Questa domenica parte la nuova stagione di Formula 1, quella, Dio piacendo, del riscatto della Ferrari, reduce da un 2011 da accantonare in fretta. La vettura è stata notevolmente modificata, le gerarchie tra Massa ed Alonso apparentemente pareggiate, e l’assalto alla super Red Bull di Vettel sta per partire. Il primo gran premio è in programma in Australia, sul circuito di Melbourne. In preparazione alla gara, e per valutare le effettive possibilità del Cavallino Rampante, ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Andrea De Adamich, ex pilota di Ferrari e McLaren, attualmente conduttore televisivo. Ecco le sue impressioni all’incombere della nuova stagione automobilistica:



Domenica primo GP della stagione a Melbourne: che debutto si aspetta?

E’ la prima gara del 2012 con un pò di regolamenti cambiati. Le prove libere non hanno fatto capire quasi nulla a nessuno. Le caratteristiche tecniche della pista, più che basate su un risultato preventivo, finiranno per definire quella che può essere la scala dei valori del campionato. 



Che tipo di circuito è?

Diciamo che la pista ha delle caratteristiche che non permetteranno a nessuno di sfruttare il passato, ma se mai di verificare se il lavoro dell’inverno e delle poche prove libere ha dato effettivamente dei frutti.

E’ d’accordo con l’idea, sdoganata da Domenicali, di Ferrari brutta ma vincente?

Credo che nessuno possa sbilanciarsi dicendo ‘siamo vincenti’. E’ logico che una Ferrari che arriva da un 2011 diciamo medio, ha bisogno non solo di evoluzione tecnologica, ma anche di un pò di carica umana all’interno della squadra.

Pensa ci sia lo spirito giusto nell’ambiente Ferrari?

Domenicali, e i capi in generale, stanno spingendo proprio per creare quella grinta che arriva anche quando hai un pò di adrenalina addosso.

Solo Red Bull in sede di pronostico? 

Tutti stanno indirizzando sulla Red Bull e su Vettel il favoritismo generale. Certamente Vettel e la vettura saranno competitivi, ma ho la sensazione che McLaren e Ferrari possano essere un’effettiva sorpresa per la gara in Australia.

Possiamo veramente considerare Massa ed Alonso sullo stesso piano?

Non credo sia possibile, visti i risultati degli ultimi anni, paragonare Massa ad Alonso. Alonso ha qualcosa in più, ma succede sempre all’interno di una stessa squadra. Guarda Webber, che due anni fa quasi vinceva il campionato, e fu poi battuto da Wettel alla fine, ma perchè Wettel ha una marcia in più. 

Inevitabilmente superiore lo spagnolo?

Forse tra Alonso e Massa non c’è una marcia in più, ma diciamo mezza, anche perchè Massa ha dovuto recuperare le problematiche legate al recupero dall’incidente (nel 2009, ndr). Certamente Alonso è un pilota superiore, e se uno dovesse obbligatoriamente designare primo e secondo pilota, al di là dei contratti, nessuno avrebbe dubbi sul fatto che Alonso è il primo.

A livello di singoli, su chi butterebbe un euro in termini di rivelazione?

C’è un gruppetto di giovani che sono stati presi. Ad esempio Bruno Senna, su cui la Williams sta puntando molto. Sono i giovani rampanti; Però quest’anno la sensazione è che siano i soliti quelli favoriti, che lo Schumacher, o l’Ayrton Senna giovane che si presenta con una macchina inferiore e riesce ad essere competitivo, non ci siano ancora.

Dovendo fare una scommessa?

Certamente saranno favoriti i big, ma se uno dovesse fare un tentativo di exploit puntando su un “emergente” dovrebbe scegliere Raikkonen, specie di debuttante dopo la sosta di due anni.

Come vede la Lotus?

E’ stata la sorpresa delle prove libere, sotto il duplice aspetto di macchina e pilota.

A livello di accorgimenti tecnici, cosa la attira della nuova Ferrari?

Hanno fatto una macchina totalmente nuova rispetto a quella del passato. Hanno preso dei rischi, anche dichiarati, perchè hanno cercato di interpretare i regolamenti con quelle limitazioni che generalmente la Ferrari non aveva mai usato. Era molto tradizionale nel rispetto del regolamento.

Qunato hanno pesato i regolamenti nel disegno delle nuove vetture?

Da quello che si vede il regolamento sembra rispettato. Ci sono queste “cosine” aerodinamiche interne che arrivano dalla Red Bull, e dalla stessa Mercedes: può darsi che la Ferrari a sua volta abbia qualche cosa di aerodinamico all’interno che nessuno ha ancora visto, però certamente la macchina ha dovuto subire una rivoluzione. 

Alonso si è già esposto: lei pensa che a Maranello si possa davvero parlare di titolo, al di là dei discorsi d’obbligo?

Continuano a ripetere di non essere ancora stati capaci d’interpretare la macchina al 100%, e di conseguenza anche i piloti, quindi speriamo che il potenziale ci sia e che effettivamente non l’abbiano ancora trovato.

Lei che sensazioni ha alla vigilia della nuova stagione?

Per la partenza bisogna ragionare col cuore e con la realtà. In questo momento se ragioniamo col cuore, prevale la speranza che la macchina abbia qualcosa di superiore agli altri non ancora svelato. Parlando coi piedi per terra direi che la Ferrari deve avere ancora qualche gara per essere messa a punto effettivamente.

Sulla Mercedes: tra Schumacher e Rosberg, grande vecchio e giovane ormai grande, che stagione si prospetta?

Rosberg era un pilota su cui avevo puntato tantissimo anch’io quando era giovanissimo: ero convinto che fosse una grande star. Forse non ha avuto tanta fortuna nella scelta delle macchine che lui ha fatto. Per un pilota professionista, è sempre un mix tra l’aspetto economico e la sicurezza di avere una squadra che ti sostiene, non che ti butta via dopo sei mesi.

Ma pensa sia finalmente pronto per guidare in alto una vettura?

Le statistiche della Formula Uno, che seguo da quando ho smesso di correre, mi hanno sempre fatto capire che quando un pilota ha tanto potenziale, ma passano gli anni e non salta mai fuori, forse un pò di colpa ce l’ha anche lui.

Un’altra stagione da comprimario per il tedesco?

Sì, perchè finora noi abbiamo sempre valorizzato Rosberg perchè in coppia con Schumacher è sempre stato più veloce; ma Schumi non è più un punto di riferimento adeguato. Diciamo che il tedesco resta uno di quei 4-5 piloti che con la Red Bull avrebbero vinto il Mondiale al posto di Vettel, come ha dichiarato Williams.

Frecciatina alla scuderia?

Se la Mercedes fosse davvero una macchina vincente, come la Red Bull dell’anno scorso, uno come Rosberg effettivamente potrebbe anche vincere il campionato del mondo. Comunque resto sempre dell’opinione che come prestazioni Rosberg sia più competitivo di Schumacher.

 

(Carlo Necchi)