Questo, in Formula 1, è il periodo delle presentazioni delle nuove monoposto: dopo Ferrari e Mc Laren, che si sono “svelate” settimana scorsa, ora è il turno dei campioni del Mondo in carica della Red Bull. Per la vettura del team anglo-austriaco, dominatore delle ultime due stagioni con Sebastian Vettel, le novità sono poche, ma significative. La nuova vettura creata dal genio dell’aerodinamica Adrian Newey (campione del Mondo molte volte dagli anni ’90 ad oggi con Williams, Mc Laren e ora appunto Red Bull) si chiama RB8 – ad indicare che è l’ottava stagione delle “lattine” nel circus iridato – e sembra la miglior versione, a livello estetico, dello “scalino” sul muso che finora solo la Mc Laren non ha adottato per la monoposto del 2012. Un’interpretazione del regolamento che, insieme ai nuovi scarichi, dovrà naturalmente dimostrarsi efficace in pista. Certo, per la Red Bull non sarà facile l’impresa di migliorare il record delle 12 vittorie su 19 GP ottenute dalla RB7 della passata stagione, dominata fin dalle prime battute. La scuderia di Dietrich Mateschitz affida la presentazione della nuova RB8 ad un video emozionale lungo circa un minuto e mezzo, dove il ritmo di un battito cardiaco accompagna le prime immagini della monoposto 2012. Il toro rosso sull’airbox pulsa e si accende, mentre i giochi di luce disegnano il profilo della vettura. Si svela così il nuovo affilato anteriore che rispetto al gradino “secco” visto sulle auto delle altre scuderie, qui è nettamente più elegante e affusolato, insomma più armonico, così come le fiancate che portano ai nuovi scarichi. Una voce nel video recita: “il domani è oggi”. Quanto basta per ribadire che la difesa dei titoli piloti e costrutturi parte da questo momento. Ecco ora cosa hanno detto i due confermati piloti della scuderia: Sebastian Vettel guarda con attenzione al nuovo regolamento tecnico e non pensa di avere lo stesso vantaggio abissale rispetto agli avversari che aveva nel 2011. Il tedesco lo spiega apertamente: “La passata stagione ha visto delle condizioni particolari, soprattutto all’inizio. Adesso però guardiamo avanti e non possiamo aspettarci situazioni simili. Sarebbe un errore e non sappiamo ancora cosa ci dobbiamo aspettare in pista. Negli ultimi anni le monoposto hanno avuto sistemi che ora non sono più permessi. In queste condizioni fare la differenza è ovviamente più difficile e le monoposto saranno tutte abbastanza simili. Quindi bisognerà evitare ogni tipo di errore. Saremo tutti vicini e sarei sorpreso del contrario”. 



Discorso diverso per Mark Webber, che nel 2011 ha subito il dominio del suo compagno di box. L’australiano rilancia la sua sfida verso il titolo iridato: “Quando non si ottengono risultati sportivi coerenti con le aspettative si ha sempre una gran voglia di ripartire e fare un lavoro migliore. Il gap aerodinamico è stato ridotto rispetto alle passate stagioni e questo mi carica. Mi sono allenato molto per la nuova stagione e non vedo l’ora di correre. Poche parole e più fatti in pista. Comunque il 2011 non è stata una stagione incredibile, ma nemmeno così malvagia. Sono finito terzo in classifica piloti, non lontano da Button. Ho concluso con dei buoni risultati e mi aspetto delle buone opportunità per questo 2012. Ogni gara è una sfida e quest’anno ancora di più”.



 

(Mauro Mantegazza)

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