Il primo Gran Premio 2012 di Formula 1 va a Jenson Button. Arrivano i primi responsi e si forma la classifica del mondiale piloti e quella del mondiale costruttori che ci accompagneranno per tutta la stagione 2012 di Formula 1. Non mancano le sorprese, dolci o amare che siano, ma quello che è certo è che il mondiale di Formula 1 che sta cominiciando è davvero equilibrato e i colpi di scena saranno all’ordine del giorno: le classifiche saranno certamente provvisorie, forse fino all’ultimo GP per vivere le emozioni dei motori fino all’ultimo respiro. Per quanto riguarda i primi verdetti, nel Gran Premio di Formula 1 di Melbourne chi l’ha spuntata è stato, come detto, Button e la sua McLaren. Il pilota inglese si è infatti imposto sul circuito australiano, portando la sua McLaren al primo posto davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel. Terzo posto invece per l’altra McLaren, quella guidata da Lewis Hamilton, seguito da Mark Webber, alla guida dell’altra Red Bull. Fernando Alonso salva in qualche modo la Ferrari, piazzandosi in quinta posizione e conquistando i primi dieci punti della nuova stagione e lo fa proprio all’ultimo respiro quando Maldonado sbaglia l’attacco decisivo che avrebbe potuto togliere al Cavallino anche questo piazzamento. Per l’altro pilota ferrarista Felipe Massa nessun punto mondiale: Massa chiude la gara al circuito Albert Park di Melbourne prima del tempo, dopo un contatto con la Williams-Renault di Bruno Senna. Vettel ha approfittato della presenza della safety car per effettuare un pit-stop e andare così a raggiungere la seconda posizione ai danni di Hamilton, mentre la stessa situazione ha penalizzato invece Alonso, superato da Webber. Alla fine, appunto, chi probabilmente ha più da recriminare dopo questo primo Gran Premio 2012, è il venezuelano Pastor Maldonado: all’ultimo giro, il pilota dell’altra Williams-Renault avrebbe potuto superare la Ferrari di Alonso, ma durante il tentativo sbaglia la manovra, esce di pista e finisce sul muretto di protezione, chiudendo quindi a zero punti il suo primo Gran Premio. A chiudere la top ten del Gp d’Australia andato in scena questa mattina, ora italiana, ci sono Kamui Kobayashi sulla Sauber, piazzatosi sesto dopo il ferrarista Alonso, Kimi Raikkonen, arrivato settimo con la sua Lotus-Renault, Sergio Perez, che conquista quattro punti grazie alla sua ottava posizione, Daniel Ricciardo in nona e Paul Di Resta della Force India in decima. Per quanto riguarda il mondiale costruttori, se non ci sono grosse sorprese nel vedere già contendersi il primato la McLaren e la Red Bull (forse la sorpresa è nei rapporti di forza tra i due team, per la verità) è soprendente vedere al terzo posto della classifica la Sauber, che della Ferrari ha solo il motore, e non la casa di Maranello. Vero, i Gran Premi sono venti e siamo solo al primo GP della stagione, ma un avvio così complesso del Cavallino non era certo quello che i tifosi si aspettavano. Delusione anche per la Mercedes con Schumi costretto al ritiro e Rosberg molto attardato. La casa tedesca poteva aspettarsi molto di più da questo primo Gran Premio di Formula uno, soprattutto vista la competitività dimostrata in qualifica. Evidentemente sull’affidabilità c’è ancora molto da lavorare, ma certamente è lecito aspettarsi possibilità di podio nell’immediato futuro. Il disastro HRT era annunciato, mentre la Lotus ha mostrato un buon potenziale esaltando le caratteristiche di un pilota non banale come Kimi Raikkonen e performando bene in qualifica nelle mani di un voglioso Grosjean. Ha raccolto poco? Può starci ma potrebbe rivelarsi un outsider. Ai microfoni della Rai, Fernando Alonso giudica positivamente questo quinto posto guadagnato con una monoposto che deve certamente ancora dimostrare quanto realmente vale: «È sicuramente un buon risultato dopo il week end – ha detto il pilota – ma ora la priorità numero uno adesso è migliorare e essere più veloci. Comunque siamo riusciti a guadagnare punti». Proprio riguardo al tentato sorpasso di Maldonado all’ultimo giro, concluso con l’uscita di pista del pilota venezuelano, Alonso ha commentato: «È stato stressante perché ero più lento e mi sono dovuto difendere, all’ultimo giro ho fatto un bel respirone».
1 | Jenson Button | British | McLaren-Mercedes | 25 |
2 | Sebastian Vettel | German | Red Bull Racing-Renault | 18 |
3 | Lewis Hamilton | British | McLaren-Mercedes | 15 |
4 | Mark Webber | Australian | Red Bull Racing-Renault | 12 |
5 | Fernando Alonso | Spanish | Ferrari | 10 |
6 | Kamui Kobayashi | Japanese | Sauber-Ferrari | 8 |
7 | Kimi Räikkönen | Finnish | Lotus-Renault | 6 |
8 | Sergio Perez | Mexican | Sauber-Ferrari | 4 |
9 | Daniel Ricciardo | Australian | STR-Ferrari | 2 |
10 | Paul di Resta | British | Force India-Mercedes | 1 |
11 | Jean-Eric Vergne | French | STR-Ferrari | 0 |
12 | Nico Rosberg | German | Mercedes | 0 |
13 | Pastor Maldonado | Venezuelan | Williams-Renault | 0 |
14 | Timo Glock | German | Marussia-Cosworth | 0 |
15 | Charles Pic | French | Marussia-Cosworth | 0 |
16 | Bruno Senna | Brazilian | Williams-Renault | 0 |
17 | Felipe Massa | Brazilian | Ferrari | 0 |
18 | Heikki Kovalainen | Finnish | Caterham-Renault | 0 |
19 | Vitaly Petrov | Russian | Caterham-Renault | 0 |
20 | Michael Schumacher | German | Mercedes | 0 |
21 | Romain Grosjean | French | Lotus-Renault | 0 |
22 | Nico Hulkenberg | German | Force India-Mercedes | 0 |
23 | Pedro de la Rosa | Spanish | HRT-Cosworth | 0 |
24 | Narain Karthikeyan | Indian | HRT-Cosworth | 0 |
1 | McLaren-Mercedes | 40 |
2 | Red Bull Racing-Renault | 30 |
3 | Sauber-Ferrari | 12 |
4 | Ferrari | 10 |
5 | Lotus-Renault | 6 |
6 | STR-Ferrari | 2 |
7 | Force India-Mercedes | 1 |
8 | Mercedes | 0 |
9 | Williams-Renault | 0 |
10 | Marussia-Cosworth | 0 |
11 | Caterham-Renault | 0 |
12 | HRT-Cosworth | 0 |