Dopo il sogno da “mille e una notte” di una rimonta decisiva, la Ferrari si risveglia ad Abu Dhabi con 3 soli punti in meno di distacco. Nel diciottesimo appuntamento stagionale, il terzultimo del Mondiale di Formula Uno, Fernando Alonso taglia il traguardo sul circuito di Yas Marina in seconda posizione alle spalle della Lotus di Kimi Raikkonen, alla prima vittoria stagionale. Il problema è che Sebastian Vettel, partito dalla pit-lane, riesce incredibilmente a portarsi sul gradino più basso del podio, mantenendo a dieci lunghezze di distanza lo spagnolo di casa Maranello. Il tedesco si rende protagonista di una bella gara, questo è indubbio, ma secondo Cesare Fiorio, ex dirigente ai massimi livelli in Formula Uno e ora opinionista, contattato in esclusiva da IlSussidiario.net, sono essenzialmente due i motivi che hanno permesso al pilota della Red Bull di mettere in pratica una simile rimonta: tanta fortuna e, in parte, anche Felipe Massa. Secondo Fiorio, infatti, il brasiliano “ancora una volta non è servito a molto, sia per la squadra che nella difesa del suo compagno. Proprio nel momento in cui Vettel lo stava raggiungendo, quando avrebbe potuto quindi fargli perdere un po’ di tempo, si è reso protagonista di quel testacoda che ha dell’incredibile”.
Come giudica invece la gara di Vettel? Il tedesco è stato molto favorito dall’entrata in pista della safety car che, per ben due volte, gli ha permesso di recuperare oltre 20 secondi dal gruppo di testa. Oltre a questo, i piloti che lo precedevano hanno pensato bene di eliminarsi uno dietro l’altro, permettendogli dunque di salire fino al terzo posto.
Quindi non crede che la rimonta di Vettel sia frutto dell’abilità del pilota? Vettel ottiene sempre buonissimi risultati perché guida una macchina che va il doppio delle altre: insomma, quando si è in sella a una motocicletta durante una gara di ciclismo è facile sembrare un fenomeno, però ogni qualvolta si ritrova senza una perfetta vettura commette numerosi errori. Spesso si ritrova infatti dietro al suo compagno di squadra, come è avvenuto ieri nelle qualifiche, e questi non sono risultati da campione.
Parliamo invece della gara di Alonso. Nella gara di oggi Alonso ha fatto il possibile: ha bruciato una McLaren in partenza, Webber al secondo giro e ha poi difeso con i denti la posizione acquisita. Come dicevo, soprattutto le due safety car hanno vanificato ogni sforzo, anche se poi bisogna sottolineare un altro aspetto.
Quale? Se la Ferrari vuole sperare di vincere un titolo mondiale, non dico che deve predisporre un’auto che sia sempre davanti alla Red Bull o alla McLaren, ma una che almeno non debba lottare e perdere contro le Renault e addirittura contro la Williams di Maldonado, partita oggi due posizioni prima. Credo insomma che Alonso meriterebbe una monoposto migliore e il suo settimo posto in griglia la dice lunga.
Un’altra gara negativa invece per Hamilton. Cosa ne pensa? E’ un grande pilota e, nella mia personale classifica, è secondo solamente ad Alonso. Quest’anno però non è stato adeguatamente tutelato dalla squadra che gli ha fornito spesso una macchina competitiva ma veramente poco affidabile. Per tre volte, mentre era in testa, è stato costretto a ritirarsi e altre volte diversi errori nei box gli hanno fatto perdere numerose posizioni. E’ quindi un pilota che, come Alonso, non ha raccolto quello che il suo talento meriterebbe.
Mi diceva invece di Massa…
C’è stato quel momento chiave durante la gara in cui il team gli ha comunicato di rimanere in pista proprio perché stava sopraggiungendo Vettel. In quel circuito i sorpassi non sono facilissimi quindi Massa, trovandosi davanti, avrebbe potuto tranquillamente far perdere secondi preziosi alla Red Bull che stava arrivando. Invece, proprio nel momento decisivo, è andato in testacoda permettendo di fatto a Vettel di raggiungere il terzo posto.
Raikkonen ha invece ottenuto la prima vittoria stagionale. Cosa può dirci? Sono dell’idea che se Alonso o Hamilton corressero con la Lotus, avrebbero già vinto il Mondiale. La macchina è eccellente e se Raikkonen fosse un pilota migliore avrebbe senza dubbio raccolto di più.
Siamo a due gare dalla fine: che cosa si aspetta? Mi aspetto un dominio Red Bull, con Vettel che andrà a vincere un nuovo titolo. Certo la speranza è l’ultima a morire: come è accaduto ieri a causa di un errore del team, domani potrà commettere lui stesso un errore oppure fermarsi per un problema meccanico, però non è certamente una buona cosa dover sperare di vincere un mondiale sulle disgrazie altrui. Proprio per questo la Ferrari deve apportare quelle modifiche che continua ad annunciare ma che non arrivano mai.