La Formula 1 è sconvolta in queste ore dall’ennesima polemica sulla regolarità delle monoposto. Come spesso è successo negli ultimi tre anni, nel mirino c’è la Red Bull, che spesso è stata accusata dai suoi rivali di comportamenti poco chiari. L’ultima “bomba” che – se dovesse essere confermata – potrebbe sconvolgere la classifica del Mondiale 2012 in favore di Fernando Alonso e della Ferrari, è scoppiata a causa di un video che ha iniziato a circolare in tutto il mondo nelle ultime ore, e che sta facendo discutere davvero tantissimo. Il video immortala il pit stop eseguito dalla Red Bull durante il Gran Premio di Abu Dhabi sulla vettura del campione del Mondo in carica Sebastian Vettel. Come tutti ricordano, Vettel stava tentando di rimontare dalle retrovie (era partito dalla corsia box dopo che gli erano stati tolti i tempi delle qualifiche per l’insufficiente quantità di benzina a bordo) quando era stato costretto a rientrare nella pit-lane per una sosta imprevista, causata dal contatto con un cartellone di polistirolo durante la prima neutralizzazione con la Safety Car per evitare un incidente con una Toro Rosso. Vettel si ritrova a così a dovere sostituire il musetto danneggiato in questo contatto. Ed ecco che succede il ‘fattaccio’ destinato a far discutere: quando il meccanico appoggia le mani sulla vettura per sollevarla ed effettuare il cambio delle gomme e del musetto, il muso si torce. Il fermo immagine del video cliccatissimo su YouTube dimostra in modo chiaro come il lato destro del musetto (per chi guarda) si stia piegando verso l’alto, mentre viceversa quello sinistro punti verso il basso. Vi invitiamo ad osservare più volte il video che riportiamo nella seconda pagina di questo articolo: potrete notare l’innaturale torsione di una componente che per regolamento dovrebbe assicurare l’assoluta rigidità. Dal momento che a torcere è tutto il muso, si può pensare che sia facilmente possibile in movimento avvicinare i profili alari al suolo aumentandone l’efficienza, quindi il carico. È legale tutto questo? Alcuni esponenti di spicco delle squadre avversarie fanno notare, ora, che “qualcuno” si è preso troppa libertà con le componenti strutturali. Il genio di Adrian Newey fa d’altronde da sempre discutere il mondo della Formula 1. Ricordiamo che la flessibilità delle strutture è consentita entro certi limiti, limiti che la Red Bull sembra aver oltrepassato: qualora fosse davvero così, ci sarebbe anche da chiedersi come la Fia opera i propri controlli sulle macchine ai Gran Premi. Dal 2013 le regole saranno inasprite sotto questo punto di vista. Ma intanto c’è un mondiale in ballo: sarà deciso in pista o nei tribunali sportivi?



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