Il Gran Premio di Cina, in programma a Shangai domani mattina, è il terzo appuntamento di una stagione ancora tutta da decifrare. Il circuito asiatico non sembra sorridere alle Ferrari, costrette a passare dal successo di Alonso in Malesia, alle deludenti qualifiche di questo Gran Premio di Cina. Alonso nono e Massa dodicesimo appaiono ben distanti non solo dalla McLaren di Hamilton, retrocessa in quinta posizione a causa della sostituzione del cambio, ma anche dalle Mercedes di Rosberg e Schumacher, rispettivamente prime e seconde. Le qualifiche hanno insomma regalato diverse sorprese e, se non stupisce tanto la scuderia tedesca, già abituata ad ottime prestazioni in qualifica, ben più sorprendente è invece la seconda fila: occupata daKamui Kobayashi su Sauber – Ferrari e Kimi Raikkonen su Lotus-Renault, seguiti a ruota da Jenson Button su McLaren – Mercedes e Webber su Red Bull – Renault. In evidente affanno anche il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, eliminato nel Q2 e mai in affanno come in questa tappa. Il tedesco partirà dall’undicesima posizione e sarà costretto a rincorrere. Che sia finito il dominio delle Red Bull? Per rispondere a questa domanda e trattare tutti i temi più importanti del GP di Shangai 2012, abbiamo intervistato, in esclusiva per IlSussidiario.net, Cesare Fiorio, direttore sportivo della Ferrari dal 1989 ad inizio 1991, nonché profondo conoscitore delle vicende della Formula 1.
Le sorprende questa situazione di classifica con Rosberg primo e Schumacher secondo?
Diciamo pure che le Mercedes stanno dimostrando tutta la loro competitività nei circuiti veloci. Ad onor del vero poi, senza la squalifica di Hamilton, Schumacher sarebbe terzo. Sicuramente la squadra tedesca ha avuto un notevole miglioramento rispetto alla scorsa stagione.
Saranno quindi le Mercedes le dominatrici di questa stagione?
Bisogna vedere se riusciranno a confermare questa loro superiorità anche nei circuiti lenti dove, attualmente, mi sembrano ancora inferiori. Resto comunque dell’avviso che la McLaren sia la squadra più forte.
E che dire di Kobayashi e Raikkonen?
Hanno fatto certamente bene, ma credo che sia Sauber che Lotus siano un gradino sotto alle squadre che lotteranno per la vittoria nel Mondiale. La Lotus, in ogni caso, resta una squadra di grande storia con un passato importante in Formula Uno, merito di quel grande personaggio che è stato Colin Chapman.
E’ già finito invece il momento magico della Ferrari?
La Ferrari, onestamente, non mi sembra così competitiva per poter vincere il Campionato del Mondo. È soprattutto il talento di Alonso che le permette di fornire grandi prestazioni in alcune gare. Non riesco a capire tra l’altro come la Ferrari abbia perso Aldo Costa, ex progettista della Ferrari, che adesso sta facendo ottime cose alla Mercedes. Le scelte della Ferrari non mi hanno molto convinto, come quella di affidarsi all’attuale progettista inglese della casa di Maranello.
Pensa che Alonso sia al livello di Alain Prost, un pilota che lei conosce bene, avendolo guidato nel suo periodo alla Ferrari?
Ho avuto la fortuna di guidare Alain Prost, che correva in un’epoca in cui la Formula Uno era ricca di grandi piloti, come Senna, Mansell, Piquet. Penso che però sia sempre meglio evitare confronti fra questo o quel pilota.
Massa, invece, continua a deludere…
Non capisco perché la Ferrari l’abbia confermato visto che sono ormai due stagioni che sta deludendo ampiamente le aspettative.
Vettel stenta. Le Red Bull non sono più invincibili?
Avevo già detto in precedenza che per giudicare a fondo Vettel, bisognava attendere che le Red Bull non avessero manifestato la netta superiorità tecnica delle scorse stagioni. Oggi anche Webber sembra andare più veloce del compagno di scuderia. Allo stesso modo devo anche dire che aspetterei ancora un po’ prima di dare per morte le Red Bull.
La McLaren invece sembra la macchina più costante
E’ la squadra che sembra avere appunto qualcosa di più rispetto alle altre macchine, con una costanza di rendimento che potrebbe consentirle di vincere il titolo mondiale.
L’8 maggio 1982 sarà poi una data importante per la Formula Uno, trent’anni dalla scomparsa di Gilles Villeneuve, un pilota amatissimo dai tifosi ferraristi.
Ricordo ancora che Enzo Ferrari disse a Lauda che voleva affidarsi ad un pilota come Gilles Villeneuve, che veniva dalle motoslitte per dimostrargli che la Ferrari poteva vincere proprio con chiunque. In effetti Villeneuve è stato un pilota generoso, che ha anche vinto parecchio, amatissimo dai tifosi ferraristi per questo suo stile di guida sempre all’attacco, le sue performances positive e negative che l’hanno reso popolare nel mondo della Formula Uno.
(Franco Vittadini)