E’ Mark Webber a sfilare con le braccia al cielo sotto la bandiera a scacchi nel Gran Premio di Monaco appena concluso (clicca qui per leggere la cronaca e l’ordine d’arrivo). La Red Bull del pilota australiano, in prima posizione dal primo all’ultimo giro, conclude la gara sul circuito di Montecarlo davanti alla Mercedes di Nico Rosberg e la Ferrari di Fernando Alonso che, con il podio ottenuto, riesce a mantenere la vetta della classifica piloti (clicca qui per vedere la classifica piloti e costruttori). Quarto posto per Sebastian Vettel con l’altra Red Bull, seguito dalla McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton e da un ritrovato Felipe Massa in sesta posizione. In attesa del Gran Premio del Canada, prossimo appuntamento del campionato di Formula 1, IlSussidiario.net ha commentato la gara odierna con Giorgio Terruzzi, vicedirettore della testata Sport Mediaset e responsabile della rubrica Motori.



Cominciamo da quanto accaduto prima della gara: Schumacher e Maldonado penalizzati e Red Bull nel mirino degli avversari per la regolarità del fondo.

Le regole esistono e vanno applicate, anche se in effetti il metodo di questa applicazione risulta poco costante nel tempo, senza comunque andare a incidere sul Mondiale di un pilota in particolare. Schumacher si è reso protagonista in Spagna di un tamponamento clamorosamente fuori dalla norma, mentre Maldonado è stato penalizzato per aver sostituito il cambio a seguito di un incidente, quindi sarebbe comunque partito dietro. Non credo quindi che le penalizzazioni abbiano poi influito così tanto in questa gara. Per quanto riguarda le polemiche alla Red Bull, per il momento non c’è nessun reclamo ufficiale quindi, nonostante i vari team si lamentino, la discussione finisce qui senza alcuna conseguenza.



Andiamo quindi alla gara: il risultato di oggi conferma il grande equilibro del Mondiale, non crede?

Webber è il sesto vincitore in sei gare, quindi per il momento resiste un assoluto equilibrio. E’ un campionato in cui viene premiato chi riesce più degli altri a capitalizzare, infatti non a caso è in testa Alonso che si sta dimostrando ancora una volta il pilota più concreto. Ogni gara presenta comunque una buona dose di incertezza, in particolare nel rapporto tra vetture e gomme: bastano pochi gradi per cambiare completamente le prestazioni e anche i vari staff tecnici dei team sembrano ancora non avere totalmente chiara la situazione.



Torna a farsi vedere anche Massa, che a Montecarlo chiude sesto.

Sì, siamo tutti contenti per un risultato che ci voleva davvero. Lo stesso Massa stava vivendo un periodo molto difficile e questa sesta posizione di oggi fa bene non solo alla Ferrari ma anche all’aspetto psicologico del pilota brasiliano che negli ultimi tempi era veramente giù di morale.

McLaren-Mercedes invece in peggioramento, con Hamilton quinto e Button solamente sedicesimo.

Hamilton è rimasto vittima della strategia Ferrari studiata e applicata alla perfezione da Alonso, facendo registrare quattro giri veloci prima del pit stop, compreso quello in cui è entrato ai box, che gli hanno permesso di rientrare davanti al pilota inglese. Riguardo a Button possiamo dire che ogni volta che si corre sul circuito di Montecarlo c’è sempre una “vittima” designata: per chi parte dietro non c’è molto da fare, qui non si passa. E dopo un po’ che ti trovi in dodicesima posizione dietro a qualcuno che normalmente prende due giri è facile farsi saltare i nervi.

 

(Claudio Perlini)