Sebastian Vettel comanda ancora la classifica piloti del mondiale di Formula 1 2012, con 13 punti di vantaggio sul ferrarista Fernando Alonso. Che è stato anche fortunato a trovare un Hamilton in giornata di grazia, in grado di superare Vettel al quarantaduesimo giro e di aggiudicarsi il gran premio degli Stati Uniti (clicca qui per le pagelle della gara). Se Vettel avesse vinto infatti il vantaggio su Alonso sarebbe salito a 20 punti, mentre ora, come si diceva, è “solo” di tredici lunghezze. A un gran premio dalla fine (in Brasile, il prossimo 25 novembre) domanda di tutti i tifosi della Ferrari è una sola: cosa deve fare Alonso per vincere il mondiale? Ci sono diversi modi, ma è chiaro che dipende anzitutto dalla Red Bull di Sebastian Vettel. Analizziamo anzitutto le possibilità del pilota tedesco: che vincerà il mondiale se arriverà almeno quarto nel gran premio brasiliano. In tal caso ad Alonso non basterebbe nemmeno arrivare primo: infatti se Vettel arrivasse quarto e lo spagnolo vincesse la gara in Brasile, i due sarebbero appaiati in testa alla classifica piloti con 285 punti a testa, ma il tedesco della Red Bull vincerebbe per le maggiori vittorie all’attivo in questa stagione (5 contro le 4 di Alonso). Negli altri casi il ferrarista conquista il mondiale di Formula 1 se: vince il gran premio del Brasile (ottenendo 25 punti) e Vettel arriva al massimo quinto (10 punti); arriva secondo (18 punti) e il tedesco al massimo ottavo (4 punti); arriva terzo (15 punti) e Vettel al massimo decimo (1 punto). Nel caso in cui Vettel dovesse ritirarsi e non guadagnare punti, ad Alonso basterebbe conquistare il podio per assicurarsi il mondiale (infatti al terzo classificato spettano 15 punti, che in questo caso sarebbero sufficienti per superare Vettel in classifica piloti). Insomma, per Alonso la vittoria del mondiale di formula 1 2012 non è una Mission Impossible, ma è chiaro come il sole che oltre a fare il suo dovere il pilota asturiamo  dovrà sperare anche che Vettel riscontri qualche problema. Quello che questa sera ha simulato, o per meglio dire forzato, Felipe Massa, “costretto” dalla scuderia alla declassazione sulla griglia di partenza per una volontaria “manomissione” dei sigilli sul cambio, che era già costata caro a Romain Grosjean della Lotus. Purtroppo la tattica della Ferrari, utilizzata per far avanzare Alonso di una posizione sulla griglia di partenza, non ha funzionato. Vettel infatti ha terminato la corsa davanti allo spagnolo e adesso lo scenario è quello che vi abbiamo illustrato. In ogni caso, anche al di là dei discorsi…



…sulla giustezza o meno del barbatrucco Rosso, i tifosi della Ferrari possono ancora sperare in Alonso, che ha dimostrato più volte quest’anno di saper gestire anche le situazioni di maggior pressione e difficoltà. Il problema più grosso, però, è che il destino del Mondiale non dipende in prima persona da lui.

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