Ricciardo di forza al tornantino, mentre Vettel nel frattempo rientra ai box, così come Felipe Massa. Siamo al giro 18 e Vettel è sempre al comando, seguito da Massa a 10 secondi di ritardo e Kobayashi. Button è quarto, seguito da Raikkonen, Hamilton, Perez, Hulkenberg, Maldonado e Webber. Perez torna all’attacco di Hamilton e tenta di scavalcarlo all’esterno del tornantino, ma sbaglia tutto e finisce in testacoda: il messicano abbandona dunque la gara. Al giro 21 Vettel è sempre in testa al gruppo, ma Felipe Massa fa registrare il giro più veloce con 1:38.876 e riduce il distacco dalla vetta fino a 9.3 secondi. Si chiude il giro 25: resta invariato il distacco tra Vettel e Massa, con Kobayashi terzo a 4.4 secondi da Massa. Button è quarto, quinto Raikkonen, sesto Hamilton, seguito da Hulkenberg, Maldonado e Webber, nono dopo aver superato Ricciardo. Siamo al giro 30 e Vettel comincia a scomparire dal radar di Massa: il distacco tra i due è di 12.7 secondi. Cominciano intanto le seconde soste. Al giro 34 gara finita per Karthikeyan della HRT, mentre Vettel guadagna altri sei decimi su Felipe Massa, che è a 16 secondi. Il brasiliano, due giri dopo, rientra ai box e monta gomme a mescola dura: il ferrarista rientra nuovamente in seconda posizione, davanti a Kobayashi. Si ferma anche Vettel, che rientra facilmente sempre in prima posizione, controllando Massa che segue con quasi 20 secondi di ritardo. Mancano 5 giri alla fine della gara e dalla Red Bull arrivano indicazioni a Vettel di non forzare e gestire il vantaggio fino al termine. Massa è sempre secondo, Kobayashi terzo. Al giro 52, a un passo dalla bandiera a scacchi, si ritira anche Romain Grosjean per problemi tecnici. Finisce dunque così, con Vettel che conquista il gradino più alto del podio, seguito da Massa e Kobayashi. E Alonso che twitta la sua amarezza: “Dobbiamo lavorare: la macchina è la stessa da 6-7 gare”. Mentre la Red Bull dal Gran Premio del Belgio ha vinto due gare e centrato un secondo posto, sempre con Vettel che adesso ha tutte le ragioni per sognare il terzo titolo mondiale consecutivo. In seguito lo spagnolo leader del mondiale ha lanciato anche un messaggio di “battaglia”: a questo punto ce ne sarà davvero bisogno.



Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 53 1:28:56.242 1 25
2 6 Felipe Massa Ferrari 53 +20.6 secs 10 18
3 14 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 53 +24.5 secs 3 15
4 3 Jenson Button McLaren-Mercedes 53 +25.0 secs 8 12
5 4 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 53 +46.4 secs 9 10
6 9 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 53 +50.4 secs 7 8
7 12 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 53 +51.1 secs 15 6
8 18 Pastor Maldonado Williams-Renault 53 +52.3 secs 12 4
9 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 53 +54.6 secs 2 2
10 16 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 53 +66.9 secs 14 1
11 7 Michael Schumacher Mercedes 53 +67.7 secs 23
12 11 Paul di Resta Force India-Mercedes 53 +83.4 secs 11
13 17 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 53 +88.6 secs 19
14 19 Bruno Senna Williams-Renault 53 +88.7 secs 16
15 20 Heikki Kovalainen Caterham-Renault 52 +1 Lap 17
16 24 Timo Glock Marussia-Cosworth 52 +1 Lap 18
17 21 Vitaly Petrov Caterham-Renault 52 +1 Lap 22
18 22 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth 52 +1 Lap 20
19 10 Romain Grosjean Lotus-Renault 51 +2 Laps 4
Ret 25 Charles Pic Marussia-Cosworth 37 +16 Laps 21
Ret 23 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 32 +21 Laps 24
Ret 15 Sergio Perez Sauber-Ferrari 18 +35 Laps 5
Ret 5 Fernando Alonso Ferrari 0 +53 Laps 6
Ret 8 Nico Rosberg Mercedes 0 +53 Laps 13

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