Oggi si è svolto l’ottavo gran premio del mondiale 2012 di Formula 1. Sul circuito di Valencia trionfo di Fernando Alonso (clicca qui per l’ordine di arrivo), che diventa così il primo pilota a vincere più di una gara in questa stagione. Sul circuito di Valencia si è sviluppata una gara quasi epica, che ha premiato l’eroe asturiano dopo una lunga rincorsa. L’audace Alonso è stato premiato dalla buona sorte, che ha azzerato il profondo vantaggio di Sebastian Vettel con l’ingresso della Safety Car, a seguito di un contatto tra Vergne e Kovalainen al ventinovesimo giro. Successivamente, errori tecnici hanno messo fuori gioco lo stesso Vettel e Lewis Hamilton, principali avversari di Alonso anche in classifica generale. Che ora lo spagnolo giuda con venti lunghezze di vantaggio su Mark Webber (clicca qui per le classifiche piloti e costruttori aggiornate). In ogni caso, si tratta di una vittoria storica per Alonso, maturata in mezzo a mille difficoltà ed insidie su una pista che tradizionalmente poco si presta a sorpassi e manovre rischiose. Per commentare il gran premio d’Europa sul circuito di Valencia, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Cesare Fiorio, direttore sportivo della Ferrari dal 1989 al 1991. Ecco le sue impressioni:
Signor Fiorio, in cosa Alonso è stato più bravo?
Nel dimostrare che il campione fa ancora la differenza, mentre di solito oggi siamo abituati ad altro.
Cioè?
A macchine che fanno i campioni, non a piloti che fanno i risultati con machine inferiori. La bravura di Alonso è stata quella di portare una vettura che non era la migliore alla vittoria.
Come ci è riuscito?
Alonso sa sfruttare ogni circostanza, ogni occasione. La partenza, i sorpassi, le ripartenze dopo la Safety Car: sa cogliere sempre l’attimo quando gli altri invece sono in bambola. Lui è positivo in ogni momento della gara.
L’ingresso della Safety Car ha penalizzato molto Vettel: quanta percentuale di fortuna c’è nella vittoria di Alonso?
Io non sono dell’idea di parlare di fortuna e sfortuna.
Perchè?
Quando la macchina di un avversario si rompe non è sfortuna, è dovuto ad un errore. Quando uno fa errori è giusto che non vinca: questo vale anche per la McLaren, che per l’ennesima volta ha sbagliato la fermata ai box di Hamilton. Anche Grosjean: era già dietro ma si era fatto infilare.
Per Alonso è stata una gara perfetta?
Diciamo che lui ha costruito il suo risultato non commettendo errori: gli altri ne hanno commessi pertanto è una vittoria giusta.
Adesso Alonso ha racimolato una piccola dote di vantaggio, ma in questo campionato c’è grandissimo equilibrio. Qual è dunque il peso specifico di questa vittoria?
E’ molto importante il successo soprattutto perchè Vettel e Hamilton non hanno preso punti. Per contro è emersa una cosa.
Quale?
La Red Bull ha dimostrato di aver fatto una macchina che ridicolizzerà le avversarie in tutti i prossimi gran premi, se non correranno ai ripari.
In questo senso Vettel resta favorito per la vittoria del mondiale?
Lui è un grande campione. Però tutte le sue vittorie sono state costruite sempre e solo con una macchina che andava il doppio delle altre, come anche oggi. Quando ha avuto una macchina meno competitiva è stato sovente dietro al suo compagno, sia in qualifica che in gara.
E’ questa la differenza con Alonso?
Questo ad Alonso non è mai successo. Però attenzione, perchè Vettel avrà in mano nelle prossime gare una macchina iper competitiva.
Detto ciò?
Dopo la Red Bull, la miglior macchina è sicuramente la Lotus Renault. Che però, per fortuna nostra e della McLaren, ha due piloti abbastanza scarsi. Grosjean è un buon pilota in crescita, Raikkonen era un pilota medio a suo tempo. Oggi, con la macchina di cui dispone il finlandese, Alonso ed Hamilton avrebbero vinto già cinque gare.
Chi è stato la sorpresa di questo gran premio d’Europa?
Grosjean ha fatto una gara eccellente: non è ancora un campione ma sta crescendo. Un pilota che a ogni gara si conferma competitivo, affidabile e veloce è Perez.
E’ dunque ragionevole la candidatura alla Ferrari per lui?
Mi auguro che approdi quanto prima sulla seconda Ferrari, perchè per una cosa o per l’altra Massa non riesce a venir fuori dai pasticci, e non contribuisce nemmeno nel campionato costruttori della Ferrari. Perez è da tenere d’occhio.
Se dovesse invece indicare la delusione di oggi, si finisce inevitabilmente su Massa? O c’è qualcun altro che ha reso meno?
Oggi un po’ da recriminare ce l’ha Rosberg, che aveva una buona posizione in partenza. Sicuramente non ha tratto il meglio dalla sua gara, e si è anche fatto anticipare da Schumacher. Poi c’è da dire una cosa.
Quale?
Che quest’anno Rosberg ha già vinto un gran premio: la sua soddisfazione importante se l’è tolta. Però oggi dei piloti al top è sicuramente il più deluso.
Che effetto le fa vedere un podio tutto Ferrari, col trio Alonso-Raikkonen-Schumi?
(Ride, ndr). E’ la storia della Ferrari. Alonso segna l’epoca moderna, Schumacher ha segnato l’inizio del nuovo millennio. Raikkonen è stato un pò una meteora che hanno fatto bene a lasciare a casa.
Infine, un commento proprio sulla gara di Michael Schumacher.
Ha avuto una buona strategia, che gli ha permesso di essere molto veloce, con gomme in ordine negli ultimi dieci giri quando tutti gli altri andavano in crisi. Anche lui ha beneficiato soprattutto dell’autoeliminazione di Hamilton e Maldonado.
A proposito: come commenta l’incidente che ha visto coinvolto il venezuelano?
Maldonado ha commesso un gravissimo errore, nel fare quel rientro in pista e speronare Hamilton. D’altra parte lui è un pilota veloce e aggressivo. Però il suo limite anche nelle categorie minori è sempre stato questo, di essere sempre in mezzo a incidenti.
L’episodio in ogni caso ha penalizzato anche lui…
Oggi gli è costato un possibile podio: se avesse aspettato ancora un giro senza questa precipitazione, avrebbe passato Hamilton senza rischio, perchè andava molto più veloce.
(Carlo Necchi)